5 November, 2024
HomePosts Tagged "Mario Bandiera"

16 dei 25 alunni della classe 3ª A del Liceo Classico dell’anno scolastico 1971/1972 si sono ritrovati ieri, a Carbonia, a distanza di 50 anni dall’esame di maturità. All’incontro ha partecipato anche la professoressa di Latino e Greco, Gabriella Marmotti Pasqui.
E’ stata grande l’emozione vissuta da tutti i partecipanti nel ricordare i tanti momenti vissuti insieme. Al termine, c’è stata la consegna di un attestato di partecipazione a ciascun “alunno”, firmato dalla professoressa Gabriella Marmotti Pasqui.
L’incontro tra gli alunni della 3ª A 1971/1972 del Liceo Classico di Carbonia si è concluso con il pranzo al ristorante del Lu’ Hotel e la promessa di ritrovarsi in futuro, per festeggiare nuovamente.
Questi i nominativi dei partecipanti: Mario Bandiera, Duilio Tatti, Augusto Mocci, Lino Raia, Angelo Caneo, Enrico Cambedda, Franco Dessanai, Elio Sundas, Ninni Pianu, Mauro Locci, Tore Tiddia, Nando Salis, Giorgio Puxeddu, Beppe Locci, Enzo Frau, Armando Cusa, prof.ssa Gabriella Marmotti Pasqui.
Armando Cusa

[bing_translator]

img_9555img_9557img_9566

E’ iniziato questa mattina il trasferimento del reparto di ostetricia e ginecologia dall’ospedale Sirai di Carbonia all’ospedale Cto di Iglesias, come annunciato due giorni fa in una conferenza stampa dal commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, e alle 16.00 il Consiglio comunale di Carbonia si riunisce in seduta straordinaria all’assessorato regionale della Sanità, in via Roma, a Cagliari, un’ora prima dell’incontro convocato dall’assessore Luigi Arru con i sindaci del comuni del Sulcis che sempre lunedì hanno manifestato la loro netta contrarietà alla chiusura del reparto al Sirai di Carbonia. All’assessore Arru chiederanno di fermare il trasferimento e di rivalutare le decisioni prese.

Il nuovo reparto, diretto dal dott. Enea Atzori, conta 22 posti letto totali suddivisi tra ginecologia e ostetricia (stanze da 2 letti con bagno privato), 1 blocco operatorio e 1 blocco parto; prestano servizio 13 medici.
Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i pediatri della Neonatologia, diretti dal dott. Mario Bandiera.
Da oggi tutte le donne che hanno necessità di un ricovero ospedaliero nel reparto di Ginecologia e Ostetricia devono recarsi al CTO di Iglesias. Il reparto di Carbonia continuerà l’attività in contemporanea nella giornata odierna solo per le degenti presenti. Le pazienti del reparto insieme ai loro piccoli saranno trasferite su ambulanze medicalizzate attraverso un percorso protetto extraurbano che garantisca la massima sicurezza durante il trasferimento.
Il presidio ospedaliero di Carbonia sarà comunque dotato di un ambulatorio ostetrico per la gestione di eventuali emergenze e urgenze.
I trasferimenti prevedono il coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non (Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, organi di stampa, ecc.) affinché la cittadinanza sia informata tempestivamente dei cambiamenti in atto; il sistema sarà anche supportato da adeguata segnaletica interna ed esterna al presidio e dalla modifica del sistema di transito e sosta auto all’interno dell’area ospedaliera.

trasferimento-reparto-di-ginecologia-e-ostetricia

img_9502

[bing_translator]

E’ stato presentato stamane, a Iglesias, il piano di trasferimento del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Cto di Iglesiis. Il nuovo reparto, diretto dal dott. Enea Atzori, ha spiegato il commissario straordinario Antonio Onnis, garantisce maggiori servizi, tecnologie all’avanguardia e, soprattutto, grande attenzione alle donne, alle mamme e ai neonati, anche sul fronte dell’umanizzazione: conta 22 posti letto totali suddivisi tra ginecologia e ostetricia (stanze da 2 letti con bagno privato), 1 blocco operatorio e 1 blocco parto; prestano servizio 13 medici. Contestualmente andranno a operare nella stessa struttura anche i pediatri della Neonatologia, diretti dal dott. Mario Bandiera.

«L’U.O. di Ostetricia e ginecologia della ASL 7 ha sviluppato negli anni pratiche diagnostiche, terapeutiche e assistenziali relative al percorso nascita, dalla fase preconcezionale, alla gravidanza, parto e puerperio, con particolare attenzione alle gravidanze a rischio per patologie materne e/o fetali. E’ forte l’impegno profuso da tutti per soddisfare i bisogni di umanizzazione dell’evento nascita e di contenimento dei parti operativi – si legge nella nota di presentazione del piano di trasferimento -. Tutto il personale si adopera per offrire un ambiente confortevole e tranquillo nel rispetto delle esigenze della donna per far vivere con consapevolezza e serenità il momento della nascita, con accanto il partner o altra persona gradita. Viene effettuato il Rooming-in, esteso alle 24 ore che favorisce la relazione madre-neonato fin dai primi momenti di vita e l’allattamento al seno. In quest’ottica il personale del nido collabora con le ostetriche per fornire un adeguato supporto e sostegno all’allattamento al seno. E’ prevista  l’attivazione della partoanalgesia, un procedura molto gradita e attesa dalle mamme del Sulcis -Iglesiente che potranno finalmente affrontare il parto naturale senza dolore, in piena sicurezza e con un’assistenza qualificata e continua.»

«Nonostante alcuni comprensibili scetticismi iniziali da parte degli utenti – ha aggiunto il dottor Onnis -, la scelta di concentrarsi su un unico punto nascita all’interno della nostra ASL, si è dimostrata del tutto adeguata: grazie al raggiungimento dei 500 parti nel 2015 infatti si è potuta garantire la presenza del punto nascita nel nostro territorio (altrimenti destinato alla chiusura). L’equipe dell’Unità operativa che lavora in maniera unita e coesa inoltre, risponde alle aspettative diverse e complesse dei genitori: viene garantita la sicurezza prima di tutto; ma anche la naturalità dell’evento, la corretta comunicazione, la capacità di rispondere a eventuali emergenze e l’accoglienza del reparto. Il numero crescente di mamme che decidono di partorire nel nostro territorio corrisponde dunque anche alla costruzione di percorsi diversi capaci di dare risposta a diverse esigenze.»

Alla conferenza stampa hanno partecipato dirigenti della Asl 7, il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, il presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, assessori e consiglieri comunali, che hanno salutato positivamente l’avvio del trasferimento del reparto dal Sirai al Cto.

Dal 26 ottobre, tutte le donne che hanno necessità di un ricovero ospedaliero nel reparto di Ginecologia e Ostetricia devono recarsi al CTO di Iglesias. Il reparto di Carbonia, infatti, continuerà l’attività in contemporanea nella giornata del 26 solo per le degenti presenti. La massima concentrazione di uomini e mezzi per la giornata del 26 ottobre: le pazienti del reparto insieme ai loro piccoli saranno trasferite su ambulanze medicalizzate attraverso un percorso protetto extraurbano che garantisca la massima sicurezza durante il trasferimento. Il presidio ospedaliero di Carbonia sarà dotato di un ambulatorio ostetrico per la gestione di eventuali emergenze e urgenze.

I trasferimenti prevedono il necessario coinvolgimento degli stakeholder istituzionali e non (Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine, associazioni di volontariato, organi di stampa, ecc.) affinché la cittadinanza sia informata tempestivamente dei cambiamenti in atto; il sistema sarà anche supportato da adeguata segnaletica interna ed esterna al presidio e dalla modifica del sistema di transito e sosta auto all’interno dell’area ospedaliera.

La conferenza stampa si è tenuta un paio d’ore dopo che al Sirai di Carbonia, il Consiglio comunale di Carbonia e i sindaci di numerosi comuni del Sulcis hanno manifestato contro la chiusura del reparto del Sirai di Carbonia e mercoledì incontreranno l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al quale esporranno tutte le loro preoccupazioni e chiederanno di sospendere il trasferimento del reparto al Cto e di rivalutare la decisione. Contestualmente hanno deciso di presentare una denuncia cautelativa per quel che potrà accadere alle donne che andranno a partorire a Iglesias, dove non sono presenti i servizi dell’emergenza-urgenza.

Al riguardo, il commissario straordinario ha sottolineato che i parti complicati sono stati sempre trasferiti a Cagliari e, comunque, ha ribadito che il reparto opererà in totale sicurezza al Cto di Iglesias.

Il commissario straordinario ha anche rilanciato il progetto dell’ospedale unico che sarebbe realizzabile con un investimento di 93 milioni di euro e sarebbe la soluzione ottimale per dare risposte ai cittadini di tutto il territorio. Ospedale che verrebbe localizzato in territorio del comune di Villamassargia, piò o meno a metà strada tra Carbonia e Iglsias.

Vediamo ora le interviste realizzate stamane con il commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis, e con il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia del Cto di Iglesias, Enea Atzori.

Pubblichiamo anche due brani degli interventi fatti dal commissario Onnis e del sindaco Gariazzo nel corso della conferenza stampa.

img_9555

img_9568 img_9567 img_9566 img_9565 img_9563 img_9562 img_9561 img_9560 img_9559 img_9558 img_9557 img_9555 img_9553  img_9283 img_9282 img_9281 img_9280 img_9278 img_9277 img_9276 img_9274 img_9272 img_9270 img_9268 img_9263 img_9258 img_9257 img_9255 img_9254 img_9252 img_9249 img_9248 img_9247 img_9246 img_9243 img_9241 img_9240 img_9237 img_9235 img_9232

Ospedale Sirai 1 copia

Lunedì 29 giugno, alle ore 12,00, presso la Sala riunioni dell’Ospedale Sirai, si terrà una conferenza stampa di presentazione della mostra e del convegno “L’Ospedale e la Città”.

La mostra espone, per la prima volta, le tavole progettuali dell’ospedale Civile di Carbonia, redatte dagli architetti Guidi e Valle nel 1938 e 1939 per la fondazione della città, oltre ad una nutrita serie di immagini della struttura e della vita ospedaliera a partire dagli anni ’40.

Il convegno si terrà giovedì 2 luglio al Lù Hotel, con inizio alle 17.00. Dopo l’introduzione del sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti, e del commissario straordinario, Antonio Onnis, interverranno: Aldo Lino, su “Ospedali, città e comunità: un rapporto complesso: l’esempio di Carbonia”; Sergio Pili su “Prima del Sirai: assistenza ospedaliera a Carbonia dalla fondazione alla liberazione”; Viviana Lantini, Antonella Piredda, Tiziana Serci, Giorgio Mirarchi, Nino Laddomada, Brunello Caddeo, Antonino Coccolo, Mario Bandiera, Angelo Zuccarelli, Nazzareno Pacifico, Rinaldo Aste e Salvatore Ierna.

Si parlerà del Sirai con vecchi ricordi di pionieri e fondatori dell’ospedale e verranno effettuate premiazioni e consegna delle onorificenze.