23 December, 2024
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Si è riunito questo pomeriggio presso l’assessorato dell’Igiene, della Sanità e dell’Assistenza sociale il Tavolo permanente regionale per l’attuazione delle misure di contrasto alla povertà, presieduto dall’assessore della Sanità, Mario Nieddu, e partecipato dagli assessorati del Lavoro e della Pubblica istruzione, da Aspal, sindacati, Anci ed associazioni di categoria.

«Un incontro – spiega l’assessore Mario Nieddu – necessario a definire la gestione dell’erogazione della quota residua del Reis 2018, alla luce dell’introduzione del Reddito di cittadinanza, che di fatto ha superato la misura del Reddito di inclusione, modificando il quadro normativo.»

Un lavoro improntato sulla modifica delle linee guida del Reis 2018. La Sardegna è la prima Regione che sta procedendo concretamente per superare l’incompatibilità fra reddito di cittadinanza e misure regionali, già sospese in altre realtà a seguito dell’introduzione del Rdc.

«L’obiettivo che stiamo perseguendo – conclude l’assessore della Sanità – e che abbiamo condiviso con i partecipanti al tavolo è quello di una soluzione che consenta di ottimizzare l’utilizzo della misura nazionale e di quella regionale, mantenendo l’efficacia di entrambe, senza penalizzare nessuno.»

 

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«Le dichiarazioni del sottosegretario della Sanità sul mancato utilizzo delle risorse già stanziate per gli interventi di edilizia e ammodernamento tecnologico certificano, ancora una volta, le gravi mancanze di chi ha governato la Sardegna negli ultimi 5 anni.»

È il commento dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu in merito alle dichiarazioni del sottosegretario Armando Bartolazzi, oggi in visita all’Ospedale San Francesco di Nuoro. Sui quasi 244 milioni di euro stanziati per l’Isola e rimasti inutilizzati, l’assessore Mario Nieddu precisa: «Sono risorse dei sardi ed è nostra ferma intenzione utilizzare ogni singolo centesimo per acquistare nuovi macchinari e realizzare tutti quegli interventi di cui i nostri ospedali e presidi territoriali hanno bisogno. Con il presidente Solinas siamo già al lavoro e l’attenzione su questo tema è massima. Abbiamo approvato in via definitiva il programma di investimenti per interventi in edilizia sanitaria ed ammodernamento tecnologico per il triennio 2019-2021 e in questi primi mesi di governo ho voluto visitare in prima persona i presidi dell’isola per valutare l’adeguatezza delle strutture e delle attrezzature».

L’assessore conclude sul tema della riorganizzazione, sollevata dal sottosegretario precisando che «la riforma attuata nella passata legislatura ha avuto l’unico effetto di impoverire la nostra sanità e oggi ne paghiamo le conseguenze. Con la riorganizzazione contiamo di dare risposte sul piano organizzativo e riequilibrare l’intero sistema, che oggi è in sofferenza. Nelle sue dichiarazioni il sottosegretario ha richiamato l’attenzione su una riorganizzazione che segua il DM 70; ricordo agli amministratori locali presenti all’incontro e che si sono detti d’accordo con questa impostazione, che questo vorrebbe dire chiudere presidi e cancellare servizi. Noi abbiamo intenzione di far valere la peculiarità della nostra isola e dimostreremo che si può riorganizzare bene senza chiudere i presidi. Le soluzioni non saranno calate dall’alto e con l’attuazione degli Stati generali della Salute punteremo al massimo coinvolgimento del territorio».

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«Siamo tutti impegnati a verificare, entro le prossime 72 ore, la fattibilità di un percorso tecnico amministrativo che ci consenta di fronteggiare l’emergenza e di pagare gli stipendi, assicurando nello stesso tempo la continuità del servizio.»

Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Michele Pais al termine di un incontro con una delegazione di lavoratori e sindacalisti Aias al quale hanno partecipato il vice presidente della Regione Alessandra Zedda, l’assessore della Sanità Mario Nieddu ed i capigruppo.

Michele Pais ha però sottolineato che, per assicurare l’efficacia dell’intervento straordinario, occorre la collaborazione di Aias che, nella sua qualità di datore di lavoro, dovrà fornire in tempi rapidissimi tutta la documentazione necessaria.

I lavoratori ed i rappresentanti sindacali, dopo aver ripercorso i sintesi i passaggi principali della vicenda, hanno fatto appello alle istituzioni regionali perché risolvano, anche se in modo emergenziale, una situazione diventata pesantissima, che costringe tante famiglie in attesa di uno stipendio interno da ben 207 giorni, ad una sofferenza intollerabile.

Nel corso dell’incontro, hanno preso la parola anche i capigruppo del Pd Gianfranco Ganau, di Leu Daniele Cocco, del M5S Desirè Manca e del Psd’Az Franco Mula, oltre ai consiglieri Francesco Agus dei Progressisti, Michele Ennas della Lega e Piero Comandini del Pd.

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Una dotazione di 4 milioni di euro. È l’ammontare delle risorse inutilizzate dall’Ats che la Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu, ha deciso di reimpiegare nell’anno corrente.

«Nello specifico – spiega Mario Nieddu – con la delibera approvata nel corso dell’ultima seduta di Giunta, assegniamo 3 milioni di euro all’Aou di Sassari. Risorse che serviranno a sostituire i medici andati in pensione e garantire i contratti a tempo determinato, in particolare di personale infermieristico, per i quali la precedente giunta non aveva individuato le coperture. Rispondiamo così all’esigenza di non disperdere forze importanti, salvaguardando così i livelli dei servizi erogati e l’occupazione.»

Nel riparto delle risorse, è stato individuato 1 milione di euro per l’Aou di Cagliari.

«Le risorse – dice l’assessore Mario Nieddu – saranno utilizzate per l’attivazione, per la prima volta in Sardegna, del Sistema di trasporto d’emergenza del neonato (STEN), progetto già varato nella passata legislatura, al quale però la Giunta precedente non aveva assegnato risorse, e rimasto quindi lettera morta. Ora, finalmente, diamo gambe a un servizio importante per mamme e bambini».   

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Uno stanziamento di circa 3 milioni di euro, provenienti da risorse inutilizzate in Ats, consentirà all’Aou di Sassari l’assunzione di personale sanitario necessario. La notizia del finanziamento è arrivata nel pomeriggio di ieri, dopo la chiusura della riunione della Giunta regionale.

Si tratta di una sicura boccata d’ossigeno per l’Aou sassarese, considerata la necessità di potenziare la dotazione di alcune unità operative in sofferenza per la carenza di personale. Sarà possibile, inoltre, garantire l’attività di ricovero, aumentata dopo la chiusura del Policlinico di viale Italia.

«Ringraziamo il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu per il rispetto degli impegni assunti nei confronti della nostra azienda – commenta il direttore generale dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù – che si è fatta carico delle prestazioni di ricovero garantite dal Policlinico sassarese sino a novembre scorso. In questo modo per l’Aou sarà possibile superare una parte delle criticità segnalate in tema di dotazione organica e sostituzione del personale.»

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Su proposta del presidente Christian Solinas l’Esecutivo ha stabilito di attribuire le funzioni di responsabile dell’anagrafe per la stazione appaltante al direttore generale della CRC, Centrale regionale di Committenza.

Su proposta dell’assessore del Turismo, Gianni Chessa, la Giunta ha approvato in via definitiva, dopo aver ricevuto il parere della commissione consiliare competente, la modifica della delibera che proroga al prossimo 31 dicembre la data di scadenza entro il quale i bed & breakfast devono far pervenire alla Regione la documentazione riguardante la loro classificazione in stelle.

Su proposta dell’assessore dell’Industria Anita Pili, la Giunta ha dato il via libera al bilancio 2018 della Fluorite di Silus Spa e della società IGEA Spa.

Su proposta dell’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, l’Esecutivo ha dato il via libera alle modalità attuative degli interventi in favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri e Ottana Energia e S&B Olmedo, destinatari di procedura di licenziamento collettivo. In particolare, i 581 lavoratori interessati, a seguito di un apposto avviso pubblico, potranno optare fra il ricevere una quota/ristoro una tantum o il partecipare ad un cantiere lavoro. Delle procedure è stata incaricata l’Aspal. La cifra stanziata è pari a circa 5 milioni di euro.

Sempre su proposta dell’assessore Alessandra Zedda, la Giunta ha autorizzato la proroga della convenzione fra il ministero del Lavoro e la Regione, in materia di lavori socialmente utili. In particolare l’Esecutivo ha stabilito di confermare, sino al 31/10/2019, l’importo dell’assegno integrativo regionale destinato ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili (pari a € 407 mensili lordi per lavoratore). Il contributo forfetario lordo per le spese di attuazione poste in capo agli Enti utilizzatori è stato anch’esso confermato in € 300 per lavoratore;

Su proposta dell’assessore della Cultura, Andrea Biancareddu, la Giunta ha approvato il programma di spesa, per l’anno 2019, degli interventi previsti dalla legge regionale 20 settembre del 2006, per uno stanziamento totale di 4.008.100 euro. Si è deciso di riservare, per l’annualità 2019, una quota parte delle risorse destinate al capitolo della coproduzione di lungometraggi di rilevante interesse regionale, nella misura di 500.000 euro, per finanziare “opere prime” e di stabilire che, per quanto riguarda i progetti di didattica del cinema nelle scuole, nell’ambito del criterio di selezione “Progetto culturale”, venga data rilevanza, anche nell’annualità 2019, ai progetti presentati da istituti scolastici periferici con sede in Comuni non provvisti di sale cinematografiche o poveri di luoghi o istituti della cultura e che, per avere un numero più elevato di beneficiari, l’importo contributivo massimo concedibile sia fissato a 30.000 euro.

Su proposta dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, sono stati approvati gli accordi integrativi per la rideterminazione del fondo per l’emergenza sanitaria territoriale e per la definizione dei criteri d’accesso e modalità di partecipazione al corso che consentirà l’accesso di 60 medici nel sistema di emergenza-urgenza della Sardegna.

Sempre su proposta dell’assessore Mario Nieddu, è stato poi deciso l’impiego di 4 milioni di euro, provenienti da risorse inutilizzate in ATS, per la copertura del personale sanitario a tempo determinato in AOU Sassari e per l’attivazione del Sistema di trasporto d’emergenza neonatale.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, la Giunta ha deciso di spostare alla data del 31 luglio 2019 la scadenza per la presentazione, da parte delle compagnie barracellari, delle domande di contributo per il corrente anno. Le istanze andranno inviate all’indirizzo enti.locali@pec.regione.sardegna.it, solo attraverso l’apposita modulistica. Le domande già inviate, anche quelle pervenute oltre la scadenza del 30 aprile, non dovranno essere ritrasmesse, né potranno essere modificate.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna, la Giunta ha approvato proposta di ripartizione dei contributi a favore delle Associazioni fra Enti locali per l’anno 2019, pari a 200.000 euro, escludendo dai soggetti beneficiari l’Associazione Enti locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. La delibera sarà inviata al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della Commissione competente.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, la Giunta ha approvato il programma di ripartizione delle risorse (oltre 3 milioni di euro) in favore dei Comuni per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo i cui terreni insistono in prossimità di aree interessate da forme gravi di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile.

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«A pochi giorni dallo sblocco del turnover degli specialisti ambulatoriali, variamo un nuovo provvedimento che punta all’abbattimento delle liste d’attesa attraverso il potenziamento dei servizi erogati, e individua risorse importanti su diversi fronti.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta le nuove disposizioni in materia sanitaria indicate nel disegno di legge approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino.

Nella variazione di bilancio viene autorizzata la spesa di 3,5 milioni di euro nel triennio 2019-2021, per ciascun anno, per l’erogazione di prestazioni aggiuntive nei presidi territoriali.

«Con le risorse a disposizione aumenteremo il numero di prestazioni specialistiche a tutto campo – prosegue l’assessore Mario Nieddu – con il preciso obiettivo di ridurre i tempi d’attesa. Una misura che i cittadini attendono da tempo e che ci aspettiamo porti benefici in tempi rapidi».

Nel disegno di legge approvati anche 2,5 milioni di euro per le assunzioni di nuovi medici e per le prestazioni aggiuntive del personale convenzionato con il 118.

«Una misura necessaria – prosegue l’assessore della Sanità – per dare un segnale forte a un comparto in difficoltà, quello dell’emergenza-urgenza, che svolge un servizio fondamentale sul territorio. Oggi diamo risposte concrete a un servizio le cui carenze, da troppo tempo, pesano su operatori e cittadini.»

Nel provvedimento individuate anche risorse per potenziare l’ambito formativo con un milione di euro per le scuole di specializzazione e 400mila euro per i corsi di laurea nelle professioni sanitarie. Ammontano invece a 300 mila euro le risorse destinate alle prestazioni extra Lea per i pazienti affetti da patologie irreversibili.

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«Dopo aver scongiurato la sospensione delle attività del reparto di Neurochirurgia per il periodo estivo, ho voluto visitare il San Francesco per ringraziare personalmente gli operatori sanitari, che hanno permesso di dare continuità a un servizio fondamentale per il territorio del Nuorese e non solo.»

Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, oggi in sopralluogo all’ospedale San Francesco di Nuoro. Una ricognizione approfondita reparto per reparto, in linea con i sopralluoghi eseguiti negli ultimi tre mesi negli ospedali e presidi territoriali dell’Isola.

«Sin dall’inizio del mio mandato – aggiunge l’assessore Mario Nieddu – ho ritenuto che il modo corretto di affrontare i problemi fosse quello di toccarli con mano. Raccogliamo un’eredità pesante e stiamo lavorando seriamente per dare risposte. A Nuoro ho trovato una struttura valida, con diverse eccellenze e grandi professionalità, a testimonianza che non ci sono solo ombre nella nostra sanità, ma anche luci. Qualità che vanno preservate. Stiamo lavorando per trovare soluzioni per quanto riguarda la carenza di personale sanitario e confidiamo che molte criticità, come la carenza di posti letto in alcuni reparti possano essere risolti con la riorganizzazione dei servizi sul territorio.»

Al sopralluogo hanno partecipato anche la direttrice dell’Assl di Nuoro, Grazia Cattina, ed i consiglieri regionali del territorio Pierluigi Saiu, in prima linea sin dagli esordi della crisi dei reparti di Neurochirurgia e Chirurgia vascolare del San Francesco, e Giuseppe Talanas.

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«La vicenda dei lavoratori AIAS, oltre a colpirmi sul piano umano in quanto è inconcepibile che dei padri e delle madri debbano restare per mesi e mesi senza la possibilità di sostentare le proprie famiglie e vivere una vita dignitosa, rafforza in me la convinzione che è giunto il momento di chiarire una volta per tutte le diverse responsabilità insite nella vertenza e che negli ultimi anni, in particolare con la precedente giunta regionale di centrosinistra, non sono state, evidentemente, individuate.»

Il consigliere regionale del PSd’Az Fabio Usai ha iniziato così, ieri, il suo intervento nella “commissione di inchiesta” sull’AIAS.

«E’ arrivato il momento di fare piena chiarezza senza più ricorrere a sotterfugi, perdite di tempo o inutili scappatoie che non risolvono da una parte le problematiche dei lavoratori e dall’altra non concorrono a migliorare la qualità della prestazione sanitaria ai pazienti gravi in carico all’associazione – ha aggiunto Fabio Usai -. È preciso dovere dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, ovvero di colui che presiede il tavolo tecnico di ricognizione sui debiti-crediti dell’AIAS, ha affermato Usai, intervenire in maniera netta per fare finalmente chiarezza sui contenziosi economico-giudiziari che da anni contrappongono l’associazione di assistenza agli spastici all’azienda sanitaria e dunque all’amministrazione regionale.
Se è necessario, e sono certo che lo sia, il tavolo tecnico istituito per stabilire le rispettive responsabilità, nonché i crediti e debiti realmente dovuti, venga rafforzato con tutte le competenze umane necessarie per arrivare a questo scopo. È necessario rafforzare l’organismo con le migliori competenze umane e tecniche, onde evitare che lo stesso diventi un contenitore vuoto impossibilitato a compiere reali accertamenti sulle migliaia di documenti da analizzare e si ripetano gli errori del passato quando agli interventi (evidentemente) di facciata non hanno mai corrisposto risultati concreti.»

«Non c’è più un minuto da perdere – ha concluso Fabio Usai – i lavoratori attendono, legittimamente, risposte così come le famiglie dei pazienti, e in generale le attendono i cittadini stanchi di assistere a questo stillicidio di polemiche, accuse e proteste in una vertenza che da tempo ha assunto un carattere sociale di rilevanza regionale. Solo con l’accertamento delle rispettive responsabilità sarà possibile intervenire in modo puntuale sulla vertenza e normalizzare una situazione ormai diventata ingestibile. Innanzitutto, partendo dal riconoscimento degli stipendi dovuti ai dipendenti e la garanzia sul loro pagamento puntuale.»

Fabio Usai, al centro, tra il presidente della commissione d’inchiesta Gianfranco Ganau ed il presidente della commissione Salute e Politiche sociali Domenico Gallus.

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Con le audizioni dell’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, del direttore generale Marcello Tidore, e dei vertici dell’Associazione AIAS, sono iniziati questa mattina i lavori della commissione straordinaria d’inchiesta presieduta dall’on. Gianfranco Ganau.

Il presidente Gianfranco Ganau ha precisato in premessa che il compito della commissione, in ossequio al mandato del Consiglio regionale, è «prima di tutto chiarire quanto sia dovuto dalla Regione all’Aias, ricordando che i lavoratori vantano undici mesi di stipendi non pagati».

L’assessore Mario Nieddu ha spiegato alla commissione che nelle scorse settimane è stato «istituito in Regione un tavolo tecnico per verificare la bontà e l’ammontare dei crediti vantati. Nonostante tutto l’impegno, pensavamo che sarebbe bastato un mese per effettuare questo lavoro ma è necessario più tempo. Anche perché alcuni crediti risalgono addirittura al 1988 e sono migliaia le fatture da analizzare. Nel mentre, il Tribunale civile di Sassari ha ordinato alla Regione di firmare la convenzione triennale, che appunto è stata sottoscritta e ha validità sino al 31 dicembre 2021».

Dal punto di vista tecnico, una prima ricostruzione dei complessi rapporti di debito e credito è stata fornita da Marcello Tidore, direttore generale dell’assessorato alla Sanità e a capo del tavolo tecnico paritetico con AIAS, ATS ed ANCI. Secondo il dirigente «AIAS produce mediamente ogni anno 1110 fatture a fronte di prestazioni pagate in parte dalla Regione e in parte direttamente dal paziente o dal Comune di residenza del paziente. Per quanto riguarda il 2018 a fronte di una credito vantato da AIAS di circa 2,7 milioni di euro verso la Regione abbiamo accertato un debito effettivo di circa 200mila euro, già liquidati. Ci sono però alcune questioni tecniche non secondarie, come il fatto che a Carbonia AIAS operi per l’erogazione di servizi a pazienti psichiatrici in una struttura accreditata per la riabilitazione».

«Per il 2017 i crediti vantati erano di 713mila euro ma ne abbiamo pagati 42mila mentre per il 2016 AIAS vanta un credito di 2,5 milioni di euro ma non ritengo che il credito effettivo sia superiore a 1 milione», ha aggiunto Marcello Tidore.

Dopo gli interventi dei commissari è stata la volta del vicepresidente AIAS, Bachisio Molotzu, chiamato in audizione insieme al segretario Alfredo Paganelli. Quest’ultimo ha spiegato che «sino al 2016, nonostante i ritardi cronici della Regione, Aias riusciva comunque a garantire il pagamento regolare dei 13 stipendi a ogni dipendente. Sono state le banche a negare l’anticipo delle fatture quando la Regione ha iniziato a rinnovare la convenzione di mese in mese».

I lavori proseguiranno nel primo pomeriggio con l’audizione dei sindacati.