22 November, 2024
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«È stato un confronto aperto e costruttivo, l’occasione per fare il punto sull’emergenza che affligge l’ospedale di Lanusei, fare chiarezza sugli strumenti a oggi messi in campo per consentire la riapertura del reparto di Ortopedia, nonché raccogliere e valutare nuove proposte.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha commentato l’incontro di questa mattina in assessorato con i sindaci della Conferenza socio sanitaria territoriale dell’Ogliastra, al quale ha partecipato anche il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano.

«Le preoccupazioni dei sindaci sono quelle dei cittadini. Ho voluto dare precise rassicurazioni – ribadisce l’assessore della Sanità – non esiste una volontà politica indirizzata alla chiusura dei presidi sanitari dell’Isola, tantomeno l’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, che eroga servizi indispensabili all’interno di un territorio bellissimo, ma complicato sotto il profilo orografico e dei collegamenti.»

Sul reparto di Ortopedia, l’assessore Mario Nieddu ha precisato: «Il problema è di origine strutturale ed è dovuto alla carenza di specialisti nell’Isola, che dipende da una programmazione assente da tempo nell’ambito della formazione. Per Lanusei ci siamo attivati da subito per trovare una soluzione, ma le strade vagliate non hanno prodotto alcun risultato. Con i sindaci ho preso l’impegno di fare un nuovo tentativo nelle direzioni già intraprese e di valutare la praticabilità di due nuove opzioni: la prima è quella di sondare la possibilità di attingere dalle graduatorie degli specialisti ambulatoriali, la seconda è quella di un bando di gara rivolto alle società e cooperative di medici per la fornitura del personale necessario».

Sulla carenza di medici l’assessore alla Sanità ha aggiunto: «Ci siamo già attivati per scongiurare che quanto accaduto per il reparto di Ortopedia di Lanusei possa ripetersi per la Chirurgia, ma confido che l’azione preventiva porti risultati positivi. In ogni caso l’obiettivo è quello di uscire dalla logica emergenziale e dare risposte strutturali al territorio e all’intero sistema sanitario dell’isola, anche portando le nostre istanze sui tavoli nazionali».

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«Sul Mater Olbia non ci sono smentite, né contraddizioni in nessun termine. Tantomeno da parte della maggioranza.» L’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu replica così a quanto riportato dai media a seguito del sopralluogo effettuato dalla Commissione Sanità nella giornata di ieri.

«Nel corso della mia audizione in Commissione il 21 maggio – spiega Mario Nieddu – ho riportato quanto rilevato durante la mia visita al nuovo ospedale il 15 aprile. Sull’alto livello della dotazione tecnologica della struttura mi ero già espresso subito dopo la visita; considerazioni che ho confermato e che qualcuno ha forzatamente voluto considerare inconciliabili con lo stato generale di una struttura che, al tempo, mostrava numerose aree ancora in fase di costruzione, nonché reparti e sale prive di arredi.»

Il 15 aprile, con l’assessore Mario Nieddu, avevano partecipato alla visita del Mater Olbia anche l’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, i consiglieri regionali, Piero Maieli e Giovanni Satta, nonché il deputato e membro della commissione Sanità della Camera, Guido De Martini.

«A distanza di un mese e mezzo da quella visita – conclude l’assessore della Sanità – non posso che essere felice del fatto che i lavori stiano procedendo con celerità e che la Commissione presieduta dall’onorevole Domenico Gallus abbia trovato una situazione, evidentemente, molto migliorata rispetto ad aprile.»

 

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«Nessuna indicazione ai sindacati in merito alla proroga o al futuro della convenzione ad Aias.» Lo precisa l’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, in merito a quanto riportato dalla stampa locale in riferimento all’incontro avvenuto ieri fra l’assessore e le sigle sindacali Ugl, Fials, Isa, Confintesa, Css, con la partecipazione del Comitato spontaneo dei lavoratori. «Finché il tavolo tecnico non concluderà le verifiche in corso – spiega Mario Nieddu – qualunque soluzione resta aperta. Di sicuro, quando verrà il momento, coinvolgeremo tutte le sigle sindacali. I punti fermi restano la continuità dei servizi erogati all’utenza e la tutela dei lavoratori». E proprio sul tavolo tecnico, convocato oggi in assessorato: «“L’associazione aveva preso l’impegno preciso a fornire tutte le informazioni sui bilanci, in grado di consentire le verifiche sui crediti che la stessa Aias sostiene di avere nei confronti di Ats e quindi della Regione. Parte di questa documentazione non è stata fornita, nonostante il sollecito a mantenere l’impegno preso. Oggi Aias si è presentata al tavolo, ancora una volta, senza la documentazione richiesta. Questo ci ha spinto a decidere per la sospensione del tavolo».

«Ad oggi – aggiunge l’assessore Mario Nieddu – gli unici dati completi sono quelli relativi agli anni 2017 e 2018. Il quadro emerso è quello di crediti significativamente inferiori a quelli dichiarati dall’associazione. Il tavolo ha svolto un lavoro puntuale, non vorrei che da parte di Aias ci fosse la volontà di interrompere questo percorso. Confidiamo ancora che nella giornata odierna Aias fornisca quanto promesso.»
Sul decreto ingiuntivo reso esecutivo dal tribunale di Olbia nei confronti di Ats, l’assessore precisa: «L’impegno preso con i sindacati è quello di verificare la situazione».

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«Le “Gravi e persistenti carenze di organico” con le quali è stata motivata la chiusura dell’Ospedale di Lanusei devono essere risolte al più presto. Un territorio come quello ogliastrino non può essere privato dei servizi a causa di una politica sanitaria carente che, negli ultimi anni, non ha riposto la dovuta attenzione alla formazione degli specialisti necessari a ricoprire i ruoli oggi vacanti. Personalmente sono favorevole al coinvolgimento di medici già in pensione che metterebbero, certamente, esperienza e professionalità a servizio della collettività. Una soluzione adottata in Veneto a marzo di quest’anno, dove è stata approvata una delibera per l’assunzione a tempo determinato di medici in pensione per garantire i livelli essenziali di assistenza in caso di carenza di medici negli ospedali.»

Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, segretaria della VI commissione Sanità porta la sua solidarietà ai cittadini ogliastrini, ai lavoratori, a tutti i componenti del comitato spontaneo “Giù le mani dall’Ogliastra”, che in sit-in a Cagliari hanno dato voce alle istanze del territorio.

Quello di Carla Cuccu è un intervento che punta a trovare una soluzione tampone per superare questo momento di estrema emergenza: «L’inserimento di professionisti in pensione – aggiunge Carla Cuccu – è inoltre propedeutica ai bandi di concorso. In questo modo inoltre i giovani medici in attesa di assunzione potranno iniziare già in fase di tirocinio a lavorare affianco ai colleghi in pensione, con un conseguente passaggio di consegne dalla vecchia alla nuova generazione di professionisti che giova all’intera categoria».

La chiusura dell’Ospedale è da scongiurare: «E’ preferibile garantire i servizi sanitari ai cittadini, nonostante le criticità e seppur in stato d’emergenza, che chiudere direttamente i battenti e procedere alla chiusura delle degenze e dell’attività chirurgica – dice Carla Cuccu -. In attesa di soluzioni definitive, che l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha già iniziato a studiare propongo che vengano messe in campo tutte le energie possibili per poter offrire azioni concrete utili a scongiurare la chiusura, anche temporanea, dell’Ospedale di Lanusei».

La priorità per la consigliera del Movimento 5 Stelle resta «la cura delle persone. Finché non sarà risolto a monte il problema, la Regione dovrebbe individuare i vuoti nelle piante organiche e attivarsi per poter conferire incarichi di lavoro autonomo ai professionisti in pensione».

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Ha espresso soddisfazione l’assessore della Sanità della Regione Sardegna, Mario Nieddu, per la delibera n. 20/27 «Progetto di politiche attive del lavoro in favore del personale sanitario del Policlinico Sassarese volto alla realizzazione di misure finalizzate all’abbattimento delle liste d’attesa», approvata in Giunta su proposta dello stesso assessore del Lavoro Alessandra Zedda, d’intesa con l’assessore della Sanità.

«Una misura che ci permette di raggiungere due obiettivi, salvaguardare i lavoratori del policlinico sassarese e abbattere le liste d’attesa.»

«Si tratta – ha spiegato l’assessore del Lavoro – di misure individuate per far fronte alla grave situazione in cui versa il personale sanitario dipendente del Policlinico sassarese, evitando il rischio di uno stato di disoccupazione.»

È il risultato dell’accordo sindacale, sottoscritto lo scorso 15 maggio, tra gli Assessorati regionali del Lavoro e della Sanità e le sigle sindacali Cgil e Fp-Cgil, Fp-Cisl e Uil-Fpl, che ha il duplice obiettivo di realizzare un progetto di politiche attive del lavoro e di scongiurare la richiesta di attivazione della procedura di licenziamento collettivo.

Alla fine di giugno sono circa un centinaio gli operatori sanitari che usciranno dalla copertura degli ammortizzatori sociali attualmente attivi. Il progetto, che sarà attivato da Aspal e per cui sono state stanziate risorse per 738.000 euro, «consentirà agli operatori sanitari del Policlinico – spiega l’assessore Mario Nieddu – di prestare servizio negli altri presidi sanitari del sassarese, rafforzandone gli organici, e di ricevere un’integrazione salariale sino al 31 dicembre».

«Il lavoro di concerto fra Sanità e Lavoro – conclude l’assessore Alessandra Zedda – ha permesso di dare una risposta rapida all’appello dei lavoratori e sindacati, dando vita a un progetto di politiche attive che tutelerà il lavoro, impedirà la dispersione delle professionalità, con ricadute sui cittadini, grazie all’abbattimento delle liste d’attesa.»

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«Ho dato mandato alla nostra struttura di fare quanto necessario per l’attivazione del Percorso diagnostico-terapeutico, assistenziale (PDTA), per la presa in carico delle persone affette da sclerosi multipla.»

Lo ha annunciato l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, nel corso del convegno organizzato a Cagliari dall’Aism (associazione italiana sclerosi multipla). Un documento, il PDTA, nato dal tavolo tecnico permanente di cui fanno parte l’assessorato, gli specialisti dei presidi dei centri regionali per la sclerosi multipla, Ats, le Assl e le associazioni, con l’obiettivo di stabilire percorsi omogenei per la presa in carico e il trattamento delle persone affette dalla patologia che in Sardegna registra un’alta incidenza (oltre 6.000 malati, il doppio della media nazionale). «Un percorso, quello del Pdta, – ha aggiunto l’assessore della Sanità – frutto di un lavoro puntuale che tiene conto non solo di aspetti sanitari strettamente legati alla patologia, ma anche sociali».

Sulle questioni emerse durante l’incontro, anche la necessità di dotare il sistema sanitario del registro di patologia, gli aspetti legati alla riabilitazione e l’accesso ai nuovi farmaci. «Abbiamo intenzione di continuare a lavorare per trovare soluzioni che diano risposte ai bisogni di chi è affetto da sclerosi multipla e migliorare i servizi erogati dal sistema sanitario. In questo senso continuerà a essere indispensabile il ruolo del tavolo tecnico». Sulle cure l’assessore Mario Nieddu ha anche preso l’impegno di «fare tutto il possibile per accelerare l’iter di prescrivibilità dei nuovi farmaci».

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«Nessun presidio sanitario sarà chiuso, tantomeno uno così importante come quello dell’ospedale di Lanusei, per cui non è contemplato nemmeno un ridimensionamento.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha voluto rassicurare in tal modo i sindaci dell’Ogliastra, ricevuti oggi in commissione Sanità, a margine del Consiglio regionale. Sul problema della carenza di specialisti, che pesa sul reparto di ortopedia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede, l’assessore ha aggiunto: «L’impegno profuso per risolvere l’emergenza è stato massimo da subito e siamo a lavoro per scongiurare che questo tipo di problema possa ripetersi».

Presenti all’incontro, oltre ai sindaci, il presidente della commissione regionale Sanità, Domenico Gallus, l’assessore dei trasporti, l’ogliastrino Giorgio Todde, ed il consigliere regionale e sindaco di Baunei, Salvatore Corrias.

Mario Nieddu, prima di lasciare la seduta, per partecipare ai lavori dell’aula consiliare, ha confermato ai presenti la disponibilità a incontrare i sindaci della conferenza socio sanitaria territoriale il 4 giugno alle ore 10.00, in assessorato, a Cagliari. All’incontro prenderà parte anche il direttore generale di Ats, Fulvio Moirano.

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L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, con una comunicazione formale al presidente della Conferenza socio sanitaria territoriale dell’Ogliastra e sindaco di Lanusei, Davide Burchi, ha dato la propria disponibilità a incontrare i sindaci della conferenza il 4 giugno, alle ore 10.00, presso l’assessorato.

«La disponibilità a incontrare i rappresentanti del territorio non è mai venuta meno – spiega l’assessore Nieddu – l’auspicio è che ci sia la volontà di incardinare il confronto su posizioni responsabili e costruttive, nel rispetto dei cittadini.»

Sulla questione del reparto di ortopedia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede, l’assessore alla Sanità aggiunge: «Non stiamo lasciando niente di intentato, ma al momento la carenza di medici specializzati ci ha impedito di trovare una soluzione per la riapertura del reparto. Non c’è nessuna intenzione di depotenziare l’ospedale di Lanusei e anzi stiamo lavorando alla ricerca di soluzioni strutturali che impediscano in futuro emergenze come quelle che il presidio sta vivendo ora».

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In occasione della Giornata del Sollievo per la promozione della terapia del dolore e della Giornata nazionale del Respiro e del fumo, l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ha visitato stamane l’ospedale Binaghi di Cagliari, dove, dalle 9.00 alle 11.00, si è svolto un open day con visite mediche gratuite.

«Un momento importante – spiega l’assessore – per informare i cittadini. Due giornate in una per ricordare da un lato che la prevenzione è alla base di una sanità che funziona e, dall’altro, che non soffrire è un diritto.»

L’appuntamento è stato anche occasione per un sopralluogo alla struttura ospedaliera di Cagliari, dove è presente il centro regionale per la diagnosi e cura della sclerosi multipla.

«Le ricognizioni proseguiranno in tutta la Sardegna – spiega l’assessore – per valutare l’adeguatezza dei servizi e delle strutture e avere un confronto diretto con gli operatori sanitari.»

L’assessore Mario Nieddu ha poi annunciato che il prossimo venerdì 31 maggio parteciperà al convegno regionale promosso dall’Aism sul tema della sclerosi multipla. L’iniziativa, che inizierà alle 15.00, si svolgerà nell’aula 1 di Palazzo Baffi, polo giuridico-economico in via Sant’Ignazio da Laconi, a Cagliari. 

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Questa mattina, negli uffici dell’assessorato regionale della Sanità, l’assessore Mario Nieddu ha incontrato i rappresentanti delle sigle sindacali regionali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil e la federazione dei sindacati indipendenti FSI USAE. Al centro dei due incontri, avvenuti separatamente, la riforma del sistema sanitario regionale e la situazione dei lavoratori del comparto.

«Ho ritenuto utile – spiega l’assessore Mario Nieddu – soprattutto in questa fase, incontrare i sindacati, per chiarire la linea di questo assessorato e porre le basi di un confronto che non dovrà mai mancare, nel pieno rispetto delle norme contrattuali. Le difficoltà che il nostro sistema sanitario attraversa pesano in maniera rilevante sugli operatori del comparto. Criticità che il personale sta affrontando ormai da tempo con professionalità e spirito di servizio. Supportare gli operatori – conclude Mario Nieddu – significa supportare i cittadini e i territori, per cui la nostra attenzione è massima.»