5 November, 2024
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E’ stato presentato questa sera, nella Sala Blu del Centro culturale di via Grazia Deledda, a Iglesias, il libro di Franco Reina che racchiude 80 anni di storia di calcio rossoblu Monteponi Iglesias, in 960 pagine, Giampaolo Cirronis Editore. Il calcio rossoblu dagli albori, metà degli anni Venti, al 2005, con gioie e delusioni, tra alti e bassi, attraverso la guerra, il periodo dorato gestito dall’azienda Monteponi e la fase successiva, nella quale solo la grande passione di dirigenti, tecnici e calciatori, ha permesso di continuare a coltivare la grande passione per il gioco del calcio, fenomeno sportivo ma anche sociale.

Franco Reina, già autore della storia della Carbosarda Carbonia calcio e della storia della Coppa Santa Barbara, ha condotto un lavoro di ricerca straordinario, grazie al quale è riuscito a ricostruire passo dopo passo, partita dopo partita, anno dopo anno, 80 anni di storia calcistica, con tabellini, classifiche, statistiche, aneddoti e tante, tantissime fotografie, che costituiscono una testimonianza preziosissima, il tutto racchiuso in un volume che non potrà mancare nelle librerie degli sportivi e, soprattutto, di chi quella storia ha contribuito a scriverla, da calciatore, allenatore, dirigente o anche semplice ma appassionato tifoso.

Alla presentazione erano presenti molti dei protagonisti della storia rossoblu, del passato più o meno recente. Dopo il saluto del presidente del Consiglio comunale, Daniele Reginali, e l’introduzione di Andrea Marras, il calciatore con il maggior numero di presenze, poi allenatore ed ora presidente dell’associazione Vecchie Glorie rossoblù, è intervenuto l’autore, Franco Reina. Si sono poi susseguiti numerosi interventi: da Piero Muscas, dirigente per tanti anni, che ha ripercorso il periodo della gestione di Alvaro Amarugi, a Nino Falchi, uno dei più amati, sia da calciatore sia da allenatore; da Giorgio Cuccu a Giampaolo Cau e Fulvio Cabiddu; da Rino Varsi a Francesco Massole; da Riccardo Illario a Bruno Corda.

Ma nella sala erano presenti tanti altri: da Adriano Novellini a Rino Pianta; da Mario Mureddu ad Antonello Carusi; da Pierpaolo Racugno a Paolo Atzori; da Ottavio Pisu a Ignazio Baldanza; da Franco Gallozzi a Piero Cadeddu; da Gianni Melis a Donnino Casteggio; da Aventino Cinus a Fabio Cau; da Alessandro Leone a Walter Poncellini, da Mario Cuccu a Carlo Cruccas, dirigente da circa mezzo secolo… E c’era anche la figlia maggiore del compianto Ugo Corda, scomparso recentemente.

Nel corso della serata sono stati ricordati anche i tanti protagonisti di questa storia, che purtroppo non ci sono più, dai più anziani a coloro che sono mancati negli ultimi anni: Mariano Dessì, Roberto Sequi, Gianni Giganti, Marco Congiu, Carlo Guzzetti, Chicco Rais ed il già citato Ugo Corda…

Nell’occasione, è stata presentata anche l’associazione Vecchie Glorie Iglesias Calcio, con un’esposizione di fotografie che ripercorrono la storia della gloriosa società rossoblu.

 

 

 

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Le vecchie glorie del Carbonia hanno vinto il Memorial “Toto Cesaracciu”, superando le vecchie glorie del Guspini con il punteggio di 3 a 2. E’ passato per primo in vantaggio il Guspini, raggiunto e superato con tre goal dal Carbonia, prima del goal del definitivo 3 a 2. Per il Carbonia hanno segnato Salvatore Castronovo, Floriano Congiu ed Alessandeo Leone; per il Guspini Franco ed Annibale Ibba.

Carbonia e Guspini sono due delle squadre allenate in carriera da Toto Cesaracciu (con il Carbonia ha conquistato la promozione in serie D nella stagione 1977/78) che nel Carbonia ha anche giocato (111 presenze e 3 goal). Erano presenti anche alcuni giocatori del Quartu (Andrea Pinna, Mario Mureddu, Antonello Gariazzo), altra formazione allenata da Toto Cesaracciu.

La giornata-ricordo di Toto Cesaracciu è proseguita al Ristorante Tanit, a pranzo, al termine del quale sono state consegnate alcune targhe alle due squadre, alla famiglia di Toto Cesaracciu (presenti la moglie e due dei tre figli), a Luciano Serena (calciatore della mitica Carbosarda). Elvio Verniani, presidente del Carbonia promosso in C2 nella stagione 1981/82, ha donato quattro copie del libro “Dalla Carbosarda alla Pol. Carbonia…Io c’ero” a due giocatori del Quartu dei primi anni ’80, Mario Mureddu ed Antonello Gariazzo (che Elvio Verniani, se avesse potuto, avrebbe voluto nel “suo Carbonia”), all’ex Franco Giordano e all’ex presidente del Guspini Agus.

                                      

Marco Congiu 2 copiaMarco CongiuCarbonia 1981-82 7Carbonia 1981-82 2 Carbonia 1980-81 2Carbonia 1979-80

Tanti ex compagni di squadra, tecnici e dirigenti, si sono uniti a familiari e amici nella cerimonia dell’ultimo saluto a Marco Congiu, celebrata questo pomeriggio nella chiesa della Beata Vergine Maria Madre Della Chiesa di Frutti d’Oro, la frazione di Capoterra nella quale viveva. La passione per il calcio, coltivata per alcuni decenni prima da calciatore poi da allenatore, ha caratterizzato la sua vita ed ha costituito anche il filo conduttore dell’omelia del parroco di Frutti d’Oro, suo grande amico, che ha sottolineato anche il momento dell’incontro tra tanti ex compagni di squadra, di Cagliari, Sant’Elena, Iglesias e Carbonia, ma anche di calciatori da lui guidati da tecnico e di allenatori e dirigenti, che in qualche caso non si vedevano da anni e non sono voluti mancare per salutare Marco.

Tra i tanti ricordi, ne cito soltanto uno, quello di Mario Mureddu, ex bomber del Quartu: «Posso dire di avere avuto la fortuna di giocare al suo fianco – ha detto – perché Marco Congiu era veramente un grande calciatore».

Tra gli ex compagni di squadra, purtroppo, non c’erano Roberto Dore e Roberto Sequi, venuti a mancare prima di lui. Il primo a fine 2013, il secondo appena tre giorni prima di lui.

Marco Congiu, nato a Carbonia nel 1952, è stato un grande protagonista di alcune delle stagioni più belle del calcio rossoblù dell’Iglesias negli anni ‘7o e biancoblù del Carbonia a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Cresciuto nelle Giovanili del Cagliari, è arrivato in prima squadra, senza avere mai la soddisfazione dell’esordio in campionato. Dal Cagliari è stato ceduto al Sant’Elena nella stagione 1973/74 e da Quartu ha iniziato una lunga esperienza nel Sulcis Iglesiente, prima all’Iglesias, poi al Carbonia. In maglia rossoblù ha disputato 4 campionati, con una sola interruzione (la stagione 1975/76 che lo ha visto protagonista con la maglia del Benevento), collezionando da titolare inamovibile del centrocampo, 123 presenze e 24 reti. Nell’estate 1979 è approdato al Carbonia, squadra che, al suo secondo anno in serie D, stava iniziando un ciclo vincente, culminato nella Primavera 1982 con la promozione in C2. E’ stato grande protagonista di quegli anni, con 88 presenze in 3 campionati di IV serie, due di serie D e uno di Interregionale, vinto, realizzando complessivamente 13 reti, giocando anche 9 partite in C2, con 2 reti, prima di lasciare Carbonia. Ha concluso la carriera disputando alcuni campionati minori in squadre del Cagliaritano.

Marco Congiu e Roberto Sequi sono stati compagni di squadra in due campionati con l’Iglesias, 1977/78 e 1978/79 (entrambi in serie D) e poi per 3 campionati con il Carbonia, 1980/81 (serie D), 1981/82 (Interregionale) e 1982/83 (C2). Marco Congiu è arrivato al Carbonia dall’Iglesias un anno prima rispetto a Roberto Sequi. Con Roberto Dore, invece, ha disputato il campionato di serie D 1979/80.

Centrocampista di grande dinamismo, Marco Congiu era dotato di discreta tecnica e fiuto del goal. A fine carriera, ha intrapreso la carriera di allenatore, senza molta fortuna, guidando anche l’Iglesias, nel campionato di Eccellenza 1996/97, reduce da un’esperienza alla guida del Pula. Ha pagato i risultati negativi, determinati dall’inesperienza di molti elementi dell’organico, con l’esonero (al suo posto è stato chiamato Mario Tiddia che, con un buon finale, ha portato la squadra rossoblù al 5° posto). Ha allenato anche il Dolianova, il San Sperate e il Capoterra, la città nella quale ha fissato la sua residenza.

Ciao Marco.

Giampaolo Cirronis