30 October, 2024
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La sala conferenze della provincia del Sud Sardegna, in via Mazzini, a Carbonia, ha ospitato ieri l’incontro pubblico dal titolo “Il pozzo Baccarini costituisce un esempio di archeologia industriale presente nel territorio, segno di un passato glorioso dell’attività mineraria”,  promosso da Unisulky S’Ischiglia Network – Università Popolare del Sulcis e curato da Renato Tocco. Il relatore ha acquisito alcuni anni fa la proprietà del pozzo Baccarini, quando questo si trovava in condizioni di completo abbandono, ed ha investito risorse proprie per il suo completo recupero e la sua valorizzazione a fini turistici. L’incontro ha registrato una grande partecipazione di appassionati di storia del territorio.

Il 3 luglio 1880, durante una visita del ministro delle infrastrutture Alfredo Baccarini, cominciarono i lavori del cantiere per la realizzazione del pozzo. Si trattava di un’opera faraonica per quei tempi che nel 1889 raggiungeva la miniere di Monteponi. Successivamente negli anni precedenti la seconda guerra mondiale il sito fu utilizzato come presidio militare. Al suo interno sono oggi ancora presenti i resti di vari immobili del cantiere.

Oggi, grazie all’iniziativa di Renato Tocco, il pozzo Baccarini rientra nel circuito di Monumenti aperti, la più importante festa della Sardegna dedicata alla promozione e valorizzazione dei beni culturali.

Lunedì 30 ottobre, alle 16.30, presso la stessa sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (in via Mazzini a fianco ex scuola media Pascoli), si svolgerà un altro incontro pubblico dal titolo “Il magazzino frumentario nelle fonti archivistiche comunali e statali ( XVIII-XX)”, a cura di Marta Pau. Anche questo evento è promosso da Unisulky S’Ischiglia Network – Università Popolare del Sulcis.

    

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Sabato mattina si svolgerà, a Domusnovas, la giornata conclusiva del progetto di promozione dell’educazione alimentare, nell’ambito della ricerca e della valorizzazione delle biodiversità del territorio regionale, promosso da Laore, in collaborazione con la rete di Imprese Ajo Impari e l’Istituto comprensivo statale di Domusnovas plesso di via Monti. Gli alunni e gli insegnanti illustreranno il risultato del lavoro Agri-didattico svolto in questo anno scolastico, dal mese di novembre 2016 al mese di maggio 2017.

Alle 15.30 si svolgerà un convegno aperto a tutti, dal titolo “Nuovi scenari di didattica innovativa“, nel corso del quale, dopo i saluti del sindaco di Domusnovas, Massimiliano Ventura, verrà presentato il progetto “Agricoltura 1.0” (Rete d’impresa Ajò Impari ed Insegnanti plesso via Monti). Sono previsti gli interventi di numerosi relatori: Paola Ugas, Agenzia Laore, su “Tutela biodiversità”; Martino Muntoni, Agris, su “Le Biodiversità Frutticole“; Grazia Villasanta, su “Il Paese che profumava di aranci”; Guy d’Hallewin, del CNR, su “Economia sostenibile nelle aree marginali della Sardegna”; un rappresentante del Gal Sulcis, su “Progetti rivolti all’educazione alimentare nelle scuole”; Marta Pau, su “Montegranatico: la bamca del grano a Domusnovas“; Maria Carmela Deidda, su “Biodiversità nei prodotti tipici della Sardegna”; e, infine, di un rappresentante del dipartimento delle Scienze della Vita e dell’Ambiente, su “Banca del germoplasma della Sardegna“.

Una delle aziende della rete “Ajo impari “ (fattoria didattica Pubusinu di Fluminimaggiore di Alessandro Massa) illustrerà il nuovo metodo innovativo in ambito di didattica in fattoria, con l’utilizzo di una piattaforma di social learning, metodo sperimentato grazie alla preziosa collaborazione di tutte le insegnanti e degli alunni della scuola di via Monti, a Domusnovas, e dell’assessore dell’ambiente del comune di Domusnovas, Ilaria Pisu. Durante e dopo il convegno, all’interno del Parco Scarzella, saranno visitabili una mostra di avicoli ornamentali, un laboratorio di trasformazione del latte in formaggio, un laboratorio sulla pasta fresca ed una degustazione di miele.