23 December, 2024
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E’ il Giappone il trionfatore della tredicesima edizione del “Tuna Competion”, fulcro del “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”, la kermesse gastronomica internazionale svoltasi dal 30 maggio al 2 giugno a Carloforte.

Lo chef Yoshinobu Kurio, con la ricetta Nuta di tonno rosso con salsa yuzu miso, è il vincitore assoluto del Girotonno edizione 2015 che, nella finalissima di ieri ha visto gli chef del Sol Levante sfidare ai fornelli gli chef sardi Gianfranco Pulina e Sandro Cubeddu, in gara per l’Italia, e lo chef Percy Manuel Plaza del Perù. A consegnargli il premio è stato il sindaco di Carloforte, Marco Simeone.

Il suo piatto ha ottenuto il massimo dei voti da parte della giuria popolare e di quella tecnica presieduta da Sonia Peronaci, blogger e fondatrice del sito giallozafferano.it , e composta dai giornalisti Tetsuro Akanegakubo del quotidiano giapponese Shakai Shimpo, Nicola Dante Basile de Il Sole 24 ore, Francesca Ciancio di Repubblica, Pio D’Emilia, corrispondente per l’Asia orientale di Sky Tg24, Isabella Fantigrossi del Corriere della Sera, Cristina Höfferer della radio statale austriaca, Violina Hristova del quotidiano bulgaro 24 Chasa, Carla Icardi di Grande Cucina, Gian Mario Marras di Touring club italiano e della rivista italo-tedesca Adesso, Milica Ostojic del quotidiano serbo Novosti, Elena Postelnicu della radio nazionale rumena, Elena Pouchkarskaia del quotidiano nazionale russo Kommersant, Selin Sanlin della radio e televisione di stato turca, Hedvig Von Mentzer, giornalista freelance e beaty editor di Elle, Hans Van Der Lugt, giornalista e scrittore del quotidiano olandese Nrc Handelsband e Dea Verna di Oggi.

Oltre al premio principale, la giuria tecnica ha assegnato alcuni premi speciali agli chef in gara. Il riconoscimento per la Ricetta più creativa è andato all’Argentina. «Per il tentativo riuscito di sostituire ed adattare la carne argentina e la cucina tradizionale sarda con il tonno – spiega la presidente Sonia Peronaci – e accompagnare le varie salse al piatto. Ottima combinazione degli ingredienti che si sposano in modo armonico». A consegnare il premio, un piatto in ceramica opera dell’artista genovese Angelo Baghino, la stessa Peronaci.

Ex aequo comeMigliore presentazione all’Argentina e al Giappone, perché «entrambi – sottolinea Sonia Peronaci – hanno comunicato eleganza, calore e innovazione, piatti scenografici che hanno sapientemente conquistato con la vista coniugando forma e sostanza». Il premio, un piatto in ceramica dell’artista Baghino, è stato consegnato agli chef da Massimo Deiana, assessore regionale dei Trasporti.

Questa sera per il Girotonno Live Show  grande chiusura con il concerto di Francesco Renga, che dopo aver conquistato oltre quaranta teatri italiani a colpi di “sold out”, aprirà proprio a Carloforte il suo Tempo reale Extra tour. Il nuovo spettacolo estivo vede in scaletta le canzoni di “Tempo reale” e i più grandi successi della sua carriera. Grande entusiasmo ieri sera al campo sportivo “Pino Solitario” per il concerto di Francesco De Gregori a cui ha assistito il pubblico delle grandi occasioni che, sino quasi a mezzanotte, ha intonato con il cantautore i suoi più grandi successi.

Oggi quattro appuntamenti da non perdere con il Girotonno Live Cooking, presentazione di ricette dal vivo fatte dai più grandi chef e pasticceri internazionali e che il pubblico potrà degustare comodamente seduto in platea. Alle 12, sul palco di Corso Battellieri, apre la giornata Hirohiko Shoda, detto Hiro, protagonista su Gambero Rosso Channel del programma “Ciao sono Hiro”. Alle 14.00 è la volta di Claudio Sadler, chef di fama internazionale con 2 stelle Michelin, esponente di una cucina che si basa sulle tradizioni della classica cucina italiana regionale, reinventata secondo la propria personalità e amore per l’innovazione. Alle 19.00, largo ad Igles Corelli, chef del ristorante Atman di Pescia (Pistoia), una stella Michelin, esponente di una cucina creativa, ma ricca di riferimenti alle tradizioni. Alle 21.00, infine, l’onore di chiudere la manifestazione spetterà allo chef carlofortino Luigi Pomata.

Grande lavoro e partecipazione per la riuscita dell’evento gastronomico internazionale hanno assicurato i ragazzi dell’Istituto alberghiero “G. Ferraris” di Iglesias che, guidati dai professori Vincenzo Romano e Pasquale Franceze, hanno servito per quattro intense giornate centinaia di piatti alla giuria tecnica e popolare.

I vini proposti durante il Tuna Competition e il Girotonno Live cooking sono stati servizi dall’Ais, Associazione italiana sommelier sezione Sardegna.

Girotonno La premiazione degli chef del Giappone vincitori della manifestazioneGirotonno Giappone gli chef vincitori 3 Girotonno Chef Argentina premio Ricetta più creativa  IMG_3510

Stazione ferroviaria di Cagliari

I lavori per la metropolitana leggera di Cagliari inizieranno entro novembre del prossimo anno. A ottobre 2015 sarà pubblicato il bando di gara per la realizzazione della linea Repubblica – Matteotti del nuovo mezzo di trasporto cittadino. È quanto confermato dalla conferenza di servizi sul progetto preliminare convocata oggi nella sala anfiteatro della Regione.
L’assessorato dei Trasporti, l’Arst, il comune di Cagliari e tutti gli enti coinvolti nella costruzione dell’opera, hanno illustrato i tempi del cronoprogramma: entro maggio del prossimo anno è prevista l’aggiudicazione e il completamento del progetto definitivo per arrivare all’apertura dei cantieri fissata per novembre. Dicembre 2018 è la data indicata per l’apertura all’esercizio.
Il coordinamento della direzione generale dell’assessorato dei Trasporti è stato determinante per l’accelerazione della fase di progettazione, preliminare all’appalto integrato: «Crediamo molto in questa nuova infrastruttura, fondamentale per la mobilità di tutto l’hinterland cittadino e che rappresenta una risposta concreta a una delle principali criticità dell’area urbana», dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. Le procedure tecniche e amministrative prevedono ancora diversi passaggi obbligati. «Tuttavia ad ora è stata portata a termine una grande mole di lavoro – continua l’assessore – si tratta adesso di procedere con la consueta determinazione per completare tutte le fasi successive: la Regione terrà molto alta l’attenzione su questa grande opera strategica che interessa centinaia di migliaia di cittadini.»

La metropolitana leggera di Cagliari, attualmente in esercizio, collega la stazione di San Gottardo a Monserrato con quella del capoluogo in piazza Repubblica, con il Policlinico universitario e con Settimo San Pietro. Sono stati già finanziati il raddoppio dei binari nella tratta Caracalla – Gennari, la realizzazione del collegamento Repubblica – Matteotti, di cui oggi è stato presentato il progetto preliminare, e la progettazione del completamento della rete nell’area vasta di Cagliari, con la quale si prevede di collegare con la città i Comuni di Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius e Sestu.

Il finanziamento totale dell’opera a carico della Regione (Por Fesr 2000/2006, 2007/2013, Piano azione e coesione, Fondo sviluppo coesione), è pari a 144,960 milioni di euro.

MetroCagliari, gestita dall’Arst sulla rete a scartamento ridotto, con la realizzazione della linea Repubblica – Matteotti si connetterà, attraverso il polo intermodale delle ferrovie, al servizio metropolitano gestito da Trenitalia collegato con Elmas, Assemini e Decimomannu.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha incontrato questa mattina a Olbia il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio. All’incontro hanno partecipato l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana e l’assessore delle Infrastrutture Paolo Maninchedda.

«È stato il primo di una serie di approfondimenti in vista degli interventi concordati con il presidente Renzi – ha detto Francesco Pigliaru alla fine della riunione -. Durante il vertice a tre di ieri con il presidente del Consiglio e con il ministro Delrio, abbiamo affrontato la questione Sardegna nel suo complesso, mettendo al centro il tema dell’insularità, degli svantaggi che ne derivano e del lavoro che dobbiamo affrontare insieme per superarli.» 

Sono stati fissati i termini del confronto su continuità territoriale, su ANAS, strade ferrate, porti e aeroporti. «C’è un forte impegno comune a colmare il grave gap infrastrutturale della Sardegna e superare davvero e in fretta il problema dell’insularità – conclude il presidente Pigliaru -. Nelle prossime settimane verranno definite le schede progetto e le coperture finanziarie. La chiusura del percorso è per questo autunno. La Sardegna non può più aspettare».

Tra i temi affrontati, anche quello del trasporto marittimo. La Regione Sardegna ha espresso la preoccupazione che, sul fronte delle possibili evoluzioni della vicenda Tirrenia, possano consolidarsi posizioni dominanti che potrebbero avere conseguenze significative sul sistema tariffario e sull’utenza. In più, se questa eventualità si verificasse, il quadro sarebbe reso ulteriormente anomalo dal fatto che tali posizioni si avvantaggerebbero delle risorse pubbliche concesse a favore della Tirrenia.

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Si è svolta stamattina la prima corsa di prova della navetta che dal primo giugno collegherà Sestu con la fermata della metro del Policlinico universitario di Monserrato. I sestesi potranno così raggiungere il capolinea del complesso sanitario in coincidenza con gli orari della rete metropolitana. L’autobus dell’Arst effettuerà diverse fermate nei quartieri partendo dalla chiesa di San Gemiliano e avrà una frequenza di venti minuti nelle ore di punta: poco più di mezz’ora il tempo di percorrenza di tutto l’itinerario. «Un altro tassello del nostro disegno generale – ha detto l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, presente all’inaugurazione -: connettere l’area urbana con la rete ferroviaria e integrare i sistemi di mobilità.»

Dalle 7.00 alle 9.00, dalle 13.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 20.00, il servizio osserverà la frequenza minima, 40 minuti, invece, il periodo di attesa della corsa negli altri orari della giornata. Il pullman dell’Azienda regionale trasporti sarà dotato di venti posti, dispositivi di video sorveglianza, sistema di controllo per ricostruire la dinamica degli incidenti, attrezzato per diversamente abili con due poltrone riservate e pedana estraibile per agevolare discesa e salita dal veicolo.

«L’obiettivo generale e molto ambizioso della Regione, che richiede risorse e tempi adeguati, è quello di chiudere ‘l’anello’ nord della viabilità metropolitana di Cagliari portando quindi la linea anche a Sestu – ha spiegato Massimo Deiana – nel frattempo siamo certi di poter rispondere alle esigenze di mobilità di un bacino di utenza di circa 25mila persone con una navetta, agile, e ben collegata a un efficace sistema di trasporto integrato.»

La tratta resterà attiva in fase sperimentale sino al 31 luglio.

«Deiana offende i sestesi – ha commentato Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori sardi, annunciando per domani alle 10.30 una conferenza stampa davanti alla stazione Policlinico -. Una tratta “sperimentale” dal 1 giugno al 31 luglio (dopodiche tutto tornerà come prima), articolato secondo fasce orarie che lasciano ampi spazi privi di un servizio adeguato, e termina alle otto di sera: questo è il topolino che ha partorito, dopo mille promesse, l’assessore regionale dei Trasporti.»

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Le segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno rinviato lo sciopero proclamato per le giornate di sabato 30 e domenica 31 maggio nell’ambito della durissima vertenza per la privatizzazione della Saremar. Il rinvio è stato deciso per senso di responsabilità, in considerazione della concomitanza con il Girotonno 2015, l’appuntamento eno-gastronomico internazionale giunto alla sua tredicesima edizione, in programma dal 30 maggio al 2 giugno, nel quale il comune di Carloforte ha profuso grandissimi sforzi sia in termini economici sia organizzativi.
L’annuncio dello sciopero aveva provocato una durissima reazione dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana che in una nota aveva affermato: «Si smetta di cavalcare tigri di carta e si evitino atteggiamenti irresponsabili che soprattutto in questo momento non portano evidentemente alcun beneficio alla soluzione della vicenda Saremar» ed aveva invitato i sindacati «a voler revocare immediatamente lo sciopero per evitare il ricorso a dolorose quanto inevitabili richieste di precettazione.»
L’invito dell’assessore Deiana è stato accolto dalle segreterie regionali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, ed il confronto sul futiro della Saremar riprednderà sicuramente subito dopo lo svolgimento del Girotonno 2015.
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Assalto al traghetto 1 copiaAssalto al traghetto 2 copia Assalto al traghetto 3 copia Massimo Deiana 11 53 copia
Un nuovo sciopero proclamato dalle segreterie regionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti nell’ambito della durissima vertenza per la privatizzazione della Saremar, per le giornate di sabato 30 e domenica 31 maggio, rischia di compromettere il buon esito del Girotonno 2015, l’appuntamento eno-gastronomico internazionale giunto alla sua tredicesima, in programma dal 30 maggio al 2 giugno, nel quale il comune di Carloforte ha profuso grandissimi sforzi sia in termini economici sia organizzativi.
L’annuncio dello sciopero ha provocato una durissima reazione dell’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana.
«Si smetta di cavalcare tigri di carta e si evitino atteggiamenti irresponsabili che soprattutto in questo momento non portano evidentemente alcun beneficio alla soluzione della vicenda Saremar – ha detto ieri sera Massimo Deiana riguardo alla proclamazione dello sciopero del personale marittimo e amministrativo con sede di lavoro a Carloforte della Compagnia di navigazione regionale nelle giornate del 30 e 31 maggio prossimi, in occasione della manifestazione “Girotonno” -. Si invitano pertanto i sindacati a voler revocare immediatamente lo sciopero per evitare il ricorso a dolorose quanto inevitabili richieste di precettazione.»
L’assessore Deiana si è rivolto alle segreterie regionali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, dichiarandosi sconcertato per la mancata considerazione delle fondamentali esigenze di mobilità della comunità carlofortina che, «soprattutto nelle giornate del Girotonno, investe rilevantissime risorse ed energie per la promozione e l’apertura del territorio ad un vastissimo target di potenziali utenti della propria offerta turistica».
L’assessore dei Trasporti entra quindi nel merito della motivazione della protesta. «Si fa fatica a comprenderne le ragioni e i soggetti verso i quali dovrebbe essere indirizzata – sottolinea Deiana – viene assunto a pretesto dello sciopero il mancato accordo sui licenziamenti fra sindacati e azienda, mentre è ampiamente noto che la Saremar versa formalmente in una situazione giuridica, il concordato preventivo liquidatorio, che non consente di stipulare alcun accordo con qualsivoglia interlocutore, e questo i sindacati lo sanno bene».
«L’interruzione del servizio di trasporto pubblico marittimo verso l’Isola di san Pietro nelle giornate del 30 e 31 maggio – conclude Massimo Deiana – ha come unico risultato quello di penalizzare esclusivamente gli abitanti e gli operatori economici carolini, nonché di diffondere allarme e incertezza fra i potenziali turisti che hanno programmato la visita in occasione dell’evento: scongiuriamo queste conseguenze ed evitiamo danni economici e di immagine difficilmente recuperabili.»
Traghetti Arbatax e La Maddalena copiaInfo Point Girotonno copia

 

Porto di Cagliari

Venerdì 22 maggio, alle ore 16.00, presso il T Hotel di Via dei Giudicati 66, a Cagliari, si svolgerà la tavola rotonda “L’evoluzione del mondo crocieristico: il ruolo della Sardegna” a cura di WISTA Italia, associazione legata a WISTA International che riunisce 1.500 donne in 33 paesi, tutte attivamente coinvolte nel panorama marittimo internazionale.

Una tavola rotonda per fare il punto sulla centralità del Mediterraneo nel mondo crocieristico, sul ruolo del Porto di Cagliari, sul binomio trasporti – turismo con i suoi effetti positivi sullo sviluppo economico di un territorio e sull’evoluzione internazionale di questo mercato, a partire dalla domanda e dall’offerta.

Per l’occasione, moderati da Angelo Scorza, Direttore Responsabile Ship2shore,  ne parleranno: Massimo Deiana – Assessore dei Trasporti Regione Sardegna; Francesco Morandi – Assessore al Turismo, Artigianato e Commercio Regione Sardegna; Felicio Angrisano – Ammiraglio Ispettore capo-Comandante Generale delle Capitanerie di Porto; Cristiano Aliperta – Contrammiraglio Rappresentante Permanente Italiano all’IMO; Vincenzo Di Marco – Direttore Marittimo e Comandante del Porto di Cagliari e Commissario dell’Autorità Portuale di Cagliari; Alberto Scanu – Presidente Confindustria Sardegna; Francesco Galietti – Direttore Clia Italia – Cruise Lines International Association; Sergio Senesi – Presidente Cemar; Mario Colosini – Marketing e Sviluppo RINA, settore Marine.

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Il Consiglio regionale ha ritrovato l’unità sulla vicenda Saremar, con l’approvazione praticamente all’unanimità (49 sì, un solo astenuto) di un ordine del giorno che, recependo i contenuti della mozione 113 presentata da 13 consiglieri, primo firmatario Luca Pizzuto di Sinistra Ecologia Libertà, che impegna la Giunta, tra l’altro, a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti finalizzati ad evitare la privatizzazione totale del servizio e della gestione del trasporto marittimo infraregionale e/o mantenere pubblica la proprietà.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito, l’Assemblea ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, con la discussione della mozione n. 113 (Pizzuto e più) “Sulle problematiche relative alla privatizzazione della Saremar”. Il presidente ha quindi dato la parola al primo firmatario della mozione, il consigliere di Sel Luca Pizzuto.

Illustrando il contenuto del documento, Pizzuto ha ricordato che, rispetto al momento in cui la mozione è stata presentata, sono accaduti fatti nuovi che renderanno necessaria la trasformazione in ordine del giorno, per definire meglio il dispositivo. L’esponente di Sel ha poi ripercorso le tappe principali della vicenda della Saremar, società della Regione che assicura il diritto alla mobilità di oltre 17.000 persone fra Carloforte e La Maddalena, con circa 270 addetti complessivi, ora purtroppo vicina al fallimento e limitata nella sua azione da una normativa che, a legge invariata, rende ineluttabile la privatizzazione. Si tratta però di una scelta, ha osservato Pizzuto, «che in altri contesti non ha prodotto risultati, bloccando i servizi o determinando situazioni devastanti per lavoratori ed utenti al punto da spingere molte comunità a chiedere il ritorno a forma pubblica». Ad avviso del consigliere di Sel, giunti a questo punto, «occorre lavorare attorno ad un progetto di gestione pubblica o mista ma a maggioranza pubblica che, attraverso la modifica della normativa vigente, comprenda anche l’inserimento di clausole sociali, a tutela del servizio e soprattutto dei lavoratori. Su questo dobbiamo impegnare i parlamentari sardi nazionali ed europei».

Il consigliere Edoardo Tocco (Forza Italia) ha ricordato la sua intensa attività consiliare sulla materia, ricordando che «la situazione è andata avanti per troppo tempo e bisognava intervenire prima; la crisi del trasporto pubblico ha aggravato l’isolamento delle isole minori della Sardegna ma non credo che tutto sia perduto, fermo restando che il primo obiettivo sia quello di tutelare i lavoratori tenendo conto delle espressioni delle comunità locali interessate». Tocco ha infine auspicato che il Consiglio arrivi ad un documento unitario «in grado di raggiungere risultati concreti».

Il consigliere Giuseppe Fasolino, anch’egli di Forza Italia, ha sottolineato che quella della Saremar «è una vicenda complicata, perché da un lato si condivide la mozione ma dall’altro occorre esaminare con rigore le soluzioni possibili, bisogna in primo luogo ridare pari dignità alle popolazioni che stanno vivendo in modo ancora più grave la situazione dei Sardi rispetto alla penisola; in quei luoghi c’è un disagio fortissimo per chi deve addirittura programmare con largo anticipo il rientro o per chi fa il pendolare per questioni di lavoro, problemi gravissimi che per i residenti di Carloforte e La Maddalena sono la normalità ma non può continuare ad essere così». «Per queste sacrosante ragioni – ha concluso – dobbiamo impegnarci tutti per portare a casa un risultato ed un servizio efficiente per le popolazioni».

Il consigliere Michele Cossa (Riformatori sardi), dopo aver chiesto ai presentatori della mozione di aggiungere la sua firma, ha affermato che «è importante che il Consiglio torni a parlare di questo argomento perché il problema va affrontato applicando gli stessi principi che noi chiediamo allo Stato di applicare nei nostri confronti; la continuità territoriale, cioè, non può conoscere limitazioni e se in linea generale la privatizzazione può fare bene ai sistemi economici è vero che alcuni servizi, ed il collegamento Sardegna – isole minori è fra questi, non possono essere privatizzati perché troppo condizionati dalla stagionalità». Gli obiettivi del Consiglio regionale, secondo Cossa, sono quindi molto chiari: «Garantire il diritto alla mobilità, tutelare i lavoratori, assicurare una gestione efficiente del servizio ed individuare una tariffa unica che, secondo dati costanti del traffico, potrebbe essere assicurata con un contributo della Regione di circa 2 milioni di euro».

Ha quindi preso la parola il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci che, in premessa, si è detto convinto che la gestione del sistema di trasporto marittimo debba rimanere in mano pubblica.

Locci, pur riconoscendo le difficoltà di una situazione ormai sfuggita di mano, ha chiesto chiarimenti alla Giunta sul futuro della Compagnia Saremar: «Cosa intende fare la Regione – ha chiesto l’esponente azzurro – qual è il pensiero dell’amministrazione sulle attività di controllo ed eventualmente sulla gestione della nuova compagnia di navigazione che prenderà il posto di Saremar? Intende la Regione detenere quote nella società che gestirà il cabotaggio?».

Locci ha poi concluso il suo intervento auspicando un’azione decisa della Giunta per la tutela dei lavoratori Saremar e l’affermazione del diritto alla mobilità dei cittadini.

Per Giuseppe Meloni (Pd) occorre prendere atto «della condizione in cui versano i cittadini delle Isole minori che hanno bisogni diversi dagli altri sardi. Per loro il diritto alla mobilità è un diritto primario».

Meloni ha poi rimarcato l’esigenza di risolvere in breve tempo la situazione attuale: «Non serve oggi discutere sulle responsabilità del passato, la Regione ha il dovere di mettere in campo tutte le azioni per scongiurare la privatizzazione del servizio di collegamento con le isole minori, la funzione sociale del trasporto marittimo va salvaguardata».

L’esponente della maggioranza ha quindi condiviso l’auspicio manifestato dal primo firmatario della mozione Luca Pizzuto sulla necessità di attivare un tavolo con parlamentari e europarlamentari per ottenere una allentamento del vincolo della privatizzazione per i servizi marittimi. «Nel nuovo contratto di servizio dovrà essere inserita una clausola sociale per assicurare il trasferimento del personale della Saremar al nuovo soggetto che erogherà il servizio di collegamento con le Isole minori».

Christian Solinas (Psd’Az) ha ringraziato i presentatori della mozione per aver fatto emergere il problema dei collegamenti marittimi in tutta la sua complessità.

«Da un lato c’è l’interesse alla tutela del diritto alla mobilità, dall’altro il problema gigantesco della tutela dei posti di lavoro – ha detto Solinas – la privatizzazione prescinde dalla sperimentazione che la Regione ha fatto in passato. In altre regioni si è privatizzato senza sperimentare flotte pubbliche».

Solinas ha poi rimarcato la necessità di un’azione politica forte: «In passato abbiamo contestato il sistema europeo indicando una diversa strategia. La puntuale applicazione delle regole è il talento della tecnica – ha concluso Solinas – la politica deve invece avere il coraggio di cambiare norme inadeguate. La gestione del trasporto marittimo può essere fatta come quello su gommato o ferro».

Il presidente della Commissione Trasporti Antonio Solinas (Pd) ha ricordato che dal 31 dicembre 2015 Saremar non esisterà più. «L’obiettivo che dobbiamo raggiungere è quello di garantire il diritto alla mobilità ai residenti di Carloforte e  La Maddalena e ai turisti che  vogliono raggiungere le due isole – ha affermato Solinas – è nostro dovere scrivere regole certe per il futuro che vengano rispettate e possano essere verificate in qualsiasi momento. All’interno di queste regole deve essere messa al primo posto la salvaguardia dei 180 posti di lavoro della Saremar».

Il presidente della Quarta Commissione del Consiglio regionale ha poi fatto un breve excursus sulla vicenda della compagnia marittima: «I problemi vanno avanti da qualche anno. Dal 2012  Saremar è costata 50 milioni di euro ai cittadini sardi, oggi c’è l’esigenza di salvaguardare il contributo annuale dello Stato per garantire il trasporto verso le isole minori».

Solinas, infine, si è detto convinto della necessità di individuare un nuovo modello di gestione per le compagnie marittime: «La normativa europea non vede di buon occhio la gestione pubblica, una forma mista può essere la soluzione migliore».

Ha preso poi la parola l’on. Gianluigi Rubiu (Udc), secondo cui «i trasporti sono il problema dei sardi. In particolare, dobbiamo salvaguardare i posti di lavoro dei lavoratori che garantiscono i collegamenti con le isole minori. E dall’altra dobbiamo anche garantire il servizio di trasporto ai turisti».

Per il capogruppo del Pd, on. Pietro Cocco, «il diritto alla mobilità insieme al diritto al lavoro è diritto inalienabile. Questo problema gigantesco è stato causato dai debiti accumulati e dai trasferimenti di fondi da un conto a un altro. Con l’ordine del giorno daremo un ottimo servizio alle comunità interessate e alla Sardegna».

L’assessore Deiana ha salutato «con particolare soddisfazione questo momento di confronto, indirizzato a individuare soluzioni e non a far valere le proprie posizioni». Poi ha detto: «Vorrei intanto precisare che si parla di privatizzazione ma in realtà si dovrebbe parlare di cessione di un pacchetto di controllo della società. Il servizio di trasporto in realtà è pubblico e dunque non può essere privatizzabile, perche è sostenuto con risorse pubbliche. Dunque, il tema della nostra discussione dovrebbe essere questo: quale capitolato dovrebbe darsi la Sardegna per il collegamento con le isole minori? Noi stiamo lavorando molto su questo tema, chiedendo alle comunità locali di raccogliere le esigenze di quei cittadini in modo da tenerne conto nel nostro lavoro. E quelle comunità saranno poi rappresentate nel comitato di monitoraggio. Noi affideremo il servizio, per impedire che il servizio sia negato. E qualunque armatore comunitario, pubblico o privato, potrà partecipare alla gara».

Molto soddisfatto della discussione e della risposta dell’assessore: così si è dichiarato il capogruppo di Sel, on. Pizzuto. «I profitti vengono dopo il benessere e i bisogni delle persone. Chi vive nelle isole minori ha pari dignità rispetto a un qualunque cittadino italiano. Noi oggi stiamo prendendo un impegno solenne di fronte alle comunità e stiamo mettendo quelle comunità al centro delle nostre azioni politiche».

L’on. Pietro Cocco (Pd) ha chiesto una breve sospensione per concordare con i gruppi un ordine del giorno riassuntivo del dibattito.

Alla ripresa dei lavori il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sottoscritto da tutti i capigruppo, primo firmatario l’onorevole Pizzuto (Sel), che impegna la Giunta, tra l’altro a mettere in atto tutte le azioni e gli strumenti finalizzati ad evitare la privatizzazione totale del servizio e della gestione del trasporto marittimo infraregionale e/o mantenere pubblica la proprietà; a comunicare ufficialmente tutti gli atti della Giunta regionale, relativi al tema, al governo e alla commissione europea; ad aprire un tavolo di confronto col governo nazionale insieme a tutti i parlamentari e europarlamentari sardi; ad avviare le procedure pubbliche per la ricerca del partner privato; a programmare e rendere operativa una soluzione di tutela di tutti i posti di lavoro attualmente attivi; a istituire un apposito organismo di controllo in cui siano presenti anche i rappresentanti delle comunità locali interessate.

L’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha espresso parere positivo della Giunta e immediatamente dopo il capogruppo di Sel, Daniele Cocco, ha chiesto di procedere con voto elettronico palese.

Aperta la votazione sull’ordine del giorno, il presidente del Consiglio ne ha proclamato l’approvazione con 49 voti a favore e un astenuto.

Il presidente Ganau, conclusa la discussione della mozione Saremar e la votazione del relativo ordine del giorno unitario, ha proseguito con la discussione e la votazione dei tre articoli, il 9 (macellazione), il 18 (definizione di fattoria sociale), 32 (direttive di attuazione) e dei relativi  emendamenti, rimasti in sospeso nel corso dei lavori della mattinata, del testo unico in materia di agriturismo, ittiturismo e pesca turismo.

Il relatore della maggioranza, Luigi Lotto (Pd), ha espresso parere favorevole della commissione per gli emendamenti all’articolo 9, n. 62, n. 22=31, e n. 61 ed ha invitato al ritiro i presentatori degli emendamenti n. 11, n. 15 e n. 42.

La Giunta ha espresso parere conforme a quello della commissione e il capogruppo di “Sardegna Vera”, Efisio Arbau, ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 11.

La consigliere del Pd, Daniela Forma, ha ricordato l’importanza delle disposizioni contenute nell’articolo 9 che trattano la possibilità di macellare i capi animali all’interno delle aziende agrituristiche. L’esponente della maggioranza ha espresso preoccupazione per la formulazione della norma “perché non esistono ai sensi del regolamento 853/2004 requisiti minimi e massimi, i requisiti per la macellazione o si hanno oppure non si hanno”. «Non si può ritornare – ha dichiarato l’onorevole Forma – alle disposizioni precedenti il 2004 contenute del cossi detto “pacchetto igiene”».

«Dobbiamo essere coraggiosi – ha concluso l’esponente del Pd – e prevedere l’autorizzazione a macellare in azienda esulando dal regolamento 853 del 2004 e gli emendamenti presentati vanno nel verso di consentire a tutti gli agriturismo di macellare i propri capi in azienda».

Il presidente della Quinta commissione, Luigi Lotto (Pd) ha ricordato di aver sospeso la discussione dei tre articoli nella seduta antimeridiana per ricercare una soluzione condivisa. «Soluzione che abbiamo trovato – ha annunciato Lotto – tanto che le forze politiche di minoranza hanno chiesto la sottoscrizione di tutti gli emendamenti rimasti in votazione agli articoli 9, 18 e 32».

La consigliera Daniele Forma (Pd) ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 15 e il presidente del consiglio ha posto in votazione l’emendamento n. 62 (Forma e più) che sostituisce totalmente l’emendamento n. 14 e che stabilisce che la macellazioni di avi-cunicoli eccedenti le 50 Ube/anno (unità bovine equivalenti) e di bovini, equini, suini, ovini e caprini è consentita esclusivamente negli impianti che abbiano ottenuto il riconoscimento comunitario di cui al regolamento CE 29 aprile 2004, n. 853.

Approvato l’emendamento n. 62 il capogruppo Aps, Gianluigi Rubiu ha annunciato il ritiro dell’emendamento n. 42.

Posto in votazione è stato approvato l’emendamento n. 22 (Lotto e più), identico al n. 31 (Cossa e più) che nel comma 3 dell’articolo 9 sostituisce “le parole 24 Ube/anno con le parole 30 Ube/anno”.

Il Consiglio approvato il testo dell’articolo 9 ha approvato con successiva votazione l’emendamento 61 (Forma e più) che sostituisce integralmente l’emendamento 58 e introduce il comma 4 bis che consente la macellazione in azienda, di animali di specie suina, ovina e caprina, con limite massimo di 3 Ube/anno, secondo le modalità previste per la macellazione per il consumo privato delle carni.

Annunciata la discussione e la votazione dell’articolo 18 e degli emendamenti presentati il presidente Ganau ha invitato la segretaria d’Aula a dare lettura dell’emendamento orale che specifica e definisce ulteriormente la cosiddetta “fattoria sociale” ed ha quindi posto in votazione l’articolo 18, così come modificato dall’emendamento orale, ed è stato approvato.

Di seguito si è proceduto con l’articolo 32 ed il relatore della maggioranza, Luigi Lotto (Pd), ha espresso parere favorevole agli emendamenti nn. 60, 27, 36 e 49, a cui è seguito il parere conforme a quello della commissione, da parte della Giunta.

Posto in votazione, l’assemblea ha approvato l’emendamento n. 60 (Forma e più) che sostituisce integralmente l’emendamento n. 17 e modifica il punto c) comma 1) dell’articolo 32, specificando le norme di riferimento per i requisiti di idoneità dei locali e le modalità di svolgimento delle attività di macellazione.

Il presidente Ganau ha proceduto con la votazione dell’articolo 32 che è stato approvato e con l’emendamento aggiuntivo n. 27 (Lotto e più), uguale al 49 (Rubiu e più) e al 36 (Cossa e più), e che introduce al comma 1) la lettera “a bis” che così recita “le modalità di accertamento della tracciabilità dei prodotti di cui agli articoli 4 e 13”.

Approvato l’emendamento n. 27 si è quindi proceduto con la votazione finale del testo di legge che è stato approvato a maggioranza con 28 voti favorevoli.

Successivamente il Consiglio ha avviato la discussione generale del Dl n. 205 (“Sostituzione della tabella E allegata alla legge regionale 9 marzo 2015 n. 5 – legge finanziaria 2015”)

Il presidente della commissione bilancio Franco Sabatini, relatore di maggioranza del provvedimento, ha  ringraziato l’opposizione per corsia preferenziale assegnata all’Aula per l’esame della legge.

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, pur confermando la scelta della minoranza di non ostacolare né rallentare le procedure di spesa, ha evidenziato «le gravi disfunzioni del sistema informatico che consente ai consiglieri regionali di accedere ai dati di bilancio; ad oggi è impossibile conoscere lo stato di attuazione della spesa e delle entrate, capiamo che le procedure di armonizzazione dei bilanci siano impegnative ma su questa inefficienza occorre intervenire al più presto». Nel merito la Zedda ha osservato che «è vero che la variazione di bilancio si rende necessaria per attivare il mutuo e l’investimento di 400 milioni in opere pubbliche, però la necessità è causata dagli errori commessi in sede di finanziaria e ancora adesso si procede in parte al buio, nel senso che si coprono le spese di co-finanziamento con fondi che ancora non ci sono, mentre sull’edilizia scolastica assistiamo ad una sorta di spacchettamento in tre capitoli di bilancio senza che si conoscano i progetti ed il destino del programma Iscola». Forse dovremo tornare su queste cose fra qualche mese, ha notato la consigliera, «fermo restano che abbiamo il diritto di conoscere il piano dettagliato delle opere pubbliche».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha chiesto chiarezza sulla prosecuzione della seduta, osservando che «il  provvedimento sugli ammortizzatori sociali avrebbe dovuto avere la precedenza su quello in esame, che del resto ci è pervenuto da appena qualche minuto». «Poi, per quanto riguarda la nostra mozione sull’inceneritore di Tossilo – ha protestato Pittalis – abbiamo notizia che il centro sinistra non la voglia discutere non si sa bene per volontà di chi, Giunta o maggioranza; noi chiediamo rispetto per tema posto dall’opposizione e non accettiamo che si dica domani e poi qualcuno non si presenta perché, in quel caso, assumeremo iniziative clamorose, vogliamo sapere se e quando verrà discusso questo argomento».

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, sempre sull’ordine dei lavori, ha ricordato che «in conferenza di capigruppo è stata raggiunta una intesa su una serie di cose, forse informalmente: la discussione della legge sull’agriturismo, poi la mozione sulla Saremar e dopo ancora il rinvio alla prossima seduta del Consiglio della mozione su Tossilo». «Tuttavia – ha precisato, – non vogliamo certamente eludere il tema nè mettere in discussione le prerogative della minoranza; come centro sinistra non abbiamo problemi ad ammettere che ci sono posizioni differenti ma non per questo ci sottraiamo al confronto in Consiglio».

Il presidente Ganau ha ribadito che l’Assemblea sta seguendo l’ordine del giorno concordato e, per quanto riguarda la mozione su Tossilo, ha ricordato che si era deciso di non discuterla oggi ma la prossima settimana, annunciando che dopo la conferenza dei capigruppo sarà comunicata la data.

Il consigliere dei Riformatori sardi Luigi Crisponi, intervenendo ancora sull’ordine dei lavori, ha avvertito che «si corre il rischio che, nel frattempo, presso gli uffici di Nuoro che rilasciano l’autorizzazione integrata ambientale, si adottino provvedimenti che renderebbero vana qualunque discussione; quindi dobbiamo fare presto».

Successivamente, riprendendo l’esame del Dl n. 205, il presidente ha dato la parola all’assessore della Programmazione Raffaele Paci.

Nel suo intervento, l’assessore ha in prima battuta ringraziato il presidente dell’Assemblea, il Consiglio ed in particolare la minoranza per aver portato l’argomento all’attenzione dell’Aula con grande celerità. «Abbiamo agito in via prudenziale – ha sottolineato – perché in presenza di alcune interpretazioni controverse della Cassa Depositi e Prestiti, ci è sembrato opportuno intervenire con una variazione di bilancio per non fermarci dopo a ridosso della stipula del contratto di mutuo». Quanto alle osservazioni della consigliera Zedda, l’assessore Paci ha detto che al direttore generale dell’assessorato non risultano disservizi «che probabilmente si stanno verificando sugli accessi dei consiglieri che hanno credenziali diverse; siamo in una fase di transizione per il passaggio al bilancio armonizzato e proprio oggi in Giunta lo abbiamo approvato nella sua nuova veste come previsto dalla finanziaria per poterlo poi trasmettere al più presto al Consiglio». «Per quanto riguarda il piano delle infrastrutture da 417 milioni di euro – ha concluso Paci – a breve sarà esaminato dalla in Giunta e poi inoltrato alla commissione per il parere mentre per il mutuo da 700 milioni, conclusa la fase della manifestazioni di interesse degli istituti di credito interessati, valuteremo le proposte entro la fine dei questo mese per essere pronti a firmare il contratto a giugno».

Il capogruppo dei Riformatori Attilio Dedoni ha ricordato di aver posto alcuni interrogativi in commissione che sono rimasti senza risposta, «soprattutto su scuola e trasporti che fanno quasi da cassa e sono oggetto di continue modifiche; serve più chiarezza». «Ricordo anche – ha affermato – che il Consiglio, con un ordine del giorno unitario, aveva previsto il passaggio del programma in Aula ma la maggioranza pare abbia risolto tutto con un confronto bilaterale con l’assessore; al Consiglio, però, va trasmesso comunque. Dedoni, infine, ha manifestato forti dubbi sull’utilizzo di fondi per l’acquisto di mezzi Arst e sull’edilizia scolastica; chiediamo la presenza dell’assessore perché abbiamo già assistito all’impiego di risorse per realizzare un’aula in più in una scuola precedentemente chiusa per effetto della razionalizzazione del sistema scolastico, perciò siamo disponibili a discutere ma non a votare a favore».

Il presidente della commissione bilancio Franco Sabatini, ha tenuto a precisare che «oggi stiamo solo approvando alcune modifiche alla finanziaria a seguito di condizioni differenti emerse in un secondo momento; quanto approvato in finanziaria prevede che la quota resti alle infrastrutture per interventi su viabilità, porti, sistemi irrigui, idrico, difesa del suolo e assetto idro-geologico e che la Giunta, dopo il parere della commissione individui le priorità, quindi il programma arriverà certamente in commissione».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, «con sincerità», ha ribadito che «pur comprendendo le difficoltà è grave che manchino dal sistema tutti i dati del 2015, dato che può essere confermato dagli uffici». Quanto alle precisazioni del consigliere Sabatini, secondo il vice capo gruppo di Forza Italia «è vero che non stiamo approvando progetti ma stiamo spostando risorse, che mancano i dati contabili sul leasing  e che stiamo coprendo i fondi regionali del co-finanziamento delle risorse comunitarie con un mutuo, per queste ragioni voteremo contro».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazioni gli articoli 1 e 2 del Dl n.205, che sono stati approvati, mentre successivamente il Consiglio ha approvato il complesso del provvedimento, con 28 voti favorevoli e 18 contrari.

L’Aula è quindi passata all’esame del disegno di legge n. 209 presentato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, che consente di autorizzare l’anticipazione di circa 50 milioni di euro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2014.

Il provvedimento introduce una modifica all’articolo 2 della legge regionale n.17 del 2013 che consente di autorizzare l’anticipazione di circa 50 milioni di euro per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2014.

Il presidente della Commissione Lavoro del Consiglio regionale, Gavino Manca, ha illustrato all’Aula il contenuto del provvedimento. «Si tratta di soldi anticipati dalla Regione per far fronte ai ritardi dell’INPS nel pagamento delle indennità ai lavoratori in mobilità – ha detto Manca – questi denari, restituiti dall’Istituto Nazionale di Previdenza alla Regione dopo il trasferimento delle risorse statali, saranno adesso utilizzati per pagare gli ammortizzatori dell’annualità 2014».

Attualmente sono circa 17.000 i lavoratori sardi che attendono da mesi il pagamento delle somme dovute.

Il presidente Ganau ha quindi messo in votazione gli articoli e il testo della legge che sono stati approvati all’unanimità. (47 voti favorevoli su 47 votanti). La legge entrerà in vigore nel giorno della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione.

Subito dopo il  voto la seduta è stata sospesa e convocata la Conferenza dei capigruppo per decidere sulla programmazione dei lavori.

Al termine della riunione, il presidente Ganau ha comunicato che il Consiglio regionale si riunirà mercoledì prossimo, 13 maggio, alle ore 15.00 per l’esame della mozione sull’inceneritore di Tossilo presentata dal centrodestra.

 

Cinque minuti per approvare una legge scellerata che regala non si sa a chi e a prezzi di saldo la compagnia di trasporti regionale Saremar, e non offre alcuna garanzia sia sul mantenimento delle corse per le isole minori, sia sul fronte della ricollocazione lavorativa delle maestranze, a un passo dal licenziamento collettivo stante la procedura concorsuale. La Commissione Trasporti ha oggi licenziato la legge per la privatizzazione della Saremar proposta dall’assessore regionale Massimo Deiana con il solo voto favorevole del Partito democratico (Sel si è astenuta mentre le opposizioni hanno votato contro), aprendo una crepa nella maggioranza ormai allo sbando. Perché se da una parte il Pd ha detto sì in Commissione al progetto di legge, dall’altra martedì in Consiglio regionale si appresta a votare una mozione contro la privatizzazione presentata dal segretario di Sel Luca Pizzuto e dal capogruppo del Pd Pietro Cocco.

Un passo falso che rasenta la follia politica e la dice lunga su come la maggioranza di governo, e in particolare il principale partito, abbia fino a oggi gestito la privatizzazione della Saremar. Il Pd è peraltro arrivato all’approvazione della legge ignorando le legittime richieste di Forza Italia sia per quanto riguarda i termini di presentazione degli emendamenti, sia in merito all’audizione (negata) dell’assessore Massimo Deiana. E questo grazie all’atteggiamento al limite del regolamento assunto dal presidente della commissione Antonio Solinas.

Ma l’aspetto più grave è che la maggioranza (o una parte di questa, vista la evidente spaccatura di cui dovrà dare conto) vuole giustificare la privatizzazione attribuendo la responsabilità alla Flotta sarda e all’ingiusta sanzione di undici milioni di euro che l’Unione Europea ha comminato alla Sardegna, la cui unica colpa è quella di avere cercato di battere il monopolio dei trasporti in Sardegna. Va infatti ricordato che la Regione nell’ultimo anno ha stanziato, con due leggi, ben 32 milioni di euro per pagare debiti e stipendi dei lavoratori. E oggi sventolano la solita scusa dei rigidi regolamenti dell’Unione Europea che imporrebbero l’operazione di svendita.

Insomma, se da una parte il Partito democratico si dichiara apertamente dalla parte dei lavoratori, tanto da presentare una mozione contro la privatizzazione perché evidentemente la considera lesiva, dall’altra approva la stessa legge in cinque minuti.

Forza Italia è invece senza tentennamenti e con un’unica faccia contro le nuove norme ed è convinta che il servizio debba rimanere in mano pubblica. Per questo ci opporremo in aula.

Ignazio Locci

Forza Italia Sardegna

Traghetti Arbatax e La Maddalena copia

Traghetti Arbatax e La Maddalena copiaMassimo Deiana 5 copiaFilippo Spanu 4 copia

Nella giornata che ha visto alcune centinaia di persone, giunte da Carloforte, manifestare in via Roma fino al Palazzo del Consiglio regionale, contro il progetto di privatizzazione della Saremar, l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana questo pomeriggio ha incontrato i rappresentanti sindacali della società regionale marittima.

«La Regione intende salvaguardare i posti di lavoro della Saremar – ha detto Deiana – inserendo nei capitolati di gara sulla continuità territoriale per le isole minori una forte premialità a favore di chi assorbirà il numero maggiore di personale.»

«La Presidenza segue ogni dettaglio della vicenda ed è in costante contatto e coordinamento con l’assessore Deiana – ha aggiunto il Capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu», presente al tavolo convocato nella sede dell’assessorato.

La tipologia e le necessità dei servizi di trasporto che dovranno essere contenuti nel bando pubblico sulla continuità interna «saranno individuati attraverso un confronto con le comunità locali – ha spiegato ancora Massimo Deiana – superando così le diverse carenze contenute nell’attuale contratto». La Giunta, inoltre, ha approvato una delibera che consentirà l’individuazione, attraverso una selezione, di un advisor internazionale al quale sarà richiesta una consulenza sull’elaborazione del testo della gara.

«Tenuto conto che il Consiglio e la Regione si sono fatti carico di garantire le risorse per proseguire l’esercizio di Saremar sino alla fine del 2015 e che si è giunti al concordato preventivo liquidatorio – ha concluso Massimo Deiana – abbiamo ancora il tempo necessario per trovare una via d’uscita ordinata, cercando un soggetto credibile che possa partecipare con buone prospettive a una competizione aperta, trasparente e non discriminatoria per la gestione dei collegamenti via mare con le isole minori.»