24 November, 2024
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Consiglio comunale Sant'Antioco 0

Esclusa la commissione d’inchiesta, respinta dalla maggioranza, la maggior parte degli altri punti in discussione sono stati approvati all’unanimità. E’ il bilancio dell’ultima riunione del Consiglio comunale di Sant’Antioco.

Tra i punti più accesi in discussione sicuramente è stato quello che riguardava l’istituzione di una commissione di indagine cittadina che, proposta dalle opposizioni, avrebbe dovuto verificare se i contributi erogati dal Comune ad enti o privati negli ultimi 36 mesi sono stati corretti. La maggioranza ha ribadito che forme di controllo degli atti sono già previste dalla legge. Per il sindaco, Mario Corongiu, la richiesta di commissione di indagine potrebbe anche accolta purché la verifica avesse inizio dal 1991. Nonostante una breve sospensione, un accordo non è stato raggiunto, e la proposta è stata così respinta con i soli voti dalla maggioranza. Hanno votato a favore le opposizioni esclusa Genti Noia il cui rappresentante si è astenuto.

Gli altri punti riguardavano le mozioni relative al bilancio partecipato, l’incompiuta “centro servizi” del tophet, su cui è stato deciso di verificare le possibilità di ultimazione e diversificare l’utilizzo. Ugualmente tutti d’accordo sulla mozione “Ufficio giudice di pace” che chiuderà i battenti a giorni. Il sindaco si è impegnato a promuovere un incontro tra i sindaci dei paesi vicini per tentare di salvare il servizio con la condivisione delle spese di gestione e far girare impiegati di ogni comune. Sono stati approvati anche il punto sulla scuola civica di musica ed una modifica al regolamento per l’assegnazione delle benemerenze a cittadini benemeriti, che vengono assegnate in occasione della festa del Santo patrono.

Tito Siddi

Ipia Sant'Antioco

Anche la sede staccata dell’Istituto professionale IPIA di Sant’Antioco, finalmente, possiede il proprio impianto sportivo adiacente la scuola.

Stamane, alla presenza dei funzionari della Gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias, guidata dal commissario straordinario Roberto Neroni, del dirigente Fulvio Bordignon e del sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu, il campo polivalente appena ultimato è stato consegnato al dirigente scolastico, Rosanna Sardu

Duecentomila euro sono stati utilizzati dalla Provincia per realizzare la struttura, dotata di pavimento in gomma e predisposta per il calcetto e la pallavolo.

L’impianto è recintato e può contare su un’efficace illuminazione, per permetterne un suo utilizzo anche in assenza di luce naturale.

Tale progetto rientra nel Piano provinciale di efficientamento degli Istituti scolastici del Sulcis Iglesiente, attualmente in piena fase di attuazione e finalizzato a permettere una loro piena fruizione e il potenziamento dell’offerta formativa.

Abbanoa storia vecchia. Bollette altissime e impossibilità a pagare con grande indifferenza da parte dell’Ente regionale che paradossalmente è la causa del problema. Lo denunciano in massa i cittadini di Sant’Antioco stanchi di subire passivamente gli atteggiamenti della società di erogazione dell’acqua pubblica che a causa della bollettazione che non viene fatta con periodicità costante, scarica sulla cittadinanza la responsabilità dell’accumularsi degli importi che raggiungono quindi, talvolta, cifre esorbitanti.

Il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, constatato l’inasprimento del problema, ha deciso di intervenire e lo farà facendosi portavoce di tutti coloro che non riescono a far fronte nemmeno alla ridicola rateizzazione che Abbanoa impone: cinque sei rate per riscuotere anche cinque seimila euro.

«Abbanoa non può mettere in croce i cittadini già fortemente afflitti dall’imperversare della crisi – ha detto Mario Corongiu – chiedo pertanto e lo farò nelle sedi opportune, una rateizzazione che tenga conto della reale situazione reddituale dei cittadini. Perché non consentire ad esempio il pagamento fino a 60 mesi, così come avviene dappertutto. Per non parlare dei puntuali disservizi che l’azienda offre ai cittadini. Alcuni mi dicono che aspettano un allaccio da oltre un anno e non si capisce perché debbano restare così a lungo senza acqua.»

In buona sostanza, l’intervento del sindaco di Sant’Antioco punta a denunciare un comportamento ormai annoso che rischia di incrementare ulteriormente un malessere sociale già fortemente incancrenito dalla crisi economica che risparmierebbe ben pochi da queste parti.

Mario Corongiu.

Mario Corongiu.

 

 

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha mantenuto l’impegno. Il ritorno alla Tarsu al posto della Tares è ufficiale. La decisione, è stata assunta a maggioranza dal Consiglio comunale convocato dal Sindaco, Mario Corongiu, venerdì scorso.

Il ritorno in Tarsu, secondo l’Amministrazione comunale, consente l’applicazione delle stesse tariffe del 2012 con un aumento solo dell’11 per cento per permettere la copertura integrale dei costi di gestione come previsto dalla normativa. Una discussione che si è sviluppata molto accesa con le minoranze a dare battaglia.

«Abbiamo contestato  in particolar modo le tariffe che dovranno essere applicate – ha spiegato Ignazio Locci, di Città Nuova – specialmente per alcune attività produttive.»

Anche la conseguente delibera sull’assestamento del bilancio di previsione ha avuto momenti di discussione accesi. Particolarmente critico  è stato il consigliere Salvatore Massa che ha denunciato alcune spese inopportune effettuate dalla giunta.

«Facciamo sempre il controllo sulla spesa pubblica – ha chiarito Salvatore Massa – specialmente in momenti come questo con  azzeramento di fatto dell’avanzo di amministrazione. La nostra preoccupazione è che la prossima amministrazione si troverà ad amministrare il paese sopra le macerie.»

Per quanto riguarda le interrogazioni presentate dalle opposizioni, di particolare valenza quella che riguardava il porticciolo turistico. Il sindaco però non ha affrontato l’argomento in quando, ha detto: «Sarebbe inopportuno in questo momento esprimere giudizi e valutazioni su una vicenda oggetto di ricorsi e inchieste».

Tito Siddi

Consiglio comunale Sant'Antioco 0

Il coordinamento dei sindaci del Sulcis chiederà un incontro al Governatore Cappellacci per esaminare lo stato d’attuazione del Piano Sulcis. La decisione è maturata questo pomeriggio, nel corso di un incontro svoltosi nella sala riunioni della Torre Civica, a Carbonia. Numerosi i temi da affrontare con il presidente della Regione, dal bando della fiscalità di vantaggio all’avvio delle bonifiche, ai progetti di infrastrutturazione del territorio e ai progetti di nuovo sviluppo. I sindaci (erano presenti i primi cittadini di Carbonia, Giuseppe Casti; Tratalias, Marco Antonio Piras; Villaperuccio, Antonello Pirosu; Villamassargia, Franco Porcu; Calasetta, Antonio Vigo; Sant’Antioco, Mario Corongiu; e Giba, Learco Fois) lamentano gravi ritardi nell’avvio delle iniziative del Piano Sulcis. Domani mattina partirà la richiesta per un incontro da organizzare per martedì 2 dicembre 2013.

Riunione dei sindaci

Via la Tares, reintroduciamo la Tarsu. L’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mario Corongiu ha deciso di proporre al Consiglio Comunale la revoca dei provvedimenti in materia di Tares ed il ritorno alla Tarsu, come previsto dal DL 102/2013, da poco convertito in legge, che in questa fase di conversione concede ai Comuni di adottare tale opzione.

L’Amministrazione lagunare ha deciso di percorrere questa strada perché l’applicazione dei criteri della Tares, purtroppo, ha portato pesanti conseguenze per la maggior parte delle categorie, soprattutto per le famiglie numerose e per molte attività commerciali, in alcuni casi con aumenti anche del 300%. 
Il ritorno in Tarsu, invece, consentirà l’applicazione delle stesse tariffe utilizzate nel 2012 con un aumento dell’11%, per permettere la copertura integrale dei costi di gestione, come previsto dalla normativa.
Si tratta di una manovra di finanza locale di notevole importanza che, in un grave momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, in modo particolare nel nostro territorio, va incontro alle esigenze dei cittadini evitando la stangata prevista dall’applicazione della Tares e consentendo loro di pagare, per l’anno in corso, orientativamente quanto pagato nel 2012, almeno per quanto riguarda la tassa comunale, con un leggero aumento per la copertura integrale dei costi.
Non è invece facoltà dell’Amministrazione, purtroppo, intervenire sulla maggiorazione di 30 cent al metro quadrato che da quest’anno il cittadino deve pagare alle casse dello Stato.

L’Amministrazione comunale invita tutti i cittadini a versare esclusivamente la prima rata e ad attendere ulteriori informazioni che saranno rese note a breve scadenza.

Consiglio comunale Sant'Antioco 0Sant'Antioco.

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A distanza di dieci anni, questo pomeriggio Sant’Antioco ha ricordato Silvio Olla, una delle 28 vittime della strage di Nassirya, avvenuta il 12 novembre 2003. Per la ricorrenza è stata organizzata una cerimonia nel cimitero di Sant’Antioco, dove riposa il sottufficiale del 151esimo Reggimento fanteria della Brigata Sassari. Presenti il padre Ruggero, il fratello Francesco, il sindaco di Sant’Antioco Mario Corongiu, gli assessori Mariella Piredda e Paolo Garau, le massime autorità militari. Ha partecipato alla cerimonia anche una scolaresca giunta da Cagliari. Al termine della cerimonia è stata celebrata una Messa nella chiesa di Nostra Signora di Bonaria.

Sono trascorsi dieci anni ma a Sant’Antioco e in tutta la Sardegna è sempre viva la memoria di Silvio Olla e delle altre vittime della strage, quattro soldati dell’Esercito e dodici carabinieri, tutti impegnati nella missione “Antica Babilonia” e undici civili.

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Sono stati aperti questa mattina, al Teatro Centrale di Carbonia, i lavori dell’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias. Il Congresso, in programma a Carbonia e Sant’Antioco fino a sabato 26 ottobre, ospita oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni.

I lavori sono stati aperti con gli interventi di Attilio Mastino, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari; Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Salvatore Cherchi, ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias e presidente dell’Isprom (Istituto di Studi e Programmi per il Mediterraneo); Piero Bartoloni, presidente ed organizzatore del Congresso, insieme al suo staff e agli uffici dei due Comuni e della Provincia; Margherita Satta, Direttore del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, Paola Santoro, Direttore dell’Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del C.N.R. e Franco Campus, presidente dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi), mentre sono stati letti i saluti di Marco Edoardo Minoja, Soprintendente Archeologo per le Province di Cagliari e Oristano, e Roberto Neroni, Commissario della Provincia di Carbonia Iglesias.

Dopo i primi due interventi degli ospiti, sono stati interrotti per il pranzo e proseguiranno nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia), da questo pomeriggio sino al 23 ottobre. Da giovedì 24 ottobre, gli ospiti del Congresso internazionale si sposteranno nell’Aula consiliare di Sant’Antioco.

La prima organizzazione del Congresso Internazionale si tenne a Roma nel 1979; numerose altre edizioni si sono svolte ancora a Roma (1987), a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).

La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni va riconosciuto il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici.

Veduta aerea del Nuraghe Sirai di Carbonia

Congresso studi fenici e punici 2Congresso studi fenici e punici 1Congresso studi fenici e punici 4 Congresso studi fenici e punici 3Congresso studi fenici e punici 5

 

 

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Inizierà lunedì mattina, a Carbonia, l’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias. Il Congresso, in programma a Carbonia e Sant’Antioco fino a sabato 26 ottobre, ospiterà oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni.

Il Congresso è stato presentato martedì scorso, in una conferenza stampa, dal professor Piero Bartoloni, Ordinario di archeologia fenicio-punica all’Università di Sassari; dal sindaco del Comune di Carbonia, Giuseppe Casti; dal sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu e da Sonia Congiu, funzionario dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias.

I sindaci di Carbonia e Sant’Antioco, oltre a ringraziare la Provincia di Carbonia Iglesias per la collaborazione, iniziata quando erano ancora in carica Presidente e Giunta, hanno rivolto un ringraziamento speciale al professor Bartoloni e al suo staff che, insieme agli uffici dei due Comuni e della Provincia, hanno organizzato i lavori del Congresso e l’accoglienza degli studiosi. Piero Bartoloni ha sottolineato le enormi difficoltà incontrate nella scelta della Sardegna e del Sulcis Iglesiente quale sede del Congresso, superate con grande ostinazione.

I lavori si apriranno lunedì 21 ottobre, alle ore 9.30, al Teatro comunale di Carbonia (piazza Roma) e proseguiranno nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia), da lunedì pomeriggio sino al 23 ottobre. Da giovedì 24 ottobre, gli ospiti del congresso internazionale si sposteranno nell’Aula consiliare di Sant’Antioco.

La prima organizzazione del Congresso Internazionale si tenne a Roma nel 1979; numerose altre edizioni si sono svolte ancora a Roma (1987), a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).

La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni (nel corso della conferenza stampa ha annunciato che il 31 ottobre andrà in pensione e anche per questa ragione ha delegato larga parte dell’organizzazione del Congresso ai suoi collaboratori, presenti nella sala conferenze della Provincia) ha  il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici.

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E’ stato presentato questa mattina, martedì 15 ottobre 2013, a Carbonia, l’VIII Congresso Internazionale di studi fenici e punici, organizzato dall’Università degli Studi di Sassari, in collaborazione con il Comune di Carbonia, il Comune di Sant’Antioco e la Provincia di Carbonia Iglesias. Il Congresso, in programma a Carbonia e Sant’Antioco da lunedì 21 a sabato 26 ottobre, ospiterà oltre duecento studiosi provenienti da 24 diverse nazioni.

Hanno preso parte alla conferenza stampa: professor Piero Bartoloni, Ordinario di archeologia fenicio-punica all’Università di Sassari; il sindaco del Comune di Carbonia, Giuseppe Casti; il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu e Sonia Congiu per la Provincia di Carbonia Iglesias.

I sindaci di Carbonia e Sant’Antioco, oltre a ringraziare la Provincia di Carbonia Iglesias per la collaborazione, hanno rivolto un ringraziamento speciale al professor Bartoloni e al suo staff che, insieme agli uffici dei due Comuni e della Provincia, stanno organizzando i lavori del Congresso e l’accoglienza degli studiosi. Piero Bartoloni ha sottolineato le enormi difficoltà incontrate nella scelta della Sardegna e del Sulcis Iglesiente quale sede del Congresso, superate con grande ostinazione.

I lavori si apriranno lunedì 21 ottobre alle ore 9.30 al Teatro comunale di Carbonia (piazza Roma) e proseguiranno nella Grande Miniera di Serbariu (Carbonia), da lunedì pomeriggio sino al 23 ottobre. Da giovedì 24 ottobre gli ospiti del congresso internazionale si sposteranno nell’Aula consiliare di Sant’Antioco.

La prima organizzazione del Congresso Internazionale si tenne a Roma nel 1979; numerose altre edizioni si sono svolte ancora a Roma (1987), a Tunisi (1991), a Cadice (1995), a Marsala e Palermo (2000), a Lisbona (2004) e ad Hammamet (2009).

La Sardegna ospita per la prima volta il Congresso Internazionale. Al professor Piero Bartoloni (nel corso della conferenza stampa ha annunciato che il 31 ottobre andrà in pensione e anche per questa ragione ha delegato larga parte dell’organizzazione del Congresso ai suoi collaboratori, presenti nella sala conferenze della Provincia)  ha  il merito di aver convinto la comunità scientifica internazionale ad organizzare l’importante evento nel nostro territorio, luogo prediletto dai Fenici.