22 November, 2024
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E’ un pomeriggio caldo, quasi un’anteprima d’estate, al campo Is Collus il Carbonia prepara il derby casalingo di domenica con l’Arzachena, è l’appuntamento abituale del giovedì dall’inizio dell’anno, da quando la squadra ha trovato casa a Santadi, ma non è un giovedì pomeriggio come i tanti che l’hanno preceduto. Al campo Is Collus c’è una grande novità, costituita dal debutto con la maglia biancoblù, del nuovo tecnico David Suazo, arrivato ieri in città per coprire il vuoto lasciato dalle dimissioni di Marco Mariotti.

David Suazo, un passato illustre da calciatore alle spalle, una carriera da allenatore ancora agli albori, iniziata nelle Giovanili del Cagliari ed arrivata presto, forse troppo presto, alla serie B, alla guida del Brescia di Massimo Cellino, nella stagione 2018/2019. Un’esperienza breve, brevissima, durata solo tre giornate. Poi l’esonero e l’arrivo al suo posto di Eugenio Corini che ha portato il Brescia al primo posto finale e quindi alla promozione in serie A.

David Suazo ha metabolizzato rapidamente quell’esperienza, non ne ha fatto un dramma, e da allora ha continuato a studiare calcio, aspettando una nuova occasione. Quell’occasione è arrivata ieri… Ha accolto con entusiasmo la telefonata di Andrea Colombino, messosi alla ricerca di un nuovo allenatore dopo le dimissioni di Marco Mariotti, allenatore che aveva individuato in Pierluigi Scotto, fermato dalla mancata concessione della deroga necessaria ed indispensabile per guidare una seconda squadra nella stessa stagione, avendo iniziato quella in corso allo Stintino, nel girone B della Promozione regionale, campionato fermato definitivamente dalla pandemia da Coronavirus. E dopo l’entusiasmo iniziale, David Suazo ha impiegato poco a dire sì, accettando di rimettersi in gioco ripartendo da una categoria inferiore rispetto alla serie B ma in una piazza carica di entusiasmo e con un passato prestigioso alle spalle, nel panorama del calcio sardo e nazionale.

Questo pomeriggio il sorriso di David Suazo era la migliore conferma dell’entusiasmo con il quale affronta questa avventura, con una grande voglia di fare bene, per il Carbonia, per i tanti giovani che ha trovato in campo, molti cresciuti nel “suo” Cagliari, ed anche per il suo futuro. Il contratto con il quale si è legato al Carbonia Calcio è di breve durata, scadrà il 30 giugno, ma né lui né la società hanno escluso che possa continuare nella prossima. Il futuro dipenderà dai risultati e dai progetti del Carbonia per il futuro.

Al termine dell’allenamento, David Suazo s’è concesso ai giornalisti, rispondendo a tutte le domande con il sorriso, spaziando anche sul “suo” Cagliari, sulla “sua” Inter, e su Massimo Cellino, il presidente che lo volle al Cagliari nel 1999, quando aveva solo 19 anni, prelevandolo dall’Olimpia Tegucigalpa, società polisportiva di Tegucigalpa, capitale dell’Honduras. Per otto anni è stato la stella dell’attacco rossoblù, 254 presenze e 94 goal, poi il passaggio all’Inter di Roberto Mancini, con un contratto quadriennale, una stagione in neroazzurro al fianco di Zlatan Ibrahimović conclusa con 27 presenze, 8 goal e lo scudetto sul petto, poi alcune esperienze poco fortunate al Benfica, al Genoa e al Catania.

Giampaolo Cirronis

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«Grazie alle procedure di acquisto della Protezione Civile Regionale e alle donazioni di soggetti pubblici e privati, che ringrazio di cuore a nome di tutti i Sardi, nelle ultime ore abbiamo notevolmente potenziato le dotazioni di materiali e attrezzature che ci consentono di portare al massimo regime l’operatività dei nostri reparti covid, senza diminuire l’intensità delle cure e delle attenzioni rivolte a tutte le altre patologie.»
Così il presidente della Regione Christian Solinas, che ha tenuto questa sera il consueto punto-stampa avvalendosi della presenza dei professori Pietro Cappuccinelli e Francesco Cucca, in rappresentanza del Comitato tecnico-scientifico istituito dalla Regione, e che il presidente ha voluto ancora una volta ringraziare per avere accettato l’oneroso incarico, tra l’altro a titolo gratuito.
Il Presidente ha ricordato che stamane sono arrivati a Cagliari, grazie alla cooperazione della Croce Rossa, di Federfarma, della Protezione Civile e con l’impegno dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, 10.000 kit contenenti tamponi e reagenti per proseguire ed incrementare lo screening sul personale sanitario e sui pazienti. «Uno stock importante – ha sottolineato il presidente Christian Solinas -, ma siamo al lavoro senza sosta anche per reperire ulteriori dotazioni.»
Cresce significativamente anche la dotazione di ventilatori polmonari, che ci consentono, ha sottolineato il Presidente, di potenziare i reparti di terapia intensiva. «Ringrazio – ha detto il Presidente Solinas -, i donatori pubblici e privati che hanno donato i preziosi apparecchi: l’imprenditore Massimo Cellino, che ha donato 6 ventilatori per il Santissima Trinità; ad Oristano sono arrivati 9 ventilatori donati dal Credito Cooperativo; altri 5 sono stati donati da Snam, mentre ci sono stati recapitati i primi 2 ventilatori inviatici dalla Protezione Civile Nazionale e siamo in attesa della fornitura Consip, già opzionata.
«A breve, dunque – ha concluso il presidente della Regione -, con le dotazioni ordinate dalla Protezione Civile Regionale si completerà la dotazione dei nostri reparti di terapia intensiva. Abbiamo inoltre acquisito 213 monitor multiparametrici indispensabili per tenere sotto controllo le condizioni dei pazienti ricoverati.»

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Alessio Cragno.

Quattro sconfitte consecutive in campionato, cinque con la Coppa Italia. Il Cagliari vive il momento più difficile di una stagione iniziata lo scorso 24 agosto con la sconfitta interna subita con il Brescia (calcio di rigore di Alfredo Donnarumma) dell’ex presidente rossoblu Massimo Cellino e, proprio al Rigamonti di Brescia, questo pomeriggio, cerca di ripartire. La classifica del Cagliari, maturata al termine del girone d’andata, va considerata indubbiamente molto positiva, 29 punti e sesto posto in classifica che, se confermato a fine stagione, varrebbe la qualificazione alla prossima Europa League, ma la discontinuità attraverso la quale è maturata, costituisce un elemento da modificare: 2 sconfitte iniziali, una striscia positiva di 13 partite consecutive che hanno portato in carniere 29 punti, 4 sconfitte finali.

Il Brescia oggi costituisce un avversario assai ostico, deciso a risollevarsi dall’attuale penultimo posto in classifica. Massimo Cellino ha prima esonerato poi richiamato Eugenio Corini e certamente non avrebbe mai voluto trovarsi nella condizione di dover fare risultato ad ogni costo contro il “suo” Cagliari. Per centrare una seconda vittoria contro la squadra di Rolando Maran, Eugenio Corini può disporre di Mario Balotelli, “croce e delizia” della squadra e, da un decennio, dell’intero calcio italiano, ma non di Dimitri Bisoli (figlio dell’ex Pierpaolo) e dell’ex Daniele Dessena (messo fuorigioco per l’intera stagione da un grave infortunio). Rolando Maran ha recuperato Alessio Cragno ma non ancora Leonardo Pavoletti, E’ indisponibile anche Luca Ceppitelli.

Fischio d’inizio alle 15.00, dirige il sardo Antonio Giua (sezione di Olbia).

 

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Anche la Coppa Italia ha confermato il periodo negativo del Cagliari di Rolando Maran. La sconfitta con la vicecapolista del campionato rientrava nei pronostici della vigilia, non altrettanto il modo in cui questa sconfitta è maturata, con un punteggio pesante (4 a 1) e, soprattutto, un approccio alla partita decisamente inadeguato. I primi 22 minuti sono stati da brivido, con un goal “regalato” a Romelu Lukaku dopo soli 22″, un secondo goal dello stesso Romelu Lukaku annullato per un fuorigioco assai dubbio e, infine, un secondo goal valido realizzato da Borca Valero.

Il Cagliari non è stato praticamente mai in partita, anche perché in avvio di secondo tempo Romelu Lukaku ha messo la sua firma sulla doppietta personale con il goal del 3 a 0, ma se proprio si vuole salvare qualcosa, c’è la seconda parte della ripresa, quando la squadra rossoblu ha ritrovato coraggio, è cresciuta ed è riuscita a sfiorare il goal con Radja Nainggolan, la cui conclusione si è stampata sul palo alla sinistra di Samir Handanovič e poi il goal lo ha trovato, al termine di una splendida azione rifinita da Alberto Cerri con un delizioso colpo di tacco che ha posto Christian Oiva nella condizione di calciare a rete a botta sicura, alla sinistra di Samir Handanovič. Nel finale, un colpo di testa di Andrea Ranocchia ha riportato a tre goal il margine della vittoria dell’Inter che accede al turno successivo della Coppa Italia.

Il Cagliari, archiviata la Coppa Italia, deve rituffarsi in fretta nel campionato, perché dopo la quinta sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa Italia, deve assolutamente reagire. La classifica resta più che buona, con 29 punti ed il sesto posto maturato al termine del girone d’andata, ma le avversarie crescono, il Parma è salito a quota 28, il Torino a 27, Milan e Verona a 25, Napoli (tornato al successo ieri con il Perugia in Coppa Italia) e Udinese a 24. Sette squadre racchiuse in soli 4 punti, tra il sesto ed il dodicesimo posto, basta poco, anche una sconfitta, per perdere diverse posizioni. Domenica al Rigamonti di Brescia, contro la squadra dell’ex presidente Massimo Cellino, impostasi all’esordio alla Sardegna Arena, il Cagliari è chiamato ad interrompere la serie negativa.

Novità, intanto, sono attese dal mercato, sia in uscita, sia in ingresso.

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Dalle lacrime originate dall’emozione per il ritorno “a casa” dopo cinque anni, da avversario della “creatura” che ha guidato per 22 anni, alla gioia “frenata” di fine gara, per la vittoria del “suo” Brescia, matricola che si propone di essere una delle sorprese della nuova serie A. Per Massimo Cellino quella di ieri è stata una serata dalle emozioni forti che sicuramente ricorderà a lungo. Il Brescia di Eugenio Corini ha violato con merito la Sardegna Arena con un calcio di rigore trasformato dal suo bomber Alfredo Donnarumma. Intorno al Cagliari c’era una grande attesa, dopo la grande campagna acquisti e la prestazione, forse ancora più del risultato, ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti. Radja Nainggolan, uno dei più attesi al ritorno in maglia rossoblu dopo cinque anni, ha sottolineato che «c’è bisogno di un po’ di tempo per trovare i meccanismi giusti. Sono sicuro che non appena i nuovi acquisti raggiungeranno la migliore condizione dimostreranno tutto il loro valore e salirà anche il rendimento della squadra».

Rolando Maran, anche lui deluso, a fine partita ha detto: «Avevamo cominciato bene, giocando proprio come l’avevamo preparata. Poi abbiamo corso un paio di rischi e questo ha un po’ condizionato la nostra partita. Avremmo dovuto essere più compatti in pressione, il Brescia ci impediva di costruire, siamo stati poco lucidi e imprecisi al momento della rifinitura e della verticalizzazione. C’è stata una buona reazione, abbiamo costruito qualche occasione, ma sempre in modo discontinuo. Potevamo portare comunque a casa un risultato positivo, però dobbiamo fare meglio. Una giornata non brillantissima, pagata a caro prezzo contro un Brescia più fresco di noi».

Il tecnico rossoblu ha aggiunto che «sono arrivati giocatori nuovi e di qualità, il centrocampo è rinnovato. Chiaramente c’è bisogno di tempo per perfezionare i sincronismi di squadra. Dobbiamo far tesoro di quanto accaduto oggi: era già successo l’anno scorso di perdere la prima, strada facendo abbiamo fatto diventare quella sconfitta solo un episodio. Purtroppo ad inizio campionato si può perdere contro squadre più rodate. Dispiace sia capitato davanti al nostro pubblico, anche perché i tifosi ci hanno circondato di un calore incredibile e non dobbiamo disperdere tutto questo entusiasmo. La Sardegna Arena deve diventare il nostro fortino così come lo è stato l’anno scorso».

Il campionato entra subito nel vivo e domenica prossima alla Sardegna Arena arriva l’Inter di Antonio Conte, impegnata questa sera nel posticipo con il Lecce.

«Al di là di chi incontriamo, è importante fare la prestazione – ha concluso Rolando Maran -. Dovremo tornare in campo domenica e fare le cose col piglio della squadra che sa quello che vuole.»

 

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Il Cagliari di Rolando Maran inizia la sua nuova avventura nel campionato di serie A contro il Brescia di Massimo Cellino (fischio d’inizio ore 20.45). Il calendario ha riservato alla squadra rossoblu e al suo “storico” ex presidente la sfida più carica di ricordi, ma entrambe dal fischio d’inizio dell’arbitro designato Eugenio Abbattista di Molfetta (assistenti di linea Giacomo Paganessi e Marco Bresmes di Bergamo, quarto ufficiale Lorenzo Illuzzi di Molfetta, addetti al VAR Luca Pairetto di Nichelino e Damiano Di Iorio di Vico) avranno come unico pensiero, conquistare i primi punti della stagione.

E’ un Cagliari molto atteso quello che debutta questa sera, dopo la grande campagna acquisti condotta dal presidente Tommaso Giulini e dai suoi più stretti collaboratori. E’ stato sacrificato il talento cresciuto in casa Nicolò Barella, come ampiamente previsto e com’era giusto che fosse, vista la stratosferica, e sono arrivati giocatori di assoluto valore, su tutti Radja Nainggolan, Nahitan Nández e Marko Rog, ed è tornato Luca Pellegrini, in prestito secco dalla Juventus. Questa sera, purtroppo, all’esordio non ci sarà Alessio Cragno, infortunato, e Rolando Maran dovrà fare a meno di Marko Rog, squalificato.

Il Brescia sarà privo di Mario Balotelli, squalificato al termine dell’ultimo campionato disputato al Marsiglia, e dell’ex capitano rossoblù, Daniele Dessena, ma ci saranno il talentuoso Sandro Tonali, Dimitri Bisoli, figlio di Pierpaolo, indimenticato centrocampista del Cagliari, ed Alfredo Donnarumma, 25 goal e 7 assist in 32 partite nell’ultimo campionato di serie B.

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Ieri la vittoria sul Chievo all’esordio in Coppa Italia, oggi la firma di Luca Pellegrini, a 6 giorni dal debutto in campionato contro il Brescia di Massimo Cellino. Il Cagliari Calcio questa sera ha annunciato di avere acquisito dalla Juventus le prestazioni sportive del calciatore Luca Pellegrini che arriva in prestito sino al termine della stagione 2019-20.

«Un gradito ritorno nell’Isola: il giovane laterale sinistro indosserà nuovamente la maglia del Cagliari dopo la felice esperienza della stagione scorsa. Arrivato in Sardegna nella sessione invernale di mercato, nelle sue 12 apparizioni in rossoblù ha suscitato unanimi consensi: dinamismo, combattività, folate sulla fascia sinistra concluse spesso con precisi cross a beneficio degli attaccanti.»

Luca Pellegrini vanta due presenze con l’Under 21, ed ha partecipato ai Mondiali Under 20, giocando 6 partite.

La squadra di Rolando Maran ieri ha mostrato segnali di crescita incoraggianti in avvio di partita, quando ha realizzato due goal nei primi 17 minuti con Joao Pedro e Marko Rog. La partita è stata condizionata dall’espulsione del portiere Rafael, determinata da un tocco di mano fuori dall’area, al 39′ del primo tempo e sugli sviluppi dell’azione la squadra veneta ha dimezzato lo svantaggio con Manuel Pucciarelli. Il Cagliari, comunque, ha controllato il gioco anche in 10 uomini ed ha rischiato poco. La squadra proseguirà la preparazione nei prossimi giorni e Rolando Maran conta di avere la squadra in buona condizione per l’esordio in campionato con il Brescia.

Luca Pellegrini. Fonte: www.cagliaricalcio.com

 

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Il Cagliari è una delle società più attive sul mercato di gennaio, sia in entrata sia in uscita. La prima operazione portata a termine è stata quella relativa al tesseramento del trequartista 32enne del Chievo Valter Birsa (ex Milan), arrivato a titolo definitivo. Ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2021. Nello scacchiere rossoblu è destinato ad occupare il posto lasciato vacante dall’ex compagno di squadra Lucas Castro, vittima di un grave infortunio dopo un ottimo avvio di stagione, che dovrebbe tornare disponibile in avvio del prossimo campionato.

Oggi la società ha ufficializzato la cessione a titolo definitivo del centrocampista Daniele Dessena al Brescia, dove è stato fortemente voluto dal presidente Massimo Cellino. Daniele Dessena, 31 anni, lascia Cagliari dopo 9 stagioni, una lunga esperienza iniziata nella stagione e proseguita fino ad oggi con una breve interruzione, per complessive 206 presenze e 12 goal.

Sempre oggi è stata definita la seconda operazione in entrata, che verrà ufficializzata nei prossimi giorni, per il difensore Federico Peluso, 34 anni, in arrivo dal Sassuolo ma con un passato prestigioso che lo ha visto vestire anche la maglia della Juventus.

Il Cagliari è sulla bocca di tutti, in tutta Europa, per l’interesse dei più grandi Club continentali su Nicolò Barella. Tutti vogliono il 21enne talento rossoblu, il Cagliari lo valuta dai 50 milioni in sù ma l’asta che si è creata potrebbe far lievitare ulteriormente questa cifra, per la felicità della società rossoblu e dello stesso calciatore che, evidentemente, più crescerà il costo del cartellino, più il suo procuratore potrà spuntare per il contratto pluriennale che il suo assistito andrà a firmare…

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Manca ormai poco più di mezz’ora, alla Sardegna Arena, alla grande sfida tra il Cagliari e la Juventus, valida per la prima giornata di ritorno del campionato di serie A. La squadra di Diego Lopez arriva al grande appuntamento reduce dalla grande impresa compiuta sul campo dell’Atalanta (la squadra bergamasca che poi in settimana è andata a vincere in Coppa Italia a Napoli ed oggi ha espugnato l’Olimpico nel match con la Roma), la Juventus reduce da un grande periodo di forma che l’ha portata al secondo posto in classifica, alla vigilia ad una sola lunghezza dalla capolista Napoli (oggi vittoriosa per 2 a 0 sul Verona e quindi a +4 sui bianconeri prima del fischio d’inizio del posticipo della Sardegna Arena).

Massimiliano Allegri a Cagliari ha conosciuto le sue prime esperienze nella massima serie tra il 2008 ed il 2010 (risale al 2009 l’ultima vittoria rossoblu sulla Juventus, 2 a 0 con reti di Nenè ed Alessandro Matri, proprio con il tecnico toscano in panchina). La sua carriera, dopo l’esordio deciso da Massimo Cellino, è stata un crescendo continuo, prima con l’esperienza al Milan (con uno scudetto, una Supercoppa italiana ed il premio quale migliore allenatore), poi con l’approdo alla Juventus, inizialmente accolto a Torino con scetticismo dopo i tre scudetti vinti consecutivi con Antonio Conte, ma poi rivelatosi trionfale, con tre scudetti, tre Coppe Italia e due finali di Champions League in tre stagioni.

Diego Lopez oggi non può disporre degli squalificati Miangue e Joao Pedro, mentre recupera Niccolò Barella.

Le formazioni iniziali.

Cagliari (3-5-2): Rafael, Romagna, Ceppitelli, Pisacane, Faragò, Cigarini, Barella, Ionita, Padoin, Farias, Pavoletti.

Juventus (4-3-2-1): Szczesny, Barzagli, Benatia, Chiellini, Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Matuidi, Bernardeschi, Dybala, Higuain.

Fischio d’inizio alle 20.45, dirige Gianpaolo Calvarese di Teramo (assistenti di linea Giacomo Paganessi di Bergamo ed Alessio Tolfo di Pordenone, quarto uomo Antonio Giua di Olbia, al var Luca Banti di Livorno, all’avar Alfonso Marrazzo di Roma).

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Giorgio Melis è il nuovo direttore tecnico del Carbonia calcio. Avrà la responsabilità di tutta l’area tecnica. Ne ha dato comunicazione in tarda serata la società biancoblu, con un post pubblicato sulla pagina facebook “Carbonia calcio 1939”.

Fra i tanti giovani cresciuti nel calcio sulcitano, Giorgio Melis è l’unico ad avere raggiunto, nell’arco della carriera, il prestigioso traguardo del duplice esordio in serie A sia da calciatore sia da allenatore.

Nato a Carbonia il 2 marzo 1958, Giorgio Melis ha mosso i primi passi nel settore giovanile cittadino, distinguendosi nel ruolo di terzino destro, da dove è approvato alla Primavera del Cagliari. In maglia rossoblu ha raggiunto la prima quadra, facendo il suo esordio in serie B nella stagione 1977/78, sotto la guida di Lauro Toneatto. Collezionò 7 presenze e l’estate successiva è stato ceduto in prestito, per completare la sua maturazione, all’Almas Roma, in serie C2, dove ha giocato da titolare ben 32 partite. Rientrato al Cagliari, in serie A, ha avuto la soddisfazione di esordire nella massima categoria del calcio italiano.

Da Cagliari, la carriera di Giorgio Melis è proseguita al Matera, in serie C1 e C2. Con la maglia della squadra lucana, ha disputato ben tre campionati, con 91 presenze e 2 goal. Nell’estate del 1983, con il Carbonia di Checco Fele in C2, è tornato nella sua città, accolto con grande entusiasmo dai tifosi.

Nel “suo” Carbonia Giorgio Melis ha disputato 4 campionati di C2, raggiungendo sempre la salvezza, perché alla vigilia della stagione dell’amara retrocessione (1987/88), è passato alla Sguotti, dividendosi tra calcio e lavoro. Ma il distacco dal Carbonia è durato una sola stagione, perché l’anno successivo, nel campionato Interregionale, Elvio Salvori lo ha voluto con sé e gli ha affidato la fascia di capitano e con Carlo Pusceddu ha formato una coppia di centrali, nel modulo a zona, pressoché insuperabile.

Nella stagione 1988/89 il Carbonia ha sfiorato la promozione, disputando uno straordinario girone d’andata, mentre l’anno successivo la situazione economica è divenuta insostenibile e, dopo una sofferta salvezza, è maturato il fallimento della società e Giorgio Melis ha concluso lì la sua lunga e prestigiosa carriera di calciatore (con il Carbonia ha disputato complessivamente 168 partite, realizzando 3 reti) ed ha iniziato subito quella di allenatore.

Anche in panchina Giorgio Melis ha bruciato le tappe, facendo il suo esordio con il Carloforte. Ha guidato poi Pula, Fermassenti, Selargius e Sant’Antioco, quindi l’approdo alla Primavera del Cagliari, dove ha allenato per dieci anni, raggiungendo due volte i play-off scudetto e nel 2010 il presidente Massimo Cellino, che già qualche anno prima aveva anticipato in un’intervista su L’Unione Sarda «un giorno il Cagliari sarà guidato da un allenatore sardo, il suo nome è Giorgio Melis», gli ha affidato la prima squadra per le ultime cinque partite del campionato di serie A, insieme all’amico e collega Gianluca Festa, dopo l’esonero di Massimiliano Allegri.

Nonostante i discreti risultati (2 a 2 all’esordio casalingo con il Palermo, poi 0 a 0 a Napoli, 2 a 2 casalingo con l’Udinese, unica sconfitta per 2 a 1 sul campo della Roma e 1 a 1 casalingo con il Bologna), a fine stagione Massimo Cellino ha affidato la prima squadra a Pierpaolo Bisoli e Giorgio Melis, raggiunto un altro grande traguardo con la laurea di allenatore di prima categoria al Supercorso di Coverciano, è ritornato al settore giovanile rossoblu, alla guida degli allievi nazionali.

La sua esperienza nei quadri tecnici del Cagliari è durata ben 14 anni consecutivi. Nell’estate 2015 ha avuto una breve e poco fortunata esperienza al Tortolì, nel campionato di Eccellenza, conclusa già nel mese di ottobre con le dimissioni, dopo tre sconfitte consecutive.

Giorgio Melis, infine, è stato responsabile tecnico della rappresentativa regionale juniores della FIGC e dallo scorso anno ha dedicato il suo tempo e la sua professionalità ai giovanissimi calciatori del Rosmarino Orione Carbonia.

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Carbonia Calcio 1988-89