L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha firmato ieri, a Bonorva, il decimo progetto di sviluppo all’interno della programmazione territoriale della Regione.
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L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha firmato ieri, a Bonorva, ospite del sindaco Massimo D’Agostino nel Complesso Parco Mariani, “Pro Te, dal Villanova al Meilogu: Cultura, Natura, Identità”, il decimo progetto di sviluppo all’interno della programmazione territoriale della Regione. Un progetto da 14 milioni di euro – due Unioni, 18 Comuni e 20mila abitanti – che punta su una strategia di sviluppo locale finalizzata a creare un’offerta territoriale unitaria, incentrata sulla valorizzazione dei beni ambientali e culturali e sulla creazione di servizi, anche in chiave antispopolamento.
«Siamo in un territorio straordinario, che racchiude tutte le migliori caratteristiche della Sardegna. Ambiente incontaminato, clima ideale, solide tradizioni e identità, agroalimentare, alta qualità della vita. E su queste caratteristiche si articola un progetto che apprezzo particolarmente perché due Unioni hanno deciso di mettersi insieme, cosa che abbiamo sempre sollecitato, e pensare a un territorio più ampio, con i 18 sindaci che hanno superato completamente ogni campanilismo nel nome di un benessere più esteso e dagli effetti più diffusi – dice l’assessore Raffaele Paci -. Questo territorio ha capito perfettamente quello che è lo spirito della nostra programmazione territoriale, e cioè proporre progetti dal basso, da parte di chi conosce meglio di chiunque altro i punti di forza del proprio territorio, quelli su cui lavorare per farne strumento di crescita e sviluppo. Solo così i territori possono rinascere, non certo con sporadici interventi calati dall’alto: queste sono le nostre ricchezze e su queste dobbiamo puntare, valorizzandole in chiave di attrazione turistica legando la costa con l’interno per offrire quello che i visitatori di tutto il mondo cercano, quel turismo esperienziale che pochi posti al mondo possono offrire.»
Il vicepresidente della Regione, ricordando che per la prima volta dopo anni si sono realizzati i bandi territorializzati, ha poi auspicato che, all’interno della programmazione territoriale, si possa riuscire a lavorare per ampliare gli interventi includendo fra i settori di azione anche Scuola, Sanità e Mobilità sul modello della Snai, la strategia nazionale per le aree interne.
Il nome dato al progetto, Pro Te, non è solo l’acronimo di Programmazione Territoriale, a indicare la scelta convinta di un metodo di lavoro fondato sulla condivisione e sulla partecipazione dal basso. Metodo assolutamente inedito e mai utilizzato prima d’ora dalla Regione, come sottolineato dal referente politico del progetto, Salvatore Masia. Tradotto dal sardo logudorese, infatti, Pro Te significa Per te e racchiude quindi un messaggio più profondo, quello dell’unità di un territorio a servizio delle persone che vi abitano. L’investimento complessivo ammonta a 14 milioni di euro, 10 di nuova finanza e 4 per dare continuità a interventi già valorizzati in altre politiche. Con circa 1,1 milioni si interverrà su 4 edifici di culto all’interno del programma Sardegna in 100 Chiese.
Il progetto si articola in 3 direttrici tematiche. Valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio culturale (9 milioni), il cuore del progetto che mira a costruire una vera e propria rete trasversale tra tutti gli attrattori di tipo naturalistico, culturale,archeologico e religioso del territorio del Meilogu e del Villanova. Servizi alla persona per il miglioramento della qualità della vita di residenti e turisti (4 milioni e mezzo): attenzione alle fasce più deboli (anziani, bambini e giovani), potenziamento delle strutture sportive e ricreative, miglioramento dei servizi, diversificati e più efficaci. Accrescimento del capitale umano, indispensabile a creare le condizioni per innovare e potenziare il sistema produttivo (a valere su progetto Enterprise Oriented): più qualificazione e un nuovo posizionamento competitivo dell’offerta turistica e socio-sanitaria. Quattrocentomila euro sono destinati alla governance territoriale per la gestione e l’attuazione del progetto, che va chiuso in 36 mesi.
Dal 2016 ad oggi sono 10 i progetti firmati, altrettanti in fase di co-progettazione, 4 in avvio e 2 nuove manifestazioni d’interesse presentate, per un totale di 26 progetti in campo. Oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione (268 già stanziati e 246 ancora da destinare ai territori). Sono coinvolti il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni, 295 Comuni e 940mila cittadini. Il quadro delle politiche di sviluppo locale è completato dai 3 Iti (Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.