Il Consiglio comunale di Stintino ha istituito l’imposta di soggiorno.
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Il Consiglio comunale di Stintino ha approvato l’imposta di soggiorno e approva il regolamento comunale per la sua istituzione e disciplina. Nei giorni scorsi, l’assemblea civica ha così dato via libera alla giunta che entro gennaio, in occasione della presentazione del bilancio di previsione, dovrà individuare la misura dell’imposta distinta per tipologia di struttura ricettiva. La pratica è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza. A votare a favore anche la minoranza, con due sì e due astenuti.
L’imposta di soggiorno sarà applicata per il pernottamento dal 1 maggio al 31 ottobre di ogni anno. Verrà versata da coloro che pernotteranno nelle strutture alberghiere, extra alberghiere come b&b, case vacanza o unità immobiliari non adibite ad abitazione principale e concesse in locazione con finalità turistiche quindi per aver pernottato in camping e in aree sosta caravan e autocaravan.
«La sua istituzione – ha detto il primo cittadino Antonio Diana – ci consentirà di migliorare i servizi turistici perché i proventi saranno investiti nel settore. Il nostro obiettivo è quello di renderla operativa nei mesi di alta stagione, lasciando liberi quelli di minor affluenza turistica. Riteniamo, poi, che questo strumento consentirà anche di far emergere il mercato degli affitti sommersi. Una misura necessaria – ha concluso il sindaco di Stintino – perché è giusto che tutti contribuiscano a far crescere il settore.»
L’imposta, si legge nel regolamento, è determinata per persona e per numero di pernottamenti ed è articolata in maniera differenziata secondo la tipologia delle strutture ricettive.
«Il prelievo non colpisce il pensionato o il piccolo proprietario – ha aggiunto il vicesindaco Angelo Schiaffino – ma le organizzazioni che immettono sul mercato interi comparti usufruendo dei servizi offerti dal territorio e sfuggendo a qualsiasi tipo di contributo. Lo strumento potrebbe inoltre fornirci dati utili per una corretta imposizione della Tari.»
Il regolamento, inoltre, prevede esenzioni dal pagamento dell’imposta e consente al gestore la facoltà di trattenere sino al massimo del 3 per cento dell’imposta lorda riscossa direttamente, a titolo di parziale rimborso delle spese gestionali connesse alle attività di riscossione e rendicontazione.
Il documento approvato dal consiglio, poi, regolamenta i versamenti, gli obblighi del gestore, i controlli, le sanzioni, la riscossione coattiva, i rimborsi e le compensazioni quindi i benefici. «Il soggetto passivo di imposta – recita il regolamento all’articolo 15 – esibendo la ricevuta di pagamento, avrà diritto di beneficiare di sconti sul biglietto di ingresso al Museo della Tonnara nonché di riduzioni per l’acquisto di beni e servizi presso le strutture convenzionate».
Alla dibattito è intervenuta anche l’assessora alla Cultura e Turismo Francesca Demontis secondo la quale l’imposta «non farà diminuire le presenze turistiche». Hanno mostrato perplessità i consiglieri di minoranza Vincenzo Vallebella e Mara Sanna che si sono astenuti. Un giudizio positivo quindi è stato espresso dagli altri due consiglieri di minoranza, Pietro Maddau ed Enrico Scano, che hanno votato per l’approvazione. A chiudere il dibattito in aula è stata la presidente del consiglio Marilena Gadau che ha sottolineato come l’imposta consentirà un incremento dei servizi e ha dato atto del parere favorevole del revisore dei conti.