La Cancelleria Vescovile rende noto che l’Amministratore apostolico della Diocesi di Iglesias, il Cardinale Arrigo Miglio lo scorso 15 ottobre ha nominato il Canonico Antonio Manunza notaio aggiunto del Tribunale Ecclesiastico diocesano; il 16 ottobre, inoltre, ha rinnovato la Commissione diocesana per l’Arte Sacra e i beni culturali e ha nominato come suoi membri:
il Rev.do Can. Mons. Carlo Cani, in qualità di direttore
il Rev.do don Massimiliano Congia
il Rev.do Can. Marco Olianas
il Rev.do Mons. Francesco Pometti
il Rev.do Can. Vittorio Scibilia
Arch. Antioco Marongiu
Dott.ssa Silvia Medde
Dott.ssa Licia Meloni
Prof. Gianni Murtas
Dott. Raffaele Noli
Dott.ssa Licia Siddi
Ing. Guido Vacca
Venerdì 6 ottobre, presso il giardino antistante la sezione ANMIG, in via Trento, a Carbonia, si è svolto l’evento “Mai più guerre”, un gemellaggio tra Sardegna e Piemonte, organizzato dall’associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e dall’Associazione Nazionale Alpini ha solennemente celebrato un messaggio importante “Portare la Pace” in un momento dove quotidianamente si sente parlare di guerra. Una commemorazione dei caduti di tutte le guerre, l’inaugurazione del banner “Mai più guerre”, benedetto dal parroco don Massimiliano Congia, “Uniti per la pace”, un elenco dei dispersi nella prima e nella seconda Guerra Mondiale… momenti e gesti che hanno toccato il cuore di tutti i partecipanti. L’evento organizzato con il professor Stefano Drago (ANMIG), ha coinvolto anche le sezioni degli Alpini del Piemonte e della Sardegna. Alla cerimonia hanno partecipato le associazioni combattentistiche e d’arma in rappresentanza delle varie Armi: Carabinieri, Esercito, Marina, Finanza, Polizia di Stato.
Erano presenti alcuni sindaci del territorio: Romeo Ghilleri (Nuxis), Marcellino Piras (Villaperuccio), Gian Luca Pittoni (Masainas), Maria Teresa Diana (Sant’Anna Arresi), per Carbonia il vicesindaco Michele Stivaletta e le assessore Giorgia Meli e Antonietta Melas, di Mauro Buttigliero presidente ANA della regione Piemonte, Francesco Pittoni presidente ANA della regione Sardegna, di Agnese Delogu presidente ANMIG regione Sardegna, quattro pergamene “Mai più guerre, mai più violenze, torture, olocausti. Mai più dittature, oppressioni, intolleranze, prevaricazioni, egoismi e paure, Mai più catene alla libertà”, firmate dai presidenti delle associazioni.
Dopo la cerimonia, il corteo a piedi, come se si stesse portando la bara del “Milite Ignoto” sino alla sala comunale dove il Consiglio comunale riunito in seduta straordinaria ha conferito la “Cittadinanza onoraria” al “Milite Ignoto”. Suggestivo il “silenzio” suonato dal giovane maresciallo dei Bersaglieri della compagnia di Teulada Mattia Sotgiu. A tutti i partecipanti è andato un sincero ringraziamento da parte degli organizzatori. Tanti cuori che battono all’unisono nel ricordo di chi è morto per un ideale.
Si è svolto ieri pomeriggio, nella chiesa parrocchiale di Cristo Re, a Carbonia, un incontro per ricordare il primo parroco Alfredo Tocco, prete che ha dedicato 44 anni del suo ministero alla Comunità locale, mancato il 17 gennaio 2016. Ieri avrebbe compiuto 87 anni. Dopo il saluto di don Massimiliano Congia, parroco di Cristo Re, i lavori sono stati coordinati dal giornalista Giampaolo Cirronis, che al termine ha intervistato Vincenzo Panio, autore del libro Preti di Carbonia, intervenuto per ricordare la figura di don Alfredo Tocco con i numerosi fedeli presenti che lo hanno conosciuto ed hanno vissuto esperienze di vita con lui nella comunità di Cristo Re.
E’ in programma questo pomeriggio, alle 18.00, nella chiesa parrocchiale di Cristo Re, in piazza Iglesias, a Carbonia, un incontro per ricordare il primo parroco Alfredo Tocco, prete che ha dedicato oltre 42 anni del suo ministero alla Comunità locale.
Dopo il saluto di don Massimiliano Congia, parroco di Cristo Re, i lavori saranno coordinati dal giornalista Giampaolo Cirronis.
Interverrà Vincenzo Antonio Panio, che presenterà il suo libro “Preti di Carbonia”, pubblicato dalla casa editrice Carlo Delfino.
Verrà presentato mercoledì 4 gennaio 2023, alle 18.00, nella chiesa di San Ponziano, in piazza Roma, a Carbonia, il libro “Preti di Carbonia”, di Vincenzo Antonio Panio, Carlo Delfino Editore. Coordinerà i lavori Giampaolo Atzei, direttore del periodico “Sulcis Iglesiente Oggi”.
Il programma prevede i saluti di don Cristian Lilliu, parroco della chiesa di San Ponziano e di Pietro Morittu, sindaco di Carbonia.
Presenteranno il libro don Massimiliano Congia, delegato diocesano degli Affari generali; Vincenzo Antonio Panio, autore del libro; Carlo Delfino, editore del libro.
Interverranno: don Giampaolo Cincotti, Vicario foraneo; Giorgia Meli, assessora della Cultura del comune di Carbonia; Daniela Saba, rappresentante della Sezione di Storia locale del comune di Carbonia; Anna Paola Peddis, coordinatrice dello SBIS; Mario Zara, presidente dell’associazione Amici della Miniera; Enea Casti, rappresentante dell’associazione Storia e Radici della Città di Carbonia; Paolo Serra, direttore della Società Umanitaria.
Concluderà i lavori il cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico della diocesi di Iglesias.
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Iglesias presentata da Mons. Giovanni Paolo Zedda e ha nominato il Cardinale Arrigo Miglio Amministratore Apostolico della Diocesi di Iglesias.
L’annuncio ufficiale è stato dato questa mattina, giovedì 6 ottobre, da Mons. Zedda e dal cancelliere vescovile Don Marco Olianas con il vicario generale Don Massimiliano Congia, al clero diocesano, ai religiosi, alle religiose e ai responsabili degli uffici diocesani, convocati alle ore 12.00 nell’Auditorium del Palazzo Vescovile in Iglesias.
Mons. Zedda ha ringraziato la comunità diocesana di Iglesias per l’accoglienza e la preghiera che l’hanno accompagnato nei suoi quindici anni di episcopato, mentre Mons. Walter Erbì ha letto all’assemblea il saluto ricevuto dal Cardinale Miglio.
L’annuncio della nomina della Santa Sede e gli interventi dell’assemblea nel video disponibile su YouTube al link https://youtu.be/vhc6_fQQYu0
In allegato i documenti della Nunziatura Apostolica, della Curia Vescovile e i saluti di Mons. Zedda e del Card. Miglio.
Anche se in quest’ultimo mese siete stati molto discreti e premurosi nei miei confronti – e ve ne sono grato – son sicuro che attendevate questa convocazione.
È noto a tutti che, a norma del Codice di Diritto Canonico, al compimento dei 75 anni i Vescovi devono presentare al Santo Padre le dimissioni e attendere la Sua decisione.
Nei giorni scorsi il Nunzio Apostolico in Italia Mons. Tscherrig mi ha comunicato che il Santo Padre ha accettato le mie dimissioni, e mi ha chiesto di comunicare questa Sua determinazione oggi alle ore 12.00.
Ed eccoci qui.
Profitto di questa circostanza – anche se molti non hanno potuto essere presenti, ma ne riceveranno notizia dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali – per manifestarvi brevemente qualche mio pensiero.
Desidero anzitutto dire GRAZIE a tutta la Comunità cristiana di Iglesias – sacerdoti, diaconi, religiose, cristiani laici tutti – per la vostra accoglienza cordiale, paziente e generosa nei miei confronti in questi quindici anni di episcopato.
Soprattutto, grazie per la vostra preghiera per me, di cui ho certezza, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà nel mio impegno pastorale e anche, in particolare negli ultimi tempi, nelle mie situazioni di debolezza nella salute.
Grazie per l’impegno di testimonianza delle comunità parrocchiali e di chi vive la fatica, gioiosa e seria, della responsabilità nei diversi ambiti pastorali a livello diocesano e parrocchiale (Caritas, Catechisti, Ministri straordinari della Comunione, Pastorale Sociale, Giovanile, Vocazionale, della Salute, Consultorio Diocesano, Insegnanti di Religione Cattolica, Ufficio della Comunicazione Sociale e Settimanale diocesano, le varie Associazioni laicali – e chiedo scusa se involontariamente posso aver dimenticato qualcuno -).
Vi ringrazio soprattutto per la fatica affrontata nelle diverse situazioni difficili che hanno caratterizzato la vita di questi anni a livello sociale e hanno avuto inevitabili conseguenze anche a livello ecclesiale (ricordo la grave Crisi finanziaria e occupazionale iniziata nel 2008 nelle industrie e in tutte le attività lavorative, i problemi legati alla Emigrazione e al disagio giovanile, la Pandemia e la situazione della Sanità nel territorio, e ora il rincaro dell’energia con le conseguenze negative per le famiglie e per le imprese).
Desidero chiedervi scusa per le debolezze e le carenze nella mia persona e nel mio ministero episcopale, limiti che avete certamente avuto modo di scoprire in questi anni e che possono aver causato sofferenza in qualche persona o in qualche comunità. Confido nel vostro perdono e nella vostra misericordia e chiedo al Signore che ve ne renda merito con larghezza.
Vi assicuro la mia preghiera per ognuno di voi e per tutta la Chiesa di Iglesias anche per il futuro, così come ho cercato di fare in tutti questi anni. Non sarò più il vostro Vescovo, ma non potrò certo dimenticarvi. E non voglio dimenticarvi.
Sapete bene che la Chiesa non vi abbandona e attende da tutti voi un rinnovato impegno di vita cristiana e un approfondimento nel vostro cammino sinodale appena iniziato.
Nella Sua sollecitudine pastorale il Santo Padre ha nominato già da oggi un Amministratore Apostolico per la Chiesa di Iglesias. [Il Cancelliere legge la lettera inviata dal Nunzio]
Son sicuro che potete esonerarmi da una presentazione della persona dell’Amministratore che il Santo Padre ha designato, poiché già lo conoscete.
E non credo ci sia bisogno di esortarvi ad accoglierlo con gioia e con piena disponibilità alla collaborazione.
Tenetelo presente già da subito davanti al Signore, nella preghiera eucaristica e nella preghiera personale, in attesa del nuovo Pastore che il Santo Padre vorrà inviare a suo tempo.
È tutto. Vi ringrazio ancora per la vostra presenza. Salutate per me le vostre famiglie e le vostre comunità, in particolare i malati e i più deboli.
Buona giornata e buon pranzo. E non dimenticate di pregare anche per me. Arrivederci!
+ Giovanni Paolo Zedda
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Carissimi fratelli e sorelle della Diocesi di Iglesias,
ho accolto con una certa trepidazione la nomina da parte del Santo Padre come amministratore apostolico della vostra – ma lasciatemi dire, nostra – diocesi di Iglesias, nel momento in cui S.E. Mons. GianPaolo Zedda diventa vescovo emerito dopo oltre quindici anni di ministero episcopale, durante i quali ha speso con generosità totale le sue energie di mente e di cuore. A lui anzitutto desidero esprimere la mia gratitudine per quanto ha fatto e per la fraterna amicizia che ho potuto sperimentare fin dal mio arrivo a Cagliari, sia nella Conferenza Episcopale Sarda sia nelle diverse e belle occasioni in cui mi ha invitato a condividere momenti significativi della vostra vita ecclesiale.
Come amministratore apostolico ho anzitutto il compito di accompagnare il cammino della diocesi in questa fase di passaggio, in cui tutti siamo chiamati a preparare l’arrivo del nuovo pastore che il Santo Padre vorrà inviare e la prima preparazione è anzitutto quella della preghiera, chiedendo al Signore di concedere alla nostra diocesi un nuovo pastore secondo i suoi disegni e la sua volontà. Al tempo stesso vogliamo accompagnare Mons. GianPaolo con la preghiera riconoscente e con affetto
fraterno e filiale in questo nuovo periodo della sua vita, chiedendo al Signore che gli conceda buona salute e la consolazione di sentirsi sempre amato e sostenuto dalla comunità diocesana per la quale ha speso tutte le sue energie.
Nei prossimi giorni, compatibilmente con gli impegni già presi in precedenza prima di conoscere la mia nomina come amministratore apostolico, mi incontrerò con i vari responsabili diocesani al fine di organizzare e definire quanto può essere utile per la vita diocesana nel periodo che ci sta davanti.
Fin da ora tuttavia sono a disposizione per eventuali urgenti necessità e so di poter contare sulla vostra cordiale collaborazione e pazienza , in attesa di rivedere la mia agenda e di poter essere più vicino alle vostre comunità e attività pastorali.
Vi saluto con affetto.
Vostro nel Signore Card. Arrigo Miglio Amministratore Apostolico
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Dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali
Il Cardinale Arrigo Miglio, Arcivescovo Emerito di Cagliari (Italia), è nato a San Giorgio Canavese (TO) il 18 luglio 1942. Dopo gli studi nel Seminario di Ivrea e l’anno propedeutico nel Seminario di Torino, ha frequentato la Pontificia Università Gregoriana ed il Pontificio Istituto Biblico in Roma, conseguendo la Licenza in Teologia e la Licenza in Sacra Scrittura.
È stato ordinato presbitero il 23 settembre 1967.
Dapprima vicario parrocchiale, poi parroco in Ivrea, ha diretto la “Casa dell’Ospitalità” nel medesimo centro, e quella alpina “Gino Pistoni” a Gressoney – St. Jean.
Nel 1980 ha ricoperto l’incarico di Vicario per la pastorale e dal 1981 al 1992 quello di Vicario Generale di Ivrea, durante l’Episcopato di S.E. Mons. Luigi Bettazzi. È stato inoltre docente di Sacra Scrittura presso la
Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Vice assistente nazionale degli Scout e Assistente Generale dell’AGESCI, Assistente Ecclesiastico dell’Istituto secolare delle Missionarie dell’Amore Infinito.
Eletto alla sede vescovile di Iglesias il 25 marzo 1992, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 25 aprile dello stesso anno.
Il 20 febbraio 1999 è stato trasferito alla sede vescovile di Ivrea. Periodo in cui è stato Segretario della Conferenza Episcopale Piemontese e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane
Sociali dei Cattolici Italiani.
Il 25 febbraio 2012 Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Cagliari fino al 16 novembre 2019.
Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 27 agosto 2022, del Titolo di S. Clemente.
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Notificazione
Ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e ai fedeli tutti della diocesi
Con l’annuncio odierno che Papa Francesco ha accolto le dimissioni di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni Paolo Zedda da Vescovo di Iglesias e ha nominato Sua Em.za Rev.ma il Card. Arrigo Miglio Amministratore Apostolico di Iglesias, la Diocesi di Iglesias è in regime di sede vacante.
Durante la sede vacante e fino alla presa di possesso del nuovo Vescovo cessa la potestà del Vicario e dei Vicari episcopali secondo quanto previsto dal can. 481 1 CIC. Rimangono in carica, a norma del Codice di Diritto Canonico, il Cancelliere Vescovile, il Vicario giudiziale e l’Economo diocesano.
Inoltre, come previsto dal can. 501 2, «quando la sede diventa vacante, il Consiglio Presbiteriale cessa e i suoi compiti sono svolti dal Collegio dei Consultori». Permane nelle sue funzioni il Consiglio per gli Affari Economici diocesano; conservano, inoltre, le loro competenze e facoltà i titolari dei vari uffici della curia, continuando così a offrire il loro aiuto all’Amministratore Apostolico.
Nella Liturgia delle Ore e durante la Preghiera Eucaristica si ricorderà il nome dell’Amministratore Apostolico oggi nominato, il Vescovo Arrigo, fino alla presa di possesso della diocesi da parte di un nuovo Vescovo.
In questo periodo si invitano i rev.di presbiteri a coinvolgere le comunità loro affidate affinché intensifichino la preghiera al Signore per il dono di un nuovo Pastore. A tal proposito, quando le rubriche liturgiche lo consentono, è opportuno utilizzare il formulario della messa “Per l’elezione del Vescovo”, presente nel Messale Romano fra le messe Ad diversa, a p. 859.
E’ stato inaugurato questa mattina, in via Roma, a Carbonia, il laboratorio per la lavorazione di carni di allevamenti locali realizzato dalla Società Cooperativa Sociale “A manu pigara”.
«Il nostro proposito – spiega Susanna Lenzu, socia della cooperativa – è quello di definire un modello che coinvolga l’intera filiera di produzione e ripensi i processi di lavorazione e diffusione del prodotto. Si farà particolare riferimento alle linee guida sulle certificazioni di qualità delle materie prime e su un ampio utilizzo di tecnologie innovative per la promozione del prodotto finale, del territorio dal quale proviene e dell’impatto sociale che la cooperativa intende avere. È un modello che si distanzia dall’industria e si prefigge di sviluppare un settore ancora non pienamente valorizzato: la filiera dell’agroalimentare integrata con l’ICT (realtà aumentata, e-commerce, ecc.) che sposa l’attenzione verso il prossimo.»
Il progetto fa leva sull’esperienza e la professionialità maturate in tanti anni di attività nel settore da Fabrizio Lenzu, e mira, in sinergia con i partner, la “Cooperativa Ponte” guidata dal dottor Paolo Laudicina e “Medau Mannu”, a costruire percorsi integrati, tesi a valorizzare e consentire alle persone svantaggiate coinvolte, di essere nuovamente protagoniste nel loro progetto di vita e senza sostegni assistenziali permanenti. La Società Cooperativa Sociale “A manu pigara” si configura come una sorta di impresa di transizione e cioè strumento di integrazione tra la attività formativa e lavorativa per l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati (tra i quali coloro che hanno ultimato il proprio percorso terapeutico all’interno della comunità di recupero, la“Cooperativa Ponte”). Essa dovrà essere in grado di supportare questi ultimi, attraverso la definizione di percorsi di rieducazione al lavoro, articolati secondo una fase di formazione interna personalizzata integrata, con una successiva attività lavorativa inerente al progetto sociale della cooperativa. Lo strumento operativo per l’attuazione di tali percorsi è un laboratorio di nuova realizzazione per la lavorazione e trasformazione, secondo pratiche tradizionali riviste in chiave innovativa, di carni provenienti unicamente da allevamenti locali. Il processo produttivo sarà portato avanti da esperti del settore, anche tramite l’inserimento lavorativo di soggetti a vario titolo esclusi dal mondo del lavoro e motivati, con una grande sete di riscatto, che attendono una seconda possibilità (ex tossicodipendenti, detenuti o ex detenuti, sofferenti psichici, ecc.).
All’inaugurazione, erano presenti, tra gli altri, il sindaco Paola Massidda e la presidente del Consiglio comunale di Carbonia Daniela Marras; Graziano Milia, responsabile pubbliche relazioni e comunicazione della Fondazione di Sardegna, ente che ha finanziato il progetto con la Fondazione con il Sud; i segretari regionali del Partito democratico Emanuele Cani e di Articolo 1 Luca Pizzuto; don Massimiliano Congia, parroco della chiesa di Cristo Re, che ha benedetto il laboratorio prima del taglio del nastro che è stato poi affidato ad un bambino.
Alleghiamo l’album fotografico dell’inaugurazione e, a breve, i filmati della presentazione, della benedizione con il taglio del nastro e le interviste a Susanna Lenzu e Paolo Laudicina.
Domenica 24 novembre, a Carbonia, si svolgerà la processione di Cristo Re, organizzata dalla parrocchia di Corso Iglesias guidata da don Massimiliano Congia.
Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare dalle ore 9.30 fino al termine della processione religiosa nelle seguenti strade: piazza Iglesias, via Santa Caterina, via Dante, via Bellini, via Carducci, via Angioy, piazza Iglesias e rientro in chiesa.
Sono numerose le iniziative organizzate dalle parrocchie di Carbonia per la “Settimana Santa”: dalla Via Crucis alla Processione delle Palme e alla Processione dell’Incontro.
Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza delle celebrazioni religiose e salvaguardare l’incolumità pubblica dei tanti cittadini che vi parteciperanno, il comune di Carbonia, viste le istanze presentate da don Giampaolo Cincotti, don Luigi Sulas, don Marco Farris, dalla signora Elisa Puddu e da don Massimiliano Congia, ha deciso di adottare opportuni provvedimenti in materia di circolazione stradale.
Il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, in data 25 novembre 2018, ha nominato vicario generale don Massimiliano Congia, parroco della parrocchia Cristo Re in Carbonia. Don Congia è nato ad Iglesias il 27 novembre 1967. Dopo aver frequentato il Seminario minore di Iglesias, ha proseguito nel Seminario maggiore di Cagliari, effettuando gli studi teologici presso la Facoltà teologica. Il 13 giugno 1998, in Nebida, suo paese di origine, il vescovo di allora, mons. Arrigo Miglio lo ha ordinato presbitero. Primo incarico di don Massimiliano è stato quello di vicario parrocchiale nella parrocchia Santa Maria d’Itria di Portoscuso, successivamente l’obbedienza lo ha portato a Fluminimaggiore.Nel 2014 il vescovo lo ha voluto nella parrocchia di Cristo Re, a Carbonia, al posto del compianto don Alfredo Tocco.
Il ruolo di vicario generale in diocesi era vacante da tempo, il predecessore di don Massimiliano Congia, il canonico Lino Melis, morì, il 26 gennaio 2015, a causa di un ictus.
La carica di vicario generale è prevista dal Codice di diritto canonico che al can. 475, comma 1, recita: «In ogni diocesi il vescovo diocesano deve costituire il vicario generale affinché, con la potestà ordinaria di cui è munito a norma dei canoni seguenti, presti il suo aiuto al Vescovo stesso nel governo di tutta la diocesi.» E’, dunque, una figura obbligatoria. Tra i compiti, ci sono quelli di rappresentare il vescovo, curare i rapporti con le parrocchie e foranie, i rapporti con gli enti territoriali e della società civile, l’amministrazione dei beni ecclesiastici e gli aspetti giuridici dei sacramenti e della loro celebrazione.
Attesa a giorni anche la nomina del nuovo parroco della parrocchia San Ponziano di Carbonia, vacante a seguito della scomparsa di don Amilcare Gambella, avvenuta il 21 agosto scorso e, attualmente, retta da un amministratore parrocchiale, don Andrea Zucca.