Carla Cuccu (M5S): «Dall’Iglesiente al Cagliaritano, le condizioni della Sanità in Sardegna sono al limite del collasso».
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Dall’Iglesiente al Cagliaritano, le condizioni della Sanità in Sardegna sono al limite del collasso. Anche oggi la stampa ci dà notizia di carichi di lavoro insostenibili per i medici dell’ospedale cagliaritano Santissima Trinità, in parte dovuti alla chiusura del reparto Urgenze all’ospedale Marino.
Resta altissima l’attenzione della consigliera del M5S Carla Cuccu in materia emergenza sanitaria: «Le eccellenze sanitarie cittadine del capoluogo sardo – denuncia Carla Cuccu – non possono reggersi esclusivamente sulle elevate capacità del personale medico, paramedico e infermieristico che ogni giorno viene demotivato da scelte aziendali totalmente sconnesse dalle reali esigenze dell’Isola e incapaci di garantire una sanità adeguata e efficace. Questo è un chiaro sintomo di come dalla sanità debba essere esclusa la politica per riportare l’attenzione sulle professionalità, sugli operatori che, in prima linea, svolgono il proprio lavoro con zelo e attenzione al malato. Operatori che a inizio giungo stanno già facendo i salti mortali per sopperire alle innumerevoli carenze in termini di personale e strumentazione».
«A Cagliari – aggiunge Carla Cuccu – apprendiamo che dopo la chiusura del Marino alle urgenze è stata istituita la week surgery. Ciò significa che la chirurgia dell’ospedale funziona soltanto in orari prestabiliti, con l’inevitabile risultato di far piombare nel caos gli altri ospedali cittadini. Mi chiedo con quale criterio sia stata presa questa scelta. Continuerò a vigilare a oltranza affinché l’assessore alla Sanità Mario Nieddu e la Giunta lavorino al ripristino della nostra rete sanitaria, ridotta oggi a un colabrodo da scelte aziendali scellerate.»
Un occhio di riguardo è rivolto alle patologie mentali, «trascurate da sempre. Purtroppo, nel nostro Paese le patologie psichiatriche non vengono ancora considerate con la dovuta attenzione. La sanità mentale rappresenta un tassello della sanità pubblica anche e soprattutto in termini di prevenzione, perché solo attraverso il supporto agli operatori, ai malati e ai familiari finora abbandonati al loro destino, sarà finalmente possibile garantire una qualità della vita soddisfacente alle persone che soffrono e allo stesso tempo razionalizzare i costi della spesa sanitaria regionale».
«La Sanità cagliaritana – sottolinea ancora la consigliera pentastellata – deve essere ricostruita dalle fondamenta rimettendo il cittadino al centro della sua programmazione. I pazienti non possono essere considerati alla stregua di numeri utili solo al conteggio quando si tratta di raggiungere budget aziendali.»
Infine, il richiamo all’annuncio dello sblocco del turn over da parte del ministro della Salute Giulia Grillo: «Grazie a un’intesa Stato-Regioni è stato raggiunto lo sblocco del turn over, atteso da 15 anni, che permetterà alle aziende sanitarie di investire sulla salute dei cittadini. Il diritto alla salute, garantito dalla nostra Costituzione, non può più restare un mero slogan ma deve tradursi in azioni concrete, in programmazione e finanziamenti, e deve farlo al più presto possibile».