22 November, 2024
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Al comune di Sassari sarà ballottaggio, domenica 30 giugno, tra Mariano Giovanni Agostino Brianda, candidato della coalizione di cinque liste della coalizione di centrosinistra, che ha ottenuto 19.570 voti, il 34,05%, e l’ex sindaco ed ex parlamentare Gian Vittorio Nanni Campus, candidato di una coalizione di cinque liste civiche, che ha ottenuto 17.555 voti, il 30,54%. Al terzo posto, nettamente distanziato, Mariolino Andria, candidato delle sei liste della coalizione di centrodestra, fermatosi a 9.376 voti, il 16,31%; al quarto posto Maurilio Murru, candidato del Movimento 5 Stelle, che ha messo insieme 8.296 voti, il 14,43%, assai più distanziati gli altri tre candidati: Marilena Budroni (è Viva la Città) con 1.612 voti (2,80%), Angelo Lino Mura (“Alternativi – Lino Mura sindaco”) con 778 voti (1,35%) e Giuseppe Salvatore Doneddu (Partito Comunista) con 291 voti (0,51%).

Spicca il grande risultato ottenuto da Nanni Campus, previsto ma non in queste proporzioni, considerato che da ex esponente della coalizione di centrodestra, con il suo progetto civico ha quasi doppiato il candidato del centrodestra Mariolino Andria, che si avvaleva del sostegno di Lega, Riformatori/Fortza Paris, Partito Sardo d’Azione, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Sardegna 20Venti.

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Mercoledì 25 luglio, alle 11.00, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, sarà presentato l’avviso per la partecipazione al progetto clusterSviluppo sostenibile della birra artigianale in Sardegna“, promosso da Sardegna Ricerche e finanziato dal POR FESR Sardegna 2014–2020.

I birrifici artigianali rappresentano la novità più significativa del settore birrario dell’ultimo decennio. Il numero di queste realtà imprenditoriali, in gran parte giovanili e ad alta intensità occupazionale, è più che sestuplicato, passando da 113 nel 2008 a 718 nel 2017. La Sardegna non fa eccezione tanto che i micro-birrifici rappresentano un importante elemento di sviluppo: si sono affermati marchi che, da piccoli distributori locali, sono divenuti il simbolo di eccellenza, con una elevata qualità di prodotto. La ridotta dimensione aziendale dei micro-birrifici porta ad una grande vitalità e duttilità nei protocolli di produzione, ma induce una forte debolezza economica e limita gli investimenti in ricerca e sviluppo necessari al fine di migliorare e innovare la propria produzione.

Per ovviare a questi problemi, Sardegna Ricerche ha avviato un programma di sperimentazione e innovazione incentrato sullo sviluppo di nuovi prodotti e processi di lavorazione nel settore, con i seguenti obiettivi: individuare opportunità di business innovative; sensibilizzare le imprese sul tema dell’innovazione e sostenerle nel proprio percorso innovativo sperimentando nuove modalità di produzione; migliorare i processi di lavorazione di tutta la filiera: dall’approvvigionamento e valutazione delle materie prime, allo smaltimento delle trebbie e al trattamento dei reflui.

«In questo progetto cluster ci sono tutti gli elementi indispensabili per la crescita delle nostre imprese e la valorizzazione delle nostre produzioni sui mercati, elementi che abbiamo sempre sostenuto con tutte le politiche messe in campo da questa Giunta: fare rete e costruire filiere, anche nel settore agroalimentare, puntando su innovazione tecnologica e adeguato sviluppo delle competenze – dice l’assessore  della Programmazione e vicepresidente della Regione Raffaele Paci -. Fare filiera è l’unico modo per le nostre imprese, quasi sempre di dimensioni molto ridotte, per rafforzarsi e poter affrontare anche i mercati internazionali. Altrettanto importante è l’innovazione, che consente di migliorare le fasi di produzione ma anche di collocamento sui mercati. Sono sicuro che ci sarà grande partecipazione a questo bando da parte dei birrifici artigianali, realtà nuova e sempre più importante nel panorama imprenditoriale della Sardegna», conclude Raffaele Paci. 

Il programma dell’incontro prevede, dopo la presentazione delle linee generali del progetto, a cura del direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu, gli interventi di Luca Pretti (Porto Conte Ricerche), Marilena Budroni (Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari) e di Marcella Fadda (Sotacarbo SpA) che verteranno sulle tre linee d’attività del progetto, volte rispettivamente alla caratterizzazione e approvvigionamento delle materie prime; alla sperimentazione e ottimizzazione delle tecnologie di produzione; alla valorizzazione dei residui della produzione.

I progetti cluster, promossi da Sardegna Ricerche e finanziati grazie al POR FESR Sardegna 2014-2020, sono attività di trasferimento tecnologico condotte da organismi di ricerca pubblici con l’attiva collaborazione di gruppi di piccole e medie imprese, per risolvere problemi condivisi e portare sul mercato le innovazioni sviluppate nei laboratori. Le imprese che intendono partecipare al progetto, hanno tempo fino alle ore 12.00 del prossimo 17 settembre ,per inviare la manifestazione d’interesse.