22 November, 2024
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Ha incantato il pubblico con la sua verve ironica, la sua semplicità e la simpatia, ma tra le doti che Carlo Verdone in questi giorni in Sardegna ha fatto più apprezzare di sé c’è sicuramente l’umiltà. Quell’umiltà che solo i grandi sanno avere. Nella Sala convegni del THotel sabato sera, a Cagliar,i c’è stato un vero bagno di folla per l’attore e regista romano, che ha ricevuto il Premio alla carriera dell’Alambicco dalle mani del direttore artistico Alessandro Macis, presidente dell’associazione culturale attivissima in campo cinematografico, accompagnato da Patrizia Masala, che ha letto le motivazioni.

Verdone è stato definito «creativo e sensibile autore della commedia italiana, capace di raccontare storie facendo coesistere armonicamente comicità, ironia e umorismo con eventi drammatici».

Ma il riconoscimento è stato consegnato anche per essere un «attento e curioso osservatore dei comportamenti umani, che attraverso una continua ricerca dà voce e corpo ai suoi personaggi, mettendoli in scena senza giudicarli. Nei loro confronti ha benevolenza e pietà accompagnate da un velo di malinconia. La fisicità dei suoi personaggi, il linguaggio del corpo, rimandano ai grandi maestri del cinema muto: Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd, che ci fanno sorridere delle loro avventure-disavventure. Per averci donato in questi quarant’anni momenti di grande cinema».

Un riconoscimento meritatissimo per un personaggio molto amato dal pubblico isolano, come ha potuto constatare lo stesso attore in questi giorni di permanenza nel capoluogo regionale. Verdone ha infatti deciso di dedicare espressamente il premio “ai sardi e alla Sardegna”.

E il divertimento non è mancato già nell’anteprima della serata, con il concerto omaggio del maestro Romeo Scaccia, che ha eseguito al piano solo le musiche di accompagnamento a spezzoni tra i più significativi dei film indimenticabili. Sorrisi ed applausi in platea. Tra il pubblico chi ha potuto è restato incollato alla poltrona, mentre in tanti sono rimasti in piedi.

Nella seconda parte della serata il protagonista di “Borotalco” si è intrattenuto a lungo a rispondere alla domande di Alessandro Macis e del critico cinematografico Mario Patané, per poi dare spazio al dibattito con i giornalisti e il pubblico. Si è parlato degli esordi, del primo personaggio ideato (la figura del sacerdote dalla caratteristica espressione ecclesiale), dell’impegno che occorre in una professione in cui gli spettatori hanno sempre l’ultima parola, e di tanto altro. Proprio Borotalco è stato definito il film della svolta per Carlo Verdone: «Se non ci fosse stato forse non sarei qui ora», ha affermato l’artista. Ma la vera sorpresa della serata è stata l’improvvisata esibizione alla batteria, in un memorabile duetto con Romeo Scaccia al pianoforte che ha lasciato tutti di stucco.

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C’è grande attesa per l’arrivo a Cagliari di Carlo Verdone, personaggio amatissimo e impareggiabile icona della comicità e della cinematografia italiana degli ultimi quarant’anni. Sabato 14 dicembre, l’attore, regista e sceneggiatore romano riceverà il Premio alla carriera dell’Alambicco nella Sala conferenze del THotel, nella serata clou della speciale retrospettiva dedicata quest’anno a “Carlo Verdone e la dolce allegra tristezza d’autore”.

Il prestigioso riconoscimento sarà consegnato dalle mani del direttore artistico Alessandro Macis, presidente dell’attivissima associazione culturale, accompagnato dal critico cinematografico Mario Patané. Saranno loro, subito dopo la cerimonia, a coordinare l’incontro con il pubblico che già si preannuncia memorabile. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.

La serata prenderà il via alle 19.00, mediante il concerto omaggio del maestro Romeo Scaccia, per riproporre al piano solo le musiche indimenticabili dei film di Carlo Verdone, accompagnando la proiezione delle immagini più significative degli indimenticabili capolavori.

La retrospettiva, organizzata e promossa da L’Alambicco con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, ha preso il via il 3 novembre scorso all’Hostel Marina con la proiezione del documentario “Carlo!” da parte degli autori Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni.

Da allora sono stati proiettati ben sedici film, dai classici degli esordi come “Bianco, rosso e verdone” (1981), “Borotalco” e “Acqua e sapone”, a pietre miliari come “Viaggi di nozze”, “C’era un cinese in coma” fino a “Posti in piedi in paradiso”, impreziositi dall’introduzione di ospiti d’eccezione, critici ed esperti come Franco Montini, Piero Spila, Carmen De Stasio, Giorgia Bruni, Gabriella Gallozzi, Daniela Matronola e Mario Patané.

Nel frattempo sono state tantissime le manifestazioni d’interesse pervenute in queste settimane alla segreteria organizzativa, a testimonianza del grande affetto dei sardi verso un personaggio amatissimo che è stato capace di regalare sorrisi segnando la storia del cinema italiano degli ultimi decenni.

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Dal 3 novembre all’11 dicembre l’associazione culturale L’Alambicco, con il sostegno della Regione Sardegna organizza a Cagliari la retrospettiva cinematografica “Carlo Verdone e la dolce allegra tristezza d’autore”, dedicata a un personaggio amatissimo che ha segnato la storia del cinema italiano degli ultimi decenni. Un attore inimitabile, regista, sceneggiatore e comico al quale, il 14 dicembre, nella Sala conferenze del THotel, l’associazione culturale con sede ad Elmas conferirà con orgoglio il prestigioso Premio alla Carriera.

Nel corso della rassegna è in programma la proiezione di ben sedici film all’Hostel Marina, dai capolavori degli esordi come “Bianco, rosso e verdone” (1981), “Borotalco” e “Acqua e sapone”, per passare a “Viaggi di nozze”, “C’era un cinese in coma” fino a “Posti in piedi in paradiso” (2012). L’inaugurazione è prevista domenica 3 novembre alle 18, con la proiezione del documentario “Carlo!” alla presenza degli autori Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni.

Quella di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni è un’interessante panoramica sul cinema di Verdone visto dal dietro le quinte, con gli attori, gli amici, la famiglia, gli aneddoti e le voci di Roma. E poi la tecnica, la capacità di osservazione, l’uso del corpo e della voce, la nascita e la psicologia dei personaggi. Tra le curiosità saranno evidenziati il gioco infinito di riflessi da cui nascono personaggi, i caratteri e le storie, il rapporto complicato con le protagoniste femminili. E poi i film e gli attori di riferimento, il rapporto con il pubblico, la casa in cui è cresciuto, l’importanza della figura paterna. Quindi gli studi al Centro Sperimentale e la formazione che abbraccia l’underground e Lo Sceicco bianco, Sergio Leone e Pietro Germi, Alberto Sordi e Jack Lemmon. Tutto questo ripercorrendo i luoghi più caratteristici del suo cinema.

Per l’introduzione ai diversi film, dalla Penisola arriveranno ospiti, critici cinematografici ed esperti tra i quali Franco Montini, Piero Spila, Carmen De Stasio, Giorgia Bruni, Cristiana Paternò, Daniela Matronola, Mario Patané.

A dare il via all’evento conclusivo il 14 dicembre al THotel sarà il concerto omaggio per piano solo del maestro Romeo Scaccia, accompagnato dalle immagini e le musiche più significative dei film di Carlo Verdone.

Dopo la consegna del Premio alla Carriera, l’attore dialogherà con il pubblico in un incontro coordinato da Alessandro Macis, presidente e direttore artistico dell’associazione L’Alambicco e dal critico cinematografico Mario Patané. Attesa sulla possibilità che venga proiettato il trailer del nuovo film “Si vive una volta sola” in uscita nelle sale nel 2020. Tutta la manifestazione sarà a ingresso libero e gratuito.