Successo al di là di ogni aspettativa, ieri a Carbonia, per la nona edizione della rassegna “Il Sulcis Iglesiente Espone”.
Si è conclusa con un successo che è andato al di là di ogni aspettativa, ieri sera, la nona edizione della rassegna “Il Sulcis Iglesiente Espone”, fiera dell’agroalimentare, dell’
Oltre 250 gli stand espositivi di operatori provenienti da tutte le province della Sardegna, sistemati in Piazza Roma, Via Manno, Via Fosse Ardeatine, Via Gramsci, Via Nuoro, Piazza San Ponziano. Numerose le iniziative che hanno allietato tutta la giornata alle migliaia di visitatori che fin dal mattino hanno preso d’assalto il centro di Carbonia: dall’esposizione di Vespe d’Epoca presentata dal Vespa Club di Carbonia in Piazza Roma, alla sfilata cinofila amatoriale curata per il terzo anno consecutivo dall’Associazione amici del Canile di Carbonia e ancora alla dimostrazione del 1° Reggimento Corazzato di Teulada, guidato dal colonnello Giuseppe Mautone.
L’inaugurazione della Fiera è stata curata da Demo Mura, che ha diretto tutte le iniziative di spettacolo, che hanno visto protagonisti per tutta la giornata Martufello e Giuseppe Masia.
Nel tardo pomeriggio, com’era prevedibile, si è registrato il punto più alto di presenze. In serata, alle 21.00, sul palco dell’anfiteatro di piazza Marmilla, si è esibito il ventriloquo Daniele Contu, che ha poi lasciato spazio a Bobby Solo che ha cantato e suonato per circa un’ora e mezza con la sua band, davanti ad un pubblico trabocchevole che ha accompagnato le sue canzoni più celebri, da “Una lacrima sul viso” a “Non c’è più niente da fare”, da “Domenica d’Agosto” a “Zingara”, dalla versione italiana di “San Francisco” (grande successo internazionale di Scott McKenzie) a “Non si cresce mai”, interpretata a Sanremo 2003 con il grande amico e collega Little Tony. Ma non meno coinvolgenti sono risultati alcuni brani rock.
La formula di “Il Sulcis Iglesiente Espone” si è rivelata ancora una volta vincente. Gran parte degli operatori se n’è andata via soddisfatta, così come i visitatori, molti dei quali hanno affollato il punto di ristoro sia all’ora di pranzo sia a quella di cena, con le sagre della vitella, del maialetto, dell’agnello e della pecora arrosto e i piatti tipici a disposizione sulle tavolate sistemate in Piazza del Minatore.