27 November, 2024
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È risultato negativo al Coronavirus il test eseguito sulla paziente ricoverata all’ospedale Brotzu per una polmonite. Immediata la mobilitazione nel nosocomio di Cagliari per l’attivazione dei protocolli di sicurezza in via precauzionale. «Una risposta adeguata del nostro sistema sanitario – afferma il presidente della Regione, Christian Solinas l’attenzione è massima e stiamo applicando tutte le misure necessarie scrupolosamente e con il coordinamento puntuale delle forze in campo.»

Un’allerta, quella del Brotzu, scattata a poche ore dal caso trovato positivo ai test, ma di cui si attende ancora conferma dall’Istituto superiore di Sanità.

«Se da Roma dovesse arrivare la conferma – precisa l’assessore della Sanità, Mario Nieddupossiamo comunque dire che il contagio non è avvenuto in Sardegna, dove non abbiamo focolai di infezione. La situazione è sotto controllo, siamo impegnati a tutto campo per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.»

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«La situazione è sotto controllo e costantemente monitorata. Ogni evoluzione è seguita con la massima attenzione e le misure di sicurezza sono operative su tutto il territorio. Anche in questo caso, di cui stiamo attendendo conferma dall’Istituto superiore di sanità, il sistema regionale ha risposto rapidamente e con il massimo scrupolo per garantire la sicurezza dei cittadini.»
Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando il caso del paziente che, a Cagliari, è risultato positivo al Covid-19 in seguito ai primi accertamenti.

«Il paziente – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità, Mario Niedduè assistito al Santissima Trinità e presenta un infezione acuta alle vie respiratorie. Il suo quadro clinico è stabile e scrupolosamente monitorato. Le procedure per arrivare ai primi risultati sono state attuate in maniera corretta, il paziente si è rivolto al numero per le emergenze e questo ha consentito di svolgere le prime valutazioni e di prestargli assistenza nella massima sicurezza. La task force si è subito mobilitata per mettere sotto vigilanza attiva i familiari e le persone con cui è stato a stretto contatto, così come definito dalle disposizioni nazionali.»
Prosegue, intanto, l’attività della protezione civile che, in queste ore, sta procedendo all’allestimento delle tende per i percorsi dedicati presso i pronto soccorso del territorio.

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«Siamo costantemente al lavoro per rafforzare tutte le misure di sicurezza che garantiscano la salute pubblica e la sicurezza dei cittadini nelle eventuali situazioni di criticità. Con questo obiettivo la protezione civile, in raccordo con il sistema sanitario regionale, provvederà a posizionare davanti ai pronto soccorso le tensostrutture che saranno utilizzate per i pre-triage delle persone che presentano problemi alle vie respiratorie.»

Lo ha detto il presidente della Regione Christian Solinas, riferendosi ai tendoni/ambulatorio che saranno allestiti presso i Pronto soccorso dell’Isola.

«Si tratta di una misura precauzionale per realizzare un percorso dedicato alle persone che manifestano una sintomatologia compatibile con il Coronavirus anche se non si tratta di casi sospetti, garantendo così la massima sicurezza a tutte le persone che si recano al pronto soccorso», ha aggiunto l’assessore della Sanità, Mario Nieddu.

Sul corretto comportamento da tenere in caso di dubbi sul proprio stato di salute, l’assessore ha ribadito: «E’, comunque, fondamentale non recarsi direttamente in ospedale o ai pronto soccorso. Bisogna telefonare al proprio medico di base, al pediatra di libera scelta o, nel caso, alla guardia medica, che saranno in grado di valutare la situazione e attivare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del paziente, evitando situazioni rischio».

L’assessore della Sanità ha annunciato, inoltre, l’arrivo di nuovi macchinari all’ospedale Santissima Trinità, a Cagliari: «Strumenti per la ventilazione di ultima generazione, per il trattamento dei pazienti con problemi respiratori acuti. Un potenziamento per l’ospedale che punta a massimizzare la qualità delle cure in ogni evenienza».

A margine della comunicazione sulle attività di prevenzione il presidente Christian Solinas ha concluso, infine, con un ringraziamento agli organizzatori della SoloWomenRun: «La decisione di rinviare la manifestazione in programma a Cagliari il prossimo 8 marzo, dimostra una grande sensibilità e cautela in un momento delicato che, senza allarmismi, continuiamo a seguire con la massima attenzione e scrupolo nell’interesse della salute dei cittadini», ha sottolineato il presidente della Regione.

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«Quello di oggi non è stato un semplice incontro operativo, ma un vero e proprio richiamo all’unità e alla coesione per rispondere con forza e determinazione all’emergenza e assicurare massimo impegno per la sicurezza dei cittadini. Stiamo mettendo in campo ogni mezzo possibile con l’obiettivo comune di tutelare la salute dei sardi.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, in merito al vertice con i sindaci della Sardegna che si è tenuto oggi a Cagliari per fare il punto sui protocolli operativi per l’emergenza Coronavirus e a cui hanno preso parte gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, e degli Enti locali, Quirico Sanna.

«Abbiamo risposto alle esigenze del territorio. Un’opportunità per fare chiarezza – spiega Mario Nieddu – e rafforzare la comunicazione tra le istituzioni sul tema dell’emergenza e dei protocolli operativi.»

Nel corso dell’incontro, oltre alle modalità d’intervento sono state ribadite le procedure da seguire nei casi sospetti: «È fondamentale non recarsi in ospedale o al pronto soccorso – precisa l’assessore della Sanità – ma, al contrario, è necessario contattare il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta o la guardia medica. In seguito al triage telefonico i medici di primo contatto provvederanno a informare i dipartimenti di prevenzione e solo se ritenuto opportuno si attiverà, a cascata, il protocollo operativo».

«Un incontro importante per informare i sindaci sulla situazione generale – spiega l’assessore Gianni Lampis – e, soprattutto, per chiedere la loro collaborazione sul coinvolgimento per promuovere le buone pratiche di comportamento. In Sardegna sono 6.600 i volontari di protezione civile in campo e sono state 49 le video conferenze a cui l’Unità di crisi, che coinvolge sia la direzione generale della Sanità, sia la direzione generale della Protezione civile, ha partecipato con il dipartimento nazionale.»

«Fondamentale la collaborazione e la partecipazione delle comunità – conclude l’assessore Quirico Sanna -. La riunione con i sindaci ha proprio questo scopo. Insieme con l’Anci e il Consiglio delle autonomie locali abbiamo fatto squadra, perché in questo momento è importante l’unità dei territori e l’omogeneità dell’informazione.»

 

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Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 26 febbraio, alle 15,30. All’ordine del giorno le comunicazioni dell’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu sulla situazione in Sardegna dopo il manifestarsi del Coronavirus nel Nord d’Italia. La decisione di convocare il Consiglio da parte del presidente Michele Pais, sentiti i capigruppo, è stata presa per fare il punto sulle misure adottate dalla Giunta regionale per prevenire nell’Isola il diffondersi della malattia.

«Nessun allarme – ha detto il presidente Michele Pais – solo un approfondimento in Aula delle azioni che l’assessore ha intrapreso e intende portare avanti per salvaguardare il diritto alla salute dei sardi. Ringrazio la Protezione civile, il personale e le strutture dell’assessorato della Sanità e degli ospedali che incessantemente lavorano per scongiurare ogni tipo di contagio. Siamo tranquilli ma non abbassiamo la guardia, la diffusione del virus deve essere evitata anche con la collaborazione di tutti i sardi.»

 

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«Dal momento in cui è scattata l’emergenza Coronavirus nel nostro Paese, non abbiamo mai trascurato gli aspetti relativi alla comunicazione. I protocolli sono noti ormai da tempo e tutto ciò che attiene alle misure di prevenzione, le precauzioni e i comportamenti richiesti al personale sanitario è stato largamente diffuso e trasmesso a più livelli e in maniera capillare, non solo sul piano regionale, attraverso l’Ats, ma anche su quello nazionale e internazionale, dal ministero, dalle organizzazioni e dalle stesse associazioni dei medici.»

Lo afferma l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che rassicura il pieno coinvolgimento di tutto il personale sanitario operante nell’Isola nel piano dell’emergenza.

«Se ai livelli più periferici possono essere emerse criticità per ciò che riguarda i medici della continuità assistenziale – conclude Mario Nieddu – siamo pronti a intervenire auspicando la piena collaborazione di tutte le organizzazioni”. Domani, l’esponente della Giunta Solinas, incontrerà a Cagliari le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per la condivisione dei protocolli di intervento nella gestione dei possibili casi di Coronavirus Covid-19

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«Abbiamo dato nuove regole per rendere più semplice e coerente l’accesso a un’importante figura professionale del settore odontoiatrico, sia sotto l’aspetto economico produttivo sia per quanto riguarda l’adeguata qualificazione dell’occupazione.»

Sono le parole dell’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda, che commentano l’approvazione delle Linee guida regionali, predisposte con il supporto dell’assessorato della Sanità, per la definizione degli standard formativi ed il riconoscimento dei crediti per il profilo professionale dell’Assistente di studio odontoiatrico (Aso), in attuazione di quanto già stabilito dalla Giunta nella delibera n. 42/22 del 22 ottobre 2019.

Attraverso il provvedimento varato si individuano modalità e percorsi con i quali l’operatore può conseguire l’attestato a seguito della frequenza di uno specifico corso di formazione.

«Con questo passaggio – precisa l’assessore della Sanità, Mario Nieddu la Regione aggiunge un tassello fondamentale nel processo di riconoscimento della figura dell’Assistente di studio odontoiatrico quale operatore di interesse sanitario. La definizione degli aspetti formativi consentirà di certificare competenze e capacità tecniche, valorizzando i lavoratori e dando precise garanzie sulla qualità dei servizi.»

 

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19 consiglieri regionali di maggioranza, opposizione e gruppo misto, prima firmataria Carla Cuccu (M5S), hanno sottoscritto la mozione che impegna il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore alla Sanità Mario Nieddu a predisporre un programma di umanizzazione delle cure ospedaliere e degli spazi di cura destinati ai pazienti cronici e oncologici, presso l’Azienda Ospedaliera Brotzu.
«L’aspetto psico-fisico dei pazienti e la possibilità di avere una socialità, nonostante patologie tanto invalidanti, consente di umanizzare il percorso nella malattia. Sono soddisfatta che tanti colleghi condividano con me la necessità di rimettere il cittadino al centro della programmazione sanitaria regionale – spiega Carla Cuccu -. Abbiamo richiesto al presidente e all’assessore di predisporre, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato e il sostegno di partner esterni, un programma di umanizzazione delle cure ospedaliere e degli spazi di cura destinati ai pazienti cronici e oncologici. Proponiamo agli organi competenti l’allestimento di uno spazio nel quale erogare cure estetiche sicure e gratuite ai pazienti cronici e oncologici, nonché supportarli nella scelta di abbigliamento ed accessori.  Inoltre, – aggiunge la consigliera M5S – chiediamo che venga predispsota l’offerta di un servizio di consulenza, ai pazienti affetti da patologia neoplastica o di altra natura, al fine di valutarne lo stato nutrizionale ed impostare la necessaria prescrizione dietetica. Infine, – conclude Carla Cuccu, portavoce della mozione – proponiamo che venga realizzata una sala cinematografica dedicata ai pazienti, ai loro familiari e amici, volontari e personale di assistenza.»
Hanno sottoscritto la mozione sul “programma di umanizzazione delle cure e degli spazi”, la vicepresidente della Regione Sardegna Alessandra Zedda e i consiglieri e le consigliere Fancello, De Giorgi, Piano, Mundula, Piga, Caredda, Tunis, Ganau, Canu, Giagoni, Piras, Ennas, Cossa, Schirru, Mele, G. A. Satta e Sechi.

«Gli ultimi test eseguiti escludono senza dubbio e in via definitiva che si tratti di un’infezione da Coronavirus. Una situazione che conferma quanto emerso dai primi accertamenti.»

Lo ha detto stamane l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che ha comunicato l’esito dell’esame specifico eseguito su due persone rientrate nel nord Sardegna da un viaggio e per le quali, nella giornata di ieri, era partita la segnalazione.

«Il sospetto che si trattasse di Coronavirus era minimo per il quadro generale che si è presentato sin dall’inizio. Il sistema regionale dell’emergenza ha comunque funzionato in maniera efficiente, abbiamo attivato l’Unità di crisi e applicato i protocolli immediatamente, garantendo la sicurezza dei cittadini e delle persone per le quali è scattata l’emergenza. Questo ci ha permesso di avere risultati e risposte certe sotto il profilo scientifico», conclude l’assessore regionale della Sanità.

 

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«La Sardegna paga un costo sociale enorme per la presenza dell’amianto nelle aree industriali dismesse. Oggi è stata l’occasione per presentare la nostra realtà regionale alla Commissione parlamentare». Sono le parole dell’assessore regionale dell’Industria Anita Pili che oggi, insieme al collega della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, e della Sanità, Mario Nieddu, ha partecipato all’incontro con i deputati dell’XI commissione della Camera, vertice che si è tenuto al Caip di Abbasanta.

«Insieme ai sindaci del territorio – ha aggiunto Anita Pili – abbiamo sollevato il problema delle bonifiche nei siti industriali dismessi di Ottana e Marrubiu. La presenza della commissione nelle aree interessate è sicuramente un segnale d’attenzione, ma al Governo chiediamo una collaborazione sistematica per dare un impulso concreto alla soluzione del problema. Per le bonifiche occorrono nuove risorse che tengano conto delle reali necessità della Sardegna e il riconoscimento per Marrubiu e Ottana, di Sin, Siti di interesse nazionale.»

Un tema cruciale quello delle risorse, non solo per i siti industriali. Lo ribadisce l’assessore Gianni Lampis: «La tematica delle bonifiche ambientali laddove sia presente amianto rappresenta una priorità per la Giunta regionale: dopo l’approvazione della ripartizione di 2,3 milioni di euro a favore di Province, Consorzi di Bonifica ed Abbanoa, la Regione ha ottenuto dal Governo 35 milioni di euro per interventi in strutture ospedaliere e scuole. Risorse non sufficienti a esaudire le necessità soprattutto dei privati che oggi vorrebbero intervenire sulle loro proprietà, ma ci rinunciano a causa dei cospicui costi che andrebbero sostenuti».

«Gli ultimi dati – spiega l’assessore Mario  Nieddu – indicano oltre duemila siti censiti in cui sono presenti manufatti in amianto, oltre un migliaio sono edifici pubblici. I provvedimenti adottati dalla giunta dimostrano la massima attenzione da parte della Regione per questa problematica. Quello della prevenzione è per noi un tema centrale. Ho chiesto ai membri della commissione di sostenere a Roma la proposta di scorporare la spesa per la prevenzione dal tetto del 5% del deficit. Una richiesta già avanzata e non inserita nel Patto per la Salute, ma che per noi resta un punto fondamentale: quello di veder riconosciuta la prevenzione come un investimento da parte dei sistemi sanitari regionali.»