25 November, 2024
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Lotta alla burocrazia, tempi rapidi nell’espletamento delle pratiche e procedure e una strategia nazionale che possa far competere le imprese agricole italiane con quelle straniere. Sono i punti salienti emersi nel corso dell’assemblea “Quale futuro per l’Agricoltura: la Pac da Bruxelles alla Sardegna” promossa da Confagricoltura Oristano ad Arborea. A sollecitare una politica di strategia sul settore agricolo è stato il presidente nazionale Massimiliano Giansanti.

«E’ necessario che ci sia un programma che permetta alle imprese italiane di essere competitive, perché si opera in un mercato che ormai è globale.»

Attenzione poi alla questione burocrazia che allunga i tempi. «In Francia a giugno le imprese presentano le domande e le risorse arrivano ad agosto. Da noi le risorse arrivano l’agosto dell’anno successivo». Poi un passaggio sulle istituzioni europee: «Tuteliamo e valorizziamo le imprese, ma andiamo a Bruxelles con una strategia condivisa e chiediamo all’Ue reciprocità». A ricordare che il mondo delle campagne è fatto di imprese è stato anche il presidente regionale Luca Sanna che lanciando un appello al mondo della politica e a quello delle istituzioni ha rimarcato: «Dobbiamo lavorare oggi e non dopo. Chiediamo altrettanta solerzia alle istituzioni e amministrazioni. E’ necessario lavorare per l’agricoltura». Il presidente regionale ha poi rimarcato l’importanza di arrivare a soluzioni con le diverse questioni ancora aperte. A puntare il faro su burocrazia, rimarcando la necessità di fare leva sulla questione legata all’insularità e sollecitando la cosiddetta continuità territoriale delle merci, il presidente di Confagricoltura Paolo Mele.

«Il settore dell’Agricoltura in Sardegna – ha detto – ha un riconoscimento importante rispetto al proprio ruolo, dovuto al fatto che la Produzione Lorda Vendibile ammonta a circa 1,5 miliardi di euro l’anno e che non meno del 20% del fatturato industriale regionale è rappresentato dall’industria agro-alimentare.»
Per Paolo Mele “questo non basta». «Non è sufficiente riconoscergli il ruolo se poi non viene supportato in un percorso tutt’altro che semplice; occorre, infatti, garantire leve di competitività reale per tutti i settori, con evidenti e differenti criticità, che esporrò di seguito e che, per migliorare, necessitano di politiche regionali, nazionali e comunitarie mirate a creare valore aggiunto per il territorio e di conseguenza, per le imprese che vi lavorano».

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Venerdì 12 luglio, a partire dalle ore 17.00, nella sala conferenze dell’Horse country Ala Birdi di Arborea, si svolgerà l’assemblea di Confagricoltura “Quale futuro per l’Agricoltura, la Pac da Bruxelles alla Sardegna”.
Parteciperanno:
Paolo Mele, presidente Confagricoltura Oristano
Vincenzo Lenucci, area economica Confagricoltura
Gabriella Proietti, Caa Confagricoltura
Felice Assenza, Direttore generale delle politiche internazionali e dell’Ue
Gabriella Murgia, assessore regionale Agricoltura
Christian Solinas, presidente Regione Sardegna
Massimiliano Giansanti, presidente nazionale Confagricoltura.

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Le regioni del Mezzogiorno, pur rappresentando grandi bacini di produzione agroalimentare, non spiccano tra le regioni top exporter e questo anche a causa dell’orografia che caratterizza i traffici commerciali del territorio; l’export agroalimentare del Meridione, infatti, è ‘geograficamente’ concentrato nei mercati di prossimità e raggiunge solo in minima parte i mercati più distanti. Anche in ragione di ciò, l’export agroalimentare delle regioni del Mezzogiorno, seppur in aumento nell’ultimo decennio, è cresciuto ad un tasso inferiore rispetto a quello delle regioni del Nord: nel decennio 2008-2018, infatti, a fronte di una crescita dell’export delle regioni settentrionali pari al 62% circa, quello delle regioni meridionali è aumentato ‘solo’ del 46%, arrivando a superare di poco i 7 miliardi di euro di export nel 2018.

Muove da queste premesse il terzo appuntamento di “Grow!”, l’Action Tank del coordinamento di Agrinsieme che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che si terrà giovedì 13 giugno 2019, dalle 9.30 nel Palazzo Viceconte di Matera, in via San Potito 7. L’incontro, che vedrà gli interventi del ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio e del ministro per il Sud Barbara Lezzi, sarà incentrato sull’importanza delle infrastrutture materiali ed immateriali del Meridione per la competitività dell’agricoltura italiana nel contesto comunitario e globale.

I collegamenti, i trasporti, la digitalizzazione e il sistema idrico del Meridione saranno solo alcune delle tematiche al centro dello studio “Il sistema infrastrutturale a servizio dell’agricoltura italiana: focus territoriale Mezzogiorno”, realizzato da Nomisma per Agrinsieme, che saràpresentato per l’occasione dal responsabile dell’Area Agricoltura e Industria Alimentare della società di ricerca Denis Pantini.

A questo importante appuntamento, come già avvenuto nei precedenti, parteciperà una corposa delegazione di rappresentanti delle aziende e degli organi territoriali delle associazioni facenti parti del Coordinamento, i quali avranno la possibilità di rappresentare le proprie istanze direttamente alle istituzioni. Alla giornata di lavori interverranno, oltre al coordinatore nazionale di Agrinsieme Franco Verrascina e aicopresidenti del coordinamento Dino Scanavino, Massimiliano Giansanti e Giorgio Mercuri, il coordinatore della commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni Leonardo Di Gioia, l’assessore all’agricoltura della Regione Basilicata Francesco Fanelli, l’assessore all’agricoltura della Regione Siciliana Edy Bandiera, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi e il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio.

A questo terzo appuntamento di “Grow!”, l’innovativa piattaforma attraverso la quale Agrinsieme intende mettere a disposizione dei decisori pubblici e dei propri associati un innovativo laboratorio di riflessione sulle policy che influenzano il futuro del settore, farà seguito, nei prossimi mesi, un incontro analogo durante il quale l’attenzione sarà dedicata alla situazione infrastrutturale del Settentrione del Paese.