15 November, 2024
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Il sabato del Carbonia Film Festival accoglie uno dei film italiani acclamati all’ultimo festival di Venezia. Domani, 16 novembre, alle 21.00, al Cine Teatro Centrale, appuntamento con Familia, di Francesco Costabile, che al termine della proiezione incontrerà il pubblico in sala.

Il film porta sul grande schermo una storia di violenza domestica tratta dal libro autobiografico di Luigi Celeste Non sarà sempre così. Luigi Celeste ha vent’anni e vive con la madre Licia e il fratello Alessandro. I tre sono uniti da un legame profondo. Sono quasi dieci anni che nessuno di loro vede Franco, compagno e padre, che ha reso l’infanzia dei due ragazzi e la giovinezza di Licia un ricordo fatto di paura e prevaricazione. Quella di Luigi e della sua famiglia è una storia che arriva al fondo dell’abisso per compiere un percorso di rinascita, costi quel che costi.

Francesco Costabile ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia, realizzando diversi cortometraggi che si sono distinti in festival nazionali e internazionali. Del 2022 il lungometraggio di finzione d’esordio Una femmina, un’opera di denuncia delle donne di famiglia della ‘ndrangheta calabrese, presentato al Festival di Berlino. Il film ha ricevuto due candidature ai David di Donatello: Miglior sceneggiatura non originale e Miglior esordio alla regia. Nel 2024 è in concorso a Venezia nella sezione Orizzonti con Familia (premio all’attore Francesco Gheghi vince il premio per la miglior interpretazione maschile).

Ma la giornata del festival si apre alle 17.00, sempre al Cine Teatro Centrale, con Si dice di me, di Isabella Mari, che al termine della proiezione incontrerà il pubblico insieme alla produttrice Claudia Canfora. Il documentario – ambientato nel cuore di Napoli, racconta la storia di Marina Rippa, che guida da trent’anni donne di tutte le età attraverso il teatro, trasformando un laboratorio in uno spazio vitale di libertà e di emancipazione. Mentre le loro storie intrecciano passato, presente e futuro, lo spazio scenico diventa il luogo dove riscrivono le loro vite e trovano la forza nella sorellanza, dimostrando che la condivisione è il vero strumento di riscatto.

Carbonia Film Festival promuove da sempre l’incontro e lo scambio tra gli ospiti e la città, attraverso momenti conviviali fatti di musica e divertimento. La giornata di sabato 16 novembre propone il dj set di Spettinè, dalle 19.00, al GSG, per una selezione che mescola influenze elettroniche, afro-beat, tropical house e trap. I suoi passaggi musicali sono veri e propri stargate tra i generi, dove il suono diventa connessione.

Mentre alle 23.00, al Vinile, appuntamento con Yallah dj set 100% vinile, con un set completamente analogico che esplora molti generi e sonorità tra cui Psychedelia, Funk, Soul e Disco, passando dai ritmi sudamericani alle sonorità orientali.

Gli appuntamenti del Carbonia Film Festival cominciano come sempre al mattino con gli incontri che vedranno protagonisti studentesse e studenti dell’Istituto Superiore Angioy di Carbonia. Alle 9,45 in programma il laboratorio Impariamo a riprenderci, con gli operatori culturali e filmmaker Gabriele Pappalardo e Mario D’Acunto. Mentre alle 10.00, nella Sala Masala in Fabbrica del Cinema, è prevista – sempre per le scuole – la proiezione di Familia e l’incontro con il regista Francesco Costabile.

Uno degli obiettivi del Carbonia Film Festival è quello di formare nuove figure professionali capaci di raccontare il territorio attraverso le potenzialità del linguaggio audiovisivo. Quest’anno, all’interno del festival, si svolge parte del Carbonia Cinema Giovani Filming Lab, il progetto della Società Umanitaria che offre a sei giovani filmmaker, selezionati attraverso un apposito bando, l’opportunità di girare un documentario attraverso una residenza artistica nel Sulcis. Sotto la guida del regista Daniele Gaglianone, e con la collaborazione del filmmaker e sociologo Chicco Angius come tutor del progetto, il gruppo di lavoro opererà a Carbonia sino al 25 novembre, seguendo – durante i giorni del festival – alcuni incontri formativi a loro dedicati con i registi e i professionisti ospiti.

Il Carbonia Film Festival prosegue con proiezioni, incontri e musica sino a domenica 17 novembre, con proiezioni, incontri, musica e spettacoli. Il programma completo su carboniafilmfest.org.

 

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Ospitato da LucidoSottile e Teatro dallarmadio, approda all’ExArt di Cagliari lo spettacolo “Matrici – Un rito”, scritto da Alessandra Asuni e Marina Rippa, con l’interpretazione di Alessandra Asuni e gli elementi scenici Massimo Staich. Appuntamento lunedì 29 agosto, nello spazio di piazzetta Dettori 9. Lo spettacolo (prodotto dalla compagniaf.pl. femminile plurale”) andrà in scena alle ore 20.30 e alle ore 22.00. In entrambi i turni l’accesso sarà consentito a soli diciotto spettatori. Per assistere allo spettacolo è dunque necessario prenotarsi ai numeri 393 0290150 e 347 1357324 (ingresso 10 euro).

Ispirato agli studi e agli articoli di Maria Gimbutas e Emanuela Geraci, e arricchito dalle immagini e dai video di Andrei Tarvkosky, Lucio Fontana e Pippa Bacca, “Matrici – Un rito” tratta il tema del parto. Un evento che per la donna ha un valore iniziatico, di passaggio da una condizione ad un’altra, dall’essere figlia ad essere madre. Il parto oggi viene consumato, nella maggioranza dei casi, in ambienti asettici e impersonali. Così si leva alle donne il potere sull’atto creativo per eccellenza e il minimo che possa capitare è che altri scelgano per loro: come, dove e in quale giorno far nascere i figli. Nello spettacolo, dunque, si rievoca il parto attraverso il rito: come momento misterioso e sacro, come evento che riguarda tutti, ritrovando il tempo delle cose, senza che niente venga accelerato o forzato. E lasciare che la sacralità del rito viva nella partecipazione. Perché in un’unica donna viaggiano la madre, la partoriente, l’ostetrica, il ginecologo, la dea madre…

Con Matrici, la compagnia f.pl femminile plurale” prosegue nel suo percorso artistico che esplora il ciclo vita morte e rinascita attraverso il mondo femminile, iniziato con lo spettacolo “Accabbai”, vincitore del Premio Landieri 2013.

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