22 November, 2024
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Un’intera giornata dedicata alle tematiche genitoriali, con la partecipazione di esperti e studiosi e un finale all’insegna dello spettacolo: domenica 14 ottobre, a Cagliari, il teatro Intrepidi Monelli (al civico 100 di viale Sant’Avendrace) ospiterà “Genitori equilibristi tra agili acrobazie e cadute senza rete”, appuntamento promosso dalla cooperativa Vox Day – in collaborazione con l’associazione L’Eptacordio, Il Club dei genitori e la compagnia Intrepidi Monelli – a suggello del Karel Music Expo (dopo il trittico di serate della settimana scorsa all’ex Manifattura Tabacchi) edizione numero dodici: un’edizione che, sotto il titolo “In nome del figlio”, completa il percorso tematico aperto dal festival nel 2016 “In nome del padre” e proseguito l’anno scorso “In nome della madre“. 

La mattinata di domenica è tutta incentrata su una tavola rotonda sul tema della genitorialità tra sociale, cultura e medicina. Titolo: “Cosa si sceglie (non) diventando genitore?”. Intervengono, a partire dalle 10.30, Ester Cois, ricercatrice e professoressa aggregata in Sociologia del Territorio presso il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari, lo psichiatra e psicoterapeuta Gianluca Pillai, dirigente medico presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura del Santissima Trinità di Cagliari, Alessandra Bramante, psicologa, psicoterapeuta perinatale e criminologa clinica, presidente della Società Marcé Italiana per la Salute Mentale Perinatale, e Marilisa Piga, regista e autrice (insieme a Nicoletta Nesler) di Lunàdigas, un film (uscito due anni fa in questi stessi giorni) che racconta le storie di donne, celebri e anonime, che hanno scelto di non avere figli. 

Moderano l’incontro Ignazio Musa, pedagogista e docente di Filosofia e Scienze Umane, e Gisella Congia, psicologa specializzata ed esperta perinatale, autrice di progetti di fotografia psicosociale sul tema della maternità/genitorialità (suoi gli scatti in mostra la settimana scorsa all’ex Manifattura Tabacchi per il Karel Music Expo), cofondatrice del Club dei Genitori e organizzatrice di eventi pubblici sul tema.

I lavori riprendono nel pomeriggio, alle 17.30, con Anna Oliverio Ferraris, psicologa, psicoterapeuta, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma e autrice di saggi, numerosi articoli scientifici e testi scolastici in cui affronta i temi dello sviluppo normale e patologico, dell’educazione, della famiglia, della scuola, della formazione, della comunicazione in contesti diversi, del rapporto con tv e nuovi media, delle dinamiche identitarie nella società contemporanea. Ha diretto per nove anni la rivista Psicologia Contemporanea, e ha partecipato e organizzato incontri sui temi della famiglia, dell’infanzia, dei giovani, della scuola, dei mass media e della comunicazione. Educare, tra diritti e doveri è l’argomento di cui parlerà nell’incontro pubblico moderato, anche in questo caso, da Gisella Congia e Ignazio Musa.

La giornata si chiude con un’edizione speciale, di beneficenza, di “ArennerA”, spettacolo multidisciplinare firmato dagli Intrepidi Monelli, per la regia di Sergio Piano, in scena a partire dalle 19.15: un varietà popolare, in cui piccoli sketch di artisti affermati e giovani talenti – Rossella Faa, Alberto Sanna, Francesca Morescalchi, Emanuela Mancosu, Silvia Concas, Alfredo Barrago, Albert Huliselan Canapa, Giuseppe Boy e Andrea Melis, tra gli altri – si alternano sul palco incrociando diverse discipline artistiche.

I fondi raccolti attraverso le donazioni nel corso della serata andranno alla realizzazione del progetto “In viaggio con madri sul filo della vita”, delle psicologhe Gisella Congia e Alessandra Bramante: un documento d’arte sul tema dell’uccisione dei figli, a partire da testimonianze dirette di madri figlicide realizzato attraverso un reportage fotografico e ampliato da video testimonianze di altri professionisti che, a vario titolo, lavorano nell’ambito della psicopatologia perinatale.  

Coordinatrice scientifica del progetto, Alessandra Bramante ha condotto nel 2005 un lungo e impegnativo lavoro su uno dei campioni qualitativi più ampi in materia di figlicidio materno che sia stato studiato in Italia, andando oltre la mera elencazione e analisi di fattori quantitativi di ciascun caso studiato, ma compiendo importanti studi a ritroso sulla storia psicopatologica (pre e post infanticidio) di ciascuna di queste donne. Per rendere il progetto più facilmente fruibile e comprensibile dall’ampio pubblico a cui si rivolge, Alessandra Bramante sarà affiancata Gisella Congia, psicologa specializzata nel perinatale e fotografa psico-sociale che da anni si occupa della realizzazione di progetti artistici nell’ambito della sensibilizzazione sociale, su tematiche riguardanti la maternità e la genitorialità, riconoscendo nel documento d’arte lo strumento più adeguato per veicolare i messaggi trattati.

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L’Associazione TDM 2000 ha organizzato la proiezione del film “Lunàdigas”, che si terrà martedì 12 dicembre, alle ore 18.30, all’Hostel Marina di Cagliari.

“Lunàdigas” è un film documentario, nato da un progetto web, che raccoglie testimonianze di donne che, per scelta, non sono diventate madri e che racconta una realtà articolata e poco conosciuta, dalla quale emergono ragioni e sentimenti inaspettati, sempre diversi per ogni singola donna. Emozioni affini od opposte, a volte contraddittorie, dai contorni netti: compiacimenti, dolori, dubbi, certezze, pregiudizi. 

“Lunàdigas”, a cura delle autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, è ambientato in Italia e racconta le storie di donne determinate nella scelta di non avere figli. I visi e le parole delle donne conducono lo spettatore attraverso un secolo di vita italiana, fino ai giorni nostri, durante i quali sembra ancora che l’emancipazione non sia riuscita a modificare lo stigma da sempre attribuito alle persone che compiono questa scelta. Le autrici si mettono in gioco all’interno del film con le proprie storie e il proprio vissuto personale.

La proiezione è realizzata nell’ambito del progetto transnazionale “Sisterality”, finanziato dal Programma “Erasmus +” e volto ad aumentare la consapevolezza nei confronti delle tematiche legate ai diritti delle donne e alle discriminazioni di genere. Nello specifico, la scelta del film “Lunàdigas” nasce dall’esigenza di dar voce a un’importante fetta della popolazione femminile, ancora troppo spesso vittima di pregiudizi e stereotipi.

 Durante l’evento è previsto l’intervento di Marilisa Piga, una delle autrici.

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Nei paesi anglofoni le chiamano children-free o no-mamas. Sono le donne che non hanno avuto o hanno scelto di non avere figli. Una realtà molto diffusa nel mondo occidentale ma di cui si è detto e scritto pochissimo. A questa realtà e a queste donne Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, già autrici di alcuni documentari per la serie “Storie Vere” di Rai Tre, hanno scelto di dedicare il loro film-documentario “Lunàdigas”, storie e ritratti intimi di tante donne (sarde e non solo) e di diverse età, accomunate dalla scelta di non generare figli. L’opera, di estrema attualità, sarà presentata e proiettata sabato 8 aprile, alle ore 19.00, nella Sala della Biblioteca comunale di Seneghe, alla presenza delle autrici. Un appuntamento inserito all’interno delle attività che si realizzano nel corso dell’anno come Anteprime del Cabudanne de sos poetas, in collaborazione con la Biblioteca comunale di Seneghe, il Sistema Bibliotecario del Montiferru e il Comune di Seneghe. L’iniziativa si inserisce all’interno di quattro appuntamenti dedicati al tema “Donne protagoniste”. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti.

Tra complicità, abbandono senza riserve a confidarsi, condividere e raccontarsi, le interlocutrici di “Lunàdigas” si sono lasciate coinvolgere in una serie di interviste senza alcuna ritrosia. Dopo anni di silenzio e di pregiudizi, le autrici sentono che è giunto il momento di parlare, di combattere lo stigma, e di raccontare con grande sincerità le ragioni più intime, spesso indicibili o a volte scomode, che si celano dietro la scelta di non procreare. Una scelta forte, imposta a volte dalle circostanze o dalle avversità. «L’idea di dedicarlo alle donne senza figli era arrivata all’improvviso, quasi come un fulmine a ciel sereno nel settembre del 2008. In Sardegna, dove l’intuizione è nata, il mese di settembre lo chiamano cabudanne, capodanno. È l’inizio della rinascita», spiegano le autrici. Si riparte  allora dal Cabudanne de sos poetas, a Seneghe.

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Con l’inaugurazione della mostra Exodus, del fotografo ungherese Attila Kleb, domani, venerdì 2 dicembre, alle 10.30 prende il via la terza edizione del Cagliari film festival, tre giorni di appuntamenti organizzati per vedere, in prima regionale, numerosi lavori che solitamente non entrano nelle sale cinematografiche, ma anche per scoprire i giovani autori e le giovani autrici, sardi/e e non.

La mostra di Attila Kleb è un percorso in 32 fotografie che catturano gli sguardi dei migranti ospiti del campo profughi sorto ai margini di Budapest nell’agosto 2015. L’esposizione, organizzata in collaborazione con l’associazione NoArte di San Sperate, a marzo è stata presentata nello stesso Paese- Museo da Pinuccio Sciola.

Alle 11.00 si prosegue con un’intera sezione dedicata ai corti sulle tematiche ambientali proposti dalla Fondazione Sardegna film commission (sarà presente la direttrice Nevina Satta) all’interno del progetto Heroes 20.20.20. Celebrating Sardegna “The sustainable Endless island”. Sono in programma proiezioni e incontri con alcuni autori e autrici dei corti City of Eden e The colour of energy di Gemma Lynch; Sardinia green trip di Andrea Mura, Piccoli grandi eroi di Giorgia Soi, S’istentu di Nicola Contini, UBM in Cagliari di Marilisa Piga, e Sulla rotta verde di Silvia Perra, autrice reduce dall’ultimo Torino film festival. 

Alle 17.30 si apre la sezione Scenari sardi, con proiezioni e incontri con gli autori. Sarà presentato il documentario “Cagliari 1943 memorie di uno sfollamento”, firmato da Stefano Sernagiotto su un’idea dello storico dell’età moderna Giampaolo Salice. Attraverso un minuzioso lavoro di ricerca archivistica e numerose interviste il film ricostruisce lo sfollamento del capoluogo sardo durante l’ultima Guerra. Alle 18.30 è la volta di un altro documentario dedicato alla cultura hip-hop nell’isola: “Ca4arts- quattro arti una sola strada. Hip hop” di Roberto Pili. Chiude questo spazio il delicato lavoro “Armenia dimenticata”, di Ignazio Mascia, da tempo impegnato in azioni di volontariato internazionale.

Alle 21.00, per la sezione Anteprime CFF, si parla d’amore con “Oggi insieme domani anche” (Italia, 2015, 85’), documentario curato da Antonietta De Lillo, regista amatissima da critica e pubblico, rimasta nel cuore degli italiani per il suo ritratto ad Alda Merini tracciato con il film. “Oggi insieme domani anche” è un lavoro partecipato che mette insieme volti, storie, sguardi raccolti in giro per l’Italia da numerosi autori, per raccontare come sono cambiati i rapporti d’amore nel Belpaese, mirabilmente ricomposti in questo mosaico dalla De Lillo, che del progetto è anche ideatrice. Il film è introdotto da Pia Brancadori del Circola del cinema Alice Guy.

La prima giornata del CFF si chiude alle 23.00 con un progetto di ibridazione dedicato a linguaggi diversi: sarà proposto il cine-concerto “L’Age D’or”, un evento musicale curato dalle associazioni No Mos e Spazio musica, che rende omaggio a Luis Buñuel, con la proiezione delle immagini dell’omonimo film del regista spagnolo.

L’ingresso a ciascuna serata è di 3,00 euro – 1,00 euro la tessera FICC, facoltativa.

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Domani, sera, alle 19.00, Radio X Social Club (ExMà), nell’ambito di Approdi 2016, Carovana SMI presenta a Cagliari il progetto Lunàdigas con i monologhi impossibili – live, incontro aperto al pubblico con grandi donne del passato, della letteratura, della storia, dei fumetti… nei monologhi scritti da Carlo A. Borghi e interpretati da Monica Trettel, ospiti di ExtraLive, condotto da Sergio Benoni e Andrea Prost. I monologhi impossibili – improbabili?, sono assoli di scrittura immaginifica per voce recitante. Ispirati alle celebri Interviste impossibili, si differenziano per l’assenza dell’interlocutore che intervista.

Lunàdigàs, in lingua sarda, sono le pecore che non si riproducono pur essendo fertili. Anche Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, pur essendo donne, sono Lunàdigas. Il film documentario Lunàdigas ovvero delle donne senza figli, è girato in parte in Sardegna.

Le autrici hanno ideato questo progetto circa 10 anni fa, quando si sono rese conto che loro, donne senza figli, non erano più delle eccezioni, ma che in Italia era cresciuta una comunità – invisibile, però – di donne nelle stesse condizioni. Senza drammi apparenti. Coetanee, a volte più anziane, spesso più giovani. Celebri, in alcuni casi, ma più spesso no. Semplicemente donne.

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PSA 2016 Glen Caci

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Una serata dedicata alla cura di sé, riservata alle sole donne, e un karaoke danzante con il performer albanese Glen Çaçi. E’ il programma di questo fine settimana di “Approdi, festa d’arte e comunità”, organizzata a Cagliari da Carovana Smi.

Il primo appuntamento è oggi (sabato 19 novembre), alle.00,16 negli spazi del Lazzaretto di Sant’Elia  con “Giro di stile”, l’ultimo atto di un progetto tutto al femminile partito nelle scorse settimane e curato dall’associazione Fosca in collaborazione con l’associazione culturale Sant’Elia viva.

La serata proporrà uno swap-party, cioè una festa in cui le donne potranno scambiare vestiti che non indossano più con altri non usati, di proprietà di altre donne. Per stabilire il valore di ciascun capo saranno usati dei bottoni colorati. Oltre allo scambio di abiti a rendere più piacevole la serata saranno anche trucco e parrucco, consulenza d’immagine e consigli su come prendersi cura di sé, tenuti da personale esperto.

Domani, domenica 20 novembre alle 20, è la volta del karaoke danzante di “Tutorial # Alieno nr 1”, di e con Glen Çaçi, autore e performer albanese attivo in Italia, Belgio e Francia dal 2005.

L’artista farà vivere al pubblico a un evento speciale, perché inviterà gli spettatori a guardare attentamente una danza dallo schermo, scelta tra una selezione di balli tradizionali da diversi paesi del mondo, per poi guidarli nella sua esecuzione. Un viaggio nell’identità culturale attraverso la danza come rito collettivo, dove si mettono in luce e si reinventano culture minoritarie ma sempre più presenti.

Salta invece l’appuntamento di lunedì 21 novembre, al Cinema Odissea, dove avrebbe dovuto essere proiettato in prima regionale il film di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler “Lunàdigas”.

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PSA 2016 Glen Caci

 

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PSA 2016 Glen Caci

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Una serata dedicata alla cura di sé, riservata alle sole donne, e un karaoke danzante con il performer albanese Glen Çaçi. E’ il programma di questo fine settimana di “Approdi, festa d’arte e comunità”, organizzata a Cagliari da Carovana Smi.

Il primo appuntamento è domani (sabato 19 novembre), alle 16.00, negli spazi del Lazzaretto di Sant’Elia  con “Giro di stile”, l’ultimo atto di un progetto tutto al femminile partito nelle scorse settimane e curato dall’associazione Fosca in collaborazione con l’associazione culturale Sant’Elia viva.

La serata proporrà uno swap-party, cioè una festa in cui le donne potranno scambiare vestiti che non indossano più con altri non usati, di proprietà di altre donne. Per stabilire il valore di ciascun capo saranno usati dei bottoni colorati. Oltre allo scambio di abiti a rendere più piacevole la serata saranno anche trucco e parrucco, consulenza d’immagine e consigli su come prendersi cura di sé, tenuti da personale esperto.

Domenica 20 novembre alle 20 è la volta del karaoke danzante di “Tutorial # Alieno nr 1”, di e con Glen Çaçi, autore e performer albanese attivo in Italia, Belgio e Francia dal 2005.

L’artista farà vivere al pubblico a un evento speciale, perché inviterà gli spettatori a guardare attentamente una danza dallo schermo, scelta tra una selezione di balli tradizionali da diversi paesi del mondo, per poi guidarli nella sua esecuzione. Un viaggio nell’identità culturale attraverso la danza come rito collettivo, dove si mettono in luce e si reinventano culture minoritarie ma sempre più presenti.

Salta invece l’appuntamento di lunedì 21 novembre nel Cinema Odissea, dove avrebbe dovuto essere proiettato in prima regionale il film di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler “Lunàdigas”.

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PSA 2016 Glen Caci

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Arte partecipata, interazione multiculturale edinnovative app, come quella studiata per far apprendere velocemente le lingue. E’ un calendario fitto di sorprese e di esperienze quello pensato per la quarta edizione di “Approdi, festa d’arte e comunità”, manifestazione organizzata dall’associazione Carovana SMI, partner del progetto 10 nodi-Festival d’autunno.

L’edizione 2016 di Approdi valorizza la rete Silence in the dance landscape, per la promozione della danza interdisciplinare e la coesione sociale, selezionata e finanziata dal MIBACT con un progetto triennale 2015/2017, di cui Carovana SMI è capofila, insieme all’associazione Cenci CasaLab e alle  compagnie Tecnologia Filosofica, Fosca, Sign Dance Collective, che partecipano al programma 2016 di Cagliari.

Dopo le anteprime del 25 ottobre e del 5 e 6 novembre, con lo spettacolo sull’omofobia “Comuni marziani” e le performance “L’Imbuteatro” e “Tenue_radiodramma tattile”, sino al 25 novembre si va avanti con un ricco cartellone di attività che avranno per cornice, prevalentemente, il Lazzaretto di Sant’Elia e le aree vicine, ma anche i Grottoni dei Giardini Pubblici e il Cinema Odissea.

Il primo appuntamento, in programma già domani venerdì 11 novembre, è realizzato dall’associazione Spaziomusica in collaborazione con Carovana SMI: alle 22.00, nei Grottoni della Galleria comunale d’arte, ci si immergerà nelle atmosfere della musica degli albori con “Santeros. Musica e religione nella cultura afrocubana”, concerto dell’ensemble Omo Abbilona (composto da quattro giovani suonatori di tamburi batá provenienti da L’Avana), con la partecipazione dei danzatori Ulises Mora e Irma Castillo (associazione Timbalaye). Lo spettacolo è curato da Marco Lutzu, etnomusicologo all’Università di Cagliari, e organizzato in collaborazione anche con l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, con l’Associazione Timbalaye di Roma.

Domenica 13 novembre l’appuntamento è ancora una volta nei Grottoni dei Giardini pubblici per “Rites”, performance in programma alle 18.00 e alle 19.00 (si può partecipare dietro prenotazione scrivendo a carovana.smi@gmail o inviando un messaggio al numero 339 3537727) in cui gli elementi caratteristici della Santeria incontrano le note dell’ensemble Omo Abbilona, i suoni della musica colta del Modular Ensemble e della musica elettronica di Spaziomusica, e i performer di Carovana SMI che incorporano gli spazi evocativi di mondi paralleli e le opere di Rosanna Rossi. Lo spettacolo è a cura di Marco Lutzu, Fabrizio Casti (Musica), Ornella D’Agostino (Danza).

Da lunedì 14 negli spazi del Lazzaretto e del quartiere Sant’Elia prenderà il via “Disigiu. Ovvero sul coraggio del desiderare”, una produzione di Carovana Smi, nata dalla mente dell’artista visiva Roberta Puddu (Officina Orsi – Svizzera, progetto della rete FinEstateFestival, sostenuto da ProHelvetia). Gli abitanti di Sant’Elia saranno invitati a raccontare i loro desideri di salute, amore, casa, denaro o altro: il risultato finale sarà la performance in programma il 25 e 26 novembre in orari e spazi che saranno comunicati.

Il 19 novembre alle 16 arriva invece “Giro di Stile. Scambio d’abito al femminile”: è il risultato finale di un progetto d’arte pubblica partecipata, curato dall’associazione Fosca, volto allo svolgimento di uno swap-party, cioè una festa dedicata all’universo femminile in cui sarà possibile scambiare i vestiti che non si indossano più con altri non più usati, di proprietà di altre donne. L’evento sarà preceduto, sino al 18 novembre, da laboratori di preparazione e dalla raccolta dei capi di vestiario che si intende scambiare

Prende il nome dal progetto “Sardegna fatti bella!”, lanciato dalla Regione nel 2006, il programma di recupero del quartiere “Sant’Elia si fa bella!”, una serie di attività che dal 14 al 25 novembre coinvolgeranno attivamente la cittadinanza in azioni come la pulizia e lo smaltimento creativo ed emotivo dei rifiuti nelle aree più “brutte” di Sant’Elia. Il progetto, in stretta collaborazione con la cooperativa Sant’Elia 2003, l’accademia di Santa Cecilia, e SardegnaTeatro, annovera anche la gestione di spazi condivisi, con laboratori sul teatro, il selfing, l’arredo urbano e altre modalità di vivere gli spazi, come quella del Parkour, la disciplina nata in Francia all’inizio degli anni ’90, che consente di esplorare il territorio circostante (urbano o naturale) superando col proprio corpo gli ostacoli esterni.

Il 17 novembre alle 16.30, al Teatro Massimo, in collaborazione con Tuttestorie, incontro dedicato agli insegnanti e alle pedagogie innovative nelle scuole primarie, con lo scrittore, maestro elementare e membro storico del Movimento di cooperazione educativa Franco Lorenzoni, autore del libro “I bambini pensano in grande, per una pedagogia capace di ascolto”.

Karaoke danzante  domenica 20 novembre, alle 20 .00, con “Tutorial # Alieno nr 1”, di e con Glen Çaçi, autore e performer albanese attivo in Italia, Belgio e Francia dal 2005.

Il 21 novembre, alle 21.30, l’appuntamento è nel Cinema Odissea, per la proiezione in prima regionale (a cura di Kinè), di “Lunàdigas”, film di Marilisa Piga e Nicoletta Nesler sulle donne che hanno deciso di non avere figli. Dal progetto “Lunàdigas” arrivano anche i “Monologhi impossibili”, performance su testo di Carlo A. Borghi, in programma il 25 novembre su Radio X: leggerà i monologhi l’attrice Monica Trettel.

Un’ultima coda dell’edizione targata 2016 di Approdi si avrà l’11 dicembre, alle 19.00, nel Lazzaretto dove sarà proiettato il film di Stefano Odoardi “Mancanza- Purgatorio”, secondo di una trilogia, girato nel 2015 tra Sant’Elia e il Porto Canale con protagonisti gli abitanti del rione.

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Le donne che non hanno avuto figli raccontate attraverso testimonianze, riflessioni, motivazioni e monologhi impossibili racchiusi in un grande progetto multimediale e ipertestuale. Lunàdigas è il titolo di questo lavoro, termine che in lingua sarda i pastori utilizzano per indicare le pecore che non figliano, e che le registe e autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler hanno preso in prestito per individuare le protagoniste di un web doc unico in Italia.

Il progetto, pubblicato in rete da un anno, ma oggi arricchito da numerosi importanti contenuti grazie al fondamentale contributo della Fondazione di Sardegna, sarà protagonista, venerdì 1 aprile di una serata-evento in programma a Cagliari, negli spazi della Mediateca del Mediterraneo.

L’intera iniziativa sarà illustrata nella conferenza stampa in programma mercoledì 30 marzo, alle 11.30, negli spazi della Mem, in via Mameli 164, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti saranno presenti la direttrice della Mediateca del Mediterraneo, Dolores Melis, la direttrice artistica dell’associazione culturale Carovana S.M.I, Ornella DAgostino, e la regista e autrice Marilisa Piga.

LUNàDIGAS locandina

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Le donne che non hanno avuto figli raccontate attraverso testimonianze, riflessioni, motivazioni e monologhi impossibili racchiusi in un grande progetto multimediale e ipertestuale.

Lunàdigas è il titolo di questo lavoro, termine che in lingua sarda i pastori utilizzano per indicare le pecore che non figliano, e che le registe e autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler hanno preso in prestito per individuare le protagoniste di un web doc unico in Italia.

Il web documentario, arricchito da numerosi altri contenuti, sarà protagonista, venerdì 1 aprile di una serata-evento in programma a Cagliari, negli spazi della Mediateca del Mediterraneo.

L’intera iniziativa sarà illustrata nella conferenza stampa in programma mercoledì 30 marzo, alle 11.30, negli spazi della Mem, in via Mameli 164, a Cagliari.

All’incontro con i giornalisti saranno presenti la direttrice della Mediateca del Mediterraneo, Dolores Melis, la direttrice artistica dell’associazione culturale Carovana S.M.I, Ornella D’Agostino, e la regista e autrice Marilisa Piga.