Domani, mercoledì 17 luglio, l’anteprima della sesta edizione del Festival Letterario del Monreale
In attesa dell’inaugurazione di giovedì, San Gavino si prepara al Festival Letterario del Monreale con un’anteprima curata dall’associazione Materialia. Si comincerà alle 18.45 con la tavola rotonda “Identità e futuro: il valore dei beni culturali nella società moderna”. Interverranno Arianna Murru (conservatrice dei beni architettonici e ambientali), Efisio Carbone (funzionario del settore musei dell’ISRE), Roberto Ibba (storico dell’Università di Cagliari), Giancarlo Spanu (esperto di comunicazione e marketing), Giorgio Pia (professore associato di Scienza e tecnologia dei materiali all’Università di Cagliari). Coordinano Emanuela Cruccu e Marta Cappai.
Alle 19.30, il collettivo Elias Mandreu parlerà della sua opera “Mantene s’odiu” (Piemme) con Daniele Mocci.
Elias Mandreu. È il nome di un collettivo composto da Andrea e Mauro Pusceddu e da Eugenio Annicchiarico. Ha pubblicato i romanzi “Nero riflesso”, “Dopotutto” e partecipato alle antologie 2Giallo Sardo” e “Giallo sardo 2”, curate da Francesco Abate e edite da Piemme.
Il libro. Il maresciallo Mirko Stankovic è stato sbattuto in un paesino sperduto tra i monti della Barbagia e il mare dove non accade mai niente. Non ha mai amato le regole e per questo, dopo l’ennesimo sgarro, è scattato il trasferimento punitivo. Quando entra nel suo nuovo ufficio di Santa Lucia, che assomiglia più allo scantinato di una pizzeria che a un luogo istituzionale, inizia a pensare che con la vita d’azione potrebbe aver chiuso per sempre. A smentirlo, però, ci pensa il rinvenimento, pochi giorni dopo il suo arrivo, del cadavere di una donna all’interno di una grotta naturale per metà sommersa dall’acqua. La vittima, Marcella Ferrante, era figlia di un noto imprenditore locale, Manuel Ferrante, proprietario dei club più esclusivi della Costa Smeralda. I primi rilievi fanno pensare a un omicidio di stampo malavitoso, ma Stankovic, appellandosi al suo fiuto investigativo, si convince che si tratti di una falsa pista. Un rapimento risalente a quasi cinquant’anni prima e un riscatto sparito nel nulla lo porteranno a scoprire per l’ennesima volta che nessun caso può essere archiviato con leggerezza.
L’ultimo incontro della serata sarà alle 20.30 con Emanuele Aldrovandi e il suo romanzo “Il nostro grande niente” (Einaudi). Con l’autore dialogherà Giorgio Pia.
Emanuele Aldrovandi (Reggio Emilia, 1985) è autore e regista per teatro e cinema. “Il nostro grande niente” è il suo primo romanzo.