Non si placano le polemiche sulla vicenda della compagnia #GoinSardinia che ha lasciato a terra, al porto di Olbia, 12.000 passeggeri. Il traghetto GoinSardinia “El Venizelos”, ormeggiato nel porto di Livorno, non tornerà in Sardegna. La compagnia armatrice #Anek e la società di imprenditori sardi, infatti, hanno risolto il contratto di noleggio e l’armatore greco ha interrotto la linea Livorno-Olbia ed avviato le pratiche legali per risolvere tutte le incombenze amministrative venutesi a creare.
Ieri l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, aveva dichiarato che «non è il momento delle polemiche e delle recriminazioni, si potranno valutare successivamente le responsabilità». «È il momento di utilizzare tutte le energie per assistere i passeggeri e riproteggerli nella maniera più efficace per riportarli a casa – ha aggiunto Deiana -. La Regione sta seguendo l’evoluzione della situazione di GoinSardinia di ora in ora, in accordo con l’#Autorità marittima di Olbia e la Prefettura di Sassari. La sospensione del servizio di trasporto delle navi di GoinSardinia, che parte da oggi ci mette nella condizione di trovare una soluzione per riproteggere oltre 10mila passeggeri che nei prossimi tre giorni devono lasciare l’isola».
L’assessore Deiana ha attivato interlocuzioni con gli altri vettori «soprattutto con la compagnia #Tirrenia che ha un contratto di servizio per trasporti da e per la Sardegna» ed ha chiesto al numero uno di Cin, Ettore Morace, di garantire la massima disponibilità di posti per i passeggeri e di praticare la migliore tariffa possibile.
«La compagnia di navigazione Tirrenia – ha detto l’assessore Deiana – ha dato la disponibilità per i giorni di venerdì, sabato e domenica, cioè 29, 30 e 31 agosto, di 7mila posti per i passeggeri e 1.100 posti auto.»
«La Regione Sardegna vigila sul caso GoinSardinia, come dimostrato in questi giorni, intervenendo in maniera sinergica con le altre autorità competenti per fronteggiare quella che ritiene l’emergenza prioritaria: riproteggere i passeggeri nella maniera più efficace e riportarli a casa. E, viceversa, consentire ai sardi fermi a Livorno di poter rientrare nell’isola.».
L’assessore dei Trasporti ha risposto così alla richiesta di Codacons rivolta alla Regione Sardegna perché intervenga in favore dei possessori di biglietti della compagnia GoinSardinia senza ulteriori spese.
«Non solo la compagnia Tirrenia ha già dato disponibilità – ha spiegato l’assessore Deiana – di 7mila posti per i passeggeri e altri 1.100 posti auto, ma è notizia di oggi che la Grimaldi ha dato disponibilità per svariate centinaia di biglietti per questo ultimo fine settimana di agosto, nella tratta che va da Porto Torres a Civitavecchia.»
L’assessore Deiana inoltre ha precisato che «non è il momento delle polemiche né di entrare nel merito delle azioni risarcitorie nei confronti degli utenti della GoinSardinia. Questi giorni le energie di tutte le Autorità devono essere indirizzate per la risoluzione della situazione di crisi, venendo incontro alle esigenze dei passeggeri».
Sulla vicenda in corso al porto di Olbia, riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da Roberto Bello, assiduo lettore del nostro giornale, al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.
«Mio presidente, sono un vecchio italiano residente dal 2008 nel Sulcis. Amo la Sardegna vorrei per lei (Sardegna) il meglio: più turismo e meno inquinamento industriale e militare. Il male del “fallimento” di “GoinSardinia” poteva essere l’occasione per trasformarlo in bene. Come? Semplicemente usando il buon senso. Il buon senso di intervenire immediatamente con il noleggio di nuove navi per riportare gratuitamente nella penisola i turisti che dovevano riprendere il lavoro. I costi da sostenere sarebbero stati irrisori rispetto ai vantaggi conseguenti per una diffusione mediatica della capacità della Sardegna di tutelare i suoi ospiti. Ciò non è stato fatto e ancora meno turisti verranno in Sardegna. I cittadini chiedono agli amministratore non la competenza e nemmeno l’onestà, ma almeno il buon senso che troppo spesso manca.»
Con amarezza
Roberto Bello