23 December, 2024
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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha ricevuto oggi a Strasburgo il Primo Ministro olandese, Mark Rutte. L’incontro si è svolto nel quadro dell’iniziativa promossa dal presidente Tajani di invitare i Capi di Stato e di governo dell’Ue a dibattere in plenaria sul futuro dell’Europa.

A conclusione dell’intervento di Rutte, il presidente Tajani ha dichiarato:

«Le nostre sfide comuni vanno oltre le frontiere nazionali, e hanno una dimensione europea. Contiamo sull’Olanda perché svolga un ruolo di primo piano per dare risposte efficaci ai cittadini su sicurezza, immigrazione, disoccupazione, cambiamento climatico. Voglio ringraziare il Primo Ministro Rutte per la sua partecipazione al dibattito odierno.

Sulla gestione dell’immigrazione è in gioco la sopravvivenza stessa dell’Unione europea. Dobbiamo essere molto chiari: i singoli paesi da soli non possono risolvere il problema. Quindi serve una strategia a breve, a medio e a lungo termine. La prima urgenza è impedire le partenze dal Nord Africa e le morti in mare e nel deserto. A medio termine bisogna lavorare sulla stabilizzazione della Libia con l’obiettivo di dare vita a uno stato che possa essere un interlocutore dell’Europa; in parallelo serve una strategia che dovrà essere parte anche del prossimo bilancio dell’UE e che preveda più investimenti nel continente africano. A luglio andrò in Niger e se possibile in Libia. Il Parlamento europeo deve essere protagonista nella soluzione di questo problema storico per l’Unione europea.

Il Parlamento europeo, che rappresenta mezzo miliardo di cittadini, ha approvato a larga maggioranza una riforma delle regole di Dublino già a novembre 2017. Non abbiamo scelto l’opzione più debole, ma abbiamo conciliato fermezza e solidarietà. Quindi si tratta di una solida base di partenza. Siamo disposti a discutere e a trovare compromessi. Il prossimo Consiglio europeo non potrà non decidere perché ne va dell’intero assetto dell’Unione europea.

Per far fronte alle sfide di oggi, il budget dell’Unione europea deve disporre di risorse proprie. Il Parlamento europeo ha una sua proposta perché questo avvenga. Vogliamo che le aziende che pagano le tasse e creano posti di lavoro qui e quelle che generano enormi profitti spedendoli al di fuori dell’Unione europea giochino con le stesse regole. Una ‘web tax’ sulle piattaforme online permetterebbe di generare miliardi di euro senza gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini.»