22 November, 2024
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La commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, lunedì 1 luglio visiterà i tre ospedali del Sulcis Iglesiente e l’ospedale di San Gavino Monreale. Il “Viaggio” all’interno della Sanità del “Sud Ovest Sardo”, inizierà alle 10.30 all’ospedale Sirai di Carbonia, proseguirà a Iglesias, al CTO e al Santa Barbara e si concluderà nel pomeriggio all’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale.

Le visite della commissione Salute e Politiche sociali, composta dal presidente Domenico Gallus (Udc), il vice Daniele Secondo Cocco (Leu), i segretari Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia) e Carla Cuccu (M5S) e i componenti Francesco Agus (Progressisti), Gianfranco Ganau (PD), Annalisa Mele (Lega), Antonello Peru (Forza Italia), Giorgio Oppi (Udc), Giovanni Antonio Satta (Riformatori sardi), Stefano Schirru (PSd’Az) e Fabio Usai (PSd’Az), arrivano 53 giorni dopo quelle effettuate dall’assessore Mario Nieddu.


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Il presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha firmato questa mattina la nomina dei componenti della commissione d’inchiesta sull’AIAS e l’ha convocata per mercoledì 3 luglio, alle 13.00.

«Come promesso – ha detto il presidente Michele Pais – ho accorciato i tempi di insediamento e da mercoledì la commissione potrà cominciare a lavorare per chiarire questa vertenza che coinvolge non solo i lavoratori ma anche gli assistiti e le loro famiglie.»

Era stato il Consiglio regionale il 25 giugno, approvando un ordine del giorno, a dare mandato al presidente del Consiglio per nominare i componenti della Commissione d’inchiesta sul perdurare sullo stato di insolvenza economica dell’AIAS nei confronti dei propri dipendenti, sulla qualità dei servizi e la tutela dei diritti dei lavoratori.

«La Commissione – sottolinea il presidente del Consiglio regionale – non dovrà avere nessun fine inquisitorio ma lavorare per chiarire, nel rispetto del regolamento e del mandato consiliare e, parallelamente al lavoro dell’assessore Mario Nieddu e della commissione Sanità, una vertenza acuitasi negli ultimi anni e che coinvolge numerosi lavoratori e pazienti, nonché il fondamentale servizio di assistenza.»

Fanno parte della commissione d’inchiesta i consiglieri: Francesco Agus (Progressisti), Michele Ciusa (Movimento 5 stelle), Angelo Cocciu (Forza Italia Sardegna), Michele Cossa (Riformatori sardi), Valerio De Giorgi (Misto), Michele Ennas (Lega Salvini Sardegna), Gianfranco Ganau (Partito Democratico), Eugenio Lai (Liberi e Uguali Sardegna), Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia), Giorgio Oppi (Udc Sardegna), Fabio Usai (Partito Sardo D’Azione).

Nella Prima seduta, presieduta dal presidente Michele Pais, saranno eletti il presidente della Commissione e l’Ufficio di presidenza.

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«Già l’anno scorso l’Associazione Nazionale Emodializzati aveva segnalato la carenza di personale sanitario nei centri dialisi del territorio regionale. A giugno 2018 il comitato regionale dell’ANED aveva inviato una lettera all’assessore alla Sanità per denunciare come la mancanza di organico fosse talmente grave da rendere persino impossibile offrire il trattamento di dialisi a turisti e non residenti. Nel corso dell’ultimo anno la situazione, purtroppo, è peggiorata. In particolare nella struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Sirai di Carbonia in cui attualmente vengono seguiti 84 pazienti, 12 dei quali ammessi al progetto di emodialisi notturna intermittente. Un progetto che ha permesso un notevole miglioramento dei pazienti e che oggi, data la grave carenza di organico, rischia di non poter proseguire nella sua attività di fondamentale importanza.»

E’ un quadro critico dalle serie conseguenze quello descritto dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, firmataria di una interpellanza sulla grave carenza di organico nei centri dialisi della Sardegna, con particolare attenzione alle criticità presenti nell’Ospedale Sirai di Carbonia.

La consigliera dei Cinquestelle, nella sua interpellanza, si sofferma sui risultati ottenuti dal progetto di Emodialisi notturna, una realtà che, oltre a due centri della Penisola, può vantare soltanto il presidio ospedaliero di Carbonia.

«I pazienti ammessi al progetto – aggiunge Carla Cuccu – sono testimoni di un tangibile miglioramento della qualità della vita non solo sul piano clinico ma anche sul versante sociale, lavorativo e relazionale, dato che il protocollo Tassin consente loro di lavorare in modo più regolare e di dedicare più tempo ed energie a passioni e affetti. Non possiamo privare i pazienti sardi di questo prezioso aiuto.»

Carla Cuccu si rivolge quindi all’assessore Mario Nieddu «per sapere se non ritenga necessario e urgente intervenire per garantire un’adeguata dotazione organica ai centri dialisi della Sardegna e in particolare alla S.C. di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Sirai di Carbonia, anche per assicurare la prosecuzione del progetto sperimentale di emodialisi notturna intermittente in atto presso la struttura».

 

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«In vista degli Stati generali della Salute, che stiamo approntando e che puntiamo ad avviare dopo l’estate, è stata l’occasione per un primo confronto con le associazioni che rappresentano i pazienti diabetici. Parliamo di una realtà che in Sardegna conta circa centomila malati, con l’incidenza più alta a livello nazionale per ciò che riguarda il diabete di tipo 1. Considerando, soprattutto, l’entità dal fenomeno sul nostro territorio, è apprezzabile che alcune associazioni abbiano deciso di unire le forze per portare avanti le istanze dei territori e il confronto con le istituzioni. Nel ridisegnare la sanità della nostra regione ci aspettiamo un contributo importante dal confronto allargato, in termini di ricerca delle soluzioni alle numerose criticità oggi presenti nel nostro sistema sanitario.»

Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu a margine dell’incontro con i rappresentanti di Rete Sarda Diabete, federazione che riunisce nell’isola sette associazioni di cittadini-pazienti diabetici della Sardegna.

«In questo primo incontro – spiega Riccardo Trentin, presidente di Rete Sarda Diabete – abbiamo apprezzato molto l’apertura e la disponibilità dell’assessore Mario Nieddu, a cui abbiamo sottoposto diverse criticità. Tra queste le forniture di microinfusori e materiale di consumo e monitoraggio continuo, a seguito della scadenza dell’accordo quadro siglato nel 2017, la revisione del protocollo di intesa “Scuola e Diabete”, scaduto nel 2018, e l’applicazione dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali. Abbiamo dato piena disponibilità all’assessore e confidiamo in una collaborazione costruttiva nell’interesse dei tanti pazienti della Sardegna.»

 

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Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge per interventi a favore dei lavoratori ex Sardinia Green Island. Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia e S&B Olmedo. La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito il presidente ha comunicato la costituzione della Giunta per il Regolamento. Completata inoltre la composizione della Giunta per le elezioni, che sarà presieduta dal vice presidente del Consiglio Giovanni Antonio Satta, e della commissione per la Biblioteca, che sarà guidata dall’altro vice presidente dell’Assemblea Piero Comandini.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere Ignazio Manca ha brevemente ricordato la figura dell’avvocato sassarese Dino Milia recentemente scomparso, ex consigliere regionale e parlamentare, oltre che presidente della Dinamo Basket di Sassari. Il presidente Michele Pais ha poi annunciato per la prossima settimana una commemorazione formale del Consiglio, alla presenza della famiglia dell’avv. Dino Milia.

Sempre sull’ordine dei lavori, il consigliere Piero Comandini (Pd) ha ribadito la sua richiesta della presenza in Aula del presidente della Regione Christian Solinas per riferire sulla vertenza del porto canale, sulla quale è in programma proprio domani un importante incontro a Roma.

Ancora sull’ordine dei lavori il consigliere dei Progressisti Francesco Agus si è associato alla richiesta, sollecitando inoltre la nomina del vice presidente della Regione prevista dallo Statuto. Il consigliere ha lamentato inoltre che, in occasione delle recenti designazioni disposte dal presidente, non tutti i capigruppo sono stati avvisati con la necessaria tempestività.

In riferimento alla presenza in Aula del presidente della Regione il presidente Michele Pais ha chiarito che il governatore, trattenuto da improrogabili impegni istituzionali, ha delegato la trattazione dell’argomento all’assessore del Lavoro Alessandra Zedda.

Successivamente il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge 17/A – Giunta regionale che, modificando una parte della Legge Finanziaria 2019, prevede interventi a favore dei lavoratori ex Sardinian Green Island, Keller, Vesuvius, Ottana Polimeri, Ottana Energia ed Sardabauxiti di Olmedo.

Illustrando il provvedimento il presidente della commissione Alfonso Marras (Riformatori) ha affermato che, fra le finalità condivise, ci sono quella di indennizzare i lavoratori destinatari di procedure di licenziamento favorendone la rioccupazione, garantire quanti non hanno trovato opportunità di reimpiego al termine del periodo di blocco aziendale ed infine, come nel caso di Ottana Energia, proteggere i lavoratori con ammortizzatori sociali in scadenza.

Per la Giunta l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda ha ricordato che, con la normativa vigente, ci sarebbe stato un blocco delle risorse disponibili ed un periodo di azione troppo limitato, per cui si sono introdotti elementi correttivi che consentiranno in alcuni casi di proteggere quote di lavoratori fino al 2020, rideterminando inoltre la stessa definizione giuridica dello stato di disoccupazione. Nella seconda parte della legge, ha aggiunto, c’è la novità di misure adeguata per gli ex Ila ed ex Alcoa che non avevano alcuna forma di sostegno, a testimonianza del fatto che crediamo in una politica non di assistenza ma di mantenimento di un legame con mondo del lavoro in attesa di progetto di rilancio. Il provvedimento interessa complessivamente 630 unità.

Per dichiarazione di voto, il consigliere Piero Comandini del Pd ha ringraziato sia l’assessore Alessandra Zedda che la Giunta per primi provvedimenti, legati al lavoro fatto nella precedente legislatura, sia in materia di urbanistica con la proroga del cosiddetto Piano casa che ora con una legge sul lavoro. Alla legge sono state apportate significative modifiche tecniche per proteggere alcune aliquote di lavoratori, ha sottolineato Piero Comandini, ma questo è avvenuto all’interno di un impianto comunque molto solido e di un indirizzo generale finalizzato alla ricerca di possibili acquirenti, un punto sul quale chiediamo alla Giunta un impegno preciso.

Successivamente il Consiglio ha approvato con 53 voti il passaggio della legge agli articoli.

Intervenendo sull’art 1 per dichiarazione di voto, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha messo l’accento sul fatto che si tratta di interventi di qualità decisi dalla precedente amministrazione. Sul piano procedurale, ha però osservato, non va taciuto che il provvedimento è arrivato in commissione Bilancio senza copertura finanziaria, fatto segnalato dagli uffici che ne hanno chiesto anzi la riscrittura. Il problema è stato poi risolto dall’assessore Alessandra Zedda, ha detto ancora il consigliere, che ha fatto le opportune correzioni aumentando anche la dotazione finanziaria: tuttavia è una prassi sbagliata, se di prassi si tratta, contraria alla Costituzione.

Il presidente della commissione Bilancio Paolo Truzzu, chiarendo di volersi rivolgere “a chi non vuol capire”, ha parlato di un episodio accaduto tante altre al volte risolto correttamente dalla commissione con un parere condizionato. Oggi, ha concluso, la legge ha piena copertura e, questo è vero, segna una continuità con il lavoro portato avanti dal centro sinistra nella precedente legislatura.

Successivamente il Consiglio ha approvato all’unanimità tutti i 4 articoli della legge.

Prima del voto finale, il consigliere del Pd ha presentato con altri un ordine del giorno nel quale si impegna la Giunta a favorire e sostenere le azioni di rilancio delle aziende in crisi, valorizzando conoscenze esperienze e professionalità maturate dai lavoratori.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha chiesto una breve sospensione dei lavori per verificare la possibilità di arrivare ad un ordine del giorno unitario.

Alla ripresa dei lavori, esprimendo il parere della Giunta, l’assessore dell’Industria Anita Pili ha dichiarato che, sulle vertenze all’attenzione del Consiglio, è in corso il lavoro congiunto di diversi assessorati per rilanciare le attività in crisi. L’assessore ha poi fornito alcune informazioni di dettaglio, sia sulla Keller, per la quale è stato chiesto la riapertura del tavolo tecnico presso il ministero in modo da poter valutare le due proposte pervenute, che su Ottana e Porto Torres per il rispetto degli accordi di programma, e Portovesme dove il discorso è ancora aperto perché i Sindaci dei Comuni interessati hanno lamentato di non essere stati adeguatamente coinvolti nei programmi di rilancio. L’esponente dell’Esecutivo si è dichiarata infine a favore dell’ordine del giorno.

Per l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda l’azione qualificante che si sta portando avanti riguarda il potenziamento delle politiche attive del lavoro, con le quali si sta cercando di attrarre nuovi investitori ed accelerare i tempi del recupero di molte aziende in crisi, anche con altre misure di supporto che saranno attivate a breve.

Per dichiarazione di voto, il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi ha auspicato che l’ordine del giorno sia sottoscritto da tutto il Consiglio, puntualizzando che nel caso di Portovesme le comunità hanno ragione a sentirsi escluse perché sono stati messi da parte quanti hanno veramente lottato per far ripartire Alcoa.

La seduta è stata nuovamente sospesa.

Alla ripresa dei lavori, l’ordine del giorno Piero Comandini e più è stato integrato con un riferimento più specifico alla salvaguardia delle esperienze professionali maurati dai lavoratori delle aziende in crisi.

Il consigliere Piero Comandini, come primo firmatario, ha detto di accogliere le integrazioni proposte.

L’ordine del giorno è stato quindi approvato all’unanimità con 54 voti e, subito dopo, il Consiglio ha espresso il voto finale sulla legge, con 52 voti.

Il parlamento sardo è poi passato all’esame della proposta di istituzione di una Commissione d’inchiesta sullo stato di insolvenza dell’Aias, ai sensi dell’articolo 125 del Regolamento del Consiglio regionale. L’on. Eugenio Lai (Leu) ha illustrato a nome di tutta l’opposizione la proposta e ha detto: «I diritti dei lavoratori sono negati in questo momento per quanto riguarda gli stipendi mensili ed è ancora più importante andare a verificare la situazione a seguito del tavolo attivato in Prefettura e delle dichiarazioni dell’assessore Mario Nieddu in commissione Sanità. Vogliamo certezza sui crediti che Aias ha verso la Regione e vogliamo sapere se è vero che l’Aias ha presentato soltanto il bilancio 2017. Vogliamo poi chiarezza sui servizi offerti e sulla situazione dei lavoratori, diretti e indotti. Non è dignitoso nemmeno che la nostra classe politica si trovi in questa condizione: dimostriamo che noi stiamo tra la gente e la difendiamo».

Per l’on. Annalisa Mele (Lega), di parere opposto, «è stupefacente che si chieda di istituire una commissione di inchiesta. Dove eravate in questi anni? E cosa facevate? Perché dovremmo verificare noi quel che dovevate verificare voi? E’ davvero incredibile».

L’on. Giorgio Oppi (Udc) è intervenuto: «Più volte in questi anni abbiamo chiesto all’assessore Luigi Arru di fare chiarezza e farci conoscere l’esatta situazione e questo non è mai accaduto. Non dobbiamo dimenticare che in più di una circostanza l’Aias ha sostituito il servizio sanitario pubblico ed è per questo che non si può svolgere un’indagine su un soggetto privato come l’Aias. Noi possiamo invece indagare in questa commissione sui rapporti tra Aias e l’assessorato alla Sanità».

Ha preso poi la parola, rafforzando il concetto appena espresso, l’on. Valerio De Giorgi (Fortza Paris), secondo cui «non è possibile attuare parti della richiesta e in particolare non è possibile verificare atti privati perché il Consiglio non ne ha il potere. Chiedo pertanto un parere sulla legittimità della istituzione di questa commissione d’inchiesta».

Per Leu ha preso la parola l’on. Daniele Cocco, che ha affermato la necessità di «andare a fondo e chiarire tutto. Dobbiamo intervenire per chiarire qual è la prospettiva di vita e quali sono i diritti dei lavoratori Aias. A nulla serve recriminare verso il passato e guardarsi sempre indietro: dobbiamo chiudere in maniera positiva questa vertenza e la commissione di inchiesta dovremmo chiuderla tutti, non per istituire un tribunale ma per conoscere i dati. Se in passato non sono arrivate le risposte questo non significa che non possano arrivare ora».

Il presidente Michele Pais ha messo in votazione la richiesta di sospensione avanzata dall’on. Valerio De Giorgi della proposta di istituzione della commissione di inchiesta.

Prima di procedere al voto, su richiesta di alcuni consiglieri la seduta è stata sospesa per alcuni minuti.

Alla ripresa dei lavori il presidente Michele Pais, ha concesso la parola al consigliere Valerio De Giorgi (Misto) che ha ritirato la richiesta di sospensiva con l’introduzione della specifica che l’istituenda commissione d’inchiesta potesse richiedere documentazione e quant’altro necessario, soltanto in riferimento ai fondi pubblici introitati dall’Aias.

Il capogruppo dei Riformatori sardi, Michele Cossa, ha avanzato quindi la richiesta di interruzione dei lavori dell’Aula che dopo una breve discussione, alla quale hanno preso parte i consiglieri Agus, Piu, Lai, Corrias e Mula, è stata approvata  a maggioranza.

Il presidente Michele Pais ha quindi comunicato il rinvio a domani della convocazione dell’ufficio di presidenza in programma alle 16.00; confermato la convocazione delle commissioni Sesta e Seconda in seduta congiunta alle 15.00 per svolgere alcune audizioni, ed ha dichiarato sospesi i lavori del Consiglio fino alle 16.00.

 

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«I dati sulla diffusione della Peste suina africana ci dicono che l’eradicazione è ormai a portata di mano. Da nove mesi non sono stati rilevati focolai nei suini domestici e la malattia è in via di autoestinzione nei cinghiali in molte aree della Sardegna, dove solo lo 0,1% degli esemplari controllati nell’ultimo anno sono risultati positivi al virus.»
Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu, a margine della visita degli ispettori della Commissione europea, iniziata oggi, con un focus sulla situazione attuale da parte dei tecnici dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Psa, e che si concluderà il 28 giugno. Grande attenzione della giunta regionale sul tema: presenti all’incontro di questa mattina anche gli assessori all’Ambiente, Gianni Lampis, e dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.
«Parliamo di un obiettivo raggiunto a fronte di importanti costi in termini di sacrifici per la Sardegna, e in particolare per gli allevatori e le comunità locali. Come già ribadito dal presidente Christian Solinas crediamo che oggi sussistano tutti i presupposti per richiedere la rimozione delle limitazioni alle esportazioni di prodotti suinicoli e ridare così respiro a un comparto con grandi potenzialità.»

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«Ancora oggi, dopo anni di vertenze, manifestazioni e scioperi da parte dei lavoratori che, giustamente, chiedono di essere pagati, a intascare i soldi è sempre e soltanto la famiglia Randazzo. Il sacrificio più grande viene chiesto ai dipendenti, che non sanno come pagare affitti, bollette, né come fare la spesa. Questa strada non è più percorribile. La Sanità sarda deve cambiare rotta. Voglio ricordare al Governatore e all’assessore Mario Nieddu che l’art. 1676 del codice civile, impone all’appaltante, in caso di morosità dell’appaltatore, di pagare direttamente i lavoratori. Una materia sulla quale si sono già espressi Tar e Consiglio di Stato.»

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della Commissione Sanità e prima firmataria di un’interpellanza sulla vertenza AIAS, interviene così alla vigilia del nuovo sit-in organizzato dai lavoratori AIAS per domani mattina, sotto il Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari.

«Medici, infermieri, Oss, intere categorie di lavoratori si trovano in una situazione di estrema sofferenza finanziaria. I lavoratori sono stanchi di sentirsi dire che devono pazientare, che devono aspettare l’esito del tavolo tecnico. Sono d’accordo con il coordinamento Usb sul fatto che la Regione debba rivedere l’accordo in essere e dettare condizioni più rigide all’Assistenza italiana spastici – aggiunge Carla Cuccu -. Vorrei sapere quali sono i tempi che l’assessore Mario Nieddu e il presidente della Regione intendono rispettare per arrivare alla chiusura del tavolo tecnico. Non solo: assieme ai lavoratori e ai sindacati, chiedo di poter avere garanzie sull’affidabilità dell’AIAS alla luce dell’ultimo incontro, nel quale, la dirigenza non ha presentato la documentazione richiesta imponendo di fatto un ulteriore e dannosissimo rinvio dei lavori.»

«Vorrei sapere – conclude Carla Cuccu – in che modo Regione e AIAS intendano occuparsi di tutti quei lavoratori ai quali l’AIAS non ha rinnovato il contratto e che oggi si trovano disoccupati.»

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«Se prima avevamo solo un sospetto oggi siamo quasi convinti che la volontà del presidente Christian Solinas e dell’assessore Mario Nieddu non sia quella di voler destituire l’Ats. Se le intenzioni fossero quelle dichiarate, ci spieghino com’è possibile che anche ieri il direttore Fulvio Moirano abbia potuto firmare l’ennesima delibera. Siamo alle solite. Gli atti del Governatore non vengono rispettati. Fulvio  Moirano fa orecchie da mercante e gestisce l’Ats come se fosse di sua proprietà. Come se fosse casa sua potremmo azzardare, dato che sta continuando a procedere con delibere e atti di approvazione di conferimento di incarichi funzionali. Atti illegittimi di “straordinaria amministrazione”. Attendo l’immediato intervento del governatore e dell’assessore Mario Nieddu perché questa è un’evidente presa in giro. E sono certa che nessuno dei due intenda farsi prendere in giro.»

La capogruppo del M5S Desirè Manca, rivolge nuovamente il suo appello al presidente Christian Solinas ed all’assessore Mario Nieddu alla luce della delibera firmata ieri dal presidente dell’Ats Fulvio Moirano, su proposta del direttore del Dipartimento Risorse Umane Luciano Oppo, avente ad oggetto l’attivazione delle strutture Complesse di Ostetricia e Ginecologia afferenti ai presidi Unici di Area omogenea.

«Christian Solinas – ricorda Desirè Manca – aveva preso la decisione di consentire a Fulvio Moirano di emettere soltanto atti di ordinaria amministrazione, fino alla fine del suo mandato prevista per il 30 giugno prossimo. Un invito a Fulvio Moirano ad astenersi dall’adottare atti che esulino dall’ordinaria amministrazione che evidentemente non è stato recapitato, o non è stato recepito. Perché l’Ats sta continuando palesemente a violare le direttive.»

«Come Gruppo M5S lo abbiamo già fatto presente, ma non ci stancheremo di sicuro oggi di ripeterlo. Non ci stancheremo Governatore, restiamo vigili e purtroppo quello che sta accadendo non ci piace per niente. È un segnale allarmante che denota la vostra totale incapacità a far rispettare le decisioni politiche da Voi intraprese.  Se questo è il preludio della vostra azione politica, è la dimostrazione della differenza tra la politica del promettere e quella dell’agire. Prima i sardi dicevate, ma state permettendo ad un non sardo nominato tra le file del precedente governo regionale del Partito Democratico di continuare a distruggere totalmente la sanità sarda. E se il buongiorno si vede dal mattino – conclude il capogruppo del M5S in Consiglio regionale -, non osiamo pensare a cosa succederà nei prossimi cinque anni di vostro governo.»

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Carenza di personale, condizioni di lavoro nelle strutture sanitarie dell’Isola e riforma della rete ospedaliera: sono alcuni dei temi emersi nel corso dell’incontro di oggi tra l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ed i rappresentanti regionali del sindacato degli infermieri “Nursing up”.

«Un confronto in linea con quelli avuti negli ultimi tre mesi, utile per raccogliere criticità e proposte da chi ogni giorno lavora in prima linea per garantire i servizi – ha spiegato l’assessore Nieddu -. Un contributo che contiamo possa aiutarci a rimodellare il sistema sanitario una volta avviati gli Stati generali della Salute, che con una partecipazione allargata, funzioneranno da distillatore delle soluzioni.»

«Condividiamo il percorso indicato dall’assessore, che propone l’integrazione della riforma della rete ospedaliera e della rete territoriale – hanno commentato Diego Murracino e Alessandro Nasone, segretari regionali Nursing up -. Abbiamo chiesto e concordato che venga effettuata una rivalutazione della normativa regionale sui criteri di accreditamento che oggi individuano organici con un numero di operatori insufficiente a garantire i turni di lavoro nel rispetto delle norme contrattuali. Chiediamo alla Regione un impegno preciso e abbiamo garantito all’assessore Mario Nieddu piena disponibilità a confrontarci su ogni punto.»

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Si è concluso nel primo pomeriggio il presidio di una rappresentanza di lavoratori Eurallumina davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari. La Rsu aveva inoltrato una richiesta di chiarimenti urgenti in merito al procedimento autorizzativo di fatto in fase di sospensione dalla delibera della Giunta Pigliaru del 22 febbraio scorso. Le interlocuzioni avute in precedenza con gli assessori dell’Ambiente e della Sanità erano state valutate insufficienti. La Rsu dello stabilimento di Portovesme oggi ha incontrato l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis, al quale sono state esternate le preoccupazioni per il dilatarsi dei tempi per la conclusione dell’iter, per la definitiva deliberazione della VIA e le gravi ripercussioni, con la messa a rischio degli investimenti della Rusal ed il conseguente possibile licenziamento collettivo di tutti i lavoratori.

L’assessore ha confermato il massimo impegno per la conclusione del procedimento, in collaborazione con il collega della Sanità Mario Nieddu, con il quale il 26 giugno effettuerà un passaggio verso gli enti accreditati per le valutazioni, ritenuto utile per sollecitare risposte ai quesiti tecnici che sono stati richiesti. Per il giorno successivo, il 27 giugno, è stato convocato un incontro tecnico tra gli uffici dello Sva dell’assessorato dell’Ambiente e l’assessorato della Sanità, la proponente Rusal Eurallumina ed altri comparti aventi competenze nel procedimento.

La Rsu ha annunciato che sarà presente ad attendere gli sviluppi di una riunione che, essendo la prima di carattere ufficiale dopo il 22 febbraio, che potrebbe essere ancora interlocutoria. Tempi che diventano ogni giorno che passa sempre più insostenibili per chi subisce il dramma del concretizzarsi dell’incubo della perdita del posto di lavoro e che, senza soluzione, a breve porteranno ad un innalzamento del livello della tensione e della protesta.

Nella stessa sede, si è svolto un incontro con l’assessore regionale dell’Industria Anita Pili, con la quale dal suo insediamento i rapporti sono continui. Pur non avendo ruolo diretto nel procedimento, essendo la vertenza comunque di sua competenza, l’assessore dell’Industria sta seguendo da vicino gli sviluppi dell’iter.

Sul fronte decarbonizzazione, che coinvolge tutto il comparto industriale sulcitano e regionale, la posizione dell’assessore dell’Industria e dell’intera Giunta Solinas, è quella di insistere sul Governo, affinché la specificità della Sardegna venga riconosciuta, con una proroga rispetto al 2025, ma in primis la soluzione strutturale per l’energia, che ponga le aziende ed i lavoratori dell’Isola in condizione di parità con le altre regioni italiane. I lavoratori dell’Eurallumina saranno presenti ancora a Cagliari lunedì prossimo, 24 giugno, all iniziativa unitaria organizzata da Cgil, Cisl e Uil confederali e delle categorie dell’Industria del Sulcis iglesiente, in occasione dell’incontro previsto per le ore 11.00 in prefettura con il dottor Bruno Corda, a Cagliari, al quale parteciperanno i sindaci del territorio, nel corso della quale verrà esposta, con la richiesta di trasferirla al Governo nazionale, la gravità emergenziale determinata dalla prospettata fermata della centrale termoelettrica Grazia Deledda entro il 2025.
Stamane ha portato ancora una volta solidarietà ai lavoratori, l’ex magnifico rettore dell’Università di Cagliari, il prof. Pasquale Mistretta, che in varie occasioni ha preso posizione a favore delle rivendicazioni dei lavoratori Eurallumina ed ha contestato le tesi contrarie al progetto sui temi
paesaggistici.