5 November, 2024
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Spazio alla canzone d’autore nel cartellone della diciannovesima rassegna Forma e poesia nel jazz, in pieno svolgimento a Cagliari da sabato scorso fino al 28 del mese. La serie di concerti fa tappa domani sera (venerdì 20) al Jazzino, il club in via Carloforte, dove a partire dalle 21,45 (ingresso a dieci euro) tengono banco la voce e la chitarra di Max Manfredi, classe 1956, artista eclettico, trasversale, capace di spaziare dalla musica al teatro, dalla letteratura alla didattica, il cantautore genovese racconta di viaggi, climi, città e metropoli, storie d’amore e di disincanto, evoca atmosfere meridiane o crepuscolari in cui basta un minimo di abbandono per riconoscersi. Attraverso cinque album, tanti concerti, premi e riconoscimenti (a partire dalla Targa Tenco nel 1990 per il suo disco d’esordio, “Le parole del gatto”) Manfredi si è affermato nel corso del tempo come uno dei cantautori più apprezzati della scena nazionale: “il più bravo”, come lo ebbe a definire il suo illustre collega d’arte e concittadino, Fabrizio De André, rispondendo a una domanda sui cantautori italiani (sulla “Gazzetta del Lunedì” del 23 giugno 1997), mentre Roberto Vecchioni ha detto di lui: “E’ un capostipite (…), è uno che ha bazzicato col romanzo, con la poesia, col dialettale, con la canzone e senza, è un capace, uno che non posso nemmeno limitare con il termine di cantautore”.

Forma e poesia nel jazz, prosegue nel fine settimana con il concerto di uno dei musicisti sardi più apprezzati a livello internazionale, Gavino Murgia, di scena sabato 21 al Jazz’Art (lo Studio d’arte Paola Frau) in via Lamarmora (nel quartiere Castello). Il polistrumentista nuorese (suona sax soprano, tenore e baritono, flauti, duduk, launeddas e altri strumenti della tradizione sarda, oltre a cantare con voce di “bassu”) si presenta in quartetto con Leo Genovese al piano, Francesco Marcocci al contrabbasso e Francisco Mela alla batteria invece che con l’annunciato progetto in solo di sonorizzazione del film “Le stagioni” del regista armeno Artavazd Pelešjan. Si comincia alle 21.00 con ingresso a 15 euro su prenotazione telefonica al numero 070 657428.

Domenica 22 torna invece l’appuntamento tra musica e turismo culturale a “Sa domu ‘e s’orcu”, la Tomba dei giganti in località In Concias: un sito archeologico di grande interesse a poca distanza da Cagliari (si raggiunge facilmente svoltando al chilometro 20,3 della Strada Statale 125 in direzione di Muravera). Oltre all’opportunità di visitare un importante esemplare di architettura funeraria nuragica (a partire dalle 10.00), il programma prevede un bus navetta e un pranzo tipico campidanese a cura della proloco di Quartucciu, e poi musica, dalle 15,30, con Alberto Sanna & Fry Moneti, Eliana, il Coro Serpeddì, Mimmo Lussu e Gianluca Piras. Prenotazioni al 347 1340958 e al 340 8357730).

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Diciannove candeline per Forma e Poesia nel Jazz, la rassegna ideata e organizzata a Cagliari dall’omonima cooperativa, in programma dal 14 al 28 maggio. Come sempre, il cartellone trova il suo punto di forza nel jazz italiano, ma non senza riservare il giusto spazio alla scena isolana. Tra i concerti più attesi, spiccano quelli già annunciati del trio formato da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, della cantante Elisabetta Antonini con il suo progetto dedicato alla Beat Generation, l’omaggio della Reunion Big Band alla memoria di Marco Tamburini nell’anniversario della scomparsa del trombettista, e il piano solo di Stefano Bollani, proposto in coproduzione e a cura della SEM Organizzazione.

Il jazz targato Sardegna ha invece una valida rappresentanza con il sassofonista Gavino Murgia, il Way Out Quartet, il duo Massimo Carboni-Mariano Tedde, il trio Ditta-Argiolas-Atzori, il quartetto Mambo Django.

Jazz ma non solo: ecco allora la canzone d’autore del genovese Max Manfredi, la cantante algherese Franca Masu e la cagliaritana Chiara Eff.

Un cast variegato che anche questa edizione della rassegna porta in scena in vari spazi e luoghi della città: l’Auditorium del Consevatorio, cornice ideale per i concerti di cartello, ma anche il Piccolo Auditorium nel quartiere di Marina, il Lazzaretto  a Sant’Elia, il Jazzino, il Jazz’art (lo Studio d’arte Paola Frau) nell’antico quartiere di Castello, e Sabores – Sapori di Sardegna, il locale in via Baylle all’insegna del gusto del palato. In programma anche una tappa extra moenia con il tradizionale appuntamento tra musica e archeologia alla Tomba dei giganti “Sa domu ‘e s’orku”.

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Elisabetta Antonini (foto Paolo Soriani) s Gavino Murgia ph Tiziana Pala 003 s Stefano Bollani (credit@ValentinaCenni) m