22 November, 2024
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Dopo l’edizione zero del 2023, torna a Carloforte “Asterischi – Festival di idee e di dettagli”, tre serate di dialoghi sull’attualità e la cultura contemporanea organizzata dal comune di Carloforte, con il coordinamento di Alessandro Aresu e Lorenzo Pregliasco.
Il festival si articolerà in tre macrotemi: mondo e geopolitica; cultura politica e istituzioni; social e tecnologia.
Dopo Mario Calabresi, Alessandra Sardoni, Antonio Funiciello e Giada Messetti, ospiti nella scorsa edizione, protagonisti di questa seconda edizione saranno:
Cecilia Sala, inviata del “Foglio” e autrice del podcast “Stories” di Chora News;
Maria Latella, editorialista del “Sole 24 Ore” e conduttrice per Radio24 e Sky TG24;
Simone Pieranni, giornalista e sinologo, autore di “Tecnocina”.
Asterischi 2024 si svolgerà in Piazza Repubblica, detta “dai Baruffi”, nel pittoresco borgo di Carloforte.
Giovedì 22 agosto, alle 19.30, Cecilia Sala converserà con Alessandro Aresu e Lorenzo Pregliasco degli scenari internazionali in un mondo in guerra e delle elezioni americane;
Venerdì 23 agosto, alle 19.30, toccherà a Maria Latella confrontarsi con Lorenzo Pregliasco sui nuovi assetti politici europei dopo il voto;
Sabato 24 agosto, alle 19.30, Simone Pieranni chiuderà il festival, insieme a Alessandro Aresu, in un dialogo sulla geopolitica dell’intelligenza artificiale, tra Stati Uniti e Cina.

Venerdì 1 e sabato 2 settembre Carloforte ospiterà l’evento Asterischi, Festival di idee e di dettagli, un punto di riflessione sulla contemporaneità, nella magnifica cornice mediterranea di Carloforte.

Il festival si articolerà in tre temi principali: mondo e geopolitica, cultura politica; leadership e istituzioni; social e tecnologia. Attraverso questi assi tematici si cercherà di analizzare le dinamiche globali e locali che influenzano il Mediterraneo e, dunque, il nostroPaese, le opportunità e i rischi che derivano dall’innovazione digitale, i valori e le pratiche che caratterizzano la nostra democrazia.

Questo momento vuole essere l’inizio di una serie di appuntamenti che possano connettere Carloforte al dibattito culturale nazionale e internazionale.

In una prima “edizione zero”, saranno presenti ospiti del giornalismo, della cultura, dell’impresa, che sceglieranno Carloforte per un weekend di tre incontri:

venerdì 1 settembre alle 19.00 Lorenzo Pregliasco e Mario Calabresi discuteranno di social e informazione;

sabato 2 settembre alle 19.00 Alessandra Sardoni e Antonio Funiciello discuteranno di leadership e potere;

sabato 2 settembre alle 20.30 Alessandro Aresu e Giada Messetti analizzeranno la sfida tra Stati Uniti e Cina.

L’evento è realizzato dal comune di Carloforte con il contributo del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

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Nel comune di Nembro (provincia di Bergamo, 11.522 abitanti), il Coronavirus ha fatto 70 vittime in 12 giorni, a fronte di una media di decessi di 120 in un anno… Poco fa, a Piazzapulita, su La7, il giornalista Mario Calabresi, ex direttore de La Stampa e Repubblica, ha detto che il parroco di Nembro gli ha detto che i funerali, negli stessi giorni, in realtà sono stati molti di più di 70… E’ la conferma delle voci ricorrenti che parlano di un dramma ancora superiore rispetto a quello già enorme che emerge dai dati ufficiali diramati dal Dipartimento della Protezione Civile sulle centinaia di persone che muoiono tutti i giorni (complessivamente, alle 18.00 di oggi, le vittime erano 3.405, 41.035 i positivi, 4.400 i guariti)… La Lombardia, in primis, ma anche le altre regioni del Nord Italia, stanno vivendo una tragedia di dimensioni gigantesche, purtroppo, ancora in crescita, ed il timore è grande che possa spostarsi con numeri assai più preoccupanti di quelli attuali, anche alle altre regioni che, peraltro, in molti casi, soprattutto al Sud e nelle Isole, hanno un sistema sanitario assai meno attrezzato… Se ce ne fosse ancora bisogno, va ribadito a tutti che, al di là di tutti gli sforzi che compiono, spesso con mezzi inadeguati, medici, infermieri, forze dell’ordine e tutti gli altri addetti ai lavori, mettendo a repentaglio la loro incolumità (tra le vittime sono tanti i medici, gli infermieri, anche gli amministratori locali impegnati in prima linea), la miglior difesa è evitare i contatti tra persone e, se non siamo obbligati per lavoro, esigenze sanitarie o di approvvigionamento di generi alimentari: RESTIAMO A CASA!!!

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La Carta di Milano si arricchisce di una nuova firma di assoluto prestigio. Il Premio Nobel per l’Economia Amartya Sen ha sottoscritto il documento contenente la proposta del Governo italiano sul tema di Expo Milano 2015. Lo ha fatto questa mattina, in apertura del convegno su agricoltura sostenibile, nutrizione e sicurezza alimentare organizzato dalla Direzione Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari esteri.

«È un grande piacere per me essere qui e firmare questo documento dai contenuti così importanti», ha detto l’economista indiano con cattedra a Harvard, prima di concentrarsi sui problemi della fame e delle carestie nel mondo.

Per Sen tali emergenze «non derivano solo dalla mancanza di cibo, ma sono soprattutto un problema economico, politico, culturale e sanitario. Occorre avere una visione più ampia del problema del diritto al cibo. E questo dovrebbe essere uno dei punti fondamentali della nuova Agenda per lo sviluppo con cui l’Onu definirà gli obiettivi del millennio».

Alla conferenza moderata dal direttore de La Stampa, Mario Calabresi, anche il viceministro degli Esteri Lapo Pistelli si è detto portatore di un approccio largo al tema della nutrizione: «Diritto al cibo significa società, famiglia, democrazia, accesso a acqua e energia: tutto si tiene. Attraverso il cibo passano le opportunità che ogni essere umano ha dentro di sé».

La firma viene commentata positivamente dal ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina: «La scelta di Amartya Sen di condividere la Carta di Milano ci onora e ci carica ancora di più di responsabilità per fare in modo che i sei mesi di Expo sviluppino fino in fondo i grandi temi della sfida globale alimentare, della lotta alla fame e della grande frontiera della sostenibilità dei modelli di sviluppo».