21 November, 2024
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L’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, ha ribadito e rafforzato l’unità di intenti con le rappresentanze sindacali degli stabilimenti Glencore di Portovesme e di San Gavino Monreale nel corso di un vertice che si è svolto oggi, nella sede dell’assessorato. Durante la riunione l’esponente dell’Esecutivo ha ricostruito i passaggi più significativi degli incontri e delle interlocuzioni dei giorni scorsi con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, ribadendo, ancora una volta, la necessità di convocare, quanto prima, un tavolo nazionale alla presenza di tutti i soggetti interessati.

«Con i sindacatiha detto l’assessore Emanuele Cani si è condiviso un passaggio fondamentale. Punto fermo di questa vertenza, da sostenere unitariamente, e in linea con gli impegni già assunti dalla società, è l’assoluto rifiuto della chiusura della linea zinco. Non accetteremo che si mantenga in funzione solo la produzione dei forni Waelz, gli impianti rotativi che trattano i fumi di acciaieria e residui.»

Il prossimo 24 settembre, a Roma, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato un incontro con i soggetti interessati alla presenza della ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, e della sottosegretaria Fausta Bergamotto. «Si trattaha concluso Emanuele Canidi un atto importante che certifica l’impegno e la volontà di voler trovare una soluzione a una vertenza che ha una valenza non solo locale, ma nazionale.»

Domattina, alle 8.00, si svolgerà l’assemblea dei lavoratori, per un aggiornamento sullo stato della vertenza.

Sottoscrizione dell’Addendum al Memorandum of Understanding, autorizzazione dei progetti di bonifica di competenza ministeriale e rinnovo della Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori dell’Eurallumina Spa fino al 2025.

Sono le richieste che gli assessori dell’Industria, Anita Pili, della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e del Lavoro, Alessandra Zedda, rivolgono ai neo ministri Adolfo Urso (MISE), Gilberto Pichetto Fratin (MITE) e Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali) in una lettera in cui chiedono un incontro urgente relativo al futuro dell’Eurallumina SpA, a fronte della necessità, prospettata dall’azienda, della proroga della sospensione dell’attività temporanea fino al 30 giugno 2025, finalizzata al completamento degli interventi necessari al rilancio del polo produttivo dell’alluminio.

«La Regione Sardegnascrivono gli esponenti della Giunta Solinas – è impegnata a mettere in campo tutte quelle azioni tese al rilancio dei poli industriali, e in particolare di quelli che insistono nelle Aree di crisi complessa. Un processo lungo ed impegnativo che richiede uno sforzo unitario di tutte le parti in causa: Governo, Regione, Azienda e Organizzazioni Sindacali. In questo quadro strategico, il rilancio del polo industriale dell’alluminio di Portovesme, rappresenta una delle priorità.»

«I lavoratori dell’Eurallumina evidenziano gli assessori da diversi anni vivono una condizione di drammatico disagio sociale, aggravato in questi ultimi anni a causa della crisi economica connessa dapprima all’emergenza Covid-19 e, successivamente, dal conflitto in Ucraina, e necessitano di risposte tempestive che diano una nuova prospettiva almeno in termini economici.»

Dal 2009, anno in cui è stato firmato un protocollo di intesa che prevedeva, tra l’altro, la sospensione temporanea della produzione, sono state seguite tutte le attività propedeutiche volte alla realizzazione degli interventi necessari al rilancio dell’Eurallumina SpA, periodo nel quale i lavoratori hanno beneficiato della Cassa Integrazione. Nel 2021 il ministero del Lavoro ha concesso la Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) ai fini della riorganizzazione aziendale, fino al 31 dicembre 2022.

Ora, l’azienda ha reso nota la necessità di proseguire la sospensione dell’attività temporanea ai fini del completamento degli interventi, previsto per il 30 giugno del 2025.

«Pertanto – chiedono gli assessoriè necessario rinnovare la concessione della CIGS in favore dei lavoratori fino alla medesima data del 30 giugno 2025, e proseguire con le successive azioni necessarie al rilancio del polo produttivo.»