5 November, 2024
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Le spiagge delle Saline e della Pelosa sono libere dalla plastica, da quella abbandonata da quanti, distratti oppure no, l’hanno lasciata tra le dune, tra i cespugli o nascosta tra la sabbia. Questa mattina a “ripulire” gli arenili di Stintino ci hanno pensato i ragazzi delle scuole elementari e medie di via Lepanto e i tanti volontari e turisti che hanno risposto all’appello dell’amministrazione comunale.

L’occasione l’ha offerta la giornata di “Pulizia dei litorali”, il primo dei due appuntamenti con “Stintino Plastic free”, la campagna che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell’Asinara impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e del mare.

Alla casetta del progetto Life-Sterna, ai parcheggi delle Saline, gli assessori comunali Antonella Mariani, Pubblica istruzione, Francesca Demontis, Turismo, il vicesindaco Angelo Schiaffino con Martino Cugusi, consigliere con la delega all’Ambiente, e Marilena Gadau presidente del consiglio, hanno dato il benvenuto ai quasi cento studenti delle scuole stintinesi. Con loro le maestre e le professoresse che hanno contribuito all’iniziativa.

«Un appuntamento che abbiamo organizzato con due mesi di attenta preparazioneha detto Marilena Gadau e che ha visto coinvolto anche l’ufficio tecnico. Adesso puntiamo a interessare l’intero consiglio comunale con la presentazione di una proposta che preveda, entro il 2020, il divieto dell’utilizzo della plastica nei litorali del nostro comune.»

E durante le passeggiate dalle Saline sino a Pazzona e poi alla Pelosa, sono stati tanti i rifiuti raccolti e, in particolare, plastica in grande quantità: bottiglie, contenitori per alimenti, sacchetti per la spesa, tappi di bottiglie, bicchieri. Ma non sono mancati vecchi ombrelloni e sedie abbandonate tra i cespugli o tra le dune della Pelosa, funi da ormeggio, addirittura abiti e una bombola per il gas domestico lasciata tra le siepi, nel perimetro esterno della zona umida delle Saline. E poi ancora, tubi in plastica, contenitori e cassette in polistirolo. Notevole anche il contributo dei volontari e anche dei tanti turisti stranieri in vacanza a Stintino in questi giorni che hanno voluto offrire il loro aiuto.

«Un risultato che ci soddisfa ha detto Martino Cugusi perché vuol dire che l’attività che abbiamo iniziato negli anni passati, focalizzando l’attenzione sul rispetto dell’ambiente, sta davvero dando i suoi frutti.»

L’iniziativa di oggi va a coronamento del lavoro svolto con le scuole del paese sui temi della sostenibilità. «Un progettoha aggiunto Danilo Pisu, coordinatore del progetto Life-Sternache andrà avanti ancora per altri quattro anni e che mira a formare una nuova generazione attenta alla natura e all’ambiente». Grazie all’attività portata avanti a scuola, gli alunni utilizzeranno anche parte della plastica per realizzare un progetto di riutilizzo di questi rifiuti.

«Quello con le scuole è tra i risultati più importantiha detto Antonella Marianiperché è dai piccoli che parte l’attività di sensibilizzazione alla necessità di contrastare l’inquinamento da plastica

Ai ragazzi sono stati donati cappellino e magliette con lo slogan della giornata e, una volta ritornati dalle vacanza pasquali, l’amministrazione comunale donerà loro delle borracce per l’acqua, così da evitare a scuola l’utilizzo delle bottiglie di plastica usa e getta.

La giornata è stata organizzata dal Comune in collaborazione con le scuole di Stintino, il coordinatore del Progetto europeo Life Sterna del Comune di Stintino, Danilo Pisu, la compagnia barracellare di Stintino, il Museo della Tonnara, il Parco nazionale dell’Asinara, il Clean Sea Life, il Centro di recupero tartarughe marine (Crama), la Lega navale italiana sezione Golfo dell’Asinara e l’Associazione calcio Stintino.

L’attività di sensibilizzazione del Comune proseguirà con un secondo appuntamento in programma a maggio, un convegno scientifico sugli effetti dell’inquinamento da plastica.

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La presidente Marilena Gadau ha convocato il Consiglio comunale di Stintino per sabato 30 marzo, alle ore 12.00.

Nell’aula al primo piano del palazzo di via Torre Falcone, si parlerà della concessione del servizio 2019 delle aree di sosta a pagamento con parcometri e servizio ausiliari del traffico alla Pelosa.

A seguire all’attenzione dei consiglieri ci sarà l’approvazione delle modifiche allo schema di convenzione, già approvato con deliberazione del consiglio comunale del 31 gennaio 2018, del progetto speciale “Cala Rosa”, piano attuativo di iniziativa privata. Quindi, per il Puc, la rettifica per errore materiale alle norme tecniche di attuazione delle Sottozone C1.

L’assemblea dovrà quindi approvare aliquote e detrazioni sull’imposta municipale propria (Imu) da applicare per l’anno 2019 e confermare l’azzeramento dell’aliquota Tasi per l’anno 2019.

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«Il risultato di trent’anni di Autonomia dell’amministrazione comunale è quello che abbiamo davanti agli occhi: la differenza tra quello che era Stintino e quello che la pubblica amministrazione faceva per il paese e i suoi cittadini e quello che è oggi e che fa per gli stintinesi». Con queste parole, sabato sera il sindaco Antonio Diana ha voluto sottolineare come il paese, da piccolo borgo di pescatori e frazione di Sassari, sia diventato Comune autonomo capace di amministrarsi e autogestirsi.

Una cerimonia sentita e partecipata quella che, organizzata nella sala consiliare del Comune per celebrare l’importante “compleanno” amministrativo, ha visto avvicendarsi, e portare la propria testimonianza, gli ex sindaci e i componenti del comitato per l’autonomia.

L’8 agosto del 1988 rappresenta per Stintino una data storica, quasi come la nascita dello stesso paese. In quel giorno d’estate di trent’anni fa, il borgo dei pescatori diventava Comune autonomo, smetteva la veste di circoscrizione comunale del comune di Sassari per indossare gli abiti di amministrazione comunale. «Un’amministrazione che non ci sarebbe stata – ha detto Lorenzo Diana, sindaco dal 1998 al 2007 – senza la lotta per l’autonomia, un percorso accidentato e difficile».

Un percorso che passò anche attraverso l’aiuto politico della segreteria Dc guidata da Giuseppino Schiaffino e «attraverso i tanti amici che non abbiamo dimentica e che aiutarono Stintino in questa impresa», ha aggiunto Antonio Diana.

E tante sono state le opere pubbliche realizzate in trent’anni e tra queste, ha ricordato Giovanni Greco – sindaco dal 1991 al 1998 – nella sua lettera letta dall’assessore Antonella Mariani, la pista ciclabile per la Pelosa, il centro culturale di via Marco Polo, l’ampliamento del primo depuratore, il progetto di riqualificazione della strada per la Pelosa e il centro servizi, l’ampliamento delle scuole medie e l’iter per la realizzazione del primo museo della Tonnara.

A ricordare Gavino Benenati, primo sindaco di Stintino dal 1989 al 1991, è stata la cugina Veronica Benenati che, nel ricordare l’impegno dei protagonisti, «l’elezione a primo cittadino fu per lui anche il naturale suggello per l’attività svolta negli anni di lotta per l’autonomia».

Il ricordo è quindi volato a quanti lottarono per arrivare a questo importante traguardo. A partire dai componenti del Comitato: Fortunato Benenati, Totato Denegri, Giovannino Diana, Baingio Maddau, Fanco Valle, Gavino Valle, Gavinuccio Schiaffino, Gavino Pippia, Fortunato Denegri e ancora Gavino Benenati. E proprio ai componenti di quel comitato che nel 2008 l’amministrazione comunale aveva dedicato la sala consiliare.

Alla mente, con non poca commozione, sono ritornate le prime riunioni svolte a casa di Giovannino Diana fatte «con la consapevolezza che ogni popolo ha il diritto di autogovernarsi, che l’eccessiva distanza del nostro territorio dal Comune di Sassari e la trascuratezza con la quale loro ci amministravano ci spingeva a pensare che l’obiettivo dell’autonomia del nostro progetto era giustissimo», ha detto Fortunato Benenati che, assieme a Gavino Pippia, fece parte del Comitato.

E dalle parole di Gavino Pippia traspare proprio una grande emozione. La sua, come quella di molti altri suoi “colleghi” e concittadini, è la storia di un impegno che dal Comitato lo porta a diventare poi consigliere comunale, vice sindaco e, dal 2007 al 2012, a ricoprire la carica di primo presidente del consiglio comunale. «Con la volontà e con l’impegno – ha detto – si possono raggiungere risultati impensati. E i giovani di oggi se applicheranno volontà e dedizione potranno fare ancora grandi cose per questo paese».

«Trent’anni sono volati – ha chiuso Antonio Diana, sindaco ininterrottamente dal 2007 – e tanto è stato fatto. Il tutto è frutto di grande lavoro che dà merito a chi ha amministrato Stintino in questi anni». Un ricordo quindi è andato a chi ricoprì il ruolo di amministratore e adesso non c’è più: Marco Satta, Giovannino Bosco, Battista Calvisi, Antonino Pilo e Giangiacomo Peragallo.

Alla cerimonia hanno partecipato anche la presidente del consiglio comunale Marilena Gadau, i consiglieri e assessori comunali attuali. A moderare gli interventi è stata l’assessore della Cultura Francesca Demontis.

A chiusura della manifestazione, è stata inaugurata la statua che celebra appunto il trentennale. Realizzata da Francesco Cadeddu, la scultura in due blocchi, in trachite di Ittiri, raffigura una donna, il rais della tonnara e un operaio, con alla base la scrittia indipendenza ed il logo del Comune.

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I trent’anni di autonomia amministrativa del comune di Stintino saranno celebrati domani, sabato 15 dicembre, durante una cerimonia, in programma nella sala consiliare alle ore 17.00, che vedrà la partecipazione dei primi cittadini che si sono succeduti alla guida del paese.

L’8 agosto del 1988 rappresenta per Stintino una data storica, quasi come la nascita dello stesso paese. In quel giorno d’estate di trent’anni fa, il borgo dei pescatori diventava Comune autonomo, smetteva la veste di circoscrizione comunale del comune di Sassari per indossare gli abiti di amministrazione comunale che, nel tempo, è diventata un punto di riferimento per il Nord Ovest Sardegna.

Nella sala consiliare sabato, al tavolo dei relatori dopo i saluti del primo cittadino Antonio Diana e della presidente del Consiglio comunale Marilena Gadau, si alterneranno Veronica Benenati che leggerà un ricordo su Gavino Benenati, primo sindaco di Stintino che mantenne la fascia tricolore dal 1989 al 1991. Quindi sarà la volta di Giovanni Greco che fu sindaco dal 1991 al 1998, di Lorenzo Diana che indossò la fascia dal 1998 al 2007. A chiudere gli interventi dei primi cittadini sarà Antonio Diana che riveste la carica da tre mandati, iniziati a giugno del 2007.

Protagonisti dell’autonomia furono anche i componenti di quel comitato che, grazie alle lotte politiche, portarono a quell’importante risultato. A portare la loro testimonianza saranno Gavino Pippia e Fortunato Benenati.

A chiusura della manifestazione, sarà inaugurata la statua che celebra appunto il trentennale.

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«La vostra è una iniziativa speciale e lo dico da cittadino libanese oltre che da cittadino del mondo. Sono convinto che questo genere di appuntamenti possano avere un effetto domino sulle persone che, in questo modo, possono convincersi che al mondo siamo tutti uguali.»

Lo ha detto questa mattina Majid Talal Arslan, principe libanese e ricercatore in Scienze politiche e Relazioni internazionali, che questa mattina a palazzo comunale ha incontrato il primo cittadino di Stintino Antonio Diana.

«La Sardegna – ha detto il sindaco di Stintino – ha un legame anche storico con il Libano e con la nostra iniziativa, che portiamo avanti dal 2015, vogliamo contribuire alla diffusione del dialogo con i popoli del Medio Oriente, del resto del Mondo, che hanno culture e religioni diverse.»

Il principe libanese è a Stintino perché domani, sabato 24 novembre, parteciperà alla quarta edizione del convegno Dialogando che metterà al centro dell’incontro i temi della religione, dell’identità e della cooperazione tra Europa, Africa e vicino Oriente. Il convegno è in programma sabato, alle ore 9,30, al museo della Tonnara.

Il principe libanese è specializzato in Medio Oriente e studia la politica lo sviluppo della consapevolezza politica tra i giovani in Libano. Dato il suo background familiare, infatti, è figlio dell’emiro Talal Arslan capo del Partito democratico libanese, rappresenta un esempio della futura élite politica in Libano e nella regione araba.

Prima dei saluti, il sindaco ha donato al principe due libri, uno su Stintino ed uno sull’Asinara. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore Antonella Mariani, il vicesindaco Angelo Schiaffino e la presidente del Consiglio comunale Marilena Gadau. Il principe era accompagnato da Faisal Mosleh, direttore del Centro studi strategici libanese.

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Il Consiglio comunale di Stintino è convocato per lunedì 30 luglio alle ore 18.00. L’assemblea civica, convocata dalla presidente Marilena Gadau al primo piano di via Torre Falcone, dovrà discutere di un riconoscimento di debito fuori bilancio, della salvaguardia degli equilibri di bilancio, quindi della variazioni al bilancio 2018-2020.

I consiglieri sono chiamati, inoltre, alla ratifica della delibera di giunta comunale che prevede la variazione in via d’urgenza del bilancio di previsione 2018-2020.

Chiuderanno il Consiglio le dichiarazioni della consigliera Sechi.

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Il consiglio comunale di Stintino si riunirà il 30 marzo. La presidente Marilena Gadau ha convocato l’assemblea per le ore 18.00 ed inviato a consiglieri e Giunta l’ordine del giorno.

Tra i punti in discussione, l’approvazione delle aliquote e delle detrazioni sull’imposta municipale propria (Imu) da applicare per l’anno 2018, quindi la conferma dell’azzeramento dell’aliquota Tasi per l’anno 2018, l’approvazione del piano finanziario Tari (Tributo comunale sui rifiuti) per il 2018 e l’approvazione delle tariffe Tari.

I consiglieri discuteranno poi dell’approvazione della nota di aggiornamento al documento unico di programmazione 2018-2020, seguirà l’approvazione del bilancio di previsione 2018-2020.

A chiudere la seduta la discussione sulla concessione del servizio sulle aree di sosta a pagamento con parcometri e servizio ausiliari traffico alla Pelosa per il 2018.

 

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L’obiettivo è mettere in campo quanto prima una stretta collaborazione con il Gal Logudoro e Goceano quindi con la Collectivitè territoriale de Corse per avviare, attraverso l’accesso a progetti europei, azioni comuni in diversi ambiti. Da una parte scambi scolastici transfrontalieri, dall’altra azioni di educazione allo sport, con la realizzazione di manifestazioni sportive transfrontaliere, quindi ancora azioni comuni transfrontaliere in settori affini e di reciproco interesse.

Sono stati questi i temi principali dell’incontro che si è svolto qualche giorno fa a Stintino e che ha visto riuniti attorno al tavolo gli amministratori del Comune costiero, quindi del Gal Logudoro e Goceano e della Collectivitè territoriale de Corse.

Una riunione tecnica durante la quale i consulenti della Qcs Consulting e l’esperto dell’Università di Sassari Alberto Carta hanno da subito messo sul piatto le opportunità da sfruttare per l’accesso a fondi europei.

I settori che sembrano aprire da subito opportunità da sfruttare sono quelli del turismo ecosostenibile, della sharing economy e ancora del turismo storico evocativo e religioso. Ambiti di azioni nei quali, è stato fatto presente, il comune di Stintino ha già avviato alcune azioni in collaborazione con il Gal Logudoro-Goceano e con il Parco nazionale dell’Asinara.

Azioni che possono e danno vita a un’alleanza tra paesi costieri e interni, con particolare attenzione alla valorizzazione delle vocazioni tipiche dei territori, oltre che a un turismo archeologico, rurale e religioso.

È stato ricordato quindi il progetto per il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale 1918-2018 che il comune di Stintino ed il Parco nazionale dell’Asinara sottoporranno nel programma Europa per i Cittadini 2014-2020, la cui scadenza per la partecipazione è prevista per il 1° marzo prossimo.

«Abbiamo costruito un’importante rete di partner con Serbia, Ungheria, Austria, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca – hanno ricordato il primo cittadino Antonio Diana e l’assessore Francesca Demontis – e vorremmo che la Collectivitè territoriale de Corse fosse parte del nostro progetto.»

I possibili punti di incontro potrebbero prevedere il coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle associazioni giovanili della Corsica in un “Laboratorio della Casa Comune Europa” sull’isola dell’Asinara.

«Il laboratorio – è stato spiegato ancora – potrà coinvolgere anche giovani e studenti di scuole e università dei paesi europei contattati e che hanno già aderito, o stanno aderendo, alla nostra iniziativa.»

Si potrà puntare, inoltre, ad azioni di valorizzazione e promozione delle identità linguistiche e nazionali. Il progetto del Centenario, poi, potrebbe essere anche arricchito da quello già portato avanti in Corsica e dedicato ai caduti del 173° reggimento di fanteria, detto anche reggimento Corso, conosciuto anche per il suo motto: “Aiò Zitelli”.

Alla riunione hanno partecipato anche la presidente del Consiglio comunale Marilena Gadau, quindi il vicepresidente del Gal Logudoro-Goceano Giovanni Antonio Sanna, ed i rappresentanti della Collectivitè territoriale della Corsica, Direzione gioventù e sport, Alain Pasqualini e Jean-Louis de Zerbi, oltre agli esperti della Qcs Consulting Aldo Panti e Piero Cossu.

 

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«Celebrare gli ottant’anni della parrocchia vuol dire rendere grazie a Dio per quello che è avvenuto in questi anni, qui è avvenuta tanta grazia del Signore. E allora la parrocchia è il luogo dove maturiamo come cristiani, dove la parola di Dio diventa il programma della nostra vita». Così questa mattina monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, durante l’omelia si è rivolto ai tanti stintinesi radunati nella chiesa dedicata all’Immacolata Concezione, per celebrare gli ottant’anni della parrocchiale di via Sassari.

Un’occasione importante che ha unito in un momento di preghiera e riflessione gli abitanti del paese che si affaccia sul golfo dell’Asinara. Per Stintino saranno tre giorni di festa per gli ottant’anni della consacrazione della chiesa parrocchiale. Appuntamenti che si concluderanno martedì con la messa delle 17 e che sono iniziati già sabato con un convegno di studi storici sul territorio, il paese e la chiesa, quindi sono proseguiti questa mattina con l’apertura e la benedizione da parte di monsignor Angelo Becciu del presepe a grandezza naturale, arrivato alla decima edizione ed arricchito con oltre cento statue.

«La sua presenza – ha detto il sindaco Antonio Diana rivolgendosi a monsignor Becciu – riconosce il valore delle iniziative che abbiamo intrapreso. In questi dieci anni, durante i quali abbiamo avviato il progetto del presepe, abbiamo testimoniato l’impegno della nostra comunità. Un presepe che è diventato testimonianza del mondo e che, attraverso anche una riflessione interiore e personale, vuole portare all’attenzione di coloro che lo visitano gli avvenimenti, purtroppo anche tragici, che il nostro pianeta vive ogni giorno.»

È stata l’assessore della Cultura Francesca Demontis a rimarcare il significato del presepe. «Non vuole richiamare soltanto turisti e visitatori ma vuole unire popoli di diverse tradizioni, culture e religioni».

Nel presepe, che descrive la storia e la tradizione del paese, sono raccolte tante statue arrivate anche da lontano: dalla Grecia, dalla Serbia, dall’Ungheria e quest’anno anche dal Benin. Il tema 2017 di Stintino Betlemme d’Europa, infatti, è l’Africa e le crisi umanitarie.

Il presepe è stato allestito nell’intera area del Porto Minori, con un percorso che prende avvio dalla piazzetta delle vele per arrivare sin sotto al Museo della Tonnara, con la capanna della Natività.

Ed è qui che questa mattina monsignor Angelo Becciu, accompagnato dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, dal parroco Andrea Piras e da monsignor Giancarlo Zichi ha benedetto il presepe. Alla cerimonia, assieme ai tanti fedeli, hanno partecipato anche la Confraternita della Beata Vergine della Difesa, la giunta e i consiglieri comunali quindi i rappresentanti della rete metropolitana, il rettore dell’Università di Sassari, le autorità militari del territorio e una rappresentanza dell’Ordine del Santo sepolcro.

Dopo la benedizione del presepe il coro “Santa Rughe” di Pattada si è esibito con un repertorio di canzoni natalizie in sardo.

I festeggiamenti per gli ottant’anni della chiesa di Stintino si sono aperti sabato 16 dicembre al Museo della Tonnara. È qui che si è svolto il convegno di studi “A ottant’anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale di Stintino. Tra I’Asinara e Stintino. Quale pastorale?”. Un momento di incontro e di riflessione per ricordare le origini del paese.

L’incontro, presieduto dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, è stato moderato dal vicedirettore di Rai 1 Ludovico Di Meo.

Dalle relazioni presentate da monsignor Giancarlo Zichi, dal docente Giuseppe Zichi, dall’architetto che ha curato il recente restauro della chiesa parrocchiale, Monica Ortu, e dal sindaco Antonio Diana, sono emersi evidenti gli elementi identitari della comunità stintinese e del territorio, quelli della solidarietà, dell’appartenenza e del lavoro femminile. Per il pubblico si è trattato di un vero e proprio viaggio nel tempo, tra passato e presente. Uno spaccato storico del territorio stintinese, e non solo, che ha portato a ripercorrere anche la vita sull’isola dell’Asinara.

Al convegno sono intervenuti anche la presidente del consiglio comunale di Stintino Marilena Gadau, la presidente del consiglio del comune di Sassari Esmeralda Ughi e il parroco di Stintino don Andrea Piras.

Martedì 19 dicembre, alle 17.00, nella chiesa parrocchiale sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba a concelebrare la messa per l’ottantesimo anniversario della parrocchia.

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“A ottant’anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale di Stintino. Tra I’Asinara e Stintino. Quale pastorale?”: è il titolo del convegno di studi in programma oggi, sabato 16 dicembre, alle 16.00, al Museo della Tonnara di Stintino. Un momento di incontro per la comunità, per ricordare le origini del paese e celebrare gli ottant’anni della chiesa parrocchiale dedicata all’Immacolata Concezione. Il paese, inoltre, domenica, alla presenza di monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, festeggerà anche i dieci anni di “Stintino, Betlemme d’Europa”, il progetto che dal 2007 porta per la vie del borgo il presepe a grandezza naturale.

L’attività della Chiesa sul territorio di Stintino ma anche la storia ormai lontana e quella più recente e dei nostri giorni saranno gli argomenti centrali dell’appuntamento in programma sabato al museo di via Lepanto. Per il pubblico che vorrà partecipare al convengo di studi sarà l’occasione per conoscere, dalle parole di monsignor Giancarlo Zichi, le “attività pastorali degli arcivescovi turritani presso le borgate dell’Asinara e nel paese di Stintino (secoli XIX-XX)” e, grazie allo studio del docente Giuseppe Zichi, “il contributo della Santa Sede e dell’arcivescovo Cleto Cassani nella Grande Guerra a favore dei profughi e prigionieri dell’Asinara”.

Il convegno sarà aperto da Marilena Gadau, presidente del consiglio stintinese, quindi sarà presieduto dall’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, e moderato dal vicedirettore di Rai 1, Ludovico Di Meo.

Il convegno, inoltre, consentirà al pubblico un vero e proprio viaggio nel tempo, tra passato e presente. A fare da traghettatore, dalla storia più antica ai giorni nostri, sarà il sindaco di Stintino Antonio Diana con la sua relazione “Stintino ieri e oggi”. Uno spaccato storico del territorio stintinese dall’epoca prenuragica sino alla prima metà del 1885 quindi una descrizione del territorio dall’anno della fondazione del paese sino ai tempi nostri. Un viaggio che farà scoprire come il territorio fosse conosciuto con il nome di Stintino già dal 1310 e che gli ovili, la tonnare e le chiesette presenti sul territorio rappresentavano luoghi di ritrovo delle comunità del tempo. Punti di riferimento che, dopo la fondazione di Stintino, cambiarono completamente, spostandosi appunto sul paese.

A chiudere il convegno, al quale interverranno anche il presidente del consiglio del comune di Sassari Esmeralda Ughi e il parroco di Stintino don Andrea Piras, sarà la relazione di Monica Ortu sul “recente restauro della chiesa parrocchiale di Stintino”.

È prevista quindi per domenica 17 dicembre l’apertura della decima edizione del progetto “Stintino, Betlemme d’Europa” organizzato come ogni anno dall’associazione Il Tempo della Memoria e dal Comune. Alle 10,30, sarà l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu a concelebrare la messa nella chiesa parrocchiale e, a seguire, a benedire, al Porto Minori di Stintino, il presepe a grandezza naturale con oltre 80 statue. A presentare il progetto all’alto prelato sarà l’assessore della Cultura Francesca Demontis che, assieme a Sabina Maddu, ha curato “Stintino, Betlemme d’Europa”. Quest’anno il progetto si arricchisce delle sculture realizzate dagli artisti che hanno partecipato al simposio “TraMare incontri”, organizzato dall’associazione “Il Tempo della memoria”. Le sculture, tutte in marmo bianco di Orosei, sono state sistemate lungo un percorso che dalla strada panoramica conduce sino al Porto Minori. Alcune di queste sono state sistema anche nello specchio d’acqua antistante il museo ed il vecchio porto.

Dopo la benedizione del presepe è prevista l’esibizione del coro “Santa Rughe” di Pattada.

Martedì 19 dicembre, alle 17.00, nella chiesa parrocchiale sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba a concelebrare la messa per l’ottantesimo anniversario della parrocchia.