Dall’Istituto IPIA “Emanuela Loi” di Carbonia un fermo “NO” alla soppressione dell’autonomia scolastica
Il dirigente scolastico dell’Istituto IPIA “Emanuela Loi” di Carbonia, prof.ssa Giorgia Floris, in rappresentanza del consiglio di istituto ha inviato una nota critica sulla ventilata soppressione dell’autonomia scolastica, prevista dall’approvazione preliminare della programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa della regione Sardegna per l’anno scolastico 2024/2025, al presidente della Regione Christian Solinas, all’assessore regionale della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, al commissario della provincia del Sud Sardegna Mario Mossa e al direttore generale della Pubblica istruzione Giorgio Onorato Cicalò.
«Il consiglio di istituto dell’IPIA “Emanuela Loi”, riunito in seduta straordinaria il 28/12/2023, esprime profondi sorpresa e disappunto per l’allegato alla delibera n. 46/25 della RAS del 22/12/2023, dal quale si evince la soppressione dell’autonomia scolastica scrivente IPIA “Emanuela Loi” di Carbonia – scrive Giorgia Floris -. Si evidenzia come la soppressione dell’autonomia non sia mai stata ipotizzata in nessuna delle conferenze preliminari cui si è preso parte e, pertanto, l’istituto non sia stato messo nelle condizioni di esprimere pareri o soluzioni alternative. Altre autonomie scolastiche la cui soppressione era stata proposta in sede di conferenza preliminare, hanno avuto l’opportunità di manifestare e di essere ascoltate. Tra l’altro l’ipotesi di una soppressione con incorporamento lascia intendere una minore complessità e/o dignità dell’autonomia soppressa.»
«L’istituto “Emanuela Loi” consta di tre sedi su due comuni (Carbonia, Sant’Antioco), due corsi serali, svariati indirizzi di studio professionali – aggiunge il dirigente scolastico -. Lo stesso andrebbe ad essere incorporato in un istituto essenzialmente tecnico che consta di tre sedi ubicate su tre comuni (Carbonia, Santadi, Villamassargia) e tre corsi serali. Tra i due istituti non vi è alcun indirizzo di studi in comune. Questo consiglio di istituto è consapevole che i numeri attuali delle due autonomie scolastiche coinvolte non siano in linea con la normativa nazionale e che una razionalizzazione della rete scolastica sia, nel giro di un paio di anni, imprescindibile. Non si capacita come altre istituzioni scolastiche già sottodimensionate con la precedente normativa da svariati anni non siano state soppresse e si sia operata una scelta come quella che ci coinvolge. Si chiede pertanto – conclude Giorgia Floris – che questa operazione sia per il momento interrotta, anche alla luce dell’opportunità che verrà molto probabilmente offerta dal decreto milleproroghe, e che l’istituto scrivente possa nel corso dell’a.s.2024/25 consapevolmente riflettere e proporre soluzioni alternative nel rispetto della specificità dell’istituto, della sua costante lotta contro la dispersione scolastica e a sostegno dell’inclusione degli studenti e delle studentesse in particolare con bisogni educativi speciali frequentanti l’istituto.»