22 November, 2024
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Domani, a Cagliari, nella sala del transatlantico del Consiglio regionale, a un mese dalla morte, verrà ricordato il giornalista Gaetano Vindice Ribichesu.

L’incontro, promosso dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale, avrà inizio alle 16.

Ribichesu è stato capo ufficio stampa del Consiglio regionale dopo un lungo e lusinghiero percorso professionale nel campo della carta stampata.

Di grande rilievo l’esperienza nel quotidiano sassarese La Nuova Sardegna di cui fu prima redattore ordinario e poi capo servizio e capo redattore. Non raggiunse la direzione per il suo rifiuto di accettare le condizioni poste dall’editore Nino Rovelli, allora il vero dominus dei due quotidiani più importanti, La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda.

Vindice Gaetano Ribichesu ha ricoperto ruoli di primo piano nell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dell’Associazione della Stampa sarda. E’ stato primo presidente della Fondazione Sardinia ed un profondo conoscitore della storia e della cultura della Sardegna, anche attraverso articoli e saggi sull’autonomia ed il federalismo.

All’incontro, oltre al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e al presidente del Corecom Sardegna Mario Cabasino, interverranno Francesco Birocchi, Vito Biolchini, Salvatore Cubeddu, Piero Marcialis, Gianfranco Murtas, Alberto Pinna, Massimiliano Rais e Celestino Tabasso.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Palazzo del Consiglio regionale A

Il 26 giugno, a Cagliari, nella sala del transatlantico del Consiglio regionale, a un mese dalla morte, verrà ricordato il giornalista Gaetano Vindice Ribichesu. L’incontro, promosso dal Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale, avrà inizio alle 16.00.

Gaetano Vindice Ribichesu è stato capo ufficio stampa del Consiglio regionale dopo un lungo e lusinghiero percorso professionale nel campo della carta stampata.

Di grande rilievo l’esperienza nel quotidiano sassarese La Nuova Sardegna di cui fu prima redattore ordinario e poi capo servizio e capo redattore. Non raggiunse la direzione per il suo rifiuto di accettare le condizioni poste dall’editore Nino Rovelli, allora il vero dominus dei due quotidiani più importanti, La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda.

Gaetano Vindice Ribichesu ha ricoperto ruoli di primo piano nell’Ordine dei giornalisti della Sardegna e dell’Associazione della Stampa sarda. E’ stato primo presidente della Fondazione Sardinia ed un profondo conoscitore della storia e della cultura della Sardegna, anche attraverso articoli e saggi sull’autonomia ed il federalismo.

All’incontro, oltre al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e al presidente del Corecom Sardegnas Mario Cabasino, interverranno Francesco Birocchi, Vito Biolchini, Salvatore Cubeddu, Piero Marcialis, Gianfranco Murtas, Alberto Pinna, Massimiliano Rais e Celestino Tabasso.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Il presidente del Corecom, Mario Cabasino, ha lanciato un grido d’allarme sulle conseguenze che avrà  il taglio del 50% deii contributi per le radio e televisioni locali.

«La situazione del settore radiotelevisivo è gravissima – ha detto Cabasino in audizione nella Seconda commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd).-. Oltre la crisi, sono diminuiti quasi del 50 per cento i contributi che arrivavano alla Sardegna grazie alla legge 448 del 98 (contributi alle emittenti radiotelevisive locali). La Sardegna è passata da una disponibilità di 2 milioni 752mila euro del 2011 a un milione e 518mila euro per il 2013.»

Per Mario Cabasino sarà molto importante per le emittenti locali l’attuazione della legge 3, approvata il 12  gennaio 2015, che prevede interventi urgenti a favore delle emittenti televisive locali.

Il presidente Manca ha chiesto poi a Cabasino di illustrare il programma annuale e spiegare gli obiettivi che il Corecom si pone per il 2015. Cabasino ha spiegato che il Corecom vuole portare avanti due progetti importanti: riuscire a dar corso alle conciliazioni a distanza ed effettuare  uno studio, assieme con l’Associazione della stampa sarda e l’Università, sulla situazione dell’editoria digitale in modo da portare una fotografia esauriente del settore dell’informazione e valutare se sono possibili interventi mirati, da parte del Consiglio regionale, per valorizzare e tutelare le iniziative editoriali che oggi si auto sostengono.

Il presidente del Corecom ha anche evidenziato la carenza di risorse professionali, che saranno sempre più necessarie «se si considera che il Corecom dovrà farsi carico anche delle deleghe di secondo livello da parte dell’Agcom, tra cui la definizione delle controversie cittadini-gestori telefonici, e la gestione del ROC (Registro degli operatori della comunicazione)».

Il Corecom Sardegna, intanto, ha convocato una conferenza stampa, martedì 17 febbraio, alle 10.00 nei locali di via Cavour 25, per illustrare i dati relativi alle conciliazioni tra i cittadini e i gestori telefonici nel 2014.

La crisi dell’emittenza radiotelevisiva e la nuova frontiera dell’informazione sul web sono stati i due argomenti al centro dell’audizione davanti al Corecom Sardegna dei presidenti di Assostampa e Ordine dei giornalisti Celestino Tabasso e Filippo Peretti.

Il Comitato regionale per le comunicazioni, che tra i suoi compiti ha anche quello di predisporre le graduatorie per l’erogazione dei contributi ministeriali all’emittenza televisiva locale (ex legge 448/98), ha voluto sentire i massimi rappresentanti della categoria sulla profonda crisi che ha investito il settore e sulle soluzioni individuate dal Consiglio regionale a sostegno dell’editoria. «Lo scorso anno i contributi ministeriali sono stati dimezzati – ha ricordato il  presidente del Corecom Mario Cabasino – il budget a disposizione delle emittenti sarde è passato da circa 3 milioni a un milione e mezzo di euro. Un taglio che metterà a rischio la sopravvivenza di molte realtà».

Nel 2014, nell’Isola, un’emittente storica come Sardegna Uno Tv ha licenziato la metà del personale; un’altra, Cinquestelle, con i dipendenti senza stipendio da alcuni mesi, ha recentemente interrotto le trasmissioni. Una situazione drammatica che nei giorni scorsi ha indotto il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau a sollecitare l’approdo in Aula della legge a sostegno delle emittenti locali, approvata all’unanimità dalla Seconda Commissione. «Una norma da approvare in tempi rapidi – ha detto Cabasino – ma con la garanzia che le risorse vengano erogate a imprenditori seri. Il Corecom assicurerà una vigilanza costante e severa sull’utilizzo dei soldi pubblici».

Il neo presidente dell’Associazione della Stampa Sarda, Celestino Tabasso, ha sottolineato la necessità di salvaguardare il principio del pluralismo dell’informazione, oggi sempre più a rischio. «Serve trasparenza nella contribuzione pubblica a favore dell’editoria – ha detto Tabasso – le risorse destinate a sostenere il pluralismo devono seguire criteri certi. Bisogna evitare che vadano a finanziare un’editoria “opaca”. I fondi a disposizione sono pochi, non ci si può più permettere di sprecarli».

Sulla stessa linea il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Filippo Peretti, che ha rimarcato la necessità di salvaguardare la dignità professionale della categoria e rispettare i contratti di lavoro. «Questa esigenza deve essere il faro della legge, se non si tiene ben presente questo concetto c’è il rischio di concedere ancora una volta inutili contributi a pioggia. Peretti si è detto favorevole alla previsione di un servizio pubblico regionale affidato, con trasparenza e regole certe, alle emittenti locali. Per far questo – ha concluso Peretti – bisogna però fare chiarezza sulla proprietà delle emittenti, sull’uso e la destinazione finale delle risorse erogate».

Durante l’audizione si è poi affrontato il delicato tema del giornalismo sul web, un settore in forte espansione ma difficile da governare per le sue caratteristiche intrinseche e per una normativa non ancora al passo con i tempi. Il presidente del Corecom ha annunciato la decisione di procedere a uno studio approfondito del settore che sfocerà in un report circostanziato sulla situazione del giornalismo digitale in Sardegna (numero di testare registrate, struttura delle redazioni, capacità di produrre reddito). L’obiettivo è quello di arrivare, anche con la collaborazione di Ordine dei giornalisti e Assostampa, ad una puntuale verifica della realtà esistente in modo da fornire al Consiglio un punto di partenza su cui, eventualmente, costruire un futuro intervento legislativo.