18 July, 2024
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La consigliera regionale e segretaria della commissione Sanità del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu, ha presentato un’interpellanza al governatore Christian Solinas, e all’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, per chiedere l’immediata attivazione del registro diabete.

«L’assistenza alle persone diabetiche – spiega Carla Cuccu – è uno dei principali problemi mondiali in ambito sanitario. Secondo l’Oms, i sardi risultano essere i più colpiti da questa patologia: i numeri parlano di 10mila 197 anziani e oltre 1.500 tra ragazzi, giovani e adolescenti.»

Il 19 gennaio del 2007, l’allora consiglio regionale riconobbe il diabete mellito tra le malattie più pericolose, definendone anche le misure di contrasto e l’istituzione di appositi organismi con il compito di monitorare la situazione dei cittadini colpiti.

«Proprio con l’avvio del registro diabete si potrebbe migliorare l’assistenza ai pazienti. La Regione – conclude Carla Cuccu dia quindi risposte sull’immediata attivazione del servizio che potrebbe salvare la vita a migliaia di persone.»

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Regione Sardegna, ministero della Difesa, Rete di Solidarietà Ad Adiuvandum, associazioni ed altri soggetti promotori, hanno dato vita al progetto che prevede l’effettuazione di screening di massa contro il Coronavirus, presentato oggi a Cagliari, nel corso di un incontro nella sede del Comando Militare Esercito della Sardegna, a cui hanno partecipato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, i rappresentanti delle autorità pubbliche e delle associazioni coinvolte.

Lo screening di massa verrà effettuato con test sierologici, con il coinvolgimento dei soggetti più fragili, come i pazienti affetti da patologie croniche, oncologici, cardiopatici o emotrasfusi, i lavoratori delle categorie più esposte, come gli appartenenti alle forze dell’ordine e, più in generale, chi svolge attività professionale a contatto col pubblico e ha continuato a dare un servizio anche durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria. Un monitoraggio che punti a essere esteso quanto più possibile ad ampie fasce della popolazione.

«Grande sinergia fra le istituzioni. Un progetto a cui lavoriamo da tempo. Prosegue la collaborazione fra sanità civile e militare, rivelatasi già preziosa in Sardegna durante le fasi più delicate della pandemia sul nostro territorio – dichiara l’assessore Mario Nieddu -. Grazie a una raccolta fondi, con il coinvolgimento della società civile, puntiamo a realizzare uno screening di massa con decine di migliaia di test che ci consentiranno di tracciare in modo sempre più preciso la circolazione virale sul nostro territorio. Un’indagine fondamentale per capire come si è diffuso il Covid-19 in Sardegna, verificare in che modo e quali misure anti-contagio hanno funzionato meglio e prepararci a un’eventuale recrudescenza della pandemia con strumenti di contrasto sempre più efficaci.»

E proprio sul fronte della prevenzione l’assessore regionale della Sanità precisa«Anche se sottotraccia il virus circola ancora. I semplici comportamenti individuali, il distanziamento sociale, l’uso della mascherina, all’occorrenza, e l’igiene delle mani, restano strumenti anti-contagio irrinunciabili. Oggi un grande rischio è rappresentato dalla possibile sovrapposizione tra influenza stagionale e Covid. Per questo ci stiamo preparando e la Sardegna è stata la terza Regione in Italia a chiudere la gara per la fornitura dei vaccini antinfluenzali, raddoppiando le scorte rispetto all’anno precedente. Sarà una campagna di prevenzione impegnativa per il nostro sistema sanitario, ma puntiamo ad una copertura importante, consapevoli dei vantaggi che la vaccinazione antinfluenzale comporterà nella battaglia contro il virus».

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«Un sostegno concreto alle famiglie sarde, per aiutare i genitori a conciliare le esigenze della famiglia con quelle lavorative: 5,5 milioni di euro per finanziare il bonus “Nidi gratis”. In un momento di difficoltà, nel quale gli effetti economici dell’emergenza sanitaria pesano in maniera determinante sulle nostre famiglie, considero fondamentale questo intervento.»

Il presidente della Regione, Christian Solinas,ha presentato il provvedimento approvato in Giunta, che aiuta a garantire «parità d’accesso ai servizi ed equità sociale».

«La misura – ha detto l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’Assistenza sociale Mario Nieddu prevede un contributo per le famiglie con figli a carico in un’età compresa da zero a tre anni, per il pagamento delle rette dei nidi o micronidi, siano essi pubblici o convenzionati con i Comuni. Inoltre, per venire incontro alle necessità di tanti genitori, abbiamo esteso la misura ai centri estivi per l’infanzia, una possibilità che resterà in vigore finché l’allentamento delle misure anti-covid non consentirà la riapertura dei servizi attualmente sospesi.»

Il contributo regionale, che sarà gestito dai Comuni ed erogato alle famiglie anche con un solo genitore, ha un importo massimo di 205 euro per otto mesi, sarà parametrato al reddito, attraverso l’Isee, e potrà essere integrato alla misura nazionale del ‘Bonus nidi’. Ai beneficiari non è precluso l’accesso ad altre misure di sostegno alla conciliazione lavoro-famiglia (come i contributi alla spesa per i servizi di baby sitting) e può essere chiesto per ciascun figlio di età inferiore ai tre anni.

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E’ previsto per giovedì 30 luglio, alle 12.00, il voto finale della commissione Sanità sulla riforma delle Asl. Lo ha comunicato questo pomeriggio il presidente Domenico Gallus, al termine della breve seduta del parlamentino, confidando sul fatto che per giovedì mattina dovrebbe essere pervenuto al Consiglio regionale il parere del Cal sul testo.
In precedenza la commissione ha audito l’assessore Mario Nieddu che ha espresso parere favorevole al progetto di apertura di nuovi posti letto nei reparti di Ematologia dell’Oristanese.

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«I test sierologici, con prelievo da sangue venoso o capillare, il così detto ‘pungi dito’, potranno essere eseguiti nei laboratori privati dell’Isola autorizzati e accreditati sulla base della normativa regionale. I cittadini e le aziende, pubbliche e private, avranno la possibilità di richiederli semplicemente presentando la prescrizione del medico.»

Sono queste le parole pronunciate dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, dopo il via libera della Giunta Solinas ai criteri per l’utilizzo dei test sierologici per i singoli cittadini e nell’ambito dei percorsi di screening in contesti comunitari.

«Non si tratta di strumenti diagnostici, in grado cioè di dirci se l’infezione è in corso – ha aggiunto Mario Nieddu -. I test sierologici rilevano se un soggetto è entrato in contatto col virus, perché individuano la presenza dei relativi anticorpi. In caso di positività sarà quindi necessario effettuare il tampone naso-faringeo per stabilire la presenza del Covid-19.»

I laboratori analisi saranno obbligati ad inserire i dati raccolti nel flusso informativo per le finalità di sanità pubblica.

«I test sierologici – ha concluso Mario Nieddu – possono essere utili nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale per acquisire informazioni sull’effettiva prevalenza dell’infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione generale o in comunità ed aziende a maggiore rischio di diffusione, e consentire quindi il monitoraggio nel tempo dell’epidemia, nonché una valutazione dell’efficacia delle misure di prevenzione attuate in differenti contesti di vita e di lavoro.»

Antonio Caria

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«Come Regione saremo sempre pronti a dare sostegno a chi è impegnato in prima linea per migliorare la qualità della vita delle persone disabili e delle loro famiglie. La presenza sul nostro territorio di realtà che esprimono dinamismo ed energie positive ci rende orgogliosi.»
A sottolinearlo sono stati il vicepresidente della Giunta regionale, Alessandra Zedda, e l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, che oggi a Cagliari hanno incontrato i ragazzi della Polisportiva Olimpia Onlus.
Gli atleti erano accompagnati dal presidente dell’associazione, Carlo Mascia, e dalla rappresentante della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi, ed Eugenia Falchi.
I due esponenti della Giunta Solinas sono stati omaggiati con una targa. Per l’occasione è stato anche presentato l’evento ‘Olimpia week water emotion’, corso di sci nautico che impegnerà gli atleti diversamente abili dell’associazione dal 19 al 26 luglio a La Maddalena.
Antonio Caria

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«I pazienti disabili gravissimi del Sulcis Iglesiente non ricevono più, adeguatamente e con puntualità: guanti sterili, guanti in lattice o in nitrile, fascette reggi cannula tracheostomica, garze sterili, circuiti per il ventilatore, alimenti diversi da quelli utilizzati per anni che hanno provocato non pochi problemi fisici ai malati.»
La denuncia è al centro dell’interrogazione presentata questa sera dal consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu. Fabio Usai pone l’accento sulla qualità dell’offerta sanitaria prodotta nel territorio di pertinenza dell’Area Socio Sanitaria Locale di Carbonia. Luogo in cui, dal 2000 ad oggi, sono stati assistiti oltre 70 pazienti in ventilazione meccanica continuativa. Attualmente l’età mediana di questi pazienti è di 58,4 anni.
«Un contesto nel quale la partecipazione attiva dei componenti familiari nell’assistenza evidenzia Fabio Usai – ha fatto sì che la percentuale di ricorso alle cure ospedaliere, rispetto al numero totale di assistiti, sia stata bassissima. Una condizione dietro la quale spesso si sono celate, soprattutto nelle famiglie più fragili dal punto di vista reddituale, gravi criticità e svariate situazioni estreme nelle quali i componenti di tali famiglie, per assistere i propri cari h24, hanno rinunciato spesso a cercare lavoro.»

«Sarebbe opportunosottolinea Fabio Usaiche l’Azienda Socio Sanitaria Locale di Carbonia e le istituzioni locali in genere, attivassero una minuziosa analisi dei bisogni delle fragilità di queste famiglie, per far fronte alle situazioni maggiormente critiche, offrendo concreta assistenza. Ma, soprattutto, che l’Azienda Sanitaria si adoperasse per fornire (sveltendo le procedure e rafforzando i canali di distribuzione esistenti) i pazienti disabili gravissimi di tutto ciò che concerne i presidi socio-sanitari indispensabili per la loro cura ed assistenza. Da mesi, infatti, si manifestano, nelle famiglie beneficiarie di un piano farmaceutico mensile gestito dalla farmacia territoriale, criticità ed interruzioni nella fornitura di guanti sterili, guanti in lattice o in nitrile, fascette reggi cannula tracheostomica, garze sterili, circuiti per il ventilatore, alimenti diversi da quelli utilizzati per anni che hanno provocato non pochi problemi fisici ai malati. »
«E’ una situazione inaccettabile, indegna di un paese civile e di una sanità moderna ed attenta alle esigenze dei pazienticonclude Fabio Usai -, in particolare di quelli più gravi. Per risolvere la quale sono stati sollecitati i principali decisori politici regionali.»

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«La Regione è impegnata ad attuare quelle soluzioni strutturali che ridaranno ossigeno al nostro sistema sanitario e ai piccoli presidi oggi in sofferenza.»

A pronunciare queste parole è stato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che ha incontrato, oggi a Isili, nella sede della Comunità Montana, i sindaci del territorio del Sarcidano e Barbagia di Seulo ed i membri del comitato Sanità bene comune.

«È stato un importante momento di confrontoha dichiarato Mario Nieddu -. Non esiste un progetto rivolto a smantellare la sanità nei presidi periferici. Al contrario, vogliamo migliorare e potenziare i servizi, in particolare nelle zone disagiate che per troppo tempo hanno subito tagli e mancata programmazione. Sia gli ospedali, sia la sanità territoriale rientrano fra le nostre priorità. I problemi che Isili vive oggi, così come avviene in altre parti dell’Isola, dipendono dalla carenza di specialisti. Siamo fermamente intenzionati a superare queste difficoltà, mettendo in campo ogni soluzione possibile.»

«Lo sblocco del turnover dei mediciha concluso Mario Nieddu -, così come l’avvio di sessanta concorsi in ambito sanitario, testimoniano la volontà della Regione di dare un forte impulso in questa direzione Abbiamo preso un impegno preciso con i cittadini e intendiamo continuare a lavorare per garantire l’accesso alle cure e il diritto alla salute dei sardi. Non è una strada semplice, né esistono scorciatoie, ma il percorso che stiamo tracciando è quello giusto e non intendiamo tirarci indietro.»

Antonio Caria

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Le immediate dimissioni dall’attività lavorativa di un dirigente medico dal reparto di Pediatria, più altri due che lasceranno nei prossimi. C’è nuovamente preoccupazione per l’ospedale Nostra Signora della Mercede. A lanciare l’allarme è, ancora una volta, il consigliere regionale del Partito democratico, Salvatore Corrias, che insieme ai suoi colleghi di partito, aspetta da tempo una risposta, più precisamente da aprile, dall’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, e dalla Regione.

«Se non si provvederàquesta la denuncia di Salvatore Corriasentro le prossime settimane alla sostituzione dei medici in dimissione si preannuncia la possibilità che tale reparto sia a rischio chiusura. La Pediatria, il Punto Nascita, così come tutto il Presidio Ospedaliero,  provvedono all’erogazione di servizi di cura essenziali per tutti i cittadini residenti e i visitatori che scelgono di recarsi nel territorio ogliastrino. Quest’ultimo è penalizzato dall’isolamento geografico e dalla precaria rete viaria, per cui è necessario tenere conto delle difficoltà e dei lunghi tempi di percorrenza per il raggiungimento delle altre strutture ospedaliere della Regione. Per tale motivo è quanto mai fondamentale preservare, e a oggi potenziare, l’ospedale lanuseino e i servizi del territorio per garantire il diritto alla salute, come sancito dall’art. 32 della Costituzione, assicurando al contempo degli standard di qualità adeguati.»

«Un’altra riflessioneconclude Salvatore Corrias – che mi preme compiere riguarda le scelte degli operatori sanitari: quale o quali motivazioni portano, in questo caso dei dirigenti medici, alla decisione di licenziarsi da un contratto a tempo indeterminato. Capirlo è quanto mai necessario per migliorare la qualità dell’offerta lavorativa e la conseguente attrattività del presidio ospedaliero lanuseino insieme alla sicurezza delle cure ai pazienti.»

Antonio Caria

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Manifestazione dei sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, questa mattina, a Cagliari, davanti al Palazzo del Consiglio regionale. Al centro della protesta, le lunghissime liste d’attesa, problema acuito ulteriormente dall’emergenza Coronavirus, il blocco delle attività sanitarie, specialistiche, ambulatoriali e chirurgiche, delle cure per il parkinson, delle terapie oncologiche e per le malattie cardio vascolari, la mobilità passiva. I sindacati dei pensionati chiedono inoltre di essere coinvolti nella discussione sulla riforma sanitaria avviata in Consiglio.

Una delegazione è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Michele Pais e dai capigruppo di maggioranza ed opposizione.

«L’emergenza Covid non ha fatto altro che amplificare una situazione già drammaticahanno sottolineato i segretari confederali Marco Grecu (Cgil Spi), Adalberto Farina (Cisl Fnp) e Rinaldo Mereu (Uilp) le visite specialistiche sono ferme o hanno subito un rinvio con un ulteriore allungamento delle liste d’attesa. La situazione è critica per tutto ciò che riguarda il parkinson, le terapie oncologiche, le malattie cardiovascolari, gli interventi chirurgici».

I sindacati hanno evidenziato il diverso approccio avuto dalla sanità pubblica rispetto a quella privata convenzionata che, nonostante l’emergenza Covid, ha continuato ad erogare le prestazioni: «Il sistema pubblico è al collasso hanno affermato i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil occorre porvi subito rimedio».

I sindacati confederali hanno auspicato una maggiore attenzione da parte della politica per gli anziani: «Sono i soggetti più deboli, quelli dai quali proviene un’alta domanda di assistenza. La riforma della Sanità deve tener conto di queste esigenze potenziando i servizi nel territorio. Vanno bene gli ospedali, ma i presidi territoriali sono altrettanto importanti per la prevenzione e la tutela del diritto alla salute di chi è avanti con gli anni». Dai sindacati, infine, è arrivata la richiesta di un intervento da parte della politica per porre rimedio alle croniche carenze di personale tra i medici e gli infermieri.

Il presidente del Consiglio Michele Pais, a nome di tutti i capigruppo, ha assicurato la massima attenzione per le richieste presentate dai pensionati: «C’è assoluta convergenza sulle tematiche evidenziate – ha detto – sono certo che il Consiglio e la Giunta sapranno trovare una soluzione a un problema, quello delle liste d’attesa, che riguarda tutti i cittadini sardi. C’è inoltre la volontà unanime di venire incontro alle esigenze dei più anziani».

Una delegazione dei sindacati dei pensionati sarà ricevuta lunedì prossimo, alle 12.30 dall’assessore della Sanità Mario Nieddu.