19 November, 2024
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«E’un progetto particolarmente significativo che ha l’obiettivo di diffondere fra i giovani, attraverso un originale percorso didattico e di conoscenza, la consapevolezza di una memoria storica che rischia di estinguersi con le testimonianze dei protagonisti». Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau presentando l’edizione 2018 del progetto “Viaggi della Memoria”, organizzato dall’Arci Sardegna, con il patrocinio ed il sostegno dello stesso Consiglio regionale e dell’assessorato della Pubblica istruzione.

La memoria dell’immane tragedia dei campi di concentramento nazisti, ha proseguito il presidente del Consiglio, «è invece viva ed attuale e lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella ne è stato recentemente autorevole interprete, nominando senatrice a vita la signora Liliana Segre, esponente della comunità ebraica ed ex deportata nel campo di Auscwitz-Birkenau».

Il segretario regionale dell’Arci Sardegna Franco Uda, dopo aver ricordato che dal 2012 il progetto “Viaggi della Memoria” ha consentito a 500 studenti sardi provenienti da 40 Comuni di conoscere la realtà concentrazionaria nazista, ha sottolineato che la principale finalità dell’iniziativa è quella di «aiutare i giovani ad essere attivi nelle loro comunità, conoscendo la storia e trasmettendo la memoria senza rinunciare a sperimentare nuovi mezzi e linguaggi». Perché, ha aggiunto citando Gramsci, bisogna insegnare ai ragazzi “ad essere partigiani”, nel senso che devono “prendere parte” alla vicende della società in cui vivono senza ripiegare nell’individualismo.

All’incontro sono intervenuti fra gli altri, il presidente regionale dell’Arci Marino Canzoneri, il Capo di Gabinetto dell’assessorato della Pubblica istruzione Enrico Murgia, il Sindaco di Gonnesa Hansel Christian Cabiddu, l’assessore alla Cultura del comune di Sennori Elena Cornalis, ed i giovani Claudio Lissona di Capoterra, uno dei tutor del progetto, e la studentessa Daniela Grosso di Carloforte.

Questi i Comuni sardi che hanno aderito all’iniziativa: Banari, Capoterra, Carloforte, Gavoi, Gonnesa, Guspini, Iglesias, Lodine, Masainas, Pabillonis, Portoscuso, San Teodoro, Sant’Antioco, Sarule, Sassari, Sennori, Villacidro e Villamassargia.

 

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Domani, giovedì 7 dicembre, alle ore 10.30, il Centro culturale di via Cattaneo 82, a Iglesias, ospiterà la presentazione del libro “Il venditore di metafore”, di Salvatore Niffoi, Editori Riuniti, organizzata dalla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Iglesias e da Arci Sardegna.

Dopo i saluti di Pierina Chessa, presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Iglesias, e di Marino Canzoneri, presidente di Arci Sardegna, il programma prevede un’intervista all’autore, Salvatore Niffoi, curata dalla giornalista dell’Unione Sarda Stefania Piredda. I lavori saranno coordinati da Mario Sciolla.

Nel corso della mattina, ci sarà la vendita promozionale del libro, curata dalla libreria Stenia Mura di Iglesias.

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“Dalla parte del lavoro – pianificare lo sviluppo per non perdere i diritti” è il tema sviluppato nell’incontro-dibattito svoltosi questo pomeriggio nel saloncino della Comunità di Via Marconi, organizzato dal gruppo di Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso del Consiglio regionale. Per confrontarsi sui problemi che affliggono la Sardegna e in particolare il Sulcis Iglesiente, sono stati invitati il segretario regionale della FSM CISL Rino Barca, il segretario della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente Roberto Puddu, il presidente regionale dell’Arci Marino Canzoneri e il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio. Hanno risposto all’invito anche altri rappresentanti istituzionali, tra i quali l’on. Eugenio Lai, vicepresidente del Consiglio regionale; il sindaco di Masainas Ivo Melis; il coordinatore del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi.

Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato il consigliere regionale Luca Pizzuto, del gruppo Art. 1 – Sinistra per la Democrazia e il Progresso.

                 

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Non ci sono più i forni crematori ma esistono ancora i soprusi. I giovani devono riconoscerli per sapere da che parte stare. Il compito delle Istituzioni è anche quello di infondere nelle nuove generazioni la cultura del rispetto e dell’identità. Questa mattina in occasione della Giornata della Memoria il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau ha presentato nel corso di una conferenza stampa il progetto “I Viaggi della Memoria” insieme all’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il presidente e il segretario regionale dell’Arci Sardegna, Marino Canzoneri e Franco Uda, Roberto Filippini uno dei sessantadue studenti che il 2 febbraio partirà a Cracovia  insieme alla tutor Maria Chiara Devoto.

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i sindaci dei comuni della Sardegna che sostengono il progetto. Dal 2012 l’associazione Arci Sardegna promuove “I Viaggi della Memoria”, un progetto educativo che parte dalla memoria storica dell’Olocausto per tentare di approdare a dei percorsi di cittadinanza attiva. In sei edizioni, oltre 400 ragazze e ragazzi sardi, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, grazie al contributo delle pubbliche amministrazioni della Sardegna, hanno partecipato al progetto che prevede un corso di formazione storica, il viaggio nella città di Cracovia con la visita al ghetto ebraico, la Fabbrica di Oskar Schindler, il campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e infine il percorso di restituzione presso i propri comuni di appartenenza.
Nato nel 2005, il Treno della Memoria, ha visto in dodici anni la partecipazione di circa 20 mila giovani provenienti da tutta Italia, che sono tornati da questa esperienza più maturi, più critici e più interessati alle problematiche della realtà che li circonda.
Il progetto nel 2016 ha goduto del patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e del sostegno e/o patrocinio della Provincia Autonoma di Bolzano, della Provincia Autonoma di Trento, della Provincia di Trieste e di oltre cinquanta comuni italiani. In Sardegna da sei anni, grazie al partenariato dell’ARCI sarda, questa opportunità viene offerta anche ai giovani dell’isola. L’associazione sarda cura tutto il percorso educativo prima della partenza e dopo il rientro, avvalendosi di educatori esperti che sono i punti di riferimento costanti per le ragazze e i ragazzi sardi. Nell’isola “I Viaggi della Memoria” godono del patrocinio e del sostegno della Presidenza del Consiglio regionale, dell’assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e il contributo della Fondazione di Sardegna. Diciannove i comuni che quest’anno hanno scelto di sostenere l’iniziativa: Arbus, Banari, Capoterra, Fonni, Gavoi, Gonnesa, Guspini, Iglesias, Lodine, Masainas, Olzai, Oniferi, Orani, Pabillonis, Sarule, Sassari, Sant’Antioco, Silius e Villamassargia.

«Un progetto rivolto direttamente ai giovani – sottolinea il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau –  che sin dall’inizio di questa legislatura abbiamo scelto di sostenere. Sono convinto che si tratti di un utilissimo investimento in civiltà, grazie al percorso educativo e formativo che io stesso, qualche anno fa, ho avuto modo di seguire, quando da sindaco ho deciso di partire a Cracovia insieme ai ragazzi di Sassari. È stata un’esperienza unica, intensa e coinvolgente che tutti dovrebbero avere la possibilità di vivere. I giovani che partecipano ai viaggi diventano i nuovi testimoni dell’Olocausto e preziosi custodi della memoria, importante antidoto sociale».  
Pensato per accompagnare le giovani generazioni alla scoperta e alla comprensione della complessità del mondo che le circonda, a partire dal passato e dalle sue narrazioni, il progetto propone un percorso strutturato in grado di alimentare una relazione continua tra storia, memoria e cittadinanza.

«Oggi il nostro pensiero deve andare a tutti coloro che hanno pagato con la vita la propria identità, la propria appartenenza a una comunità – sottolinea l’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino -. Dobbiamo ricordare con rispetto i morti e il coraggio dei sopravissuti, ma abbiamo anche la responsabilità di promuovere in ogni modo la conoscenza di un dramma che ha colpito migliaia di persone, perché non si ripeta mai più. Per questo – aggiunge l’assessore Firino – abbiamo il dovere di contrastare ogni forma di violenza e odio e diffondere la cultura del rispetto, della diversità, perché a ogni popolo siano garantiti quei diritti che possano favorire una convivenza pacifica tra le persone.»

In questi sei anni sono stati coinvolti oltre 40 comuni della Sardegna e hanno collaborato più di 30 scuole e istituti scolastici. L’edizione del 2017 vedrà partire, dal 2 al 8 febbraio, 56 giovani (36 ragazze e 20 ragazzi), studenti delle scuole medie superiori e dell’Università sarde.
I giovani partecipanti sono stati formati da uno staff di 10 tutor di età compresa tra i 25 e i 32 anni che hanno preso parte al progetto nelle scorse edizioni. Hanno partecipato a tre giornate di formazione a Trento, a cura dell’associazione Deina, e a due seminari formativi in Sardegna, a cura dell’ARCI. Cinque di loro accompagneranno i giovani nel viaggio.

«Si tratta di un progetto che dalla Memoria mira a formare una generazione di giovani cittadini – chiarisce il segretario regionale dell’Arci Sardegna, Franco Uda – che abbiano interiorizzato la lezione della Storia e sappiano spenderla consapevolmente nelle pratiche della democrazia partecipata. Non possiamo prescindere dalla più grande tragedia del ‘900 se vogliamo far nascere una cittadinanza europea che guardi al futuro con le solide radici della memoria condivisa del Vecchio Continente».

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Sabato 29 ottobre 2016, alle ore 17.30, lo Spazio Ex-Di’ Memorie in Movimento – Fabbrica del Cinema (Piazza Sergio Usai, Grande Miniera di Serbariu – Carbonia) ospita “Fotogrammi dipinti con sottofondo musicale” – Quando Cinema, Arte e Musica si incontrano.

Incontro-dibattito sul tema, coordina Gianni Murtas. Interventi di Efisio Carbone, Marino Canzoneri, Angelo Liberati e Francesco Peddoni.

A seguire: intervento musicale live con Francesco Peddoni, Renato Collu, Giulio Pisu e Stefano Podda performing Bob Dylan and Neil Young.

L’ingresso è libero e gratuito.

«La Mostra di Angelo Liberati “Fotogrammi Dipinti”, inaugurata lo scorso 8 ottobre, all’interno dell’anteprima del Carbonia Film Festival, presso lo Spazio della Fabbrica del Cinema, unisce opere realizzate con tecniche diverse (pittura, collage, riporti), spesso usate contemporaneamente. Giocando tra scorci fotografici e frammenti grafici di locandine e manifesti, Liberati propone un affascinante percorso sospeso tra le suggestioni dell’immagine pittorica e quelle narrative della sequenza cinematografica, arricchendo il dialogo tra cinema e pittura di una ineliminabile vocazione contaminatoria. 

L’incontro di sabato, tra parole e musica, sottolinea il carattere delle arti che hanno vissuto e si sono contaminate in una comune temperie culturale, a partire dal periodo delle avanguardie storiche, passando per la Factory di andywarholiana memoria, fino ad arrivare ai giorni nostri con la nascita del cross-media e del intermedia digitale.

Un percorso che la Mostra di Liberati evoca e rimanda pur mantenendo un carattere unico, proprio del grande artista.»

Organizza La Società Umanitaria – Centro servizi culturali Carbonia-Iglesias e la Fabbrica del Cinema – Ex-Di’ Memorie in Movimento, con la collaborazione del Comune di Carbonia e della Regione Autonoma della Sardegna.

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A Carbonia, alle 17.30, nel salone dell’oratorio della parrocchia di San Ponziano, scende in campo il comitato per No Sulcis Iglesiente Guspinese al referendum modifiche costituzionali. Relatore il professor Andrea Pubusa. Interverrà Ennio Meloni, presidente ANPI, Coordinerà i lavori Marino Canzoneri, presidente ARCI. Il motto scelto dagli organizzatori è: «Difendiamo la nostra Costituzione da pasticciati tentativi di “Riforma”».

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L’associazione culturale Il Calderone, a Sant’Antioco, ha promosso alcune iniziative in occasione della Giornata della Memoria 2016.

«L’associazione culturale Il Calderone – spiega Dario Siddi, presidente dell’Associazione Il Calderone – ha deciso di dedicare la giornata al Genocidio Armeno, perché è misconosciuto il fatto che per descrivere il reato di genocidio e coniare la definizione che è alla base della convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e repressione del reato di genocidio ci si è basati sulle dinamiche del genocidio armeno che, come saprai sicuramente, è anche il primo massacro su larga scala del XX secolo. Abbiamo ottenuto la partnership di Assadakah Sardegna che è un’associazione che si occupa di cooperazione internazionale con i paesi medio-orientali con un occhio di riguardo alle faccende siriane, armene e palestinesi – e presentato assieme all’IPIA e al Liceo Emilio Lussu e all’assessorato della Pubblica istruzione del comune di Sant’Antioco, finanziatore dell’evento.»

Questo il programma:

23 gennaio 2016 – ore 18.00 – Sala I Sufeti Palazzo del Capitolo Presentazione al pubblico del saggio, edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzioLo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”. Saranno presenti gli autori, Alessandro Aramu e Raimondo Schiavone, il presidente regionale dell’ARCI, Marino Canzoneri, e Antonello Cabras, presidente della Fondazione Banco di Sardegna;

23 gennaio 2016 – ore 19.30 – Sala mostre Palazzo del Capitolo – Inaugurazione della mostra fotografica di Romolo Eucalitto dal titolo “100 anni di silenzio – Gli ultimi sopravvissuti del genocidio armeno”. La mostra sarà visitabile gratuitamente ogni sera, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, dal 23 gennaio al 7 febbraio 2016;

 27 gennaio 2016 – ore 9.00 – Aula consiliare – Presentazione, riservata ai docenti e agli studenti delle classi V del  Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi, del saggio edito da Arkadia Editore “Il genocidio armeno: 100 anni di silenzioLo straordinario racconto degli ultimi sopravvissuti”. Saranno presenti gli autori, Alessandro Aramu e Raimondo Schiavone;

 4-5 febbraio 2016 – Aula magna del Liceo E. Lussu e dell’IPIA E. Loi – Proiezione, riservata ai docenti e agli studenti delle classi V, del film “La masseria delle allodole” dei fratelli Taviani, a cura degli operatori del C.S.C. della Società Umanitaria di Carbonia Iglesias.

Le iniziative sono promosse in collaborazione con Assadakah-Italia e il C.S.C. della Società Umanitaria di Carbonia Iglesias.

Presentazione

Dario Siddi.

Dario Siddi.