21 November, 2024
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La vertenza Sotacarbo non si ferma. Secondo i segretari di FILCTEM CGIL, FLAEI CISL e UILTEC UIL, Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi non ci sono le condizioni per sospendere lo stato di agitazione dei dipendenti.
Nonostante le risorse arrivate all’Azienda dalla Regione pochi giorni or sono (risorse promesse da mesi e deliberate sin dallo scorso maggio dalla Giunta regionale), nell’incontro avvenuto in Prefettura di Cagliari sono emersi chiaramente tutti i problemi strutturali che mettono a rischio il futuro dell’Azienda e di oltre 35 posti di lavoro nel Sulcis Iglesiente.
Per le organizzazioni sindacali serve immediatamente una risposta da parte della Regione, ed in particolare da parte dell’assessore della Programmazione e Bilancio Fasolino. Servono subito quelle soluzioni definitive che da tempo la Regione Sarda promette ma che ancora non concretizza – concludono Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi -. Siamo pronti a ripresentarci alle porte dell’Assessorato a manifestare e protestare, per evitare il disastro e finalmente rilanciare una  realtà produttiva che il mondo ci invidia.»

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Le segreterie Filctem CGIL Femca CISL Uiltec UIL hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori della Sotacarbo.
«Da troppo tempo segnaliamo una situazione di disagio e incertezza all’interno della società Sotacarbo su questioni che riguardano le difficoltà ad ottenere i finanziamenti relativi alle attività svolte in tempi congruispiegano i segretari Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi – . Un grave squilibrio finanziario ricorrente e fortissima esposizione nei confronti degli istituti di credito. Criticità nelle prospettive future riguardo le attività di ricerca affidate all’Azienda. Per questo motivo si ritiene necessario un incontro con la Regione per trovare soluzioni ma, soprattutto, salvaguardare e valorizzare un settore particolarmente importante e significativo che vede partecipare anche le istituzioni.»
«Da un lato i ricercatori ottengono riconoscimenti in tutto il mondo concludono Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi – dall’altro non hanno neppure la certezza del prossimo stipendio.»

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«Apprendiamo con grande preoccupazione e stupore le dimissioni del Presidente del consiglio di amministrazione della Sotacarbo dott. Alessandro Lanza in un momento delicato per la società in quanto gli impegni assunti dall’Assessorato alla Programmazione sono stati disattesi.»
Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, segretario territoriale FILCTEM-CGIL Sulcis. Mario Marras, segretario regionale FLAEI-CISL e Pierluigi Loi, segretario regionale UILTEC-UIL.

«Nell’incontro tenuto lo scorso 19 giugno con l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolinoaggiungono i tre segretari -, avevamo ricevuto rassicurazioni rispetto alle soluzioni, sia immediate che di prospettiva, della problematica di Sotacarbo SpA. In particolare era stato prospettato che entro il 30 giugno sarebbero state identificate le soluzioni strutturali necessarie alla stabilizzazione ed al rilancio dell’Azienda, mentre già era stato deliberato dalla Regione Sardegna un un “incremento del finanziamento CEEP 2” anticipo di alcune centinaia di migliaia di euro rispetto ai progetti di Sotacarbo per l’anno 2020. Per quanto a nostra conoscenza, tali somme non sono state ancora accreditate all’Azienda, che versa in situazioni estremamente critiche riguardo la liquidità disponibile, con le ovvie conseguenze in termini di rispetto delle scadenze (retribuzioni, pagamento fornitori, pagamenti imposte, ecc.).»
«Rispetto all’identificazione della “soluzione strutturale”, nulla ci è stato comunicato, nonostante l’impegno assunto. Il solo “annuncio” di eventuali soluzioni da adottare non è di per sé risolutivo dei problemi, come già evidenziato durante l’incontro richiamato; è necessario avviare un percorso per “costruire” le azioni identificate per raggiungere gli obiettivi che Lei ha confermato essere  quelli della Regione Sardegnaaggiungono Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi -. La società di ricerca continua ad ottenere importanti risultati e riconoscimenti internazionali ma poi di fatto non è nelle condizioni di operare al meglio e avere un futuro certo.
Lo scorso 23 luglio abbiamo sollecitato un incontro per richiedere degli interventi immediati volti a:
– far pervenire alla Sotacarbo le risorse relative alla delibera sopra richiamata;
– mettere a conoscenza delle nostre organizzazioni sindacali delle determinazioni della Regione rispetto alle soluzioni strutturali identificate.
Conseguentemente coinvolgere le nostre organizzazioni sindacali nella costruzione fattiva e condivisa delle soluzioni strutturali, nel rispetto delle sfere di competenza e responsabilità delle parti.»
«Purtroppo, degli impegni assunti lo scorso 19 giugno ad oggi non abbiamo nessun riscontro, anzi le dimissioni del dott. Alessandro Lanza rappresentano un segnale assolutamente negativo così pure la situazione economica della Società stessa – concludono i tre segretari sindacali -. Per questo motivo ribadiamo la necessità di avere un incontro in tempi brevissimi per affrontare i temi noti, in attesa di un riscontro immediato la mobilitazione sarà l’unica risposta possibile.»

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Le Segreterie di FILCTEM CGIL, FLAEI CISL, UILTEC UIL hanno deciso le prime azioni di mobilitazione contro la Regione che «dopo oltre 6 mesi non si preoccupa di una sua Azienda partecipata», la Sotacarbo.
«Sono passati più di 6 mesiaffermano Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi, rispettivamente Segretari della FILCTEM CGIL Sulcis, FLAEI CISL Sardegna e UILTEC UIL Sardegnada quando avevamo richiesto all’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino un incontro per affrontare la complessa situazione finanziaria e operativa di Sotacarbo. Nonostante i solleciti e contatti informali, nulla è stato fatto dalla Regione, che non si può certo nascondere dietro l’emergenza Covid-19 per giustificare la propria totale assenza.»
«Le preoccupazioni di lavoratrici e lavoratori oggi sono confermate dalla stessa Azienda, che evidenzia un bilancio in rosso e gravi problemi a ricevere le risorse necessarie a portare avanti i progetti di ricerca; quel tracollo che si paventava a inizio anno si sta pericolosamente avvicinando aggiungono i tre segretari sindacali -. Il tempo è scaduto e non vogliamo permettere che ulteriori attese provochino danni irreparabili a impresa e lavoratori. Per questo non lasceremo nulla di intentato per richiamare tutti alle proprie responsabilità, a partire dalla Regione Sardegna che come proprietaria di Sotacarbo deve immediatamente intervenire e chiarire le proprie determinazioni.»
«È arrivato il momento della mobilitazione che FILCTEM, FLAEI e UILTEC hanno dichiarato, dopo una partecipata assemblea dei dipendenticoncludono Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi -, inizieremo con un presidio davanti all’assessorato del Bilancio della RAS a Cagliari il prossimo 24 giugno, e se sarà necessario proseguiremo con altre e più forti iniziative: qualcuno nei palazzi regionali si dovrà svegliare, ascoltare questo grido d’allarme e trovare soluzioni immediate.»

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I segretari FILCTEM-CGIL Sulcis Emanuele Madeddu, FLAEI-CISL Sardegna Mario Marras e UILTEC-UIL Sardegna Pierluigi Loi, hanno chiesto un incontro urgente all’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, e al presidente del Consiglio di Amministrazione Sotacarbo Alessandro Lanza, sulla situazione della Sotacarbo SpA.

«Con la nostra lettera del 6 dicembre 2019, ormai oltre 5 mesi fa, avevamo chiesto un incontro, allora urgente, per affrontare la situazione della Sotacarbo SpA, azienda partecipata dalla regione e sottoposta alla direzione del Suo Assessorato scrivono i tre segretari sindacali -. Non avendo ottenuto alcuna risposta, il 29 gennaio scorso abbiamo sollecitato detto incontro, stante l’ulteriore aggravamento della già pesante situazione economico-finanziaria aziendale. Nemmeno a seguito di contatti informali con l’Assessorato siamo riusciti ad ottenere il richiesto incontro.»
«Nel tempo la pesante condizione aziendale si è ulteriormente compromessa, anche a causa dei ritardi riscontrati nell’approvazione dei nuovi progetti di ricercaproseguono i tre segretari sindacali -. Le vicende connesse alla emergenza Covid-19 non hanno inciso se non in misura marginale sulla condizione aziendale, che già soffriva e continua a soffrire di problematiche strutturali riguardanti la capitalizzazione dell’azienda ed il sistema di remunerazione delle attività svolte.»
«Consideriamo quindi che la situazione debba essere affrontata con assoluta priorità e, pertanto, Le chiediamo un’immediata convocazione, unitamente alla stessa Azienda in modo da approfondire congiuntamente e ricercare  immediatamente soluzioni già praticabili, al fine di evitare il precipitare della situazione concludono Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi -. Purtroppo, ci troviamo costretti, anche per tutelare i lavoratori e la stessa Azienda, ad avviare, in caso di mancanza di immediato riscontro, le più opportune iniziative di lotta e sensibilizzazione della opinione pubblica.»

 

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Il 1 dicembre 2019 Vedetta 2 Mondialpol, S.p.A., uno dei principali attori italiani nel settore dei Servizi legati alla Sicurezza Privata, ha incorporato Mondialpol Service S.p.A. e Mondialpol Milano S.p.A. La pluriennale esperienza di Mondialpol Service, leader in Italia nella Gestione Integrata dei Valori per Banche e Grandi Clienti Corporate della Grande Distribuzione Organizzata, si unisce alle capacità operative di Vedetta 2 Mondialpol, velocizzando i tempi di reazione alle richieste della clientela e migliorandone la qualità in ogni aspetto. Il patrimonio specifico di esperienza di Mondialpol Milano, azienda dotata della Sala Conta più grande e moderna in Italia, situata nel cuore della Lombardia, si unisce a Vedetta 2 Mondialpol, permettendo immediate sinergie produttive e la razionalizzazione territoriale e logistica del Trasporto Valori per il Nord Italia.

«Queste operazioni di fusione delle nostre società – affermano Marco e Fabio Mura, proprietari del Gruppo Mondialpol seguono le recenti acquisizioni di Italpol Group di Udine e dell’Istituto di Vigilanza Cannas in Sardegna, che hanno consentito l’ampliamento della copertura di questi strategici territori, e consolidano la nostra strategia di innalzamento degli standard operativi per garantire ai nostri Clienti livelli di sicurezza sempre maggiori.»

Il fatturato aggregato per l’anno 2019 previsto è di euro 280.000.000,00 circa. Il Gruppo potrà contare su circa 3.300 dipendenti diretti e 1.300 collaboratori indiretti, oltre 250 mezzi blindati, 15 Sale Conta certificate, e opererà direttamente sull’intero territorio nazionale. Verrà avviata anche una precisa strategia di crescita nella Corporate Social Responsability, aumentando gli investimenti specifici che contribuiscono al bilancio sociale. Le nuove dimensioni consentiranno inoltre l’aumento della percentuale, già alta, di risorse dedicate all’innovazione di prodotto e di processo per consolidare la posizione competitiva.

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Lo sportello linguistico comunale a Sassari è di nuovo una realtà, e ha trovato casa nel Centro Giovani di Piazza Santa Caterina, che resterà aperto al pubblico dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 13.00. Il raggio d’azione dello sportello sarà però ampliato ad altre comunità dell’area linguistica sardo-corsa, per coinvolgere i comuni di Castelsardo, Porto Torres, Sorso, Stintino e Valledoria.

L’iniziativa, resa possibile grazie all’impegno intrapreso dall’Istituto Camillo Bellieni con l’Amministrazione comunale turritana, proporrà attività di promozione linguistica e culturale attraverso laboratori didattici, in collaborazione anche con le associazioni presenti nel territorio. Saranno inoltre messi a disposizione dei cittadini i documenti amministrativi pubblici tradotti dall‘italiano sia in sardo che nella variante “sardo-turritanaˮ. Lo sportello rimarrà aperto fino al 30 luglio prossimo per la prima annualità 2019-2020.

Gli operatori incaricati sono Francesca Sini, Anna Laura Pirisi, Adriana Cocco, Lucia Sechi, Daniela Masia, Giovanni Muroni ed Antonella Idini. Per quanto riguarda la funzione di mediazione e consulenza linguistica generale per amministratori e cittadini, a Sassari le attività saranno suddivise in trentacinque ore settimanali per un totale di 1520, mentre in ciascuno degli altri cinque comuni il lavoro è ripartito in quindici ore settimanali per un totale di 592. Nella seconda annualità ai comuni dell’hinterland si aggiungerà anche Sennori.

I docenti dei corsi di alfabetizzazione e didattica sono Michele Pinna, Daniela Masia e Mario Marras, mentre i tutor Maria Antonietta Pinna, Giuseppina Ruggiu ed Adriana Cocco. Per i Laboratori tematici i docenti sono invece Giovanni Fancello (cucina), Gabriele Farina e Gianluca Dessì (Musica), Antonello Bazzu, Mario Marras e Giovanni Loriga (Teatro e Poesia) mentre gli operatori per l’attività di promozione culturale sono Lucia Sechi (Laboratori cucina), Anna Laura Pirisi (musica) e Francesca Sini (Teatro e poesia).

La norma ortografica utilizzata (anche durante le lezioni) sarà quella della LSC (Limba sarda comuna), anche per quanto concerne la grafia sardo-turritana. Per i progetti didattici e di formazione sarà applicato il metodo CLIL.

A inaugurare le attività d’animazione sarà il laboratorio di poesia e teatro “Ajò vi semmu”, della durata di diciotto ore, destinato a chi abbia voglia di approfondire la comprensione dei meccanismi che presiedono alla scrittura poetica, attraverso lo studio e la sperimentazione: si va dalle tecniche del linguaggio fino agli aspetti più passionali. Per partecipare è richiesta competenza attiva e passiva della lingua sarda o sassarese. Per iscrizioni contattare l’indirizzo istitutobellieni@gmail.com entro il 4 gennaio.

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Le Segreterie di FILCTEM CGIL, FLAEI CISL, UILTEC UIL sollecitano l’assessorato al Bilancio a sostenere la Sotacarbo, una realtà aziendale preziosa per la nostra Regione.

«In un incontro con la Sotacarbo Spa – affermano Emanuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi, rispettivamente Segretari della FILCTEM CGIL Sulcis, FLAEI CISL Sardegna e UILTEC UIL Sardegna – abbiamo appreso che la situazione finanziaria dell’Azienda è critica, perché messa a rischio dal ritardo nei pagamenti da parte del ministero dello Sviluppo economico. L’impresa è costretta ad anticipare milioni di euro per sviluppare i progetti di ricerca che solo dopo anni vengono pagati dalle istituzioni che hanno affidato a Sotacarbo le attività.»

«Sotacarbo è una realtà preziosa per la nostra Regione – aggiungono i segretari delle organizzazioni sindacali – attraverso la ricerca nel settore energetico ha ottenuto riconoscimenti e brevetti internazionali, in un settore dove si confronta con colossi industriali e finanziari. In pochi anni ha raddoppiato gli addetti e impiega fior di ricercatori il cui lavoro dà grandi benefici nel campo delle energie rinnovabili e dello sviluppo di sistemi innovativi per il settore energetico.»

«La Regione Sardegna proprietaria al 50% di Sotacarbo deve definire rapidamente il proseguimento di alcuni progetti di grande valore economico, che sono vitali per questo importante centro di ricerca – concludonoE manuele Madeddu, Mario Marras e Pierluigi Loi -. Queste incertezze sulle future attività di questa piccola ma importante realtà Sarda, rischiano di provocarne il crollo, proprio in un territorio come il Sulcis Iglesiente già martoriato dalla crisi economica. Per questo le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto un incontro urgente all’Assessore al Bilancio e Programmazione Regionale Fasolino, nella speranza che la Regione Sardegna dia il suo contributo a risolvere, una volta per tutte, i problemi che affliggono Sotacarbo Spa ed i suoi dipendenti.»

Dopo le dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte in occasione della sua visita in Sardegna, aumentano le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali sugli effetti di una transizione energetica non attentamente gestita. La Flaei Cisl, Federazione dei Lavoratori delle Aziende Elettriche, conferma che la
decarbonizzazione dell’economia sia un obiettivo da perseguire, per preservare ambiente e territorio per le future generazioni. Ma questo processo non deve provocare
ulteriori danni economici e sociali, soprattutto in realtà già duramente provate dalla crisi economica come appunto la Sardegna. “Noi valutiamo positivamente l’accelerazione della transizione dall’uso di carbone ad
altre fonti energetiche per la produzione di elettricità dove ciò è possibile – dichiara il segretario generale della Flaei Cisl, Salvatore Mancuso -. Siamo, infatti, favorevoli e
sosteniamo i progetti di trasformazione delle centrali a carbone in impianti a gas metano, come si sta prospettando, anche in tempi rapidi, nelle centrali presenti nel continente italiano”. “Le dichiarazioni del Premier Giuseppe Conte ci preoccupano molto – afferma Mario Marras – segretario generale della Flaei Cisl Sardegna -. mettere contemporaneamente in discussione l’arrivo del gas metano tramite dorsale e rigassificatori ed il rinvio
motivato dell’uscita dal carbone nelle due centrali della Sardegna (Portoscuso e Fiumesanto) metterebbe immediatamente a rischio il tessuto produttivo industriale
dell’intera regione, azzerando le possibilità di ripresa delle produzioni”. Eurallumina, Sider Alloys (ex Alcoa) come il tessuto industriale di Porto Torres sono
strettamente connessi alla possibilità di avere energia elettrica e vapore a prezzi convenienti, con continuità e sicurezza di approvvigionamento. Se già da oggi non si prevede un percorso certo con tempi adeguati per la transizione energetica garantendo
la sicurezza del sistema elettrico e le forniture al sistema industriale, si corre il serio rischio del tracollo immediato di buona parte del settore industriale Sardo. “La Flaei sollecita – ribadiscono Salvatore Mancuso e Mario Marras – la convocazione
presso il ministero dello Sviluppo del nuovo incontro del tavolo Sardegna per proseguire il confronto sul processo di decarbonizzazione ed il conseguente aggiornamento del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) in base alle esigenze prioritarie di sviluppo della Regione Sardegna”. La Flaei Cisl, insieme a tutti gli altri soggetti sindacali, imprenditoriali e istituzionali,
farà valere gli interessi della Sardegna e dei lavoratori del settore. La transizione energetica, che la Flaei vuole, non può essere causa di crisi, ma deve essere occasione di sviluppo e benessere.

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Alcune associazioni ambientaliste hanno avviato una raccolta di firme contro il progetto che prevede la costruzione di un impianto di cogenerazione per il rilancio produttivo dell’Eurallumina e i lavoratori e i sindacati lo difendono.

Lo scontro, emerso già nel corso della conferenza di presentazione del progetto, svoltasi il 28 maggio scorso nella sala riunioni del Consorzio Industriale Provinciale Carbonia Iglesias, è riesploso nei giorni scorsi.

«Sosteniamo, e ne siamo convinti, che ancora oggi si possa produrre energia utilizzando il carbone – si legge tra l’altro in una nota della RSU UB Centrale Enel Sulcis -, sappiamo che questo combustibile fossile, gestito con opportuna tecnologia rispettosa dei giusti vincoli ambientali, sia ancora una fonte utilizzabile. Per chi si pone dubbi di sorta, noi conosciamo il carbone da molto più tempo di chi oggi vuole dare lezione.»

Sulla vicenda hanno preso posizione anche la segreteria territoriale della Cisl, con Fabio Enne e Massimo Cara, e la segreteria regionale Flaei Cisl, con Mario Marras e Giorgio Calaresu.

«Siamo contrari a tale iniziativa di raccolta di firme, messa in atto da parte di liberi cittadini che nulla hanno a che fare con le rappresentanze sindacali – scrivono in una nota -. Condanniamo qualsiasi forma di iniziative che mettano gli uni contro gli altri, rispettiamo e sosteniamo le lotte sindacali per la difesa e la costruzione di nuovi posti di lavoro condotte dai lavoratori dell’Eurallumina ed auspichiamo il consolidamento di rapporti di stretta collaborazione tra tutti i soggetti industriali del territorio e, in particolare, tra Enel ed Eurallumina ma anche tra Enel ed Alcoa.»

Eurallumina.