21 November, 2024
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Le prospettive del porto industriale, alla luce della crisi economica, le incertezze legate agli elevatissimi costi energetici e delle scelte da fare per il medio e lungo termine, sono state al centro della tavola rotonda svoltasi ieri pomeriggio nei locali della tonnara Su Pranu, a Portoscuso, organizzata dalla FIOM CGIL della Sardegna Sud Occidentale.

Su questi temi si sono confrontati il sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori; il presidente del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias avvocato Massimo Melis; il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana; il docente universitario Pierpaolo Manca; il direttore generale della Confindustria Marco Santoru, i segretari regionale nazionale FIOM CGIL Roberto Forresu e Gianni Venturi. Al centro di tutto è emersa ancora una volta la problematica del dragaggio del porto, con un’attenzione particolare al progetto SNAM che prevede la collocazione di una FSRU da 140.000 metri cubi sulla banchina est.

Allegate le interviste con Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna; Roberto Forresu, segretario regionale della FIOM CGIL; Ignazio Atzori, sindaco di Portoscuso.

E’ suddivisa in due fasi la giornata di confronto organizzata dalla FIOM CGIL della Sardegna Sud Occidentale a Portoscuso, per esaminare le prospettive del porto industriale, alla luce della crisi economica, le incertezze legate agli elevatissimi costi energetici e delle scelte da fare per il medio e lungo termine.

Al mattino, alle 9.00, si svolgerà l’assemblea generale dell’organizzazione sindacale, i cui lavori verranno aperti dai saluti del sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori. Sono previsti gli interventi di Gianni Venturi e Roberto D’Andrea, rappresentanti della FIOM nazionale; Fausto Durante, neo segretario regionale della CGIL; Franco Bardi, segretario della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale, che incontreranno i delegati ed il gruppo dirigente della FIOM della Sardegna Sud Occidentale. Parteciperanno le segreterie territoriali della FIOM Sardegna.

Le conclusioni saranno affidate a Gianni Venturi della FIOM nazionale.

Alle 14.30, avrà inizio una tavola rotonda sul futuro del porto industriale e sull’importanza dello stesso nel territorio.

Ai rappresentanti sindacali della FIOM e della CGIL nazionali, regionali e territoriali, si aggiungeranno il sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori; il presidente del Consorzio industriale provinciale di Carbonia Iglesias avvocato Massimo Melis; il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana; i professori universitari dottor Grosso e dottor Manca; il presidente della Confindustria meridionale dottor Argiolas.

I lavori saranno moderati da Manolo Mureddu.

E’ stato avviato ufficialmente ieri in Regione, l’iter per l’ingresso del porto di Sant’Antioco nell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. Erano presenti al tavolo istituzionale tutti i soggetti che, a vario titolo, avranno un ruolo in questo procedimento che si spera possa essere il più celere possibile. L’incontro, svoltosi presso la sede dell’Assessorato regionale dell’Urbanistica e degli Enti Locali guidato da Quirico Sanna che ha fatto gli onori di casa, ha visto la partecipazione della dirigenza degli assessorati regionali dei Trasporti e dei Lavori pubblici, del Demanio regionale, della Direzione Marittima di Cagliari e del Comandante del porto di Sant’Antioco, nonché, soprattutto, della Presidenza dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana, in compagnia del Direttore Generale Natale Ditel. Presenti, inoltre, il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e l’assessore comunale dell’Urbanistica Francesco Garau.

«Abbiamo scritto una pagina storicacommenta il Sindaco Ignazio Loccila Regione Sardegna si è finalmente fatta carico della nostra richiesta, avviando l’iter per l’ingresso del nostro scalo portuale nel sistema della Sardegna. Un grande traguardo che, una volta raggiunto, significherà guardare il nostro porto all’interno di logiche regionali e nazionali, con fondi di investimento che gli consentiranno di assurgere definitivamente a scalo di riferimento per tutto il territorio circostante. Questo segue l’impegno che in questi anni abbiamo profuso per riuscire nell’intento: nel novembre scorso abbiamo deliberato la richiesta alla Regione ed oggi incassiamo il risultato. Il nostro, infatti, per ora è l’unico scalo isolano fuori dall’ambito del sistema portuale di Sardegna. Ormai, di fronte all’attuale scenario, non ha alcun senso che il porto di Sant’Antioco resti fuori dall’Autorità di sistema e continui a rimanere sotto l’egida della Regione Sardegna. Lo scalo antiochense riveste un ruolo fondamentale per tutto il Sud Ovest della Sardegna e ringrazio la Regione, in particolare l’assessore Quirico Sanna, per aver accolto l’istanza della nostra comunità.»

L’Amministrazione comunale, peraltro, a conclusione di un iter durato anni, nel 2019 ha approvato la presa d’atto della “Variante al Piano Regolatore del Porto”, che prevede la suddivisione delle aree portuali salvaguardando l’attività della pesca, la produzione commerciale e concedendo ampi spazi alla cantieristica e ai posti barca da diporto, nonché ai servizi che faranno dal collegamento al centro urbano.

«Questa pianificazione spiega l’assessore all’urbanistica Francesco Garausarà la base di partenza per lo sviluppo del porto. È sempre stato nostro intendimento garantire un futuro all’insegna dello sviluppo economico alle aree portuali di Sant’Antioco che passi per una loro riconversione attraverso la valorizzazione del comparto turistico e lo sviluppo della cantieristica, senza dimenticare la pratica professionale della pesca e la residuale attività dell’industria del sale. E per realizzare tutto questo adesso abbiamo un valido alleato e la certezza che Sant’Antioco entrerà nel sistema regionale garantendo lo sviluppo turistico del territorio e favorendo anche il traffico marittimo.»

«Il porto di Sant’Antioco diventerà un porto di interesse nazionaleha detto l’assessore regionale dell’Urbanistica Quirico Sanna -. Le caratteristiche dello scalo antiochense non sono quelle di un piccolo porto: riteniamo, infatti, che la posizione strategica di Sant’Antioco possa essere di supporto al porto di Cagliari. La volontà politica della Regione c’è tutta: oggi avviamo l’iter con il massimo impegno. Questa è stata la prima tappa e ne seguiranno a breve altre con l’intento di chiudere il procedimento celermente, al fine di garantire importanti occasioni di sviluppo per la comunità di Sant’Antioco e per il territorio circostante.»

È arrivata a Cagliari la Firenze, ammiraglia del gruppo Costa Crociere, ispirata al Rinascimento italiano, con a bordo 1.540 passeggeri.
«Il primo scalo sardo della Costa Firenze è un ulteriore segnale di ripresa del mercato e di uscita graduale dalla situazione emergenzialespiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Rispetto alla maiden call della Smeralda, oggi a Cagliari si respira maggiore ottimismo ed un pizzico in più di libertà, sebbene i protocolli sanitari a bordo e fuori dalla nave siano sempre stringenti. Con un primo e timido bilancio semestrale di poco superiore a 15mila passeggeri in transito e 12 toccate complessive, ci stiamo avvicinando gradualmente ad una riattivazione dell’industria crocieristica e alla possibilità che, già nei prossimi mesi, anche gli altri scali sardi possano essere ricompresi negli itinerari del Mediterraneo delle compagnie crocieristiche. Nel frattempo, proseguiamo con gli interventi infrastrutturali rivolti al potenziamento degli scali sardi e dell’accoglienza, l’ultimo dei quali, La buona onda, il percorso ombreggiante e sicuro che inauguriamo oggi a Cagliari e che mettiamo a disposizione di crocieristi, passeggeri e cittadini.»
Antonio Caria

Con il primo scalo della nave Lng Avenir Accolade al porto di Oristano – Santa Giusta, la Sardegna entra ufficialmente nella nuova era del Gnl
All’evento erano presenti, il presidente della Regione, Christian Solinas, il viceministro del Mise Alessandra Todde, il presidente di Higas, Roberto Madella ed il presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana che hanno tagliato ufficialmente il nastro per inaugurare un ulteriore salto di qualità del sistema portuale sardo nello scenario mediterraneo.
«Questo rappresenta il salto definitivo di qualità del sistema portuale sardo verso una dimensione green europeadichiara Massimo Deiana -. Un risultato eccezionale che, nel più proficuo spirito di collaborazione tra il nostro Ente, La Regione Autonoma della Sardegna, la società Higas la Capitaneria ed il Consorzio Industriale di Oristano, abbiamo raggiunto in tempi record. Un primo scalo sardo è, quindi, ufficialmente già pronto a soddisfare la richiesta di Gnl da parte delle numerose compagnie armatoriali che, negli ultimi anni, stanno investendo nella realizzazione di navi green. Una realtà forte di una posizione baricentrica che, sono certo, conferirà alla Sardegna un ruolo strategico per il bunkeraggio nel Mediterraneo e, allo stesso tempo, contribuirà ad un’accelerazione nel tanto atteso processo di metanizzazione dell’Isola.»
La nave, varata dal cantiere cinese Keppel Offshore & Marine di Nantong nel mese di marzo 2021, è approdata nello scalo marittimo oristanese dove, attraverso un braccio di carico dedicato, ha immesso i primi 7mila metri cubi di Gas Naturale Liquefatto.
Antonio Caria

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Garantire il futuro del lungomare cagliaritano. È, questo, l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato ieri a Palazzo Bacaredda, tra il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, e il dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana. Era presente anche il vicesindaco, Giorgio Angius.
Nel documento sono inserite tutte una serie di iniziative che vanno dalla formazione e l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale, per valorizzare il Porto del capoluogo sardo e le aree fronte mare, alla collaborazione tavoli di consultazione permanente per gli interventi di riqualificazione urbana.
Le aree interessate saranno comprese tra la spiaggia di Giorgino e il Poetto, tra via La Plaja e il molo Rinascita, oltre che l’area della Fiera.
Per tutte queste è previsto il miglioramento dell’accessibilità, il rafforzamento del loro ruolo centrale nell’ambito del tessuto urbano, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità ambientale; l’incremento delle condizioni di sicurezza e di vivibilità; l’accrescimento dell’attrattività, con l’inserimento di nuovi servizi e funzioni di interesse collettivo; la promozione della valorizzazione e del riuso di spazi e fabbricati esistenti.
«Il protocollo d’intesa tra Comune ed AdSP è un accordo strategico e storico per il futuro della città e della portualità di Cagliariha dichiarato Massimo Deiana -. Attraverso un dialogo istituzionale continuo e con un’analisi condivisa e particolareggiata sulle scelte pianificatorie future, puntiamo a dare, innanzitutto, maggiore certezza nella programmazione degli interventi infrastrutturali nelle aree oggetto dell’intesa e, allo stesso tempo, miriamo a garantire maggiore chiarezza e celerità nell’iter istruttorio di tutte quelle istanze di concessione demaniale che perverranno al nostro Ente.»
«Questo accordoha aggiunto Paolo Truzzu rappresenta non solo un passo fondamentale per dare un nuovo volto alla città, per il recupero e la valorizzazione delle aree che costituiscono il fronte del mare cittadino e la riqualificazione urbanistica di grandi spazi cittadini, ma assume anche una valenza strategica importante, quella della collaborazione interistituzionale per il processo di formazione del PUC, in adeguamento agli altri strumenti della pianificazione urbanistica. La realizzazione di una grande lungomare che dia un nuovo aspetto alla città di Cagliari, è uno degli obiettivi più qualificanti delle linee programmatiche di mandato di questa Amministrazione e realizzabile in accordo con l’Autorità di Sistema Portuale.»
Per Giorgio Angius è «l’inizio di un percorso che farà di Cagliari una città in simbiosi con il suo mare».
A.C.

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Saranno rispettivamente le società Italservizi 2007 (instradamento dei veicoli) e il raggruppamento Sviluppo Performance Strategie e Fast (info point e assistenza passeggeri) ad occuparsi, per i prossimi due, con l’opzione per un ulteriore anno, i lotti I e III del bando di gara per l’affidamento dei servizi ai passeggeri nel porto di Olbia-Isola Bianca.
È quanto stabilito dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna dopo l’apertura delle per l’appalto bandito lo scorso 20 aprile.
È stata, invece, la conclusione della procedura di gara per il secondo lotto, inerente al Trasporto su navetta dalla stazione marittima alla nave e viceversa, per il quale l’AdSP ha richiesto alcuni chiarimenti sulla congruità nel rapporto offerta tecnica – offerta economica ad una delle 5 società concorrenti.
«In attesa di concludere la procedura di affidamento del servizio di bus navetta, possiamo comunque confermare la continuità e la piena operatività, con un netto miglioramento degli standard qualitativi, dei servizi ai passeggeriha dichiarato Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. Nel contempo è stata recepita a pieno la nostra proposta di applicazione della clausola sociale, con il non scontato riassorbimento, almeno per i due lotti aggiudicati, di tutto il personale della società uscente. Un risultato positivo per l’attività del porto di Olbia, che ha visto una grande partecipazione da parte di operatori economici provenienti da tutta Italia, alla quale abbiamo fatto fronte, nonostante la situazione emergenziale imposta dal lockdown, con grande senso di responsabilità e professionalità da parte del personale dipendente.»
Antonio Caria

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«Nessuna proroga alla Sinergest per la gestione della stazione marittima e delle aree portuali di Olbia che, a partire dal nuovo anno, ritorneranno in capo esclusivamente all’”Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna” che opererà tentando di coinvolgere i lavoratori della ormai ex concessionaria, partecipata al 51% da Moby, dal comune di Olbia (circa 20%) e da altri operatori privati.»

È questa, in sintesi, la posizione espressa dal presidente della Port Authority, Massimo Deiana, nel corso della audizione davanti alle commissioni Lavoro e Trasporti, riunite in seduta congiunta, per approfondire la situazione creatasi nello scalo marittimo gallurese all’indomani della mancata partecipazione all’”avviso esplorativo di sollecitazione al mercato per proposte di finanza di progetto”, bandito lo scorso 10 giugno. L’ex assessore dei trasporti nell’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru nella passata Legislatura, ha quindi ribadito la volontà dell’ente di ricercare “proposte progettuali di parternariato pubblico-privato” ma ha sottolineato che le eventuali proposte di project financing dovranno essere in linea con “i parametri indicati nell’avviso esplorativo” e rispettare le disposizioni in materia ad incominciare da quelle che riguardano i cosiddetti diritti di porto che, al contrario di quanto è accaduto all’Isola bianca (sono incassati da Sinergest e quindi trasferiti in minima parte all’autorità portuale) dovranno essere direttamente introitati dall’Authority. Il professor Massimo Deiana ha inoltre spiegato che per la gestione dei servizi di interesse generale ai passeggeri e dei parcheggi, non è escluso, a partire dal Primo gennaio 2020,  il coinvolgimento di operatori esterni e, sollecitato anche dagli interventi dei consiglieri Roberto Li Gioi e Desirè Manca (M5S), Giuseppe Meloni (Pd) e Antonio Piu (Progressisti), ha confermato però l’impegno a salvaguardare il futuro occupazionale dei lavoratori della Sinergest («si tratta di personale formato e competente nel lavoro in banchina»).

Il presidente dell’Autorità portuale ha quindi comunicato di aver avuto un incontro con i sindacati ed ha confermato l’appuntamento del prossimo 28 novembre richiesto dalla Sinergest: «La società resterà fuori dalla gestione dello scalo ma siamo pronti ad ascoltare eventuali proposte progettuali, allo stesso modo di come valuteremo quelle di altri operatori, in vista di ulteriori procedure ad evidenza pubblica».

A conclusione dell’audizione del professore Massimo Deiana, le due commissioni, sempre in seduta congiunta, hanno ascoltato il direttore facente funzioni dell’agenzia Forestas, Salvatore Mele, che ha ribadito le difficoltà nell’attivazione delle procedure per la chiamata dei cosiddetti trimestrali nei cantieri ricadenti nei territori dei comuni di Bono, Bottida, Alà dei Sardi e Monti. Contrariamente a quanto sostenuto dai sindaci dei quattro paesi nel corso di una precedente audizione, il dottor Mele ha escluso la possibilità di un ricorso ai trimestrali, per effetto della sentenza emessa dal tribunale di Nuoro lo scorso agosto che, riferendosi ai lavoratori semestrali, ha stabilito “l’illegittimità dei contratti a termine nei contratti di lavoro” stipulati da Forestas.

A conclusione degli interventi dei presidenti Giuseppe Talanas e Alfonso Marras e dei consiglieri, Francesco Stara (Italia Viva), Daniele Cocco (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Desirè Manca (M5S) e Giovanni Satta (Psd’Az) si è ipotizzato un intervento normativo ad hoc, così da consentire il ripristino delle chiamate a tempo determinato.

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«È stato un incontro proficuo: sono stati esaminati tutti gli aspetti della vertenza del Porto canale con passi avanti per il rilancio dello scalo commerciale cagliaritano, infrastruttura fondamentale per tutta la Sardegna.»

Lo hanno detto gli assessori regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, dell’Industria, Anita Pili, e dei Trasporti, Giorgio Todde, al termine del tavolo convocato a Roma al ministero dello Sviluppo economico, al quale hanno partecipato anche il sottosegretario Alessandra Todde, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, e le rappresentanze sindacali dei lavoratori del Porto canale di Cagliari.

«È stata evidenziata la strategicità del Porto canale per il traffico dei containers – ha aggiunto la vicepresidente della Giunta Solinas – ed è stata anche esaminata la situazione delle Zone economiche speciali, le Zes; venerdì prossimo a Roma ci aspettiamo che vengano emanati i decreti. Si è parlato poi del vincolo paesaggistico; la Regione parteciperà al Tavolo insieme al Mibact a Palazzo Chigi per avviare subito una concertazione che porti alla rimozione del vincolo da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri. Sul fronte dell’occupazione – ha sottolineato Alessandra Zedda – abbiamo illustrato le iniziative attivate dalla Regione: i lavoratori sono stati convocati e profilati e ora si procederà con l’inviduazione dei corsi. È stata fatta presente anche la necessità di far partire subito l’avviso internazionale per la ricerca del nuovo terminalista ed il presidente Massimo Deiana ci ha assicurato che già dalla settimana prossima ci sarà la ‘call’ che presumibilmente durerà fino a febbraio.»

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«L’obiettivo di questi incontri è quello di far dialogare, tra loro e con le Istituzioni,  gli operatori del ‘sistema turismo’ in Sardegna, facendo scaturire proposte, idee e suggerimenti per la programmazione 2020.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, nel suo intervento di apertura dell’incontro “Destinazione Sardegna: strategie per il turismo”, che si è svolto questa mattina al ‘Business center’ dell’aeroporto di Cagliari.

«Siamo una Regione che investe molto nel turismo, settore che deve affermarsi come volano fondamentale per l’economia dell’Isola – ha aggiunto Gianni Chessa -. Perciò, abbiamo deciso di affrontare alcuni aspetti di vitale importanza per il settore, come trasporti, accoglienza, servizi e destagionalizzazione. Altro aspetto importante per una corretta programmazione è rappresentato dalla disponibilità dei dati statistici, che occorre avere certi e per tempo. Su questo aspetto dobbiamo lavorare, anche insieme agli operatori, per mettere a punto un’organizzazione adeguata. Il prodotto ‘Sardegna’ funziona, ma deve essere migliorato, stabilendo obiettivi e soluzioni.»

«Ovviamente, i trasporti rappresentano un settore strategico nell’ambito del turismo – ha sottolineato l’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde -. Dobbiamo farci trovare pronti per affrontare le prospettive future, soprattutto in tema di continuità territoriale aerea e marittima, sebbene in quest’ultima la Regione non abbia alcuna competenza, così da affermare definitivamente il diritto dei Sardi alla mobilità.»

Nell’ambito di tre tavole rotonde tematiche (“I trasporti come elemento fondamentale per lo sviluppo dei flussi turistici: stato dell’arte e prospettive future”; “Accoglienza e servizi: innovare per crescere”; “Destagionalizzazione: modelli di sviluppo e nuovi attrattori turistici”) sono intervenuti anche Massimo Deiana (presidente Autorità di sistema portuale della Sardegna), Chicco Porcu (presidente Arst), Silvio Pippobello (Geasar, Aeroporto di Olbia), oltre ai rappresentanti di Federalberghi, Faita Federcamping, Fiavet, Unioncamere, Confcommercio, Confindustria, Confapi, Confesercenti, compagnie di navigazione ed aziende turistiche.