22 November, 2024
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«L’agricoltura di precisione ha ampi spazi di applicazione e consente, tra l’altro, di contenere di un buon 15 per cento gli sprechi su più fronti: sfruttamento dei terreni, impiego di fitofarmaci e antiparassitari, uso di sementi, irrigazione.»

Così ha esordito Efisio Perra, della Camera di commercio di Cagliari, nel seminario ‘Agricoltura 4.0: la sfida digitale delle imprese’ organizzato dal PID – Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio, in collaborazione con Agris Sardegna e con il patrocinio dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Cagliari.

«Con il progetto PID – ha ricordato Efisio Perra – stiamo portando avanti da anni il processo di digitalizzazione delle imprese. Questo seminario lancia la sfida in un settore, quello agricolo, che in Sardegna è strategico.»

L’evento, che si è tenuto questa mattina in un’affollata sala conferenze dell’azienda Agris ‘San Michele’ di Ussana-Donori, è stato aperto da Martino Muntoni, direttore del servizio di ricerca di Agris.

«La digitalizzazione – ha ricordato Martino Muntoni – non interessa più soltanto gli uffici e i servizi ma anche i campi. Siamo un po’ in ritardo rispetto ad altre realtà, come USA, Australia e Canada, ma stiamo lavorando per recuperare in termini di innovazione tecnologica.»

«L’agricoltura è interessata da cambiamenti così radicali che sono richiesti altrettanto radicali adattamenti per far fronte agli scenari climatici, demografici e tecnologici che si prospettano.»
Lo ha detto Carlo Bisaglia, ricercatore del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il quale ha poi spiegato che «i mutamenti climatici stanno suscitando allarmi per l’agricoltura, così come i cambiamenti demografici destano preoccupazioni soprattutto per le sue prossime scelte alimentari che potrebbero avere pesanti ripercussioni sull’assetto e sulla sostenibilità dell’agricoltura dei prossimi anni. Vi è poi l’aspetto tecnologico: l’estrema semplificazione degli ecosistemi agrari e le agrotecniche messe a punto negli anni Sessanta, all’epoca della ‘rivoluzione verde’ per massimizzare la produzione, sembrano non soddisfare più le esigenze attuali che, invece, richiedono maggiore efficienza e circolarità dei processi produttivi. Desta allarme la stagnazione da più di un decennio degli incrementi delle rese delle principali colture nel mondo (riso, frumento, mais). ‘Produrre di più con meno’ è il motto rivoluzionario dell’agricoltura di precisione che si pone come una nuova modalità di gestione dei processi produttivi (agricoli, zootecnici, forestali), che tiene conto dell’esperienza professionale accumulata dall’operatore e integra gli elementi esperienziali con ulteriori informazioni provenienti da molte altre fonti».
Filippo Gambella, docente del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha presentato alcune novità della ricerca condotte dalla sezione di Meccanizzazione e impiantistica, in particolare gli obiettivi di due progetti. Il primo, il cui acronimo è Comp4drones, è stato finanziato dalla misura Ecsel nell’ambito del programma europeo H2020 e ha tra gli obiettivi quello di far dialogare sistemi robotici aerei (droni) con mezzi robotici impiegati a terra (ground robots) per il controllo e la gestione in ambiente viticolo e orticolo delle infestanti e il monitoraggio vegeto-produttivo.

«l secondo progetto – ha spiegato il professor Filippo Gambella – è finanziato dal MIUR PRIN 2017 e si pone come obiettivo la costruzione e la prototipazione di sistemi di distribuzione dei fitofarmaci da utilizzare su droni o mezzi robotici impiegati a terra.»

Filippo Gambella ha poi presentato alcune applicazioni dei droni riguardanti la determinazione del volume fogliare nel vigneto e in sistemi colturali erbacei per programmare con maggiore precisione la gestione dei trattamenti. Grande interesse ha suscitato anche la dimostrazione di un sistema per la ‘lettura-interpretazione’, attraverso l’acquisizione di fotografie, delle cartine idrosensibili disposte in campo, che potrà essere utilizzato su uno smartphone per controllare il funzionamento e l’efficienza dei sistemi di distribuzione dei fitofarmaci.

Gianluca Carboni, ricercatore dell’Agenzia Agris Sardegna, ha illustrato le innovazioni tecnologiche introdotte nell’azienda ‘San Michele’. Alcune applicazioni sono già in fase sperimentale. Gianluca Carboni ha parlato anche delle problematiche legate all’uso efficiente dei sistemi di guida assistita, delle mappe di vigoria (ottenute sia con droni che con immagini satellitari) e delle mappe di produzione.

«Nell’ambito degli indirizzi di ammodernamento delle tecniche di gestione colturale – ha sottolineato Gianluca Carboni – l’Agenzia Agris ha investito in alcune tecnologie moderne per migliorare l’efficacia delle operazioni colturali. Sotto la supervisione di un gruppo di ricercatori, che stanno affinando le proprie competenze su alcuni argomenti correlati (sistemi GIS, modellistica colturale e sviluppo di strumenti di supporto alle decisioni), nell’azienda ‘San Michele’ si stanno formando gli operatori per avviare le prime coltivazioni sperimentali condotte secondo i principi dell’agricoltura di precisione. Abbiamo acquisito sistemi di guida assistita e macchine operatrici in grado di applicare tali tecniche, che consentiranno di realizzare un centro sperimentale di riferimento per lo sviluppo e la diffusione dell’agricoltura di precisione nell’Isola.»

 

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Sabato mattina si svolgerà, a Domusnovas, la giornata conclusiva del progetto di promozione dell’educazione alimentare, nell’ambito della ricerca e della valorizzazione delle biodiversità del territorio regionale, promosso da Laore, in collaborazione con la rete di Imprese Ajo Impari e l’Istituto comprensivo statale di Domusnovas plesso di via Monti. Gli alunni e gli insegnanti illustreranno il risultato del lavoro Agri-didattico svolto in questo anno scolastico, dal mese di novembre 2016 al mese di maggio 2017.

Alle 15.30 si svolgerà un convegno aperto a tutti, dal titolo “Nuovi scenari di didattica innovativa“, nel corso del quale, dopo i saluti del sindaco di Domusnovas, Massimiliano Ventura, verrà presentato il progetto “Agricoltura 1.0” (Rete d’impresa Ajò Impari ed Insegnanti plesso via Monti). Sono previsti gli interventi di numerosi relatori: Paola Ugas, Agenzia Laore, su “Tutela biodiversità”; Martino Muntoni, Agris, su “Le Biodiversità Frutticole“; Grazia Villasanta, su “Il Paese che profumava di aranci”; Guy d’Hallewin, del CNR, su “Economia sostenibile nelle aree marginali della Sardegna”; un rappresentante del Gal Sulcis, su “Progetti rivolti all’educazione alimentare nelle scuole”; Marta Pau, su “Montegranatico: la bamca del grano a Domusnovas“; Maria Carmela Deidda, su “Biodiversità nei prodotti tipici della Sardegna”; e, infine, di un rappresentante del dipartimento delle Scienze della Vita e dell’Ambiente, su “Banca del germoplasma della Sardegna“.

Una delle aziende della rete “Ajo impari “ (fattoria didattica Pubusinu di Fluminimaggiore di Alessandro Massa) illustrerà il nuovo metodo innovativo in ambito di didattica in fattoria, con l’utilizzo di una piattaforma di social learning, metodo sperimentato grazie alla preziosa collaborazione di tutte le insegnanti e degli alunni della scuola di via Monti, a Domusnovas, e dell’assessore dell’ambiente del comune di Domusnovas, Ilaria Pisu. Durante e dopo il convegno, all’interno del Parco Scarzella, saranno visitabili una mostra di avicoli ornamentali, un laboratorio di trasformazione del latte in formaggio, un laboratorio sulla pasta fresca ed una degustazione di miele.