22 November, 2024
HomePosts Tagged "Marinella Diana"

[bing_translator]

Paola Atzeni.

Paola Atzeni.

Il Museo Laboratorio Andaus a sa scola de miniera con sede in Iglesias presso l’ex scuola elementare di Monteponi si rinnova, inaugurando il nuovo allestimento frutto di un percorso di nuovo orientamento museografico e di missione museale con la direzione scientifica della prof.ssa Paola Atzeni.

Il nuovo corso è il risultato di un progetto che l’Associazione Scu.di.mi, – Scuole di miniera, nel 2014, in collaborazione con il comune di Iglesias, ha presentato per il finanziamento alla Fondazione Banco di Sardegna, finalizzato a porre in essere una serie di interventi strutturali e procedere ad una riorganizzazione delle raccolte e dell’intero Museo, con la creazione di due unità espositive intitolate Bambini in classe e Bambini al lavoro.

Il progetto, coordinato a livello organizzativo e didattico dall’associazione Scu.di.mi, con l’impegno diretto di tanti giovani professionisti (l’antropologa Emanuela Usai, l’architetto Marco Piras, l’archivista Daniela Aretino, la responsabile per la comunicazione e promozione Laura Sanna, la guida ambientale e turistica Pierpaolo Putzolu) e l’apporto volontario di tanti cittadini, si è concluso nel gennaio 2016 con il riallestimento e la creazione di un iniziale archivio di memorie orali e la raccolta, la digitalizzazione e l’organizzazione storico-antropologica del patrimonio fotografico scolastico dai primi anni del ‘900 relativo al sito di Monteponi.

«Nel paesaggio delle dismissioni post-industriali questa esperienza procede oltre i confini delle cosiddette patrimonializzazioni culturali delle memorie, degli edifici e dei siti. Si distingue, infatti, per la messa in opera e la rimotivazione (in un nuovo orientamento museografico, e di missione museale intitolato La terra in mano) di dinamici laboratori di scoperte, di creatività, di comunicazione che qualificano sia la stessa istituzione museale sia le istituzioni locali a vari livelli.

Il riallestimento del museo-laboratorio, grazie al prezioso contributo di validi collaboratori, è particolarmente riuscito. Il museo-laboratorio Andaus a scola, dal punto di vista museografico, è riuscito come un piccolo gioiello di esemplare fattura: spartisce gli spazi per le esposizioni permanenti e per esposizioni temporanee, suddivide il piano primariamente espositivo da quello primariamente laboratoriale. Realizza in questo modo una speciale qualificazione degli spazi.

Il museo-laboratorio Andaus a scola è un luogo davvero speciale dove bambini e maestri, cittadini e artisti costruiscono beni per tutti e beni di tutti. Un luogo di persone che si fanno bambine e bambini per esprimere il meglio di sé comunicando mondi personali e sociali. Un luogo per prendere La terra in mano avendone cura come cura di sé: per scoprire e colorare la terra, per tessere e colorare li del mondo, per umanizzare se stessi con nuove abilità e nuovi valori di saper fare e di saper vivere, facendo belli e sani la terra più vicina e il mondo più lontano.

Il museo-laboratorio di Monteponi è uno straordinario “museo in av-venire”. Esso si avvera, infatti, tuttavia richiede ancora ulteriori interventi istituzionali, specialmente strutturali e edilizi. Congiunge inoltre progetti soggettivi, tesi al miglioramento personale, con esperienze che anticipano un av-venire condiviso nella cura della natura come impegno che riguarda noi stessi: la nostra stessa umanità che è naturale e culturale insieme» (dalla relazione della professoressa Paola Atzeni).

Il Museo Laboratorio Andaus a scola è nato nel 2002 quando, esaurita la frequenza scolastica, l’edificio, di proprietà comunale, costruito negli anni cinquanta dalla società Monteponi, appariva il luogo più idoneo, per la sua caratterizzazione, per la presenza di bellissimi mosaici che parlano di bambini e di giochi, per la sua posizione, per così dire, “a bocca di miniera”, a diventare un luogo storico-culturale per l’infanzia, un museo delle scuole e dei bambini delle comunità minerarie. E così un’intera comunità scolastica (bambini, insegnanti, dirigente, genitori, nonni) con la collaborazione di Enti ed Associazioni,

Privati cittadini e la guida della prof.ssa Antropologa Paola Atzeni, ha lavorato per realizzare un embrionale modello metodologico-scientifico di laboratorio museo e far “rinascere” la scuola.

Sono seguiti anni di forzata chiusura, ma nel 2008, dopo un intervento di parziale manutenzione del caseggiato, la scuola è stata utilizzata, per volontà della Giunta Carta, per la realizzazione del progetto “Memoria e identità” frutto di un accordo di rete tra il Comune e le scuole cittadine. Tale progetto era finalizzato a realizzare una stretta collaborazione per la programmazione, la realizzazione e la gestione di un “Laboratorio-museo della scuola di miniera” da ubicare presso la “scuola elementare di Monteponi”, in continuità con quanto proposto e realizzato nell’anno scolastico 2001/2002 (deliberazione della Giunta Comunale n. 74 del 22/04/2008).

Il 15 aprile 2010, con una convenzione, il Museo Laboratorio è stato assegnato in gestione provvisoria all’Associazione “Scuole di miniera Onlus” Scu.di.mi, guidata inizialmente dal dott. Antonio De Rubeis ed ora dalla dott.ssa Maria Teresa De Tool, che da allora progetta e realizza un’ampia proposta di attività didattica, coordinata dalle docenti Silvana Fontana e Marina Muscas, che ospita ogni anno centinaia di bambine/i della città di Iglesias e della Sardegna. I laboratori sono gestiti da personale qualificato: la Guida Turistica e responsabile del laboratorio di geologia Pierpaolo Putzolu, l’archeologo Gianfranco Canino, l’artigiano ceramista Alessandro Lai, l’esperta di didattica dell’arte Barbara Contini, gli esperti di ballo sardo e tradizioni popolari del Gruppo Folk Città di Iglesias.

L’ultima fase è stata caratterizzata dal progetto Museo laboratorio “Andaus a scola de miniera” – Memoria e creatività: Laboratori e percorsi di scoperta della miniera di Monteponi” finanziato dal Comune e dalla Fondazione Banco di Sardegna, ampio e complesso nella sua realizzazione, gestito in campo contabile e gestionale dalla signora Marinella Diana.

La raccolta di memorie, avviata in questi due anni dall’Associazione Scu.di.mi con l’apporto della docente Ica Cosseddu, è stata soprattutto ricerca di testimonianze orali e documenti fotografici, molto partecipata, che ha permesso di raccogliere oltre cento fotografie di scolaresche solo della scuola di Monteponi.

Oggi il Laboratorio Museo si ripresenta alla città e al territorio regionale, alle scolaresche e ai turisti italiani e stranieri rinnovato e arricchito, con credenziali maggiori per il riconoscimento nel sistema museale regionale e con una decisa volontà di ricerca culturale e didattica che ci accompagni nella responsabilità di trasmissione delle memorie della miniera, di tutela del diritto dei bambini all’istruzione e del diritto della terra alla rigenerazione.

L’associazione Anton Stadler ha organizzato un appuntamento musicale interamente dedicato a “I 5 di Iglesias”, che si svolgerà sabato 9 novembre, alle ore 17,30, al Teatro Electra.

Un vero e proprio revival per Iglesias, che, grazie a racconti, registrazioni audio e fotografie, ripercorrerà la storia di un noto gruppo musicale iglesiente, nato negli anni ‘60 e che, nell’arco di breve tempo riuscì ad affermarsi nel panorama artistico nazionale, attraverso la partecipazione a programmi televisivi e radiofonici di rilevanza nazionale.

I 5 d’Iglesias erano composti da Paolo Secci sax e clarino, Aldo Mura fisarmonica e tastiere, Giancarlo Dalmonte basso, Benito Giorda batteria e Giorgio Arba chitarra. Questa formazione si poneva in linea di continuità con l’orchestra Vallechiara prima e col complesso Arcobaleno poi, che la precedettero e generarono.

Un momento di nostalgia per coloro i quali furono spettatori in numerosi concerti e performances de “I 5 di Iglesias”, ma, per i più giovani, anche un momento di approfondimento e di divulgazione di un pezzo di storia musicale di Iglesias.

Un flash back nell’Italia del dopoguerra e nel fervore culturale dell’epoca, raccontato, tra aneddoti e ricordi, da due ex musicisti del gruppo, Giancarlo Dalmonte e Giorgio Arba.

Un omaggio alla musica leggera iglesiente degli anni ’40, ‘50 e ’60, col nobile scopo di celebrare quattro grandi musicisti di Iglesias: Paolo Secci, Aldo Mura, Vittorio Boi e Marisa Sannia.

Tra gli ospiti della serata, Benito Urgu, più volte esibitosi con la formazione iniziale de “I 5 di Iglesias”. Parteciperanno, inoltre, il batterista Sandro De Vita e il chitarrista Luciano Facchin, che fecero parte del complesso Arcobaleno, e la cantante Marinella Diana.

Alle ore 20.00, presso il foyer del Teatro Electra, sarà inaugurata una mostra fotografica dedicata a “I 5 di Iglesias” e ai musicisti che hanno contribuito alla sua formazione. La mostra sarà visitabile in occasione di ogni appuntamento del Festival di Musica da Camera, a partire dalle ore 19.00.

L’evento si svolge nell’ambito della XV edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera che, anche quest’anno, propone un calendario di spettacoli vari e coinvolgenti in grado di affiancare alla musica, appunto, anche altre attività di tipo culturale, favorendo momenti di incontro e confronto collettivo.

L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato Pubblica istruzione, informazione, spettacolo e sport e Assessorato Turismo, artigianato e commercio), della Provincia di Carbonia Iglesias – Assessorato Turismo, eventi e sport, del Comune di Iglesias – Assessorato Cultura, turismo, spettacolo e grandi eventi e del comune di Oristano tramite l’Associazione Accademia della Sardegna.

L’ingresso è gratuito.

Teatro Electra esterno 1