Audizione dei sindacati stamane, in Prima commissione, sul tipo di contratto di lavoro nell’Agenzia Forestas e sulla stabilizzazione dei precari.
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Audizione dei rappresentanti dei sindacati confederali e autonomi stamane, in Prima commissione, sul tipo di contratto di lavoro nell’Agenzia Forestas e sulla stabilizzazione dei precari.
Nel corso dell’incontro, presieduto dall’on. Francesco Agus, il segretario regionale della Cgil, Michele Carrus ha parlato dell’attuale situazione dell’Agenzia Forestas, che occupa circa seimila lavoratori (poco meno di duemila sono precari) distribuiti in 173 cantieri. Ai lavoratori si applica il contratto collettivo nazionale degli operai forestali e il contratto integrativo regionale. Michele Carrus ha detto ricostruendo il passato: «Gli incarichi di mansioni superiori hanno ecceduto i limiti temporali e sono stati attribuiti da una gestione opaca e permeabile ai suggerimenti esterni. Così, più o meno discrezionalmente sono state attribuite le mansioni superiori, sia perché mancavano quelle figure nell’Agenzia sia perché il ritardo sull’organizzazione del personale era funzionale alla gestione del consenso. Ovviamente tutto questo ha creato contrapposizioni tra lavoratori. Nello stesso tempo chi non aveva inizialmente i titoli si è ritrovato a svolgere mansioni superiori in una condizione di precarietà». Per il capo della Cgil sarda «in questi casi è doverosa la selezione pubblica e ogni altro tipo di soluzione va contro la Costituzione. E’ però chiaro che in via preliminare va individuata la pianta organica di Forestas, sulla base dei carichi di lavoro. Quanto al tema della stabilizzazione dei precari presenti in Agenzia, suggeriamo attenzione, perché anche questo è un campo di possibile contrapposizione tra lavoratori».
Per Francesco Piras, componente della segreteria regionale della Cisl, «la volontà del Consiglio regionale di trasformare l’Ente foreste in Agenzia Forestas era sorretta da aspettative che non si sono realizzate. La nostra prima questione è l’applicazione di un solo contratto per tutti i lavoratori e la necessità che qualunque riforma intraprenda il Consiglio regionale questa riguardi tutti i lavoratori di Forestas, nessun escluso. La cura giusta per Forestas sono le regole certe per tutti, compresi i precari e non solo per i duemila lavoratori che svolgono mansioni superiori, compresi i duecento operai adibiti alle mansioni degli impiegati».
Il dirigente Cisl ha parlato di «tensione e di episodi violenti tra lavoratori», riferendosi a un fatto di cronaca non meglio precisato e accaduto ieri a Sassari, al quale si è riferita anche Francesca Ticca, segretaria regionale della Uil. La sindacalista ha detto: «Il problema della forestazione in Sardegna è enorme e mi fa piacere che la Prima commissione si stia ponendo la questione anche delle legittime aspettative dei suoi lavoratori. E’ pericoloso quanto avvenuto a Sassari, un’aggressione fuori dal lavoro: di questo passo si rischia di mettere l’uno contro l’altro i lavoratori».
Per la Cisl è intervenuto anche il segretario dell’Ogliastra, Bruno Olivieri, che ha ricordato i numeri del territorio: «Seicentotrè precari sono tantissimi. Se vogliamo fa lavorare un ente così dobbiamo avere soltanto lavoratori a tempo indeterminato».
Per le sigle autonome sono intervenuti Mario Folz (Snals), che ha consegnato una nota ai commissari e ha ribadito il principio secondo cui «essendo dipendenti della Regione i lavoratori dell’Agenzia Forestas devono vedere applicato il contratto della Regione».
Della stessa opinione Alessio Saba, segretario regionale di Confederdia, che ha attaccato i sindacati confederali: «Siamo indignati per il modo con cui hanno gestito le questioni di Forestas ed è per questo che ci siamo messi provvisoriamente a fare i sindacalisti. E’ francamente impossibile lavorare nelle attuali condizioni ma visto che a ogni sardo la nostra agenzia costa cento euro è bene che restituiamo cento euro alla collettività sotto forma di servizio all’altezza».
I lavori della commissione proseguono alle 17.00, con l’audizione del direttore generale dell’Agenzia e dell’assessore dell’Ambiente e del direttore Inps (domani, a partire dalle 10.00).