22 December, 2024
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Tanto pubblico, interesse per i temi portati dagli autori con le loro opere, momenti di socializzazione e grandi emozioni. Si è conclusa ieri sera con un bilancio molto positivo, nel suggestivo scenario dell’Arena Mirastelle, la 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia, promosso dal Comune, con il sostegno della Regione Sardegna, assessorato Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

La manifestazione, che ha avuto la direzione artistica di Giovanni Follesa, ha proposto un programma eterogeneo fra letteratura, presentazioni, reading, momenti di intrattenimento musicale e degustazioni enogastronomiche di prodotti locali.

«È stata una scommessa vinta – ha dichiarato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu , un punto di partenza per le prossime stagioni. Abbiamo preannunciato che l’anno prossimo, nelle stesse giornate di quest’anno, prevediamo di realizzare il Festival numero due, che poi sarà il numero uno, visto che questo del 2024 l’abbiamo identificato un po’ come il numero zero.

Anticiperemo di una settimana una scuola di scrittura, e proveremo a costruire come contorno finale un lavoro fatto con le professionalità della città finalizzato alla realizzazione di audiolibri e podcast, così da poterlo rendere ancora più inclusivo di quest’edizione. La sollecitazione è emersa anche dalla presenza nelle serate di cittadini non vedenti che hanno manifestato contentezza per l’appuntamento, molto apprezzato per i temi proposti.

Da parte mia, dell’assessora della Cultura Giorgia Meli e di tutta l’amministrazione ci teniamo a ringraziare tutte le professionalità che hanno contribuito a realizzare al meglio questa edizione zero nonostante il pochissimo tempo a disposizione, quindi sia l’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, sia i singoli professionisti che hanno collaborato per la buona riuscita del Festival.»

La terza e conclusiva serata della 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia è stata aperta, come le precedenti, dal momento aperitivo, con le bontà culinarie e i drink del servizio catering curato da “Il nuovo caffè del portico”, disponibili per il pubblico al costo di 15 euro. L’animazione è stata affidata alla bella voce di Martina Garau, che ha scaldato il pubblico esibendosi accompagnata alla chitarra da Gianluca Tozzi.

Il primo ospite letterario della serata è stato Valerio La Martire, con il suo romanzo “Stranizza”, edito da Rizzoli – collana BUR. Il giovane scrittore romano, dialogando con Marco Corrias, ha portato sul palco, con la sua trasposizione letteraria del delitto di Giarre, il tema dei diritti LGBT. Attraverso la sua sensibilità e le sue doti comunicative, l’autore è riuscito a coinvolgere il pubblico trasmettendo emozioni e suscitando grande interesse per la tematica trattata.

Dopo di lui è toccato a Caterina Bonvicini presentare il suo romanzo autobiografico “Molto molto tanto bene”, edito da Einaudi. La scrittrice, dialogando anche lei con Marco Corrias, ha affrontato il tema del dramma dell’emigrazione. Il libro nasce, infatti, da una storia vera a bordo di una nave Ong.

Un altro momento particolarmente coinvolgente della serata, che ha regalato emozioni al pubblico, è stato quello del reading letterario conclusivo “Sette bambine ebree”. La lettura, tratta dai testi di Caryl Churchill, pluripremiata drammaturga inglese, è stata curata da Agnese Fois con le musiche di Luca Spanu e ha affrontato il tema caldissimo della Shoa e della situazione arabo-israeliana.

 

Terza e ultima serata. all’Arena Mirastelle, per la 1ª edizione del Festival Carta Carbonia. La serata inizierà alle 20.30, con l’aperitivo culturale animato dalla voce di Martina Garau e dalla chitarra di Gianluca Tozzi. Alle 21.00, lo scrittore romano Valerio La Martire dialogherà con Marco Corrias e presenterà la novità editoriale “Stranizza”.

Il romanzo, edito da Rizzoli, affronta il tema dei diritti LGBT. Tratto da una storia vera, racconta l’amicizia di due ragazzi siciliani, figli di due famiglie totalmente diverse ma molto conosciute, che sfocerà in una relazione amorosa e darà luogo a scandalo e omofobia, fino all’assassinio dei due protagonisti. Il titolo del romanzo prende spunto dal brano di Franco Battiato “Stranizza d’amuri”, cantato dai due ragazzi nei loro incontri in un Ape scassato.

La serata proseguirà alle 21.45, con la scrittrice bolognese Caterina Bonvicini, che, sempre in dialogo con Marco Corrias, porterà all’Arena Mirastelle il suo romanzo autobiografico “Molto molto tanto bene”, pubblicato da Rizzoli. Il libro affronta il tema del dramma dell’emigrazione e nasce da una storia vera su una nave Ong.

 

L’Arena Mirastelle è pronta ad accogliere venerdì sera la prima delle tre serate della 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia, promosso dal Comune, con il sostegno della Regione Sardegna, assessorato Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. Il programma del 26 luglio sarà aperto alle 20.30 dall’aperitivo culturale, che caratterizzerà tutte le serate. Il servizio catering sarà curato da “Il nuovo caffè del portico”: il pubblico potrà avere un aperitivo con finger food e calice di vino/bibita al costo di 15 euro.

Durante la prima serata il momento aperitivo sarà arricchito dalla presenza di Roberto Ziranu, che allestirà una piccola mostra delle sue opere. L’artista presenterà il libro autobiografico “Anima ferrosa”, che racconta 50 anni della sua vita, del suo lavoro e delle sue mostre e dialogherà con il pubblico.

Alle 21 seguirà Paolo Restuccia, che farà un po’ da apripista al Festival e, dialogando con Andrea Fulgheri, presenterà il suo ultimo romanzo, il thriller “Il sorriso di chi ha vinto”, edito da Arkadia. La filmaker Greta Scacchi e Tommaso Del Re, un dirigente di polizia sospeso dall’incarico che collabora con il canale televisivo Crime Net, indagano sulla scomparsa misteriosa di due giovani ragazze, Daria Gentile e Carla Ferrara, e di un giovane attore, Casemiro Rocco. La trama è ricca di colpi di scena, dinamica e incalzante come se ci si trovasse di fronte alle sequenze di un film.

Alle 21.45 il programma proseguirà con Federico Palmaroli, che, sempre in un dialogo con Andrea Fulgheri, presenterà “Er pugno se fa co la destra o co la sinistra?” – #lepiùbellefrasidiosho, edito da Rizzoli. L’autore con irriverenza e toni politicamente scorretti colpisce senza distinzione tutte le forze politiche, cogliendo le contraddizioni e le stravaganze della politica contemporanea, sempre più distante dai bisogni reali delle persone.

La prima serata si chiuderà con il reading “Difficili gli amori”, una lettura scenica musicata dedicata a Italo Calvino. Protagoniste Michela Atzeni, che sarà la voce recitante, e Francesca Viero, che suonerà oboe e corno inglese. Le pagine scelte per questo suggestivo viaggio nell’universo letterario spaziano tra alcune delle sue opere più celebri come “Gli amori difficili”“Il cavaliere inesistente”“Palomar”“Le città invisibili”“Lezioni americane”“Marcovaldo”,etc.

Attraverso i contributi testuali tratti da questi capolavori, lo spettacolo invita il pubblico a esplorare i labirinti dell’esistenza umana, scoprendo le sfumature più profonde e coinvolgenti della produzione di Italo Calvino, non ultima la sua grande ironia. La scelta musicale, che spazia da un repertorio settecentesco a brani contemporanei, è stata selezionata in dialogo con le opere, creando un filo conduttore che lega in un unicum parola e musica.

Sabato 27 luglio il momento aperitivo alle 20.30 sarà animato dal Dj set e percussioni “Origins” di Ricky Em feat Andrea Tuveri. Alle 21.00 sarà una delle legali della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, in dialogo con Francesca Spanu, a presentare “Cercando Emanuela”, edito da Rizzoli. Il libro è un viaggio alla ricerca di Emanuela, scomparsa il 22 giugno 1983, al fianco del fratello Pietro, che vuole andare fino in fondo per trovare delle risposte. L’autrice svela nell’opera verità nascoste e analizza le nuove indagini sul ruolo del Vaticano sul caso Orlandi.

Alle 21.45 Tiziana Ferrario dialogherà con Aurora Cacciapuoti e parlerà del suo romanzo “Cenere”, edito da Fuoriscena, e ambientato nella Milano del 1898. L’autrice, attraverso le vicende di due bambine, Giovannina e Mariuccia, racconta la storia del capoluogo lombardo negli anni della rivoluzione industriale e dell’ascesa del socialismo.

La seconda serata del Festival proseguirà, a partire dalle 22.30, con un momento musicale,, “Sulle onde di Marconi”, un progetto sviluppato dal sassofonista nuorese Gavino Murgia che si propone di omaggiare la creatività italiana, congiuntamente alla valorizzazione della bellezza naturale e artistica del Paese.

Ad ispirare il musicista è la figura di Guglielmo Marconi e la sua inventiva unica che trasformò per sempre il modo di comunicare. Tutti i brani sono inediti e composti ed arrangiati da Gavino Murgia (sassofoni). Con lui ci saranno Fabio Giachino (piano e tastiere), Salvatore Maiore (contrabbasso) e Daniele Russo (batteria). La voce narrante sarà quella di Marco Spiga.

L’ultima serata della 1ª edizione del Festival Carta Carbonia, domenica 28 luglio, partirà alle 20.30 con l’aperitivo culturale animato dalla voce di Martina Garau e dalla chitarra di Gianluca Tozzi. Alle 21 lo scrittore romano Valerio La Martire dialogherà con Marco Corrias e presenterà la novità editoriale Stranizza.

Il romanzo, edito da Rizzoli, affronta il tema dei diritti LGBT. Tratto da una storia vera, racconta l’amicizia di due ragazzi siciliani, figli di due famiglie totalmente diverse ma molto conosciute, che sfocerà in una relazione amorosa e darà luogo a scandalo e omofobia, fino all’assassinio dei due protagonisti. Il titolo del romanzo prende spunto dal brano di Battiato “Stranizza d’amuri”, cantato dai due ragazzi nei loro incontri in un Ape scassato.

La serata proseguirà alle 21.45 con la scrittrice bolognese Caterina Bonvicini, che, sempre in dialogo con Marco Corrias, porterà all’Arena Mirastelle il suo romanzo autobiografico Molto molto tanto bene, pubblicato da Rizzoli. Il libro affronta il tema del dramma dell’emigrazione e nasce da una storia vera su una nave Ong.

Il titolo è l’espressione tenerissima e sgrammaticata che una bambina ivoriana di cinque anni, Amy, imparerà a dire a Caterina, che non è altro che l’autrice, durante un difficile salvataggio a trenta miglia a nord di Zawiya. Amy era sul gommone insieme alla giovanissima madre Chantal (22 anni), originari della Costa d’Avorio, provenienti dalla Libia. Mentre la madre sviene per la paura, Amy, seduta davanti a Caterina, la prima ad incrociare il suo sguardo, accoglie e ricambia sorrisi.

La terza e conclusiva serata del Festival terminerà, a partire dalle 22.30, con il reading Sette bambine ebree. La lettura, curata da Agnese Fois con le musiche di Luca Spanu, è tratta dai testi di Caryl Churchill, pluripremiata drammaturga inglese. Il testo è composto da sette brani, sette canti, sette brevi composizioni, che raccontano il tema caldissimo della Shoah e della situazione arabo israeliana, mettendole a confronto, con durezza, verità disarmanti.

All’Arena Mirastelle sarà presente in tutte le tre serate del Festival anche la libreria Lilith per la vendita dei libri e i firma copie.

«Stiamo investendo sulla cultura con un festival di grande interesse, certi che tante persone giungeranno a Carbonia per assistere a tutte le tre giornate di eventi. Con Carta Carbonia ambiamo creare un vero e proprio circuito culturale anche a beneficio del settore ricettivo e turistico locale – ha detto il sindaco di Carbonia Pietro Morittu –. Benché questa sia solo la prima edizione siamo certi che Carta Carbonia arricchirà l’offerta culturale a livello regionale a beneficio di tutto il settore. Il nome Carta Carbonia nasce dal fatto che con l’amministrazione comunale stiamo costruendo un percorso che parte dalla prima carta disegnata in un periodo storico particolare, con alcune delle firme, di origine ebraica, poi scomparse dopo l’approvazione delle Leggi razziali. L’idea di ripartire da questa connotazione ben chiara, di partire dalla prima carta, dalla prima pietra di Carbonia, all’interno di un processo di valorizzazione culturale più ampio della città, ci è sembrato un bel modo per valorizzare la nostra identità. Dando anche il significato che attraverso la lettura, la riscoperta della storia locale, assieme alla Cooperativa Lilith.»

«Esprimiamo grande soddisfazione per essere riusciti a programmare quest’anno un importante festival letterario a Carbonia, con la presenza di altrettanto importanti ospiti – ha aggiunto Giorgia Meli, assessora della Cultura del comune di Carbonia – L’offerta del festival letterario Carta Carbonia sarà completata da aperitivi culturali, intrattenimento musicale e reading letterari che lo rendono maggiormente attrattivo anche per chi si approccia ad un festival letterario per la prima volta. Vogliamo provare così ad avvicinare alla cultura anche quelle persone che in questo momento la vedono distante dai propri interessi. Carta Carbonia sarà il più importante appuntamento culturale della programmazione estiva.»

«L’aspetto più significativo per me, a livello personale, è far parte del gruppo che ha fatto nascere l’edizione numero zero di questo festival – ha sottolineato Giovanni Follesa, direttore artistico Carta Carbonia -. Da subito si è creato un clima di piena collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti. Un altro aspetto rilevante per la collettività è incontrarsi di nuovo in piazza, come veniva in passato nella nostra regione e non solo, per raccontarsi delle storie. Il Festival letterario restituisce un rito collettivo ad un atto personale come quello della lettura, e Carta Carbonia ha tutte le carte in regola per coinvolgere la cittadinanza. Nel programma c’è un po’ di tutto. Al di là dei nomi importanti, quello che ho cercato di privilegiare in questa edizione numero zero sono le storie, che in qualche modo hanno un’attinenza con la realtà e con la cronaca. Questo lo ritroviamo ad esempio nell’incontro con Federico Palmaroli e lepiùbellefrasidiosho, ma ancora con Laura Sgrò, una delle legali della famiglia Orlandi. Tiziana Ferrario ci porta nel mondo delle donne e del lavoro con un libro appena uscito, così come domenica c’è un doppio appuntamento: Valerio La Martire ha dato le parole, con Stranizza, al delitto di Giarre, una coppia di ragazzi che si amano, non accettati dalle famiglie e dal paese, che verranno uccisi, e poi Caterina Bonvicini, una bravissima giornalista e scrittrice di Einaudi che vive quasi ogni anno l’esperienza delle navi ONG che vanno a salvare i profughi in mare.»

Domenica 6 agosto alle ore 21.30, l’Arena Mirastelle ospiterà lo spettacolo “Senti chi parla”, organizzato da “La Clessidra Teatro” con il patrocinio del comune di Carbonia e la collaborazione artistica di Batuca Dance. La performance si inserisce nell’alveo della X edizione della rassegna “Tutti in scena”, con la regia di Anna Pina Buttiglieri.
L’evento rientra nell’ambito degli appuntamenti inseriti nel cartellone “Estiamoinsieme Carbonia 2023”.
“Senti chi parla”, commedia in due atti di Derek Benfield, vedrà la partecipazione di Denise Concas, Martina Garau, Davide Maringiò, Francesca Puddu, Omar Soddu.

Proseguono i saggi di danza che stanno caratterizzando l’estate nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro di piazza Marmilla. «Dopo il bellissimo spettacolo che venerdì scorso ha visto esibirsi le ballerine dell’ASD Tersicore, oggi si replica con il saggio dalla Batuca Dance del maestro professionista Omar Soddu. Assisteremo a performance di alto contenuto tecnico ed elevata spettacolarità», ha detto l’assessora della Cultura Giorgia Meli.
Lo spettacolo “Dancing Dream – Le mille e una notte”, organizzato dalla Batuca Dance con il patrocinio del comune di Carbonia, si inserisce nell’ambito del cartellone di eventi estivi denominato “Estiamoinsieme Carbonia 2023”. L’appuntamento è fissato per le ore 22.00.
Le coreografie sono curate da Omar Soddu, Alice Cardia & Benedetta Deriu, Nadia Gastaldi. L’adattamento dei testi è ad opera di Anna Pina Buttiglieri. È prevista la partecipazione straordinaria di Martina Garau nel ruolo di Shahrazad.

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Serata di grande teatro domani, martedì 25 agosto, alle ore 21.30, all’Arena Mirastelle, dove andrà in scena lo spettacolo “La Notte delle Fiaccole” di Enzo Giacobbe, a cura della Compagnia “La Clessidra Teatro”, in collaborazione con la Batuca Dance e con il patrocinio del comune di Carbonia.
Lo spettacolo avrà in cabina di regia Anna Pina Buttiglieri, con la supervisione del regista Orlando Forioso del TeatrEuropa di Corsica. Le musiche originali saranno a cura di Martina Garau e Gianluca Tozzi.
L’evento si inserisce nell’ambito delle manifestazioni inserite nel cartellone “E…State a Carbonia 2020”.

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Ultima giornata oggi, domenica 29 luglio, per “Seui in musica”, la tre giorni a base di jazz, mostre, convegni e riscoperta del territorio organizza nell’importante centro della Barbagia di Seulo dall’associazione Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari.

Si parte la mattina alle 11.00 nel Centro Polivalente dove sarà presentato il libro per ragazzi, scritto da Cinzia Tuveri, con illustrazioni di Usoa Mendikute, “Vera Mongolfiera”, edito da Artetica. L’appuntamento è seguito, alle 12.00 all’M Café, dall’esibizione del duo formato da Martina Garau e Gianluca Tozzi.

Matteo Scano, Lanfranco Olivieri, Filippo Bianchini nell’appuntamento delle 19.00 apriranno i concerti di quest’ultima giornata in cui, alle 20, non mancherà l’aperitivo musicale al Biondo Bar.

Alle 21.00 arriva l’attesissima formazione Longuettes, composta da Michela Mura, Daniela Puggioni, Silvia Follesa ed Andrea Murtas che per l’occasione saranno affiancati dal contrabbassista Andrea Lai e dal batterista Andrea Murtas.

Alle 22.00 la magia del sassofono raccontato e suonato dal musicista e collezionista Attilio Berni che, nel 1995, è rientrato dal viaggio di nozze in America portandosi dietro un container con 200 sassofoni. Con lui calerà il sipario sull’edizione 2018 di “Seui in musica”.

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Il fisarmonicista e pianista Antonello Salis, in duo con il sassofonista Sandro Satta, e ancora il chitarrista Massimo Ferra, in trio con Massimo Tore e Roberto Migoni. Sono questi domani (sabato 28 luglio) i pezzi forti della seconda giornata di Seui in musica, la tre giorni tra jazz, teatro, mostre e riscoperta del territorio organizzata nel centro della Barbagia di Seulo dall’associazione Kromatica in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari.

La giornata prende il via alle 11.00, nel Centro Polivalente, dove sarà inaugurata la mostra fotografica di Jazz moments, cinque anni di Seui in musica raccontati per immagini. Alle 12.00 l’appuntamento è al Biondo Bar, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (Chitarra).

Nel pomeriggio (alle 17,30) nel Centro Polivalente sarà presentato il libro di Simone Cavagnino e Claudio Loi “Sardegna, jazz e dintorni”, il panorama sardo del jazz raccontato nelle interviste del giornalista Simone Cavagnino, arricchite dalle splendide immagini di Giulio Capobianco, Flavia Matta e Paolo Piga.

Alle 19.00 si ricomincia a suonare: salgono sul palco gli Angiolini Bros Spiral Quartet (Andrea Angiolini, Alessandro Angiolini, Emanuele La Barbera e Pierpaolo Frailis). Ancora musica per l’aperitivo delle 20, questa volta all’M Cafè: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Federica Dessì ed Alessandro Bardi, mentre alle 21.00 si esibisce il Massimo Ferra Trio. Alle 22.00 chiusura di serata col botto grazie all’attesissimo concerto del duo composto da Antonello Salis e Sandro Satta, seguito alle 23.00 dall’esibizione della formazione cagliaritana BeFunk, gruppo fusion guidato da Andrea Buffa alle tastiere.

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Un lungo fine settimana fatto di jazz, ma anche di mostre, convegni, teatro, visite alla scoperta del territorio e lezioni di propedeutica musicale per i più piccoli. Dal 27 al 29 luglio ritorna Seui in musica, appuntamento giunto alla quinta edizione, pensato per animare il più importante centro della Barbagia di Seulo.

Organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, la manifestazione ha per direttori artistici due studenti seuesi dell’istituzione musicale cagliaritana: Luigi Murgia e Fabrizio Mura. Che per l’occasione hanno pensato a un programma in cui il jazz si apre alle contaminazioni e alle collaborazioni e in cui figurano diversi nomi di sicuro richiamo: dal fisarmonicista e pianista Antonello Salis, che la sera del 28 luglio si esibirà in duo con Sandro Satta, al trio RedNeko Plane, di scena il 27 luglio, sino ad Attilio Berni, che salirà sul palco il 29 luglio,  passando per i Pork Explosion, considerata tra le più interessanti formazioni del panorama jazzistico isolano, la cui esibizione è attesa per il 27 luglio. Per la prima volta a SeuInMusica ci sarà una masterclass di improvvisazione e musica d’insieme curata dal pianista Alessandro Di Liberto.

In tutto saranno una quindicina le formazioni che da mattina a sera si esibiranno nella suggestiva piazza San Giovanni, nel centro storico di Seui, in una no-stop musicale che sarà presentata dall’esperto di jazz Sam Sollai. Ci saranno anche formazioni composte da giovani studenti e docenti del Conservatorio che proporranno al pubblico i loro progetti originali.

Accanto alla musica, la manifestazione propone anche un ricco cartellone di iniziative collaterali: come la mostra fotografica “Jazz moments 5 anni di Seuinmusica”, che ripercorre i momenti più suggestivi dei cinque anni del festival.

Venerdì 27 luglio a inaugurare l’edizione 2018 di Seui in musica sarà, alle 19.00, la Rivolta del creato, formazione composta da Luca Cocco, Juri Deidda, Adriano Sarais, Emanuele La Barbera ed Enrico Locci. Alle 21 si prosegue con i Freak Motel (Andrea Sanna, Matteo Sedda, Andrea Parodo e Nicola Vacca) mentre alle 22.00 è la volta dei RedNeko Plane, formazione composta da Marco Scipione, Jimmi Straniero e Alessandro Ferrari.

In chiusura di serata, alle 23.00, arriva l’attesa esibizione dei Pork Exposion, ai quali, per l’occasione si affiancherà il sassofonista Nicola Piras.

La giornata di sabato si apre alle 11.00, nel Centro Polivalente, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Jazz moments. Alle 12.00 l’appuntamento è al Biondo Bar, per l’Aperimusic: aperitivo con la piacevole compagnia della musica suonata da Martina Garau (voce) e Gianluca Tozzi (Chitarra). Nel pomeriggio si riprende con uno spazio dedicato alla presentazione del libro, curato da Simone Cavagnino e Claudio Loi, “Sardegna, Jazz e dintorni”. Alle 19.00, si ricomincia a suonare: salgono sul palco gli Angiolini Bros Spiral Quartet (Andrea Angiolini, Alessandro Angiolini, Emanuele La Barbera e Pierpaolo Frailis). Ancora musica per l’aperitivo delle 20.00, questa volta all’M Cafè: il momento sarà accompagnato dalle note suonate da Federica Dessì ed Alessandro Bardi, mentre alle 21.00 si esibisce il Massimo Ferra Trio (Massimo Ferra, chitarra, Massimo Tore, basso e Roberto Migoni, batteria). Alle 22.00 i riflettori sono tutti per l’esplosivo duo composto da Antonello Salis e Sandro Satta, mentre alle 23.00 è il momento dell’esibizione della formazione cagliaritana BeFunk, gruppo fusion guidato da Andrea Buffa alle tastiere.

Domenica si comincia alle 11.00 nel Centro Polivalente con la presentazione del libro per ragazzi “Vera Mongolfiera”, edito da Artetica. L’appuntamento è seguito, alle 12.00 all’M Café, dall’esibizione del duo formato da Martina Garau e Gianluca Tozzi.

Matteo Scano, Lanfranco Olivieri, Filippo Bianchini nell’appuntamento delle 19.00 apriranno i concerti di quest’ultima giornata in cui, alle 20, non mancherà l’aperitivo musicale al Biondo Bar.

Alle 21.00 arrivano l’attesissima formazione Longuettes, formata da Michela Mura, Daniela Puggioni, Silvia Follesa ed Andrea Murtas che per l’occasione saranno affiancati dal contrabbassista Andrea Lai e dal batterista Andrea Murtas.

Alle 22.00 la magia del sassofono raccontato e suonato dal musicista e collezionista Attilio Berni che, nel 1995, è rientrato dal viaggio di nozze in America portandosi dietro un container con 200 sassofoni.

Durante la tre giorni di musica sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Andrea Sanna ed Andrea Parodo.

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Ultima giornata domani, domenica 23 luglio, per “Seui in musica”. La rassegna organizzata dall’associazione culturale Kromatica, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari, da venerdì sta animando l’importante paese della Barbagia di Seulo con eventi a base di jazz, mostre, visite guidate e propedeutica musicale per i bambini.

Si comincia alle 11.00, nella Palazzina Liberty, con l’apertura della mostra fotografica “Il jazz secondo Paolo Piga”. Alle 12.00 aperitivo all’M Café dove si esibisce il duo formato da Michela Saba e Luca Cocco.

Dopo la pausa pranzo, alle 17.00 si riprende: nel Centro polivalente “Is minadoris” arriva Claudio Loi, uno dei massimi esperti in Sardegna di musica e, in particolare, di jazz, che parlerà di “10 anni di Jazz in Sardegna”.

Tributo ai Beatles nell’appuntamento delle 18.00, in piazza San Giovanni: Peter Waters (pianoforte), Matteo Sedda (tromba), Alessandro Atzori (basso) e Ignazio Sechi (batteria) saranno i protagonisti del concerto  “Magical mistery tour”. Alle 19.00 si prosegue con l’ensemble Manuela Mameli 4et: sul palco oltre alla Mameli (voce), anche Paolo Carrus (pianoforte), Matteo Marongiu (contrabbasso) e Alessandro Garau (batteria).

Al tramonto aperitivo al Biondo Bar con la musica di Martina Garau e Gianluca Tozzi e poi di nuovo tutti in piazza San Giovanni per ascoltare l’Angiolini 4et: sul palco ci saranno Alessandro e Andrea Angiolini (rispettivamente sax e pianoforte), Matteo Marongiu (contrabbasso) e Roberto Migoni (batteria).

La chiusura dell’edizione 2017 di Seui in musica è nel segno del teatro con l’attesissimo e intenso spettacolo  (alle 22,30) “Il mio nome è Django”, ispirato alla vita del chitarrista Django Reinhardt. Atmosfere parigine degli anni ‘20 e ‘30, il fascino e il ritmo del gipsy jazz, le possibili sensazioni di un grande musicista dalla breve ma intensa esistenza – Django Reinhardt, il capostipite della musica gitana moderna – scritte e raccontate da Paolo Putzu, un medico scrittore. Le coreografie sono di Donatella Martina Cabras e la musica è suonata dal vivo del “Mambo Django Quartet”. La regia è di Cricrì Bocchetta.

Anche per la giornata di domani sarà possibile andare alla scoperta dei luoghi più suggestivi del paese grazie alle visite guidate che permetteranno di ammirare, tra l’altro, la Palazzina in stile liberty, la Casa Farci, il Carcere spagnolo e la Galleria Civica. E’ in programma anche un trekking urbano. Per i più piccoli ci sarà la possibilità di partecipare ai corsi di propedeutica musicale tenuti da Ambra Beretta.