Architetto, urbanista e designer, Gustavo Pulitzer Finali è una delle figure chiave delle origini di Carbonia, grazie al suo determinante contributo al piano urbanistico della nascente città mineraria, già a partire dal 1937.
Il progettista di origini triestine sarà ricordato venerdì 16 dicembre alle 16.30 in piazza Roma, dove verrà posata una targa commemorativa a lui dedicata. L’evento è promosso dal comune di Carbonia insieme all’associazione Amici della Miniera e al Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria.
Alla posa della targa, che verrà apposta sulla parete della facciata del Cine-Teatro Centrale, sarà presente anche l’architetta Natasha Pulitzer, figlia di Gustavo. A seguire è in programma un momento di ricordo della figura di Pulitzer all’interno della sala consiliare durante il quale interverranno la stessa Natasha Pulitzer, il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, il presidente dell’Associazione “Amici della Miniera” Mario Zara e Antonello Sanna, professore di Architettura Tecnica e direttore del dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale dell’Università di Cagliari, che negli anni duemila è stato tra i protagonisti del recupero della Grande Miniera di Serbariu e degli spazi pubblici della città di fondazione, che portarono all’assegnazione nel 2011 del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
L’architetto Gustavo Pulitzer Finali è annoverato tra gli importanti progettisti italiani del ‘900. Nel momento in cui vennero promulgate le leggi razziali, lui che era di origine ebraica e che non prese mai la tessera del Partito Fascista, colse per tempo l’occasione per abbandonare l’Italia, accettando l’incarico della progettazione dell’Italian Restaurant Conte di Savoia a New York.
Il suo ruolo nella costruzione della città di Carbonia è ben visibile e documentato non solo per quanto riguarda la progettazione del centro cittadino, ma anche nella redazione delle scelte urbanistiche originarie.
Il progetto iniziale della città viene infatti elaborato nel 1937, con un incarico direttamente affidato a Cesare Valle, ingegnere sardo, Ignazio Guidi, architetto romano, e, per l’appunto, Gustavo Pulitzer-Finali, architetto triestino, già progettista di riferimento dell’A.Ca.I. per l’Istria e principale ispiratore del primo piano regolatore di Carbonia.
Gustavo Pulitzer Finali ha inoltre lasciato il segno nell’architettura navale dell’inizio del XX secolo, diventando uno dei maggiori progettisti di interni navali del suo tempo come esponente di punta della scuola triestina, più propensa ad uno stile contemporaneo, in contrasto con quella genovese più incline al classicismo britannico. A lui si devono realizzazioni d’avanguardia come la motonave Victoria. Oltre a Carbonia realizzò anche il piano urbanistico di Arsia in Istria (oggi Croazia).