24 November, 2024
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I sindaci dei comuni di Carbonia, Calasetta, Gonnesa, Santadi, Narcao, Villasalto, Orani, Sant’Antioco, Morgongiori, Ballao, Gonnosnò, Donori, Pau, Laconi, preoccupati per il la tragica evoluzione del destino dei lavoratori impegnati nei lavori del Parco Geominerario della Sardegna, chiedono al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau e ai capigruppo del Consiglio regionale, un’urgente e definitiva revisione del provvedimento che farà sprofondare oltre 520 lavoratori Ati Ifras nella disoccupazione a partire dal 1 gennaio 2017.

I lavoratori pretendono a gran voce una continuità occupazionale che deve essere garantita con certezza! E ciò è rappresentato solo dalla prosecuzione dei lavori nei cantieri, anche solo per il periodo necessario all’eventuale passaggio diretto ad altre società o all’espletamento della gara della quale ancora, nonostante le rassicurazioni della Regione, non è stato fatto alcun passo in avanti.

La Regione – secondo i 14 sindaci – deve assumersi le proprie responsabilità fino in fondo e trovare una soluzione certa che eviti un grave disastro per il territorio e le oltre cinquecento famiglie. Non si può accettare che la legge che ha assicurato una proroga all’azienda, sia stata calpestata – e con essa la volontà Unanime del Consiglio regionale – senza uno straccio di autorevole parere e solo sulla presunzione univoca di una ventilata illegittimità.

Noi non ci stiamo e pretendiamo con forza – domani 30 dicembre 2016 –  concludono i 14 sindaci – la revoca di un provvedimento capestro per 520 famiglie.

I sindaci

Paola Massidda – Carbonia

Antonio Vigo – Calasetta

Hansal Christian Cabiddu – Gonnesa

Elio Sundas – Santadi

Danilo Serra – Narcao

Paolo Maxia – Villasalto

Antonio Fadda – Orani

Mario Corongiu – Sant’Antioco

Renzo Ibba – Morgongiori

Severino Cubeddu – Ballao

Mauro Steri- Gonnosnò,

Lucia Meloni – Donori

Franceschino Serra – Pau

Lucia Zaccheddu – Laconi.

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Dure critiche dell’on. Ignazio Locci (FI) al sindaco Mario Corongiu, sulla situazione dell’Ufficio tecnico comunale.

«A Sant’Antioco succede l’impossibile – scrive in una nota Ignazio Locci -: l’ufficio tecnico comunale è privo di personale (tra ferie e assenze strutturali), e tutte le procedure di approvazione delle concessioni edilizie (e non soltanto) risultano bloccate. Attualmente è presente un solo responsabile che non riesce ad assolvere a tutti i compiti che gravano sull’ufficio. E così, giacciono pile di pratiche inevase con i professionisti che quotidianamente si recano in Municipio per verificare lo stato di avanzamento e i cittadini che si lamentano per le inaccettabili lentezze. Una situazione intollerabile alla quale il sindaco Mario Corongiu deve porre rimedio nel più breve tempo possibile.»

«Il primo cittadino ha tutti gli strumenti per correre al riparo e sostituire il personale mancante (recentemente un tecnico ha rassegnato le dimissioni) ma sembra disinteressarsi del problema. Mi rivolgo al sindaco con un appello, affinché risolva la grave situazione che si è venuta a creare. Non si disinteressi – conclude Ignazio Locci – e organizzi un incontro urgente con i professionisti del settore che oggi brancolano nel buio.»

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E’ ufficiale la chiusura delle scuole per domani anche a Portoscuso, Iglesias, Sant’Antioco e san Giovanni Suergiu, per allarme meteo di codice rosso. I sindaci Giorgio Alimonda, Emilio Gariazzo, Mario Corongiu ed Elvira usai hanno firmato le relative ordinanze. La chiusura riguarderà anche tutti gli altri comuni del Sulcis Iglesiente interessati all’allarme meteo di codice rosso diramato dalla Protezione civile che alleghiamo.

 

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Il ministro dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini ed i rappresentanti delle Regioni Sardegna, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Toscana e Sicilia questa mattina, nel Compendio Garibaldino di Caprera, hanno sottoscritto il Contratto di sviluppo per i beni culturali e il turismo nelle isole italiane e del Mediterraneo. Per la Sardegna ha apposto la firma l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.
Dopo l’introduzione di Mario Corongiu, presidente dell’Ancim (Associazione nazionale Comuni isole minori), l’assessore Erriu ha sottolineato l’importanza di «un accordo che trasferisce risorse alle Amministrazioni insulari, riconoscendo loro il ruolo che svolgono come presidio delle comunità locali, della tutela ambientale, della valorizzazione dei beni culturali – di cui l’arcipelago di La Maddalena è un esempio virtuoso – e nella gestione dei flussi turistici. Queste comunità rappresentano un vantaggio comparato, cioè quello di concentrare in territori di piccole dimensioni una serie di peculiarità che costituiscono un’attrazione vincente per le imprese e per l’economia dell’intera collettività regionale. Inoltre, l’aspetto dell’insularità rientra in pieno nel Patto siglato nei giorni scorsi da Sardegna, Corsica e Baleari, che puntano ad un’azione congiunta nei confronti dei rispettivi Stati e dell’Unione Europea per il riconoscimento di questo limite e per una programmazione di strategie comuni di cooperazione nell’area del Mediterraneo: un modello di sviluppo al quale devono guardare anche le nostre isole minori, per contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia locale».
Le conclusioni sono state affidate al ministro Dario Franceschini: «Vogliamo creare una programmazione integrata tra i Comuni delle Isole minori, le Regioni e lo Stato su cultura e turismo. Puntiamo a trasformare l’insularità da condizione di debolezza a punto di forza, attraverso le peculiarità di questi territori. Le Isole minori sono autentiche perle dal punto di vista ambientale, culturale e storico, dunque possono diventare un laboratorio di sostenibilità e sviluppo».
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Da fatiscente ospizio a casa protetta. Sant’Antioco ha un centro all’avanguardia per gli anziani. E’ stata inaugurata sabato mattina la Casa Protetta per anziani. La struttura, circa mille metri quadrati, dotata di tutti i servizi ed ambulatori, composta da dodici stanze, tra singole e triple, si affaccia su via Gialeto su due livelli collegati anche da ascensore. L’edificio è stato ristrutturato dalla società Melania s.r.l che, dopo aver vinto la gara di appalto bandita dal comune di Sant’Antioco, ha cambiato radicalmente volto alla vecchia e fatiscente Casa dell’anziano, trasformandola in un eccellente punto di riferimento territoriale.

Al taglio del nastro, con il sindaco Mario Corongiu, era presente anche il commissario straordinario della Asl 7 di Carbonia, Antonio Onnis, il fac toctum della srl Antonio Marongiu con i suoi collaboratori, amministratori comunali tra cui l’assessore dei servizi sociali, Mariella Piredda che, nel suo intervento, ha annunciato che riprenderà ad occuparsi di assistenza in prima persona, ricominciando proprio dalla casa protetta. Erano presenti inoltre operatori sanitari, infermieri ed ospiti della struttura.

Il sindaco Mario Corongiu è intervenuto subito dopo la benedizione dei locali, officiata da don Carmine Mura, evidenziando come, solo due anni fa e dopo due bandi di appalto andati a vuoto, l’incertezza avvolgeva il futuro della struttura mentre, con la sua trasformazione, sono stati aumentati i posti letto ed i posti di lavoro. «Un ringraziamento particolare va alla società Melania – ha detto il sindaco – che ha creduto fortemente in questa operazione trasformando un costo per la collettività a costo zero».

Tito Siddi

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L’Associazione culturale “Circolo del Cinema Immagini” presenterà mercoledì 30 novembre, alle ore 10,30, nel corso di una conferenza stampa convocata nella Sala riunioni al primo piano della Fondazione di Sardegna, in via Salvatore da Horta, 2, la dodicesima edizione di “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo che si svolgerà a Sant’Antioco dal 6 all’11 dicembre 2016.

Nel cuore del Sulcis una importante finestra sempre aperta sui popoli e sulle culture che si affacciano sul Mar Mediterraneo attraverso piccoli capolavori premiati nei migliori festival cinematografici internazionali, ma che raramente passano nei circuiti ufficiali. Quest’anno il viaggio tra le cinematografie dei Paesi dell’ex Jugoslavia prosegue in Croazia, fucina di giovani registi di talento, in collaborazione con il Centro Audiovisivo Croato. La partecipazione alla giornata mondiale dei Diritti Umani, tanti ospiti, attività collaterali ed i cortometraggi, vetrina straordinaria delle diversità culturali tra i popoli del Mediterraneo: costumi, religione, società, integrazione, immigrazione, occasioni di sviluppo. Un intreccio di storie e linguaggi che aiutano a capire il mondo contemporaneo.

Nel corso della conferenza stampa verrà illustrato il programma dettagliato della manifestazione. Saranno presenti il sindaco del comune di Sant’Antioco Mario Corongiu; il vice sindaco, assessore del Turismo – Cultura – Spettacolo Marco Massa; il presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras;  il presidente della FICC (Federazione Italiana Circoli del Cinema) Marco Asunis; il direttore artistico del festival Ado Hasanović; il presidente dell’associazione organizzatrice “Circolo del Cinema Immagini” di Sant’Antioco, Luciano Cauli.

 

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E’ stato presentato questa mattina, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, lo sportello antiviolenza e antistalking dei comuni dell’ambito Plus di Carbonia (Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio). L’ìmportante traguardo raggiunto nel territorio del Sulcis Iglesiente, è stato ufficializzato nella Giornata contro la violenza sulle donne.

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, e dell’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda, e la presentazione, sono intervenuti Katia Puddu, assistente sociale del comune di Sant’Antioco; Antonio Manicone, comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Antioco; Veronica Madau, commissario capo della Polizia di Stato a Iglesias ed attualmente in servizio temporaneamente anche a Carbonia; Raffaella Longobardi, medico, psicologa e psicoterapista, dirigente dell’ufficio sanitario di Cagliari; Silvana Migoni, presidente dell’associazione “Donne al traguardo”; e Maria Mameli, psicologa, coordinatrice dello Sportello Antiviolenza e Antistalking.

Hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di numerosi comuni aderenti al Plus di Carbonia e i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Ignazio Locci.

Pubblichiamo gli interventi di Katia Puddu, Antonio Manicone, Veronica Madau e Silvana Migoni, registrati nel corso del convegno.

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Verrà presentato venerdì mattina, alle 10.30, nella sala consiliare del comune di Sant’Antioco, lo sportello antiviolenza e antistalking dei comuni dell’ambito Plus di Carbonia (Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Sant’Antioco, Tratalias e Villaperuccio).

Dopo i saluti del sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu; dell’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru e dell’assessore delle Politiche sociali del comune di Sant’Antioco, Mariella Piredda, sono previsti sei interventi: Alfredo Fabbrocini, dirigente della Squadra mobile della Questura di Cagliari; Giuseppe Licari, comandante della Compagnia dei carabinieri di Carbonia; Gabriella Chiara Comi, commissario della Polizia di Stato di Carbonia; Katia Puddu, assistente sociale del comune di Sant’Antioco; Silvana Migoni, presidente dell’associazione “Donne al traguardo”; e, infine, Maria Mameli, psicologa, coordinatrice dello Sportello Antiviolenza e Antistalking.

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Lunedì sera, nella chiesa di Santa Maria Goretti, a Sant’Antioco, i carabinieri della Compagnia sei carabinieri di Carbonia e i soci delle associazioni dei carabinieri in congedo di Sant’Antioco e Calasetta intitolate alla medaglia d’oro al valor militare del tenente dei carabinieri Marco Pittoni, hanno festeggiato la patrona dell’Arma “La Virgo Fidelis”, con una Messa officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda e concelebrata dal parroco don Elio Tinti e dal cappellano militare per i carabinieri della Sardegna Padre Mariano Asunis. Erano presenti i genitori di Marco Pittoni.

Ha partecipato alla cerimonia che è stata accompagnata dai canti del coro della parrocchia che al termine ha cantato l’inno alla Virgo Fidelis, anche il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, a testimonianza della vicinanza dell’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ai carabinieri.

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«Sto smontando tutto, vado via. Il Comune ha voluto così e così sarà. Chiara Vigo però non finirà andrò dove altri mi accoglieranno». Sono le parole determinate e decise che pronuncia Chiara Vigo, maestro dell’arte di tessere il bisso, mentre ripone in buste e scatoloni le opere ed i suoi lavori esposti al museo del bisso a Sant’Antioco. Chiara Vigo afferma la sua inappellabile decisione dopo l’ultima ordinanza di sfratto che le hanno inviato gli uffici del Comune, dopo appena 24 ore dalla sentenza del Tar che ha deliberato di non essere idoneo a dirimere la richiesta di sospensiva del provvedimento, avanzata da Chiara Vigo in opposizione alla decisione del Comune. L’ordinanza le impone di lasciare entro cinque giorni i locali al piano terra del Monte Granatico, conosciuti come il Museo del bisso, a causa di una segnalazione degli uffici preposti alla sicurezza che hanno dichiarato non a norma l’impianto elettrico.

In città da ieri non si parla d’altro. Ancora una volta la città, la politica e l’opinione pubblica, si dividono tra favorevoli e contrari se Chiara Vigo debba o meno rimanere al Monte Granatico a gestire ancora il suo Museo del bisso.

«Non si tratta di essere favorevole o contrari. L’Amministrazione in passato l’ha sempre sostenuta – spiega il sindaco Mario Corongiu – se c’è qualcuno che vuole sostituirsi agli atti degli uffici o ha delle idee per risolvere il problema legalmente, lo faccia.»

Chiara Vigo, conosciuta in tutto il mondo, ha fatto muovere in suo favore personalità e persone dello spettacolo come l’attrice Maria Grazia Cucinotta che ha promosso anche una raccolta di firme per mantenere in vita il Museo del bisso. «Una cosa non capisco, perché si continui a sostenere che i locali non sono a norma per l’impianto elettrico e che il comodato d’uso sia scaduto nel 2013 – afferma Chiara Vigo – quando ho fatto Monumenti Aperti nel 2015».

La sentenza del Tar adesso, non solo non concede la sospensiva dell’ordinanza, ma ha rimandato la questione ad una possibile quanto improbabile causa civile.

Tito Siddi

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