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«In questi primi mesi di mandato ci siamo scontrati con una situazione che sapevamo essere difficile, ma che non ci ha impedito di portare avanti un lavoro che potesse rispondere, nell’immediato, alle tante emergenze del nostro territorio e, allo stesso tempo, gettasse le basi per un nuovo modello di Sanità, più aderente alle esigenze dell’Isola.»
Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta i suoi 100 giorni di mandato nella Giunta guidata dal Presidente Christian Solinas.
«Abbiamo ereditato – spiega Mario Nieddu – un sistema in sofferenza, che ancora oggi paga gli effetti di scelte sbagliate operate da chi ci ha preceduto. Dove il risparmio è stato generato da tagli che hanno avuto come unico effetto quello di ridurre il numero delle prestazioni, con pesanti ripercussioni per i cittadini e gli operatori sanitari.»
Sui provvedimenti approvati nei primi mesi di lavoro, l’esponente della Giunta precisa: «Per l’abbattimento delle liste d’attesa abbiamo rimosso il blocco del turnover per gli specialisti ambulatoriali e abbiamo autorizzato una spesa di oltre 10 milioni di euro per il triennio 2019-2021 che consentirà di aumentare il volume di prestazioni aggiuntive nei presidi territoriali. Una misura che contiamo possa portare risultati in tempi rapidiı».
All’abbattimento delle liste d’attesa si collega anche l’accordo raggiunto sulla vertenza dei lavoratori del Policlinico sassarese «un progetto realizzato di concerto con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, e che ci ha permesso di raggiungere l’importante risultato di tutela dell’occupazione e il reimpiego del personale nel nostro sistema sanitario, evitando la dispersione di importanti professionalità»”.
Dalle risorse inutilizzate da Ats lo stanziamento di 3 milioni per l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari e 1 milione di euro per l’l’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. «Nel primo caso – spiega il titolare della Sanità – siamo riusciti a rispondere alla necessità di garantire i contratti a tempo determinato evitando una riduzione del personale in servizio; nel secondo abbiamo dato gambe al Sistema di trasporto d’emergenza neonatale, che per la prima volta verrà realizzato in Sardegna».
Importanti risorse destinate anche nell’approvazione definitiva del Programma di investimenti per l’edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico «circa 136 milioni di euro – dichiara l’esponente della Giunta Solinas – per interventi a favore degli ospedali e dei poliambulatori su tutto il territorio. Una misura che permetterà di adeguare le infrastrutture e i macchinari, migliorando la qualità del servizio».
Azioni anche sul fronte dell’emergenza urgenza, un comparto «anch’esso in sofferenza per la carenza di personale. Abbiamo attivato i corsi per la formazione – precisa l’assessore Mario Nieddu – che consentiranno a sessanta medici di entrare in servizio nel 118. Era da oltre un decennio che non si procedeva in questa direzione».
Sulla carenza di medici specialisti l’assessore della Sanità precisa: «Ci aspettiamo che a livello nazionale riprenda una programmazione adeguata nella formazione dei medici. Quest’anno siamo riusciti ad aumentare le borse di studio regionali di poche unità, ma contiamo di incrementare il numero già dall’anno prossimo e di proporre modelli organizzativi, come la rotazione delle equipe con il modello “a pendolo”, che impediscano la sospensione, se pur provvisoria, dei servizi ospedalieri, così come accaduto nelle criticità che stiamo tutt’ora affrontando e per cui abbiamo predisposto anche un piano di reclutamento straordinario, che in alcuni casi è riuscito a tamponare l’emergenza».
Passi in avanti anche sulla vertenza Aias dove «con l’apertura del tavolo tecnico – spiega Mario Nieddu – siamo riusciti a ottenere per la prima volta i bilanci e le relazioni contabili in grado di fare chiarezza sulla reale situazione creditoria-debitoria dell’associazione nei confronti di Ats».
Importanti risultati anche sul fronte delle politiche sociali con l’approvazione delle modifiche alle linee guida del Reddito d’inclusione sociale 2018, che di fatto consentiranno di esaurire le misure bloccate a seguito dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza, e lo stanziamento di 27 milioni di euro a favore delle misure “Ritornare a casa”, leggi di settore e Legge 162.
L’assessore alla Sanità conclude sulla riforma del sistema sanitario regionale: «Il primo passo è stato fatto con il commissariamento dell’Ats; il progetto è già pronto e ci aspettiamo di poter raccogliere nuovi elementi e soluzioni dagli Stati generali della Salute che appronteremo in autunno».