18 July, 2024
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01- Ph Tirrenia©

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha espresso «soddisfazione per la notizia dell’avvio di un’istruttoria dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sull’acquisto esclusivo della Compagnia italiana di navigazione da parte del Gruppo Onorato». «Attendiamo adesso con fiducia gli esiti dell’indagine – ha aggiunto Deiana -, confermando l’opportunità e la tempestività dell’esposto inoltrato all’Autority dalla Regione il 6 luglio scorso.»
L’assessore Deiana chiedeva al presidente dell’organismo garante, Giovanni Pitruzzella, di valutare «con la massima tempestività possibile» se l’operazione di acquisto della Tirrenia, portata a termine da Onorato Partecipazioni, potesse causare una condizione «lesiva della dialettica concorrenziale». L’assessore rimarcava inoltre il pericolo di una «concentrazione dai tratti fortemente anomali, che vedrebbe oltre il 90 % del traffico passeggeri e merci da e per la Sardegna sostanzialmente controllato da un unico soggetto economico».
E’ scritto nella nota ufficiale dell’Agcm, «è volta ad accertare l’eventuale rafforzamento di una posizione dominante nel mercato del trasporto marittimo di passeggeri, autovetture e merci tra l’Italia continentale e la Sardegna, sulle rotte Genova-Olbia-Genova e Civitavecchia-Olbia-Civitavecchia».
«Le azioni istituzionalmente e formalmente corrette avviate in questa circostanza dall’istituzione regionale, hanno certamente sortito un primo importante risultato. Continueremo a vigilare, al fine di tutelare il diritto alla mobilità dei sardi, consapevoli che Tirrenia Cin sia affidataria di un pubblico servizio di interesse precipuo per l’isola che deve rispondere alle esigenze della collettività dettate da un contratto», ha concluso Deiana.

 

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Palazzo del Consiglio regionale A

Il presidente del Consiglio regionale in apertura della seduta odierna ha comunicato all’Assemblea la notifica della sentenza del Tar con cui è stato accolto il ricorso di Giovanni Satta, candidato nella lista Uds, contro Gianni Lampis, candidato con la lista Fdi e proclamato eletto in sostituzione del decaduto Modesto Fenu. Dopo la lettura del dispositivo della sentenza il presidente ha sospeso la seduta per consentire la riunione immediata della Giunta per le elezioni.

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha letto all’Assemblea la delibera della Giunta per le elezioni con cui si prende atto della sentenza del tribunale amministrativo.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, sull’ordine dei lavori, ha informato il Consiglio della presenza di una delegazione di dipendenti della ”flex-security” e di “garanzia giovani”, eventualmente in coda ai lavori della giornata.

Il presidente Ganau ha assicurato che del problema saranno investiti i capigruppo e, subito dopo, ha avviato la discussione generale sul primo punto all’ordine del giorno, il Dl n. 172 (“Interventi urgenti a favore di privati e attività produttive danneggiati a seguito di eventi calamitosi in Sardegna”) dando la parole alla relatrice Daniela Forma (Pd).

Nel suo intervento, Forma ha ricordato che il provvedimento è stato approvato in commissione all’unanimità sottolineando che «è stato concepito per sostenere le attività produttive e le persone colpite da calamità naturali». Il testo tuttavia, ha spiegato, «presentava alcune criticità ed è stato in parte rivisto introducendo nuovi elementi di semplificazione e di armonizzazione con la normativa di riferimento nazionale ed europea». Ora la Sardegna, ha aggiunto Forma, «ha una legge organica dopo la gravissima alluvione del 2013 e la nuova disciplina dell’intervento pubblico renderà più tempestive le azioni della prima fase post-calamità ma anche di far ripartire l’economia dei territori». La legge, ha concluso, «assegna una particolare attenzione all’eliminazione di alcuni passaggi burocratici, anche attraverso la creazione di un fondo unico in cui confluiranno risorse pubbliche di diversa provenienza e donazioni di privati».

Il consigliere Edoardo Tocco (Forza Italia) ha espresso parziale soddisfazione per il provvedimento scaturito, ha ricordato, «da una mia interrogazione del 4 settembre cui non è stata data ancora risposta; la legge, è vero, dà un po’ di respiro ma occorre ricordare che sono tante le infrastrutture pubbliche danneggiate che non sono state ripristinate, serve quindi la sollecita individuazione di nuove risorse per riportare funzionalità nei Comuni interessati».

Il consigliere Gianmario Tendas (Pd) ha manifestato invece la sua soddisfazione «perché la legge colma un grave vuoto legislativo con una norma ben strutturata, superando la logica degli interventi ad hoc, fermo restando che il Consiglio dovrà comunque tornare su questi problemi forte delle esperienze fin qui maturate (anche se in circostanze negative) non ultime quelle legate alla gestione degli aiuti privati e di associazioni, rimasti bloccati per quasi due anni a causa di questioni burocratiche». Ora la Regione, secondo Tendas, «potrà intervenire in modo molto più tempestivo e, in quest’ottica, abbiamo presentato un emendamento finalizzato a consentire ai Comuni di superare i vincoli del patto di stabilità perché, se manca questo passaggio, rischiamo di rendere la norma poco efficace».

Il consigliere Ignazio Locci (Forza Italia) ha messo in luce alcune criticità «che esistono oggettivamente anche se abbiamo votato a favore ritenendo prevalente l’esigenza di stringere quanto più possibile i tempi di intervento». In particolare, ha sottolineato Locci, «manca ancora il regolamento per questa tipologia di interventi annunciato già in occasione della finanziaria ed è necessario perché se non eroghiamo le risorse disponibili (1 milione) entro il 31 dicembre saltiamo un intero anno e non è tollerabile». A questo punto, ha suggerito il consigliere, «dobbiamo affrontare con decisione il problema di un Consiglio che approva le leggi per tempo, in questo caso, senza che però alle stesse non viene data attuazione dalla burocrazia regionale; il vizio di origine è il pareggio di bilancio e gli altri effetti negativi a cascata si vedranno molto presto».

Il consigliere Eugenio Lai (Sel) ha affermato che «il gioco delle parti regge fino ad un certo punto ma in questo caso occorre superarlo e lavorare con senso di responsabilità, colmando un vuoto normativo che è di anni e non solo di sette mesi». «La legge è importante – ha detto ancora Lai – non incide sono su questo anno solare ma durerà nel tempo come strumento normativo di grande innovazione rispetto al passato mentre, nel frattempo, va ricordato che l’assessore dell’Ambente e la Protezione civile hanno operato bene, i Sindaci sono stati costantemente informati, le istituzioni si sono mostrate concretamente vicine alle popolazioni, i tempi di intervento si sono drasticamente ridotti; c’è ancora molto da fare la Regione è partita col piede giusto».

Il consigliere Giuseppe Meloni (Pd) ha salutato con favore l’approdo in Aula del disegno di legge che norma gli aiuti ai privati colpiti dagli eventi calamitosi ed ha ricordato la scarsa preparazione dell’intera macchina regionale ad affrontare, in particolare nel 2013, i drammatici eventi alluvionali che hanno interessato numerosi territori della Sardegna, ad incominciare da Olbia e la Gallura. «Da allora – ha aggiunto il consigliere dei democratici – sono stati fatti passi in avanti, sia nell’organizzazione della protezione civile, che è stata messa alla prova anche di recente con l’ultima alluvione che ha interessato ancora la città Olbia, ed è per queste ragioni che esprimo, fin da subito, apprezzamento per la Protezione civile regionale e per l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano».

Meloni ha quindi rimarcato con tono critico l’assenza di una norma che regoli gli interventi a favore di cittadini e imprese ed ha ricordato che persino gli aiuti volontari arrivati alle amministrazioni locali hanno registrato difficoltà nell’erogazione per gli effetti dei vincoli del patto di stabilità («e ciò che è accaduto, ad esempio, nel comune di Olbia»).

L’esponente della maggioranza ha quindi definito “meno apprezzabile” lo stanziamento previsto per il 2015 che è pari a un milione di euro. «Solo nella città di Olbia – ha spiegato Meloni – i danni dei privati quantificati nel 2013 superano i cento milioni di euro ed è evidente quanto si piccolo lo stanziamento indicato nel Dl 172».

In conclusione del suo intervento, il consigliere del Pd, ha quindi ricordato l’approvazione unanime dell’ordine del giorno n. 3 del 28 aprile 2014 (sulla necessità di intervenire presso il Governo nazionale per concordare gli aiuti economici ancora non erogati e necessari per la ripresa economica delle famiglie, delle attività produttive e degli enti locali colpiti dall’alluvione del 18 novembre 2013, per la mitigazione dei rischi idrogeologici, e per la messa in sicurezza degli edifici scolastici nelle aree a rischio idrogeologico) per affermare che rispetto ad allora la situazione non è mutata per ciò che attiene le «risposte attese dai privati siano esse famiglie o imprese«. «Molti di questi – ha aggiunto – hanno dovuto ricorrere all’indebitamento per rientrare nella disponibilità delle proprie abitazioni o per l’acquisto di una auto ed alcuni, sono stati interessati dalla recente alluvioni che ha interessato Olbia». Meloni ha concluso con un generale ringraziamento per l’operato del presidente Pigliaru e degli assessori Donatella Spano e Paolo Maninchedda ma – ha detto – serve garantire maggiore consistenza finanziaria al provvedimento.

Il consigliere Marco Tedde (Fi) ha riconosciuto «l’esigenza di un provvedimento normativo che regoli gli aiuti ai privati ma la norma deve essere congrua e proporzionata alle esigenze». «Oggi la montagna rischia di partorire un topolino», ha affermato l’esponente della minoranza, riferendosi alla dotazione finanziaria indicata nel testo del Dl 172 che è pari ad un milione di euro per l’annualità 2015. «Un milione di euro è un obolo», ha insistito Marco Tedde, «ed evidenzio l’ulteriore lacuna normativa rappresentata dall’assenza di interventi sul sociale, perché è noto che le calamità provocano danni materiali ma anche disagio sociale e psicologico».

«Una legge è dunque necessaria – ha concluso il consigliere Fi – ma lo strumento che andiamo da approvare è del tutto insufficiente e le lacune prima evidenziate meritano di essere colmate».

Il capogruppo del Psd’Az, Angelo Carta, ha definito una buona notizia l’imminente varo di una legge per regolare gli aiuti ai privati colpiti da calamità naturali che però- a suo giudizio – fa il paio con la cattiva notizia rappresentata dall’esiguità negli stanziamenti. (un milioni di euro per il 2015). L’esponete della minoranza ha quindi auspicato modificazioni anche per ciò che attiene la possibilità per i Comuni di poter erogare gli aiuti volontari ricevuti, escludendo tali somme dal tetto di spesa stabilito dal patto di stabilità.

Il capogruppo sardista ha inoltre proposto il riconoscimento di stanziamenti a favore anche delle amministrazioni comunali ed ha ribadito, ricordando l’approvazione della risoluzione in Quinta commissione, favore per l’istituzione del regime di zona franca nei Comun i colpiti da eventi calamitosi. Carta ha concluso preannunciando il voto favorevole al provvedimento.

Dopo l’on. Carta, ha preso la parola l’assessore Spano (Ambiente) che ha ricordato l’importanza del fondo istituito nella norma finanziaria ultima. L’esponente della Giunta ha detto: «La Regione non può che applicare le norme anche in caso di distribuzione di risorse a seguito di eventi calamitosi. Abbiamo bisogno di colmare il vuoto normativo che attualmente colpisce le aziende e i privati danneggiati. Con l’approvazione che auspico di questo disegno di legge ci mettiamo al passo con l’Emilia Romagna, unica regione italiana che ha superato questo vuoto normativo».

L’assessore ha anche aggiunto che «a sostegno delle persone e delle imprese ci sarà un contributo finanziario e non un risarcimento. Questo deve essere chiaro: nessuno Stato potrebbe far fronte a tutti i danni subiti in occasione di questi eventi. E’ la migliore risposta che possiamo dare alle associazioni di cittadini colpiti da alluvione negli ultimi tre anni, che ci hanno chiesto prima di tutto di approvare una norma a loro favore. Una norma non ad hoc ma a carattere generale e astratto, sempre attivabile in queste tristi occasioni. I cittadini sardi non saranno più lasciati soli dalla Regione. E lo stesso vale per le imprese, che stiamo incentivando verso la copertura assicurativa come raccomanda anche la Commissione europea».

Dichiarata chiusa la discussione, il presidente del Consiglio regionale ha messo in discussione l’emendamento 4, aggiuntivo rispetto all’articolo 1 (Pittalis e più), che è stato approvato e prevede che «in via prioritaria la legge sia applicata a favore dei sardi danneggiati nelle alluvioni del novembre 2013 e giugno 2014».

Approvato anche l’emendamento orale Manca e più che prevede la priorità del sostegno a favore dei soggetti privati che abbiano subito danni alle prime case.

L’on. Giorgio Oppi (Udc) ha ricostruito la materia, così come è stata gestita negli anni passati e ha detto che «è elevato il rischio che questa legge generi ricorsi e controricorsi. I tempi potrebbero allungarsi notevolmente». L’articolo 1 quater è stato approvato.

Sull’articolo 2 l’Aula ha discusso l’emendamento 1 (a firma dell’on. Giuseppe Meloni, poi integrato da un emendamento orale), che prevede la possibilità per i Comuni, eventualmente bloccati dal patto di stabilità, di spendere in un momento successivo le risorse assegnate. Anche l’on. Forma si è espressa a favore e così, sempre dai banchi del Pd, l’on. Roberto Deriu. Che ha detto. «Questo è il cuore della legge e bisogna dare un segnale molto forte ai Comuni, al di là di ogni dubbio».

Approvati anche gli articoli 3, 3 bis e 3 ter, 4.

L’on. Pittalis (Forza Italia) ha illustrato un emendamento sostitutivo all’articolo 4, «perché dal primo gennaio 2016 ci siano risorse immediatamente spendibili». Con il suo capogruppo il Pd ha espresso parere contrario all’emendamento Pittalis. «La demagogia è la sua, onorevole Pittalis, quando prevede dall’oggi al domani uno stanziamento da 20 milioni di euro».

Favorevoli all’emendamento Pittalis anche i capigruppo Attilio Dedoni e Gianluigi Rubiu. Quest’ultimo ha detto: «E’ chiaro che dobbiamo aiutare famiglie e imprese ma senza soldi questa sarà la legge dell’ovvio. Con quali risorse pagheremo i danni? Con un milione di euro?».

Il sardista Angelo Carta ha detto: «Fra tredici giorni è il secondo anniversario del ciclone Cleopatra: cosa porteremo di concreto alle popolazioni della Gallura? Non mi sembra che quei 20 milioni non possano essere uun impegno impossibile, non assumibile. Non stiamo ipotecando la prossima finanziaria ma tracciando la destinazione di un pezzo piccolo del prossimo bilancio».

L’on. Mario Floris ha segnalato la necessità che «il Consiglio regionale possa verificare sempre in diretta l’andamento della spesa della Giunta. Questo invece non è possibile oggi e dunque 20 milioni in questa circostanza possono essere moltissimi oppure pochissimi».

Secondo l’on. Alberto Randazzo “La legge ha un senso solo se ha le gambe per camminare”.

L’on. Oppi (Udc) ha detto che “i danni sono 650 milioni e dunque voterò contro perché un milione non serve a nulla.

L’emendamento Pittalis è stato respinto. Approvati invece l’articolo 4, l’articolo 5.

L’Aula ha poi approvato col voto finale (48 votanti, 32 favorevoli, 16 contrari) l’impianto di legge.

Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione il secondo punto all’ordine del giorno: DL n.267/A «Riconoscimento delle passività pregresse della Regione nei confronti di ARST Spa».

Il provvedimento varato dalla Giunta regionale riconosce oltre 31 milioni di euro di passività pregresse nei confronti dell’Azienda regionale dei Trasporti e ne autorizza il pagamento in tre diversi esercizi finanziari: 9,148 milioni di euro per il 2015, 11 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 2017.

«Si tratta di crediti maturati dall’Arst nel 2014 – ha spiegato il presidente della Quarta Commissione Antonio Solinas – questa situazione ha creato gravi disagi nella gestione dell’Azienda. Serve un intervento immediato, per questo il provvedimento è stato approvato all’unanimità dalla Commissione da me presieduta.»

Ha quindi preso la parola il consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Si tratta di un atto dovuto e atteso da molto tempo – ha detto Cossa – sarebbe però doveroso soffermarsi sul tema più ampio del trasporto pubblico locale che in Sardegna è in evidente sofferenza».

Il sistema dei trasporti, secondo il consigliere di minoranza, ha bisogno di investimenti importanti. «L’ultimo si è fatto nel 2006-2007 nella legislatura Soru con l’acquisto di 350 autobus. Il parco mezzi è obsolescente – ha ricordato Cossa – ciò si riflette sull’efficienza del servizio. La difficoltà nei trasporti hanno inoltre una forte incidenza sul fenomeno della dispersione scolastica».

Cossa ha quindi invitato la Giunta a riflettere sull’opportunità di riaprire il discorso sulla realizzazione della linea metropolitana di Cagliari e dell’Area Vasta: «Mi auguro che si possano reperire le risorse anche per il tronco verso Sestu. La Giunta ragiona invece su un depotenziamento, si parla di tagli per 8 milioni di euro».

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha espresso preoccupazione per l’esclusione della Sardegna dal piano di investimenti di RFI. «E’ inaccettabile – ha detto Zedda – soprattutto per una regione che vantava uno stabilimento come la Keller. E’ una battaglia da portare avanti ma la Sardegna non può farlo da sola. A Villacidro ci sono tutte le condizioni per creare un polo della meccanica».

La consigliera azzurra si è poi detta d’accordo sulla necessità di ripianare i debiti di Arst. «La legge deve essere applicata fino in fondo. Anche noi non siamo riusciti a sanare la situazione per il patto di stabilità. Speriamo che questo intervento non venga bloccato, chiediamo però che l’intera partita dei trasporti possa essere affrontata anche alla luce degli ultimi avvenimenti».

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola all’assessore ai Trasporti Massimo Deiana che ha ringraziato Consiglio e Commissioni per la celerità con la quale hanno consentito alla Giunta di intervenire. «Abbiamo trovato una situazione difficile – ha ricordato Deiana – l’Arst vantava un credito di 90 milioni di euro nei confronti della Regione. Ne abbiamo già dato 60 e gli altri 31 si possono erogare solo con una legge perché si tratta di passività pregresse».

Sul parco mezzi, Deiana ha riconosciuto la necessità di un intervento: «E’ vero che gli ultimi autobus sono stati acquistati durante il Governo Soru. Noi abbiamo lavorato insieme alle altre regioni sul nuovo DPR per l’acquisto di materiale rotabile che oggi è all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni. Per la Sardegna prevede circa 24 milioni di euro, non tantissimi soldi ma sufficienti per iniziare il rinnovamento delle macchine».

Riguardo ai tagli, Deiana li ha definiti necessari per far fronte alla pesantissima situazione debitoria dell’Arst, mentre sulla partita RFI, segnalata da Alessandra Zedda, l’assessore si è detto d’accordo sulla necessità di combattere tutti insieme la battaglia. «C’è un deficit strutturale spaventoso – ha detto Deiana -, mancano in Sardegna l’alta velocità, l’elettrificazione delle linee, il doppio binario. Servono investimenti importanti, chiediamo di portarci almeno a un livello medio di infrastrutturazione. I costi superano il mezzo miliardo di euro. Per far tutto ne servirebbero 1,4».

Chiusa la discussione, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato dall’Aula. Si è quindi passati all’esame dei tre articoli del provvedimento che sono stati votati in rapida successione.

Ha quindi preso la parola il presidente della Commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto che ha invitato la Giunta a mostrare la stessa attenzione nei confronti delle aziende di trasporto pubblico cittadino: «Nel momento in cui si fa un provvedimento così importante – ha detto Lotto – non bisogna dimenticare le altre aziende di Cagliari, Sassari e Nuoro che meritano la stessa considerazione»

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è stato approvato all’unanimità (48 voti su 48 votanti).

I lavori del Consiglio riprenderanno nel pomeriggio alle ore 16.00.

Alla ripresa dei lavori, il presidente del Consiglio ha esaminato la proposta di legge  256/A presentata dai consiglieri regionali Antonio Solinas, Demontis e più in materia di procedure di approvazione del piano di bacino e norme di prima applicazione (modifiche alla legge regionale n. 19 del 2006)

La proposta è stata illustrata dall’on. Demontis, secondo cui «la legge 19 del 2006 va modificata nel senso di conferire i poteri all’Autorità di bacino e non al Consiglio regionale, fatto salvo l’obbligo del parere della commissione consiliare competente».

Il presidente Ganau ha dichiarato chiusa la discussione generale e dopo che la Giunta si è espressa favorevolmente, l’Aula ha approvato gli articoli e poi, in ultimo, la legge con 27 favorevoli e 17 astenuti.

 A seguire, il presidente della commissione Bilancio, on. Franco Sabatini, ha preso la parola sulla presa d’atto della decisione di approvazione da parte della Commissione europea e composizione del Comitato di sorveglianza nell’ambito del POR FESR 2014-2020.

Anche la Giunta, con l’assessore Raffaele Paci, si è espressa favorevolmente sulla concentrazione degli interventi. Sul tema ha preso la parola l’on. Roberto Deriu (Pd), che si è chiesto «vista l’importanza del tema se non sia il caso di far pronunciare sul punto l’Aula e non solo la commissione competente»  l’on. Locci si è detto perplesso sul metodo della programmazione, “un grande libro di sogni”. L’on. Manca (Pds) ha chiesto spiegazioni sul provvedimento al voto mentre l’on. Dedoni (Riformatori) ha contestato il metodo.

L’on. Sabatini ha riferito che la Giunta ha recepito tutte le indicazioni della Commissione Bilancio, da lui presieduta.

Al termine degli interventi, l’Aula ha approvato l’ordine del giorno di presa d’atto definitiva del documento. Il presidente ha poi dichiarato conclusa la seduta: il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, i progetti di cooperazione territoriale sino al 2020 in materia di trasporto con le regioni transfrontariele Corsica, Toscana e Liguria. Nell’ambito della programmazione generale, il provvedimento indica specificamente la realizzazione di uno strumento per la gestione congiunta del trasporto tra l’isola e la Corsica, la promozione di investimenti comuni tra le regioni che aderiscono al programma per la creazione di servizi innovativi riguardo alla mobilità, il miglioramento delle infrastrutture relative ai nodi portuali di connessione transfrontaliera. La delibera approva inoltre la lettera di candidatura per la partecipazione al Progetto Gestion Européenne Conjointe des Connexions et Transports Transfrontaliers pour les Îles – Geecctt, così come proposto dall’assemblea legislativa corsa.
Saranno trasferiti 358mila euro alle organizzazioni di volontariato di protezione civile, come contributi e rimborsi, alle compagnie barracellari e alle organizzazioni di volontariato, a titolo di rimborso per le spese sostenute per le visite mediche obbligatorie degli associati che svolgono attività operativa antincendio in conformità al piano regionale antincendio. Su richiesta dell’assessore Luigi Arru l’ha deciso la Giunta, che ha anche approvato gli indirizzi operativi per il trasferimento della Pediatria e della Neuropsichiatria infantile dal Macciotta al Microcitemico e il Piano regionale di sorveglianza e di controllo della Malattia Vescicolare dei Suini (MVS) per il triennio 2015-2018.
La Giunta, su richiesta dell’assessore Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre a ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato al rispetto di una serie di prescrizioni, il progetto denominato “Nuova SS 125 Orientale Sarda, Tronco Tertenia-San Priamo, 1° lotto, 2° stralcio. Progetto definitivo” nei comuni di Osini, Jerzu, Villaputzu, proposto dalla società Anas Spa.
Sono state definitivamente approvate su proposta dell’assessore Claudia Firino le linee guida per l’assegnazione dei contributi, 2 milioni e 400mila euro, alle emittenti televisive locali finalizzati alla tutela, alla diffusione e alla valorizzazione della cultura, della lingua e delle tradizioni della Sardegna.

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Porto di Cagliari

La Giunta regionale ha stanziato 1,1 milioni di euro per le infrastrutture della zona franca doganale di Cagliari e 1,8 milioni per il miglioramento dei livelli di servizio dell’agglomerato industriale di Elmas. Lo prevede la delibera approvata oggi, su proposta dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, d’intesa con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci e con il titolare dell’Industria, Maria Grazia Piras.
Il provvedimento autorizza l’utilizzo delle risorse per la perimetrazione della free zone del capoluogo e per il complessivo rilancio della zona industriale masese. «Si tratta dei primi fondi per la realizzazione del Piano operativo della Zona franca cagliaritana – dice l’assessore Deiana – specificamente per la delimitazione dell’area, nella parte posteriore del piazzale di banchina del Molo di Levante del Porto canale».
Il progetto, così come indicato nella delibera dell’assessore dell’Industria del 30 giugno scorso, prevede che il lotto di circa 6 ettari all’interno delle proprietà consortili del Cacip sia recintato sui quattro lati e che vi si possa accedere attraverso due varchi, uno sul lato nord e l’altro sul lato sud.
L’assessore dell’Industria ricorda che, con il decreto del presidente del Consiglio del 7 giugno 2001, sono state emanate le disposizioni per l’operatività della zona franca cagliaritana relative in particolare all’autorizzazione di qualsiasi attività di natura industriale, commerciale e di prestazione di servizi, e all’individuazione del soggetto gestore ora “Cagliari Free Zone”. Alla Regione il compito di determinare gli indirizzi generali.

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Sono stati ridotti i costi dei biglietti aerei anche sulle tratte da Cagliari per Roma e Milano gestite in regime di continuità territoriale. L’adeguamento delle tariffe è previsto dal contratto di servizio ed è quindi obbligatorio in funzione dell’abbassamento del prezzo del carburante avio.
«E’ la prima volta nella storia della continuità territoriale che si verifica una diminuzione così consistente del costo dei voli – dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana – si tratta di un decremento pari a circa il 10 per cento dell’ammontare complessivo, al netto delle tasse.»
Il risparmio sarà nell’ordine di 4 euro in meno per il collegamento verso la capitale e di 5 euro per la tratta verso il capoluogo lombardo. Pertanto, rispettivamente, si passa dagli attuali 45 euro a 41 per i voli su Roma, e da 55 a 50 per le linee dirette a Milano, escluse le tasse.
In seguito al decreto direttoriale emanato dal ministero dei Trasporti, pertanto, si concludono gli interventi di bilanciamento del costo dei biglietti con quello del combustibile su tutti i collegamenti aerei isolani onerati.
«I voli da Cagliari, Alghero e Olbia per i due principali scali della penisola sono ora più convenienti – conclude l’assessore – contestualmente continuiamo a lavorare per definire un nuovo assetto degli oneri di servizio, più rispondente alle attuali mutate esigenze della Sardegna e dei sardi.»
Aeroporto Elmas 1 copia

 

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L’attività della Saremar andrà avanti fino al 31 marzo 2016. Lo ha annunciato stamane l’assessore regionale dei Trasporti al termine dell’incontro tenuto stamattina a Bruxelles tra la delegazione della Regione e l’Unità aiuti di Stato della Direzione generale “Concorrenza”. Massino Deiana ha spiegato che la Regione ha ottenuto un sostanziale via libera della Commissione Europea alla richiesta di prosecuzione dell’attività per altri tre mesi, oltre il termine già fissato del 31 dicembre 201t.
«Insieme ai delegati della rappresentanza italiana in Commissione, ai dirigenti della Presidenza e dell’assessorato, ai vertici della compagnia di navigazione e ai rispettivi consulenti legali ed economici – ha spiegato Massimo Deiana – abbiamo illustrato ai funzionari dell’istituzione comunitaria tutto il processo già compiuto in relazione al recupero dell’aiuto di Stato e in merito ci sono state fornite rassicurazioni sulla possibilità di continuare con il servizio di collegamento marittimo sino al 31 marzo del prossimo anno, come da noi richiesto.»
Questo ulteriore periodo di attività di Saremar, consentito in via eccezionale, permetterà di portare a termine il complesso iter del bando per l’affidamento delle tratte con le isole minori e, nello stesso tempo, di garantire la continuità del rapporto di lavoro con tutti i dipendenti della società.

«La Commissione europea ha apprezzato la correttezza dell’operato delle autorità nazionali e regionali e ha rinnovato la richiesta di rassicurazione sulla trasparenza e sulla massima divulgazione delle notizie riguardanti la liquidazione della compagnia – ha sottolineato ancora l’assessore – che, come è noto, è stata fatta oggetto di una procedura di infrazione per aver ricevuto illegittimamente aiuti di Stato.»

L’assessore dei Trasporti ha ribadito, infine, che una clausola di salvaguardia nella procedura di gara consentirà il riassorbimento del personale. Opportunità che riguarderà tutti i lavoratori a tempo indeterminato, esclusi naturalmente coloro che avranno maturato i requisiti per il pensionamento, in base alle condizioni previste dalle norme e dal contratto collettivo nazionale. Il nuovo gestore delle tratte dovrà attenersi a questo obbligo, ovviamente, alla luce di un piano industriale sostenibile e di un investimento adeguato.

Traghetto Carloforte 3 copia

 

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Massimo Deiana 5 copia

L’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha presentato alla quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) il disegno di legge della Giunta che riconosce all’azienda regionale una serie di crediti (compresi 6.3 milioni di interessi passivi) per un importo complessivo di oltre 30 milioni di euro.

«Con questo provvedimento – ha detto Massimo Deiana – la Regione percorre l’ultimo tratto di strada per il risanamento finanziario dell’Arst e crea tutte le condizioni per mettere in equilibrio i conti dell’azienda nell’arco dei prossimi due esercizi.»

«Si tratta di un disegno di legge – ha precisato l’assessore – predisposto al termine di un negoziato fra l’area legale della Regione e quella di Arst in sui sono state dettagliatamente analizzate, voce per voce, le posizioni debitorie e creditorie dei due soggetti, un lavoro analitico che sarà molto utile anche in futuro per regolare correttamente i rapporti reciproci.»

«Nell’immediato – ha aggiunto Deiana – l’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio regionale consentirà anche di dare il via libera al bilancio 2014 di Arst mentre per il 2015 la Regione ha già versato, ad oggi, la quasi totalità delle somme dovute.»

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Antonello Peru (Forza Italia) e Franco Sabatini (Pd).

Il Dl n°267, in caso di parere favorevole della conferenza dei capigruppo, dovrebbe essere approvato dal Consiglio nei primi giorni della prossima settimana.

(Af)

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Il collegamento Santa Teresa di Gallura-Bonifacio deve continuare ad essere, così come è stato finora, sottoposto a oneri di servizio pubblico. Questa è la proposta che l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha condiviso oggi con il suo omologo corso Paul-Marie Bartoli.

«Ci siamo incontrati a Propriano per concordare una linea d’azione unitaria da presentare ai rispettivi governi italiano e francese e, congiuntamente, alle istituzioni Comunitarie – ha detto Deiana – e, soprattutto, per tutelare le esigenze di mobilità di sardi e corsi.»
Servizio pubblico.

L’operatività della tratta marittima internazionale, non ricadendo nella competenza delle singole Regioni, dovrà essere gestita dai governi nazionali che, alla scadenza dell’attuale contratto, dovranno pubblicare un bando per l’affidamento del servizio.

«Promuoveremo a Roma, a Parigi e in sede europea la necessità di tenere in piedi il regime attualmente vigente – ha aggiunto l’assessore – e a sostegno di questa richiesta, alla fine della settimana, si esprimerà anche l’Assemblea regionale della Corsica.».

All’incontro tra i responsabili dei Trasporti sardo e corso, al quale hanno partecipato i rispettivi direttori generali degli assessorati, è stata anche affrontata la problematica della linea Porto Torres-Propriano.

«Si tratta di un collegamento non sovvenzionato che stiamo cercando di tenere operativo, gestito da una compagnia marittima francese – ha concluso Deiana – obiettivo è far sì che il servizio non sia interrotto dato l’interesse manifestato dall’utenza sia turistica sia commerciale.»

Massimo Deiana 11 53 copia

 

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Riprenderanno la prossima settimana i lavori  delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

Martedì 27 ottobre, alle 9.30, in Seconda Commissione “Lavoro, Cultura e Formazione professionale”, presieduta da Gavino Manca, è in programma l’audizione degli assessori della Programmazione e del personale sulle problematiche del precariato. All’ordine del giorno anche l’esame del D.L n.176 sul riordino degli Enti locali per il parere di competenza.

I lavori della Commissione proseguiranno giovedì 29 ottobre: all’attenzione dei commissari, la delibera della Giunta regionale sui criteri e le modalità per l’attribuzione dei contributi alle emittenti televisive locali previsti dalla legge regionale n.12 del 2015.

Alle 10.00, la Terza Commissione “Bilancio”, presieduta da Franco Sabatini, inizierà l’esame delle diverse proposte di istituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate. Quattro i documenti all’attenzione dell’organismo consiliare: il disegno di legge della Giunta n. 246, la proposta di legge n. 187 del centrodestra (primo firmatario), la n.145, presentata dai consiglieri del Centro Democratico Annamaria Busia e Roberto Desini e la proposta di legge di iniziativa popolare n. 5 presentata nel 2012 dal comitato promotore “Associazione ricerca e progetto”. All’ordine del giorno anche il parere di competenza sul disegno di legge n.172 (Interventi urgenti a favore dei privati e delle attività produttive danneggiati a seguito di eventi calamitosi in Sardegna – Manovra finanziaria 2015-2017).

Sempre martedì 27 ottobre, ma nel pomeriggio, alle 15.30, si riuniranno la Prima, la Quarta e la Quinta Commissione.

La Commissione “Autonomia”, presieduta da Francesco Agus, proseguirà la discussione sul disegno di legge di riordino degli Enti locali.

La Commissione “Governo del Territorio”, guidata da Antonio Solinas, sentirà l’assessore ai trasporti Massimo Deiana sul D.L. n. 267 (Riconoscimento passività pregresse Arst). All’ordine del giorno anche il parere sul D.L. n.176 (Riordino degli Enti Locali) e l’esame del D.L n. 218 (Legge Forestale). Su quest’ultimo provvedimento, l’organismo consiliare ha programmato anche l’audizione del Direttore Generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna che si terrà mercoledì 28 ottobre, alle 10.00,

La Commissione “Attività produttive”, presieduta da Luigi Lotto, proseguirà invece l’esame del Testo Unico sull’Energia: prevista l’audizione delle Associazioni di categoria degli artigiani. In programma anche la discussione del P/77 “Fondo di capitale di rischio (venture capital) per investimenti in equità per la creazione e lo sviluppo di imprese innovative – PO FESR Sardegna 2014-2020. Direttive di attuazione” e il parere di competenza al disegno di legge di riordino degli Enti Locali.

Mercoledì 28 ottobre, alle 9.30, è convocata, infine, la Sesta Commissione “Sanità” per l’approvazione definitiva del DL 172 (Interventi urgenti a favore dei privati e delle attività produttive danneggiati a seguito di eventi calamitosi in Sardegna (Manovra finanziaria 2015-2017) e per il parere di competenza sul Disegno di legge di riordino degli Enti locali.

         I lavori della Commissione presieduta da Raimondo Perra, proseguiranno nel pomeriggio, alle 16.30 con le audizioni del Direttore scolastico regionale, del Presidente dell’Ordine degli Psicologi e dell’Associazione Onlus Neuropsicopedagogia sul Testo Unico sulla dislessia.

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Massimo Deiana 5 copia

«Abbiamo esaminato con molta attenzione il ventaglio di possibilità relativo alla continuità territoriale “minore”, la Regione sta valutando con Ministero ed Enac il modello sostenibile per garantire livelli adeguati di servizio pubblico su alcuni collegamenti oltre Roma e Milano».

Lo ha detto ieri l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana ai rappresentanti sindacali del comparto. «Il modello, una volta definito – ha detto Massimo Deiana -, sarà sottoposto alla valutazione della Commissione europea. Naturalmente continuiamo a essere molto attenti anche alle sorti di tutti i dipendenti della compagnia aerea Meridiana, che potrebbe e dovrebbe, essere molto interessata a questi sviluppi.»

L’assessore dei Trasporti ha quindi ribadito il vincolo, imposto dalla normativa comunitaria, che limita l’intervento pubblico su rotte comunque coperte dal libero mercato.
«Tuttavia – ha concluso Massimo Deiana – la Regione si impegna a sostenere le prerogative di continuità territoriale tra l’isola e il Continente e quindi a garantire frequenza, tetto tariffario, possibilità di trasporto nel caso di specifiche assistenze sanitarie: questo è l’obiettivo che vogliamo raggiungere nel rispetto dei principi vigenti in materia, trovando il giusto equilibrio tra mercato ed esigenze sociali.»