5 November, 2024
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«La Conferenza dei Presidenti ha concordato che Mark Zuckerberg debba venire a chiarire le questioni legate all’uso dei dati personali in un incontro con i rappresentanti del Parlamento europeo.»

Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

«Il fondatore e CEO di Facebook ha accettato il nostro invito e sarà a Bruxelles quanto prima, possibilmente già la settimana prossima per incontrare i Presidenti dei gruppi politici del Parlamento e il Presidente e il Relatore della Commissione per le Libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE) – ha aggiunto Antonio Tajani -. I nostri cittadini meritano una completa e dettagliata spiegazione. Apprezzo che Mark Zuckerberg abbia deciso di presentarsi di persona davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei. È un passo nella giusta direzione per ristabilire la fiducia.»

«Inoltre, la Conferenza dei Presidenti ha deciso di organizzare, nelle prossime settimane, un’audizione con le parti interessate. Questa audizione offrirà ai membri della Commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni, e delle altre Commissioni competenti, l’opportunità di effettuare un’analisi approfondita degli aspetti relativi alla protezione dei dati personali. L’accento sarà messo, in particolare, sul potenziale impatto su alcuni processi elettorali in Europa – ha sottolineato ancora Antonio Tajani -. La priorità del Parlamento è garantire il corretto funzionamento del mercato digitale, con un’elevata protezione dei dati personali, regole efficaci sui diritti d’autore e la tutela dei diritti dei consumatori. I giganti del web devono essere responsabili per i contenuti che pubblicano, incluse le notizie palesemente false e i contenuti illeciti.»

«La libertà – ha concluso il presidente Tajani – deve sempre essere accompagnata dalla responsabilità.»

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Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprirà domani alle 14.30 la conferenza di alto livello sulle sfide del digitale ed il governo delle piattaforme online nella plenaria di Bruxelles.

L’evento, organizzato in collaborazione con la commissaria europea per l’economia digitale, Mariya Gabriel, consentirà ai rappresentati delle istituzioni europee e nazionali e agli operatori del settore di discutere le sfide e le opportunità della rivoluzione digitale.

La conferenza si svolge a poche settimane dallo scandalo Cambridge Analytica sull’utilizzo illecito di dati personali raccolti da Facebook, al fine di influenzare risultati elettorali. Sarà quindi un’occasione per affrontare il tema dell’equilibrio tra libertà e responsabilità delle piattaforme digitali, con particolare riguardo alla tutela della privacy e alla diffusione di contenuti illeciti e di notizie palesemente false.

Al centro del dibattito anche le opportunità economiche e la necessità di maggiori investimenti in innovazione e formazione in vista del prossimo bilancio Ue. Si discuterà anche di equità fiscale e della necessità di tassare proporzionalmente i giganti del web.

Alla vigilia della conferenza il presidente Antonio Tajani ha dichiarato:

«Per esprimere tutte le sue potenzialità di crescita, occupazione o sviluppo tecnologico la rivoluzione digitale ha bisogno di libertà. Non dobbiamo però dimenticare che, nelle nostre democrazie liberali, la libertà deve essere accompagnata dalla responsabilità.

Delle buone regole sono la base per uno sviluppo equilibrato, dove la tutela delle persone e del mercato crea fiducia e fa da volano ad investimenti, tecnologia e crescita.

I giganti del Web devono essere soggetti alle stesse regole su protezione dei lavoratori, privacy, consumatori, trasparenza, tassazione o proprietà intellettuale previste per le altre imprese. Questo anche per garantire una concorrenza leale con gli operatori tradizionali.

Le piattaforme che di fatto si comportano come editori, devono anch’esse essere responsabili dei contenuti. Non possono permettere impunemente la diffusione di pedo-pornografia, vendita illegale di armi, messaggi di radicalizzazione e di propaganda terroristica, odio razziale, contraffazione o notizie palesemente false.

La vicenda Cambridge Analytica ci impone di non abbassare la guardia. Dobbiamo pretendere tutti i chiarimenti necessari sul possibile utilizzo dei nostri dati per manipolare i risultati elettorali, a cominciare dal referendum sulla Brexit. Per questo, ho invitato Mark Zuckerberg a comparire di persona davanti al Parlamento europeo per rispondere a 500 milioni di europei. Mi aspetto una sua piena collaborazione per ristabilire la fiducia dei nostri cittadini».

Alle 15.30 è prevista una conferenza stampa con lo stesso presidente Tajani e la commissaria Gabriel.