Ha preso il via oggi il progetto “Un minuto per la vita” che coinvolgerà 1.000 alunni delle prime classi delle Primarie di Sassari. Per il prossimo anno, l’Aou pensa di allargarlo a livello provinciale.
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Sono entrati in fila per due, mano nella mano, occhi vispi e tanta curiosità. Hanno percorso il corridoio degli ambulatori, hanno salutato medici e infermieri e hanno, da subito, preso “possesso” della sala giochi del reparto. Con loro due maestre delle classi prime della scuola primaria di Li Punti e cinque mamme. Sono i primi alunni delle scuole cittadine che hanno aderito al progetto “Un minuto per la vita”, il progetto della Cardiologia pediatrica dell’Aou di Sassari che ha l’obiettivo di individuare eventuali patologie che costituiscono un fattore di rischio per morte improvvisa.
I primi 16 bambini sono arrivati questa mattina, a bordo di uno scuolabus messo a disposizione dall’Atp. Nella sala giochi-d’attesa hanno aspettato il loro turno, sotto gli occhi vigili delle maestre e delle mamme. E poi, uno per volta, accompagnati dalle infermiere e dalle dottoresse della Cardiologia pediatrica, con tutta tranquillità si sono sottoposti all’Ecg e alla visita.
Il progetto, infatti, prevede una visita cardiologica ed un Ecg ai bambini delle sole prime classi delle scuole primarie. E così, tutti i venerdì, sino a maggio, per un giorno a settimana i medici della struttura diretta da Mario Pala saranno impegnati nello screening di una-due classi per volta, a seconda del numero dei bambini. Il progetto prevede il controllo di circa 1.000 alunni di 44 prime elementari dei 9 istituti comprensivi della città.
«Questo progetto – ha detto il responsabile del reparto di Cardiologia pediatrica Mario Pala – rappresenta una sfida per la Cardiologia moderna. Molte morti che noi chiamiamo di tipo elettrico, sono di origine cardiaca e la causa va individuata semplicemente con l’elettrocardiogramma, un esame che, a cent’anni dalla sua invenzione, è validissimo per individuare questo tipo di patologie.»
L’iniziativa nasce quindi dalla volontà di prevenire la morte cardiaca improvvisa che, al giorno d’oggi, rappresenta circa il 45 per cento delle morti di origine cardiovascolare. Si tratta di una prima e importante esperienza, perché può considerarsi un vero e proprio screening di massa che, in Sardegna, non è mai stato fatto su bambini in tenera età. Il progetto, inoltre, mira a individuare eventuali cardiopatie congenite e, se necessario, avviare i piccoli pazienti a ulteriori accertamenti.
«Contiamo di presentare questo progetto anche il prossimo anno – ha aggiunto Mario Pala – con l’obiettivo di estendere questa attività di prevenzione agli alunni delle prime classi delle scuole della provincia. Un progetto ambizioso, che pensiamo di portare avanti anche con il contributo di privati. Tra questi il gruppo folk San Nicola di Sassari che, il 25 gennaio con lo spettacolo in programma al Teatro comunale, si è messo a disposizione per una raccolta di fondi per l’acquisto di macchinari utili agli esami cardiologici. Un contributo potrà arrivare anche dalla Conad di Sassari che si è resa disponibile a co-finanziare l’iniziativa a respiro provinciale, assieme ad altri privati.»
Il progetto vede coinvolte la Cardiologia pediatrica dell’Aou di Sassari, il comune di Sassari, l’Atp e la Fondazione di Sardegna.