22 November, 2024
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Un'immagine dell'incontro al Parlamentino.Claudio De VIncenti 44 copia

Commenti contrastanti, tra il Governo e la Regione da una parte, le organizzazioni sindacali e i lavoratori dall’altra, sull’esito dell’incontro svoltosi ieri al ministero dello Sviluppo economico per l’esame della vertenza Alcoa e in particolare delle prospettive del passaggio di proprietà dello stabilimento dalla multinazionale statunitense Alcoa alla multinazionale svizzera Klesh (nella fotografia l’incontro al Parlamentino – fonte http://www.sviluppoeconomico.gov.it/).

«Cadute le pregiudiziali, la trattativa Alcoa-Klesch per la cessione dello smelter di Portovesme può ripartire – si legge nella nota del ministero dello Sviluppo economico -. Entro la fine di novembre, dopo che Governo e Regione Sardegna avranno esaminato la documentazione inerente piano industriale e garanzie finanziarie, sarà fatta una verifica approfondita. Di tutto ciò si è parlato, oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso della riunione del Tavolo alla quale hanno preso parte Regione Sardegna, sindaci del Sulcis Iglesiente, organizzazioni sindacali a livello nazionale, territoriale e aziendale.»

«La possibilità, emersa nei contatti con Alcoa e Klesch, di riattivare il processo negoziale per la cessione del sito – ha detto il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti che ha presieduto il Tavolo – è una novità davvero rilevante».

«Il che però – è stato ripetutamente puntualizzato durante il confronto con i sindaci del Sulcis Iglesiente – non porterà l’Esecutivo a interrompere la propria ricerca di altri eventuali interlocutori.»

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, il Governo è impegnato a verificare la possibilità dell’utilizzo del secondo anno di cassa integrazione straordinaria e, in conseguenza, a chiedere ad Alcoa il ritiro della procedura di mobilità già attivata.

Dalla riunione al Mise è inoltre emerso, in relazione ai lavoratori dell’indotto, un “forte richiamo” alle imprese che hanno spedito lettere di licenziamento a rivedere la loro decisione e ad accogliere l’invito della Regione ad un confronto, già in programma per il 6 novembre, finalizzato al ricorso agli ammortizzatori sociali ed al possibile impiego dei lavoratori nelle attività di riqualificazione del territorio.

È stato, infine, annunciato che il 13 novembre (a un anno esatto dalla firma del Piano Sulcis nel corso del vertice tenutosi nei locali della Grande miniera di Serbariu) il Governo incontrerà le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali per fare il punto sullo stato di attuazione del Piano Sulcis.

Analogo il tenore della nota pubblicata, al termine dell’incontro, nel sito della Regione Sardegna.

«Riprende la trattativa tra Alcoa e Klesh. La multinazionale americana – si legge nella nota – è disponibile a ritirare la mobilità precedentemente annunciata ai lavoratori di Portovesme, e a concedere il secondo anno di cassa integrazione straordinaria. E’ quanto emerso dall’incontro al ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal sottosegretario Claudio De Vincenti, al quale hanno partecipato gli assessorati regionali del lavoro e dell’industria, i rappresentanti degli enti locali e le organizzazioni sindacali. Il Governo segue il negoziato tra le due aziende. Si è riavviato un percorso che potrebbe rimuovere i precedenti ostacoli alla trattativa. L’Alcoa ha chiesto a Klesch una garanzia fideiussoria che Klesch ha reputato eccessivamente onerosa. Tali garanzie potrebbero essere date dalla Sfirs. La credibilità del piano industriale di Klesch, infine, sarà valutata da un advisor esterno da sottoporre all’attenzione delle istituzioni e dei sindacati.»

«Per quanto riguarda i lavoratori dell’indotto – ha spiegato l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu – l’assessorato ha elaborato dei percorsi di riqualificazione per più della metà delle maestranze. Gli ammortizzatori sociali scadono, così come prevede la normativa nazionale, nel gennaio del 2014. La Regione si impegna a richiedere al ministero del Lavoro una deroga straordinaria.»

La vertenza Alcoa sarà approfondita in una serie di incontri, in programma il 31 ottobre al ministero del Lavoro per verificare la correttezza della procedura della cassa integrazione, il 4 novembre all’assessorato regionale del Lavoro, e il 13 novembre al ministero dello Sviluppo economico.

Le organizzazioni sindacali e i lavoratori (circa 300 hanno manifestato davanti al ministero dello Sviluppo economico durante lo svolgimento dell’incontro) sono molto prudenti e chiedono tempi brevi per la definizione della vertenza, aperta ormai da troppo tempo. Al termine dell’incontro hanno sottolineato l’assenza al tavolo ministeriale dei rappresentanti dell’Alcoa, la multinazionale che ha deciso di lasciare la Sardegna e l’Italia, e la Klesch, la multinazionale che ha manifestato interesse per rilevare lo stabilimento e la produzione di alluminio primario a Portovesme.

Di seguito il verbale sottoscritto al termine dell’incontro (versione integrale).

1. Cessione/vendita dello smelter di Portovesme

Preso atto che sono state rimosse le principali pregiudiziali che hanno impedito il confronto negoziale tra Alcoa e Klesch e che hanno riguardato, in particolare, le garanzie finanziarie e le fondamentali caratteristiche del piano industriale, nelle prossime settimane saranno esaminati dal Governo (insieme alla Regione Sardegna) i principali aspetti che dovranno caratterizzare gli eventuali Accordi per la cessione dello smelter di Portovesme.

A tal fine il Ministero dello Sviluppo Economico ha già sollecitato Acoa e Klesch a fornire la documentazione idonea ad accelerare il perseguimento di valutazioni conclusive.

Una verifica dettagliata – alla presenza delle due aziende interessate, delle OOSS e delle Istituzioni – è prevista entro la fine del prossimo mese di novembre 2013

Il governo conferma infine, che allo stato attuale, non sono emerse altre manifestazioni di interesse, per il riavviamento dello smelter di Portovesme. Il Governo tuttavia, è ancora attivamente impegnato a verificare altre iniziative sia di interesse nazionale che internazionale.

2. Utilizzo degli ammortizzatori sociali

Il Governo è impegnato a verificare le condizioni per l’utilizzo in Alcoa del secondo anno di CIGS ed a chiedere, di conseguenza , il ritiro della procedura di mobilità attivata dall’azienda.

A riguardo si conferma che, su richiesta di Alcoa, è già in corso di valutazione presso il Ministero del Lavoro il “piano di politiche attive del lavoro” attuato dall’azienda nel 2013 e che proseguirà anche nel 2014. Da tale valutazione , che è stata avviata in tempi rapidi data la rilevanza sociale della crisi di Alcoa, saranno rese evidenti le ragioni oggettive per l’accesso al secondo anno di CIGS, che costituisce la condizione fondamentale per il completamento del lavoro negoziale in corso per la ripresa della attività nello smelter di Portovesme.

Per quanto riguarda i lavoratori dell’indotto Alcoa, il Governo richiama fortemente le imprese che hanno attivato la procedura di mobilità e di licenziamento, a rivedere la loro decisione, ed accogliere l’invito della Regione Sardegna al confronto per l’utilizzo della Cassa Integrazione in Deroga e delle politiche attive del lavoro che consentono di superare l’attuale fase critica. Il confronto sarà finalizzato, pertanto, alla predisposizione di percorsi per l’utilizzo dei lavoratori nelle attività di bonifica e di cantiere che la Regione Sardegna insieme alle autonomie locali è in grado di attivare.

3. Prossimi impegni e scadenze

Oltre a quanto già previsto al precedente punto 1, sono definiti i seguenti impegni di lavoro:

  • A. Incontro presso la Regione Sardegna il giorno 6 novembre per esaminare gli aspetti relativi agli ammortizzatori sociali ed all’utilizzo dei lavoratori delle aziende dell’indotto Alcoa.
  • B. Incontro del Governo con le Istituzioni territoriali interessate, il giorno 13 Novembre, per la verifica della attuazione del Piano Sulcis,
  • C. Incontro del Governo e delle Istituzioni territoriali con le OOSS, il giorno 13 Novembre, a valle dell’incontro interistituzionale, per una verifica della attuazione del Piano Sulcis.

 

 

Mariano Contu.
L’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, ha presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, la seconda fase del bando PISL- POIC. Con questo Fondo, la Regione Sardegna eroga contributi rimborsabili a tasso zero per l’imprenditorialità, l’occupazione e lo sviluppo locale, a favore di nuove imprese in fase di start up e di quelle già avviate che intendono investire sull’innovazione. 
«La Sardegna – ha detto l’assessore del Lavoro – sta affrontando una difficile crisi economica: la disoccupazione aumenta, i piccoli Comuni si svuotano, le industrie chiudono. E, come se non bastasse, le imprese non riescono a ottenere liquidità. Per far fronte a questa situazione, la Regione ha deciso di rafforzare il suo impegno a favore dello sviluppo della competitività e della capacità imprenditoriale dei territori sardi, predisponendo un intervento che coinvolge direttamente i Comuni.»
«Il nostro obiettivo – ha aggiunto Mariano Contu – è quello di stimolare l’occupazione, rianimare i piccoli centri per frenare lo spopolamento e rilanciare il tessuto imprenditoriale. Il fondo è rivolto sia ai piccoli comuni (con meno di 3.000 abitanti o alle unioni di comuni contigue) che possono presentare i PISL – progetti integrati di sviluppo locale, sia ai comuni più grandi (con oltre 3.000 abitanti) che possono presentare i POIC – progetti operativi per l’imprenditorialità comunale.» 
I progetti integrati per lo sviluppo locale (PISL) sono finalizzati a promuovere opportunità lavorative per i disoccupati o inoccupati e a sostenere la creazione di nuove imprese nei Comuni con meno di 3.000 abitanti. Prevedono due tipi di azioni: l’erogazione di microcrediti da un minimo di 5.000 € fino a un massimo di 25.000 €, rimborsabile senza interessi e senza la richiesta di garanzie, per l’avvio di nuove attività (nei settori individuati da ciascun comune); e l’erogazione di contributi rimborsabili a tasso zero, da un minimo di 25.000 € a un massimo di 100.000, per iniziative di promozione e sviluppo delle specificità locali o per la riqualificazione, a fini sociali, di beni pubblici dismessi.
I POIC – progetti operativi per l’imprenditorialità comunale, rivolti ai comuni più grandi, sono, invece, dei programmi a sostegno dello sviluppo dell’imprenditorialità locale che integrano i contributi rimborsabili del fondo, per un importo variabile tra 15.000 e 50.000 euro per impresa, con le politiche di incentivo avviate dai Comuni.
I settori d’intervento ammissibili sono quelli indicati nei 112 PISL – Progetti Integrati per lo Sviluppo Locale e nei 30 POIC – Progetti Operativi per l’Imprenditorialità Comunale, approvati dall’Autorità di Gestione e individuati dai Comuni tra quelli ritenuti strategici per lo sviluppo del proprio territorio. La Regione ha affidato la gestione del Fondo alla SFIRS SpA, per la sua esperienza in gestione di progetti a sostegno dello sviluppo imprenditoriale.
«La Giunta Cappellacci – ha affermato il presidente della SFIRS, Antonio Tilocca – con il coinvolgimento dei Comuni, ha avviato una strategia finanziaria basata sui fondi di rotazione, in cui le risorse immesse nel circuito alimentano il tessuto imprenditoriale locale e, una volta restituite, vengono rimesse a disposizione del territorio. Gli imprenditori ottengono il prestito a interessi zero, in virtù delle loro idee e delle loro potenzialità e non delle garanzie prestate. Un meccanismo che restituisce dignità alla persona. Non seguiamo un’ottica commerciale, perseguiamo obiettivi di inclusione sociale. Per la prima volta la Regione mette a disposizione degli Enti locali l’ assistenza tecnica della SFIRS.»
La dotazione iniziale del fondo e’ di 31 mln di euro a valere sull’asse II – Occupabiltà e sull’asse I – Adattabilità del POR FSE 2007 – 2013, di cui 15.891 mln per i PISL e 15.109 mln per i POIC, che ha reso disponibile, ad oggi, l’approvazione di 112 PISL e 30 POIC. A seguito del rilevante numero di progetti presentati, la Regione ha deciso di incrementare le risorse, portandole a 50 mln. L’incremento permetterà di finanziare 114 PISL e 58 POIC.
Per quanto riguarda i PISL possono chiedere il finanziamento le persone che si trovino in condizione di difficoltà di accesso ai canali tradizionali del credito e che vogliano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale o realizzare un nuovo investimento nell’ambito di iniziative esistenti localizzate nei territori dei Comuni il cui PISL è stato approvato. Mentre per i POIC possono accedere al prestito gli imprenditori e nuovi imprenditori, principalmente PMI e microimprese, che intendono sviluppare un’iniziativa o un nuovo investimento nei territori dei Comuni il cui POIC è stato approvato.

 

Porto Flavia
Un accordo preliminare tra la Regione, il Consorzio del Parco Geominerario e la società ATI-IFRAS Spa, così come previsto da una specifica deliberazione della Giunta regionale, è stato sottoscritto questa mattina nella sede dell’assessorato regionale del Lavoro, a Cagliari. L’accordo avvia le azioni di coordinamento fra i vari soggetti ( Regione, Consorzio e ATI) destinati a rendere più efficaci gli interventi affidati ad Ati-ifras, sulla base delle recenti previsioni normative adottate dal Consiglio regionale. 
«L’intenzione della Giunta regionale – ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu – è quella di creare le condizioni necessarie per promuovere, nei territori coinvolti dagli interventi, che interessano 81 comuni e diversi altri Enti, occasioni di sviluppo e di crescita economica finalizzata, in particolare, all’incremento dell’occupazione.»
L’accordo prevede, anche attraverso la costituzione di un apposito organismo di coordinamento, l’impegno di reciproca collaborazione per la ricerca di nuove ed aggiuntive risorse comunitarie da impiegare per progetti o programmi aggiuntivi, volti a perseguire gli obiettivi di sviluppo, di valorizzazione e di maggiore fruibilità delle aree interessate dal Parco.

 

Mariano Contu.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Lavoro, Mariano Contu, ha approvato il piano annuale per l’immigrazione 2013. Il provvedimento prevede uno stanziamento di 1 milione di euro a favore dei cittadini stranieri, di cui 800 mila euro a favore delle Province, delegate alla gestione dei rapporti con il mondo dell’immigrazione, e 200 mila euro per gli interventi in materia di integrazione, gestiti direttamente dall’amministrazione regionale. 
«La Giunta Cappellacci – ha affermato Contu – intende rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno inserimento sociale e culturale degli immigrati, mettendo in campo gli strumenti necessari a garantire adeguate condizioni di vita ed equità di trattamento per tutti i cittadini.» 
Le risorse destinate alle amministrazioni provinciali dovranno fronteggiare le emergenze sociali ed economiche segnalate dai Comuni del territorio. Secondo quanto proposto dalla Consulta regionale per l’immigrazione, le Province dovranno collocare gli sportelli informativi e di mediazione culturale presso i Csl, garantendo, così, un migliore accesso all’informazione, e avviare una serie di azioni a sostegno dell’associazionismo e dell’apprendimento della lingua italiana.
Le risorse gestite direttamente dall’amministrazione regionale, invece, sono destinate all’integrazione degli immigrati. Saranno finanziati i progetti, presentati da associazioni formate da sardi e da cittadini stranieri, finalizzati all’informazione dei temi relativi all’immigrazione, al sostegno alla genitorialità, all’accoglienza e all’inclusione degli alunni stranieri.

E’ stato sottoscritto questa mattina, all’assessorato regionale del Lavoro, l’accordo per la riqualificazione, attraverso un programma di formazione ed aggiornamento, dei 47 lavoratori della PowerCrop Macchiareddu S.r.l. 
«L’obiettivo dell’accordo – ha spiegato l’assessorato del Lavoro, Mariano Contu – è la riqualificazione professionale, oltre che lo sviluppo delle competenze e delle capacità necessarie allo svolgimento delle nuove mansioni previste dalla riconversione industriale dell’ex zuccherificio di Villasor. Rispetto al piano di riconversione nazionale dei 5 zuccherifici – ha precisato Contu – questo è l’unico progetto che sarà effettivamente realizzato.»
I lavoratori, al termine del percorso formativo, secondo la modalità on the job (in azienda) matureranno esperienza nella gestione, conduzione, manutenzione e sicurezza degli impianti di produzione di bio-energia da fonti rinnovabili, dove è previsto l’utilizzo di biomasse, prodotte ex-novo, e la cui coltivazione è associata agli impianti. Dopo due anni di formazione, tutte le maestranze saranno reinserite nel nuovo ciclo produttivo.
«La riqualificazione e la relativa riconversione lavorativa – ha concluso Mariano Contu – segnano una pagina importante per il rilancio del territorio dell’area cagliaritana e per l’avvio della green economy, promossa dal presidente Ugo Cappellacci e dalla sua Giunta.»

 

Mariano Contu.

Mariano Contu.

Le domande di partecipazione al Fondo Microcredito presentate finora sono complessivamente 3.606, di cui 1.676 (il 46,5%) da parte di imprese maschili e 1930 (il 53,5 %) da parte di quelle femminili. Lo rende noto l’assessore del lavoro, Mariano Contu.
«Un boom di richieste per superare la crisi – ha affermato l’assessore Contu -. Il fatto che in Sardegna l’avviso pubblico, finanziato dal Por Sardegna Fse, abbia generato un enorme interesse la dice lunga sulla portata della crisi, e sulla conseguente non bancabilità delle fasce sociali più deboli. Ma i dati dimostrano anche la fiducia nella misura messa in campo dalla Regione per stimolare l’economia, e la voglia di mettersi in gioco da parte di potenziali imprenditori.»

Nello scorso mese di maggio, la Regione aveva lanciato questo strumento per rispondere alle difficoltà di accesso al credito, il 10 ottobre, alle ore 12.00, lo sportello del Bando sul Microcredito è stato sospeso. Negli ultimi dieci giorni, sono arrivate agli uffici della Sfirs altre 783 domande. Le pratiche inoltrate per l’avvio di nuove attività sono 2.127 (il 59%) mentre quelle presentate per ristrutturare imprese già operative sono 1.479 (il 41%). I primi 272 imprenditori (circa il 10%) che hanno superato la fase istruttoria, stanno per ricevere il finanziamento.

«E’ importante rilevare – ha aggiunto Contu – la prevalenza di imprese rosa rispetto a quelle maschili, come segno di maggiore intraprendenza da parte delle donne. Le risorse – ha concluso l’assessore del lavoro – stanziate dal bando, pari a 25 milioni di euro, saranno integrate con 6 milioni di euro, frutto delle restituzioni dei bandi precedenti. Va sottolineato, infatti, che il Fondo del Microcredito presenta un tasso di restituzione superiore al 90%.»

Stanno per partire 15 corsi riservati a giovani disoccupati minorenni a rischio di dispersione scolastica, nell’ambito del bando Ardisco. Lo ha annunciato l’assessore regionale del lavoro, Mariano Contu, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto. 
«I dati sulla dispersione scolastica in Sardegna – ha affermato l’esponente dell’esecutivo – sono drammatici: la percentuale dei giovani che abbandonano prematuramente gli studi è pari al 25,5% contro una media nazionale del 17,6% (dati ISTAT), giovani che una volta abbandonata la scuola non hanno ancora un’occupazione o non la cercano per mancanza di opportunità.»
«Il bando Ardisco (azioni di recupero della dispersione scolastica) – ha aggiunto l’assessore – consente l’accesso a 15 percorsi di formazione biennali totalmente gratuiti, alternativi al percorso scolastico, che permettono ai ragazzi, non solo di assolvere il diritto-dovere dell’istruzione previsto dalla legge, ma soprattutto di acquisire le competenze necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro.»
«Per la realizzazione del programma – ha concluso Contu – l’assessorato regionale del Lavoro ha stanziato oltre quattro milioni di euro di risorse POR FSE, in modo da offrire ai giovani una valida alternativa alla scuola tradizionale, dalla quale si sono allontanati.» 
I potenziali beneficiari sono 225 ragazzi dai 15 ai 18 anni compiuti, residenti in Sardegna e in possesso della licenza media. Agli allievi sarà riconosciuta, oltre ad un’indennità di partecipazione, una qualifica professionale comprensiva della certificazione delle competenze spendibile in tutta Europa, come prevedono i nuovi dettami dell’UE. Alla fine del corso è previsto per tutti i partecipanti uno stage in azienda di 200/300 ore per sviluppare le competenze pratico manuali.
I corsi, della durata di 1.000/1.200 ore, riguardano diversi ambiti professionali, selezionati sulla base dei fabbisogni indicati dalle province e dei progetti proposti dalle agenzie formative che hanno individuato una serie di figure professionali richieste dal mercato del lavoro: operatore della ristorazione, operatore della trasformazione agroalimentare, operatore del montaggio e della manutenzione di imbarcazioni da diporto, operatore del benessere, operatore delle lavorazioni artistiche, operatore impianti termoidraulici, operatore della riparazione dei veicoli a motore.
Gli aspiranti allievi possono rivolgersi direttamente alle agenzie formative che hanno aderito all’iniziativa, tra cui Ifold, Associazione Crfpa, Isforapi, Ial Innovazione, Anap Sardegna, Cnos Fap, Ciofs F.P. Sardegna e ai due istituti tecnici Ipsia di Iglesias e Ipsar di Tortolì.
Con l’avvio di queste attività, si completa il quadro della programmazione della formazione rivolta a disoccupati previsto dal POR 2007-2013. Le risorse dovranno essere spese entro il 2015, ma nel frattempo la nuova programmazione 2014-2020 dovrebbe rendere disponibili ulteriori risorse da destinare alla formazione delle persone non occupate.
Mariano Contu.

Mariano Contu, assessore regionale del Lavoro e Formazione professionale.

Mariano Contu.

Mariano Contu, assessore regionale del Lavoro.

L’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu, ha annunciato stamane il prossimo avvio di 22 corsi di formazione rivolti a circa 400 disoccupati o inoccupati, prevalentemente diplomati o laureati, nell’ambito del programma Maciste (mare, cielo, sole, terra).
«Il bando Maciste – ha spiegato l’assessore Contu – finanziato dalla linea e.1.1 dell’Asse II del POR, mette a disposizione 4 milioni e 200mila euro per la creazione di nuove figure professionali nei settori dell’energia, della bioedilizia, della comunicazione, del turismo sostenibile, della nautica, del lavoro meccanico, del recupero ambientale e della gestione degli uliveti e dei frantoi.» «Non si tratta solo di percorsi di formazione professionale – ha concluso Contu – ma anche di politiche attive per il lavoro, finalizzate alla creazione di nuove imprese, con grande attenzione alle risorse su cui si gioca il futuro della nostra economia, il mare, l’ambiente e il turismo.»La scorsa settimana, l’assessorato del Lavoro ha pubblicato la graduatoria delle agenzie formative che organizzeranno i corsi, distribuiti in tutte le province della Sardegna, in base ai fabbisogni dei territori. A tutti gli allievi, sarà rilasciata una qualifica professionale che comprende la certificazione delle competenze, spendibile nel mercato del lavoro di tutti paesi europei, come previsto dai nuovi dettami dell’Unione europea.

 

Mariano Contu.

Mariano Contu, assessore regionale del Lavoro.

Saranno erogate dalla prossima settimana le risorse del Fondo sociale europeo ai primi 215 imprenditori che hanno superato la fase istruttoria del bando regionale sul microcredito.

«L’avviso – ha affermato l’assessore regionale del Lavoro, Mariano Contu – che ha messo a disposizione 31,5 milioni di euro per nuove iniziative imprenditoriali o per ulteriori investimenti nell’ambito di imprese già avviate, ha trovato un grande riscontro nel territorio: le domande di finanziamento pervenute agli uffici della Sfirs sono 2.823. Un’iniezione di vitalità per la nostra economia. I beneficiari – ha aggiunto l’assessore del Lavoro – potranno disporre dei contributi in tempi rapidi, il fondo, infatti, rappresenta una buona prassi riconosciuta a livello nazionale e comunitario anche per la velocità nell’espletamento dell’istruttoria”. Le domande potranno essere presentate entro il 10/10/2013.

 

Al fine di stimolare la capacità innovativa delle imprese sarde, sostenerle in un percorso di adattamento ai rapidi cambiamenti globali e permettere loro di sfruttare il potenziale ancora inesplorato, confrontandosi costantemente con i competitors, la Regione Sardegna ha avviato un percorso di formazione in Innovazione d’impresa aperto a giovani laureati quali futuri professionisti competenti, opportunamente selezionati e formati che sostengano le imprese in questo percorso. 
In quest’ottica oggi, 30 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura “Il Ghetto degli Ebrei” in via Santa Croce n. 18 a Cagliari, si terrà il convegno di apertura del Progetto I’M Sardegna, commissionato dal Centro Regionale di Programmazione al Formez e finanziato con il Fondo Sociale Europeo 2007-2013.

Il percorso formativo, che impegnerà 22 laureati, avrà una durata di 14 mesi. Molte lezioni si svolgeranno in lingua inglese per avvicinare i giovani alle più avanzate realtà imprenditoriali globali. Saranno applicate metodologie didattiche innovative, mediante laboratori di progettazione e collegamenti on line con esperti di enti e istituzioni localizzati fuori dalla Sardegna. Sono previsti infine degli stage presso associazioni di categoria e aziende sarde e presso agenzie di sviluppo e imprese estere.

Il convegno si aprirà con l’intervento di Alessandra Zedda, assessore regionale alla Programmazione e di Mariano Contu, assessore regionale alla Formazione e lavoro, nonché del direttore del Centro regionale di Programmazione, Gianluca Cadeddu, e del dirigente del FormezPA, Arturo Siniscalchi.

Nel corso della giornata si alterneranno gli interventi di Francesco Ventroni, referente regionale per il Progetto I’M Sardegna, Gianni Agnesa e Costanza Cuncu, staff di I’M Sardegna Formez PA; Francesco Molinari esperto di finanziamento dell’innovazione e, in teleconferenza, Jesse Marsh, esperto internazionale di innovazione sociale, per concludere con tre esperti e un’imprenditrice in un confronto moderato da Nicola Pirina, consulente scientifico del Progetto I’M Sardegna.

Il convegno tratterà i temi di maggiore attualità nel campo dell’innovazione e della loro applicazione nelle diverse realtà produttive, con il contributo tecnico di Gianluca Dettori, Mario Mariani, Dario Carrera e l’imprenditrice Graziella Caria della società “Nuove Tecnologie”.

Per maggiori informazioni o per iscriversi all’iniziativa, sul sito web del progetto sono disponibili il programma della giornata e la scheda di iscrizione da compilare online.