18 July, 2024
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Saranno potenziati i collegamenti del tram-treno e della metropolitana, gestiti da Arst, da Cagliari verso i Comuni di Sinnai, Settimo San Pietro e Maracalagonis. Lo stabilisce un decreto firmato oggi dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana.

L’intervento di incremento delle corse rientra nel processo di organizzazione e integrazione dei servizi di mobilità urbana-suburbana su alcune direttici dell’area vasta cittadina. In tal modo si da anche immediato avvio al potenziamento dell’intermodalità nei collegamenti verso l’hinterland consentendo, da un lato, un significativo risparmio di tempo da parte dell’utenza, e dall’altro, una economizzazione delle risorse con la contestuale riduzione dei servizi su gomma. La linea funzionerà mediante l’interscambio nella stazione metro tramviaria di Settimo San Pietro.

Autobus CTM Cagliari B copia

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L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, ha commentato con soddisfazione  la notizia dell’approvazione al Senato del Decreto legge 78 che nei prossimi giorni passerà all’esame della Camera per poi diventare legge. «Per i prossimi 9 anni dovremmo poter disporre di 13,8 milioni di euro all’anno dal bilancio dello Stato utili a garantire la continuità con le isole minori sarde e con la Corsica – ha detto l’assessore dei Trasporti -. Questo grazie a un emendamento firmato dai senatori Silvio Lai e Luciano Uras, sostenuto su richiesta della Regione dal Governo, inserito nel maxiemendamento sugli enti locali.»
«Diamo atto a Palazzo Chigi e al lavoro dei senatori sardi se si potrà fare affidamento su una copertura finanziaria certa e stabile al fine di compensare il trasporto marittimo infraregionale della Sardegna – ha aggiunto l’assessore – ciò consentirà inoltre di aprire una nuova stagione in questo delicato settore, con la massima attenzione alla garanzia del servizio pubblico per i cittadini, residenti e non residenti, e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.»
L’assessore dei Trasporti, infine, ha sottolineato che, con questo intervento, lo Stato ricomincerà dal prossimo anno a farsi carico di un onere che «dal 2012 ha gravato ingiustamente sulle casse regionali a causa dell’insipienza della precedente amministrazione».

Traghetti Arbatax e La Maddalena copia

L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, e i nuovi vertici della compagnia di navigazione, l’amministratore delegato, Massimo Mura, e il presidente, Pietro Manunta, hanno deciso l’attivazione di un tavolo bilaterale in vista della procedura formale di modifica della convenzione Tirrenia-Cin.

«A settembre, termine del primo triennio di attività, la Regione chiederà ai ministeri dei Trasporti e dell’Economia la rivisitazione del contratto di servizio che regolamenta i collegamenti marittimi in continuità territoriale tra Sardegna e Continente – ha detto l’assessore Massimo Deiana – in vista di questo importante momento di verifica, abbiamo deciso di iniziare un confronto costante con la società, mettere in luce tutte le criticità e iniziare a ipotizzare i miglioramenti necessari.» 

Nel confronto svoltosi ieri sono stati affrontati anche i temi del caro tariffe estive e della modalità di esecuzione del servizio, nonché della posizione di monopolio venutasi a creare nelle rotte da e per la Sardegna a seguito dell’acquisizione della Tirrenia da parte del Gruppo Onorato: «In proposito – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti – ci si rimetterà come è ovvio alla determinazione dell’Antitrust, a seguito della presentazione dell’esposto da parte della Regione».

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha un termine che oscilla tra i 30 e i 90 giorni per stabilire se archiviare le segnalazioni ricevute o se passare alla fase di apertura di un’istruttoria formale, qualora ravvisasse la violazione delle norme sulla concentrazione monopolistica. «Siamo impegnati a seguire con molta attenzione tutti questi passaggi – ha concluso Massimo Deiana -, convinti che la tutela del diritto alla mobilità dei sardi non possa subire compressioni e penalizzazioni causate da dinamiche di mercato anomale».

Nave Tirrenia Janas

 

La Giunta regionale ha approvato nuove regole per i noleggiatori. Il provvedimento, presentato dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, si inserisce «nell’ottica di una competizione moderna, dell’apertura al mercato e per consentire il massimo di libertà di offerta a tutela del consumatore».
Le linee guida aggiornano e semplificano il procedimento amministrativo in capo ai Comuni ribadendo che il servizio di noleggio con il conducente si rivolge al cliente che richiede le “prestazioni di viaggio” all’interno della rimessa. «Tuttavia – specifica il testo – il prelevamento e l’arrivo a destinazione dell’utente possono avvenire anche nel territorio di altri Comuni”, diversi da quelli dove si trova la rimessa, nel caso in cui “il noleggiatore abbia una pluralità di prenotazioni, regolarmente registrate».
La delibera stabilisce, inoltre, che i veicoli da adibire al noleggio con conducente e taxi, sottoposti al contigente numerico approvato dal Comune, siano esclusivamente quelli con massimo otto posti, oltre al conducente (categoria M1), e che il servizio con motocarrozzette e veicoli a trazione animale sia totalmente liberalizzato.
«La proposta varata oggi – aggiunge Massimo Deiana – tiene conto anche delle novità normative, alla luce della piena attuazione del principio di sussidiarietà e naturalmente nel rispetto dei principi costituzionali sulla libertà di iniziativa economica». In questo contesto la Regione determina i criteri a cui devono attenersi le amministrazioni comunali nel redigere i regolamenti: questi, sulla base delle leggi, stabiliscono gli ambiti a cui si riferiscono, il numero delle titolarità di taxi e noleggiatori, le modalità di svolgimento del servizio, le caratteristiche dei veicoli, i criteri per la determinazione delle tariffe.
Inoltre, prevedono le norme di comportamento, le condizioni e le modalità relative al trasferimento del titolo e i requisiti per il suo rilascio. Nonché i modi di svolgimento del concorso per l’assegnazione delle licenze diverse, relative ai veicoli di categoria M1, e l’indicazione dei titoli valutabili ai fini dell’inserimento in graduatoria attinenti alla materia, principi di informazione per gli utenti e su sospensione e decadenza.
«Le linee guida della Giunta – conclude l’assessore Deiana – consentiranno una più ampia possibilità di azione per i Comuni oltre a una migliore e fondamentale salvaguardia dei diritti degli utenti.»

Massimo Deiana 2

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I servizi aggiuntivi di trasporto marittimo che operano sulle rotte di continuità territoriale con le isole minori, sono totalmente liberi e non assoggettabili ad alcuna limitazione funzionale. Lo stabilisce la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana.
«Questa attività di navigazione, definita residuale, non coperta da onere pubblico – ha detto l’assessore Deiana -, non può essere nemmeno sottoposta a blandi obblighi di servizio, inesistenti sotto il profilo giuridico, fatta salva la prevalente esigenza di tutela della sicurezza.»
Gli armatori dovranno quindi rispettare le normali prassi autorizzative definite dalle autorità marittime che valuteranno le eventuali manifestazioni di interesse al traffico, in relazione alle esigenze di sicurezza, alla disponibilità degli accosti, alle dimensioni e al movimento nei porti.
«La prestazione dei trasporti secondari sulle tratte marittime infraregionali interessate dall’imposizione degli oneri di servizio pubblico – ha concluso Massimo Deiana – non può essere condizionata da nessuna concessione, autorizzazione o permesso. Inoltre, il principio di libero mercato si armonizza con le competenze regionali in materia di trasporto pubblico locale.»
Traghetti Arbatax e La Maddalena 2 copiaMassimo Deiana 11 53 copia

La Regione Sardegna ha investito 20 milioni di euro provenienti da fondi comunitari per il miglioramento tecnologico della rete ferroviaria isolana a nord di Oristano, verso Sassari e Olbia. «Abbiamo fatto la nostra parte – dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana – ora attendiamo che Rfi mantenga gli impegni finanziari per completare l’attrezzaggio di tutto il tracciato della Sardegna».

L’intervento di competenza regionale è pertanto concluso è andrà avanti come previsto. «Certamente – aggiunge Deiana – esigeremo che i progetti per l’isola, la cui responsabilità ricade sullo Stato e su Rete ferroviaria italiana, siano portati a termine, con o senza il contributo di Bruxelles: per noi questo è indifferente, mentre è importante che i lavori relativi alla parte meridionale delle strade ferrate, siano realizzati».

«Appena terminata la verifica sui collaudi dell’Agenzia per la sicurezza ferroviaria – spiega ancora Massimo Deiana  -, gli Atr potranno viaggiare sui binari sardi così come sono, offrendo un importante miglioramento dei tempi di percorrenza e del comfort di esercizio.»

L’assessore dei Trasporti, infine, rimarca: «Spiace constatare che, anche a margine di questa circostanza, siamo costretti ad assistere alla consueta ricerca di sensazionalismo fine a se stesso che mai ha prodotto e mai produrrà nulla di concreto».

Stazione ferroviaria di CagliariMassimo Deiana 11 53 copia

 

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L’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, è intervenuto ieri in audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio-Trasporti), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd), su continuità territoriale e trasporto ferroviario.

«Non voglio fare polemiche – ha detto l’assessore dei Trasporti – ma sulla continuità territoriale sono state dette e scritte molte imprecisioni che non tengono conto di alcuni fattori che, negli anni, hanno completamente modificato lo scenario: le nuove normative dell’Unione europea, la comparsa sulla scena delle compagnie low cost ed il primo accordo Stato-Regione sulla c.d. vertenza entrate che assegna precise competenze alla stessa Regione.»

Nella sua relazione, Massimo Deiana ha ripercorso i passaggi principali della continuità territoriale ricordando, a proposito della cosiddetta continuità2 con gli scali minori, che «l’atteggiamento consolidato dell’Unione europea è di ritenerli inammissibili in presenza di un servizio già svolto nella stessa area perché nelle due commissioni che si occupano del tema, quella della competizione e quella mobilità, ha sempre prevalso la linea della prima; allo stato, quindi, non ritengo ci siano le condizioni ma ovviamente, in presenza di atti formali di segno diverso, non ho niente in contrario».

La vera novità rispetto al passato, ha proseguito l’assessore soffermandosi sull’ipotesi di una navetta di collegamento con Roma, «è che abbiamo formulato al Governo una proposta che tiene conto dei costi reali dell’insularità che, in termini di tempo e soldi, aumentano la distanza fra la Sardegna e la Penisola a quasi 500 Km e da qui nasce il riferimento ad una tariffa pari a quella di un pedaggio autostradale; nella proposta non viene indicato nessun aeroporto sardo come luogo di partenza ma è chiaro che è giusto posizionarsi dove la domanda è più elevata, tenendo conto anche che le risorse risparmiate (13.6 milioni) sarebbero reinvestite nel sistema aeroportuale avvicinando i costi per gli utenti a quelli della navetta». In vista della scadenza della cosiddetta continuità1 fissata per il 2017, Deiana ha comunicato lo studio di altre misure, come quella della selezione dei voli più appetibili in base agli orari. «I numeri ci dicono – ha spiegato – che i voli business con andata e ritorno nell’arco della giornata costano mediamente di più, mentre sono più convenienti quelli legati alla cosiddetta sunday rule (la regola della domenica) che comprendono anche un pezzo di vacanza; sulla proposta della navetta, auspicando che sia accolta, sceglieremo comunque insieme in un nuovo quadro equilibrato delle risorse disponibili».

Nel dibattito successivo sono intervenuti i consiglieri regionali Gianni Tatti (Area popolare Sardegna), Antonello Peru (Forza Italia), Franco Sabatini, Salvatore Demontis e Giuseppe Meloni del Pd.

Successivamente, l’assessore Deiana ha affrontato il problema del trasporto ferroviario, oggetto di una precedente audizione con le organizzazioni sindacali di categoria.

L’assessore ha iniziato il suo intervento respingendo le accuse di scarsa volontà di confronto con i sindacati e con la stessa Trenitalia a proposito del nuovo contratto di servizio. «Incontro sempre i sindacati-ha detto fra l’altro Deiana anche se mi appare singolare che, in una battaglia che è di tutta la Sardegna, abbiano assunto una posizione diversa». Quanto alla trattativa con Trenitalia, l’assessore dei Trasporti ha affermato che «non c’è nessuna incomunicabilità; la nostra posizione è che, con l’entrata in servizio dei treni veloci, il 30% delle percorrenze sarà coperto da vetture di proprietà della Regione, che si fa carico anche dell’ammortamento e della manutenzione dei mezzi utilizzando meno personale, tutto questo ha un valore che ci deve essere riconosciuto». «Mantengo forti riserve – ha concluso Deiana – sulla proposta di Trenitalia di un contratto di 9 anni; ritengo preferibile quella di stipulare un accordo per un anno, durante il quale ciascuno sia libero di fare le più accurate verifiche su ogni punto del contratto».

La commissione è stata riconvocata per martedì prossimo, in un orario ancora da concordare, per l’audizione dell’assessore dell’Ambiente Donatella Spano sulla riforma dell’Ente Foreste.

I sindacati del trasporto ferroviario in quarta commissione hanno sollecitato la sottoscrizione del contratto di servizio con Trenitalia.

«La Sardegna – ha detto il segretario regionale della Confsal Trasporti, Augusto Tocco – è l’unica Regione d’Italia che non ha ancora sottoscritto il contratto di servizio con Trenitalia; dobbiamo assolutamente recuperare questo ritardo per dare finalmente un servizio migliore ai sardi.»

«Non solo siamo gli ultimi – ha poi osservato il responsabile regionale della Cgil, Arnaldo Boeddu – ma stiamo attraversando un momento cruciale del trasporto ferroviario in cui, da un lato, i lavoratori sono chiamati ad un forte recupero di efficienza e, dall’altro, viene tagliato il budget delle manutenzioni dei mezzi, i nostri tecnici andati in pensione non vengono rimpiazzati, le biglietterie sono chiuse la domenica, nei vagoni si viaggia a 40 gradi e i treni, compreso il Minuetto, rischiano di fermarsi. In questo quadro è evidente che il nuovo contratto è la chiave di tutto; anzi, siccome siamo arrivati per ultimi, possiamo scriverlo meglio di altri evitando però certe fughe in avanti, come quella di sostenere che l’Arst può essere un vettore competitivo nel trasporto ferroviario su scala regionale.»

Valerio Zoccheddu, della Cisl, ha sottolineato il paradosso di una trattativa fra Regione e Trenitalia incagliata proprio quanto stanno per entrare in servizio i nuovi treni veloci. «La Regione non può chiedere di chiudere il contratto pagando 8.50 euro a chilometro perché a queste cifre non ci sta dentro nessuno, tanto è vero che Sicilia e Toscana pagano fra gli 11 ed i 12 euro; a parte il fatto che i treni veloci copriranno solo il 30% dei costi senza i massicci investimenti sulla rete (superiori al miliardo di euro) per i quali al momento non ci sono risorse».

Per Carlo Atzori, segretario regionale dell’Orsa, «è necessario riprendere urgentemente il confronto con l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, per uscire dal ping pong fra Regione e Trenitalia che sta bloccando il contratto di servizio; per quanto riguarda le manutenzioni, in particolare, vogliamo essere messi nelle condizioni di fare la nostra parte, altrimenti le riparazioni dei treni veloci le faranno gli spagnoli e in Sardegna chiuderanno le officine, come potrebbe accadere fra breve a Sassari».

«Senza contratto – ha ribadito William Zonca della Uil – i sardi hanno sicuramente un servizio peggiore e, dal nostro punto di vista, nel contratto di deve essere anche un riferimento all’occupazione, dopo che negli ultimo 10 anni, abbiamo perduto quasi 3.000 unità».

Secondo Giuseppe Stocchino, dell’Orsa, «se si vuole dare un senso agli interventi di potenziamento del trasporto su ferro, bisogna ripartire anche dal lavoro che si svolge nelle stazioni tenendo presente che, con i numeri attuali, la Sardegna non è una Regione appetibile per nessun vettore, compresa Trenitalia».

Nel dibattito successivo hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis del Pd, Fabrizio Anedda di Sinistra Sarda ed Antonello Peru di Forza Italia. Nelle conclusioni, il presidente della commissione Antonio Solinas ha ricordato fra l’altro che gli obiettivi strategici della Regione sono quelli di dare un servizio migliore ai sardi e di trasferire quote sempre maggiori i trasporto e di traffico sulla rete ferroviaria. «Non mi risulta – ha continuato – che l’assessore abbia rifiutato il confronto con i sindacati e che la Regione abbia proposto a Trenitalia un costo a chilometro di 8.50 euro; so invece che ha chiesto più qualità ed efficienza ed anche di investire eventuali risparmi in Sardegna».

Terminata l’audizione delle organizzazioni sindacali è stata la volta del responsabile regionale di Trenitalia per la Sardegna, Fabio Lo Sciuto, che in apertura, ha voluto chiarire che «fra Regione e Trenitalia non è mai esistito alcun contratto ed i rapporti reciproci sono stati finora regolati da un vecchio accordo di programma fra Stato e Regione che per Trenitalia ha fatto registrare nel 2014 una perdita di 3 milioni di euro». «Ora – ha detto ancora Lo Sciuto – anche grazie ad un tavolo tecnico con l’assessorato in cui sono state analizzate puntualmente tutte le voci del bilancio, abbiamo proposto un contratto della durata di 10 anni che consenta, attraverso verifiche annuali, di correggere eventuali criticità che dovessero emergere, tenendo presente che occorrerà comunque intervenire sulle tariffe che in Sardegna sono ferme dal 2009 e sono fra le più basse d’Italia; non partiamo comunque da zero perché nel 2014 abbiamo trasportato più di 13.000 persone al giorno con un aumento del 5% rispetto all’anno precedente, dovuto anche all’azione della Regione che ha eliminato le sovrapposizioni del treno con i mezzi su gomma, un quadro complessivo da cui ci aspettiamo già da quest’anno migliori risultati di bilancio».

Infine, sulla possibilità che la Sardegna possa indire una gara pubblica per l’aggiudicazione del servizio di trasporto ferroviario, il responsabile di Trenitalia è stato molto chiaro: «L’azienda valuterà come sempre con grande attenzione tutti gli aspetti della gara riservandosi la decisione di partecipare o meno, a seconda delle condizioni».

I lavori della commissione proseguono questo pomeriggio con l’audizione dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana sulla continuità territoriale aerea.

Stazione ferroviaria di Cagliari

L’assessore regionale dei Trasporti ha presentato un esposto all’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato sulla scalata dell’armatore Vincenzo Onorato a Cin-Tirrenia. «Abbiamo segnalato la vicenda all’AGCM – dice l’assessore  Massimo Deiana – perché appare confermata la notizia che il Gruppo Onorato dovrebbe perfezionare nelle prossime ore l’acquisizione del 100% del pacchetto azionario di Cin-Tirrenia».

L’assessore Deiana ritiene che in tal modo si realizzerebbe una concentrazione dai profili decisamente anomali in un mercato ristretto come quello dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna: «Pertanto – aggiunge Deiana – dovrà essere l’Autorità garante della Concorrenza a valutare la legittimità di tale operazione».

La lettera indirizzata al presidente all’AGCM Giovanni Pitruzzella richiede di «valutare la possibilità di adottare misure cautelari che sospendano l’efficacia dell’acquisizione nelle more della valutazione di legittimità».
«Da alcune settimane e con progressiva insistenza circola la notizia dell’imminente modifica degli assetti proprietari di Cin-Tirrenia S.p.a – esordisce il testo firmato dall’assessore – che si dovrebbe perfezionare nelle prossime ore.»

«Ad acquisire il controllo della Cin – scrive l’assessore Deiana – sarebbe un importante gruppo armatoriale già fortemente impegnato sulle rotte da e per la Sardegna. Se tale ipotesi dovesse essere confermata ci si troverebbe di fronte a una concentrazione dai tratti fortemente anomali che vedrebbe oltre il 90 per cento del traffico passeggeri e merci – riferito allo specifico mercato rilevante dei collegamenti da e per la Sardegna – sostanzialmente controllato da un unico soggetto economico in posizione dominante riconducibile all’armatore Onorato.»

Il testo conclude: «Si intende sottoporre fin d’ora la vicenda all’attenzione dell’Autority affinché possa valutare con la massima tempestività possibile se in tale evenienza si sostanzi una condizione lesiva della dialettica concorrenziale».

Massimo Deiana 11 53 copia01- Ph Tirrenia©

Riprendono domani, martedì 7 luglio, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale.

Alle 16.00 si riunirà la Quarta (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità). All’ordine del giorno della Commissione presieduta da Antonio Solinas (Pd), il Testo unificato sulla riforma dell’Agenzia AREA e il disegno di legge n. 218 “Legge forestale della Sardegna” presentato della Giunta regionale. Previste inoltre le audizioni dell’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, sui problemi della continuità territoriale aerea, e dei sindacati sulle problematiche di Trenitalia. I lavori proseguiranno nella giornata successiva.

Per mercoledì 8 luglio, alle 10.30, è invece convocata la seduta della Seconda (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca (Pd). In programma l’esame del disegno di legge n. 216 “Misure urgenti in materia di disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20”.

I lavori della Seconda Commissione proseguiranno giovedì 9 luglio alle ore 10,30 con il medesimo ordine del giorno.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia