22 November, 2024
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Consiglio regionale 42 copia

Il #Consiglio regionale ha approvato il Testo unificato n. 32-40/A “Disposizioni in materia di concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura”.

Il presidente, Gianfranco Ganau, ha aperto la discussione generale sul Testo unificato, licenziato all’unanimità dalla Quinta Commissione lo scorso 4 giugno, dando la parola a Luigi Lotto, presidente del parlamentino delle Attività produttive e relatore del provvedimento. Il testo mette insieme il Dl n. 40 della Giunta regionale e la proposta di legge n. 32 presentata dal gruppo del Partito Democratico.
«Con questa iniziativa – ha detto Lotto –  si punta ad uniformare la normativa regionale a quella nazionale in modo da consentire al settore ittico di operare con regole certe». Il testo introduce la proroga al 2020 delle concessioni demaniali ai fini della pesca e dell’acquacoltura già disposta a livello statale. «Questo intervento – ha proseguito il relatore – consentirà agli operatori, in questo periodo di passaggio, di poter crescere e guardare con serenità alla scadenza del 2020 e utilizzare le risorse messe a disposizione del settore».
Il testo unificato prevede, inoltre, la revoca delle procedure di evidenza pubblica già avviate e relative alle concessioni per la pesca e l’acquacoltura interessate alla proroga. Vengono escluse dalla legge le concessioni nelle acque di Olbia la cui gestione amministrativa rientra nella competenza dell’Autorità portuale. «Per la loro peculiarità – ha spiegato Lotto – queste concessioni dovranno essere trattate in modo diverso».

Ha quindi preso la parola l’ex assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi (Forza Italia). «Questa che ci apprestiamo a votare – ha detto l’esponente azzurro – è una norma necessaria e doverosa che ci consente di uniformarci alle direttive nazionali». Nell’intervento dell’ex assessore anche una nota polemica: «La stessa norma, proposta nella scorsa legislatura con un emendamento aggiuntivo alla legge finanziaria, venne inspiegabilmente bocciata dall’opposizione». Cherchi, ribadendo la necessità di dare risposte rapide ai settori produttivi, ha annunciato il suo voto favorevole al provvedimento.

Il consigliere del gruppo “Sardegna”, Edoardo Tocco, ha ripreso il concetto espresso dal suo collega Oscar Cherchi, riguardo al fatto che il provvedimento all’esame dell’Aula segua il percorso già tracciato dalla precedente giunta nelle fasi conclusive della passata legislatura. L’esponente della opposizione è, dunque, entrato nel merito del testo di legge ed ha affermato che, pur concordando sulla necessità delle proroghe per le concessioni, serve porre attenzione alle strutture che insistono nelle aree oggetto di concessione. Edoardo Tocco ha citato gli esempi del cagliaritano e in particolare dell’area lagunare di Santa Gilla per ribadire che «serve una nuova strategia che valorizzi e intervenga sul patrimonio immobiliare che in molti casi è inadeguato e fatiscente». Il consigliere Tocco ha concluso auspicando una ricognizione del patrimonio immobiliare per valorizzarne il recupero e il riutilizzo in termini produttivi.

Il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha replicato all’ex assessore regionale dell’Agricoltura e Pesca, Oscar Cherchi, affermando che «nella passata legislatura la minoranza era solo la minoranza e non avrebbe potuto impedire, dunque, la discussione e l’approvazione del provvedimento per prorogare le concessioni». A giudizio dell’esponente del centrosinistra, la proposta a cui Cherchi ha fatto riferimento non ha avuto esito positivo perché «erano tante le perplessità di numerosi consiglieri dell’allora maggioranza di centrodestra». Solinas ha ribadito l’utilità del provvedimento all’esame del Consiglio e ha definito la proroga «indispensabile». Sono tante le aziende del comparto pesca, ha spiegato il presidente della Quarta commissione, che hanno le pratiche di finanziamento bloccate, proprio perché mancano le concessioni. Antonio Solinas, si è poi rivolto direttamente all’assessore dell’Agricoltura e della Pesca per richiamare l’attenzione sulle tensioni a Santa Gilla e nel compendio ittico di Cabras. «Serve la verifica della produttività – ha affermato Solinas, sottolineando che sia a Santa Gilla che a Cabras lavorano meno operatori di quanti potrebbero – per la chiusura messa in atto da parte dei concessionari all’ingresso di nuovi operatori».

Il consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, ha ricordato il positivo passaggio in commissione del provvedimento all’esame dell’Aula e ha ribadito come la legge in discussione segua la linea tracciata dalla precedente giunta. Il consigliere della minoranza ha evidenziato «il percorso contiguo» delle concessioni per le attività di pesca e quelle per concessioni demaniali turistiche. In proposito l’ex assessore regionale del Turismo ha lamentato procedure troppo lunghe e complesse per il rilascio degli atti concessori e ha auspicato una semplificazione attraverso atti amministrativi, rilasciati dal competente assessorato.

Il consigliere Marco Tedde (FI) ha affermato che, con il percorso della legge in esame, «l’opposizione ha chiarito il suo ruolo costruttivo in aula e in commissione, facendo di tutto perché il provvedimento arrivasse in aula in tempi brevissimi e armonizzando la norma regionale con quella nazionale in modo da favorire gli operatori in attesa dei bandi per le nuove concessioni». Abbiamo di fronte un arco temporale nuovo, ha proseguito Tedde, «che consentirà agli operatori del settore di rientrare dagli investimenti in questo momento difficile». Nel testo, tuttavia, c’è secondo il consigliere di FI, «un punto che suscita perplessità relativo alle concessioni di Olbia dove, se il Consiglio non ha competenza perché la stessa è in capo all’autorità portuale è inutile dirlo in una legge, così come sembra intruso il passaggio riguardante la pesca del corallo; qui gli operatori sono in attesa da tempo di conoscere in quale scenario potranno operare ed è giusto che abbiano risposte».

Il consigliere Gianmario Tendas (Pd) ha sottolineato che «il testo unificato è una buona sintesi che qualifica il provvedimento anche in prospettiva, per altre indicazioni importanti frutto del confronto avvenuto in commissione con la struttura tecnica». A breve e medio termine, ha aggiunto Tendas, «occorre intervenire con la ricognizione sistematica di tutti i beni demaniali destinati alla pesca nel quadro di una gestione corretta del patrimonio demaniale con l’obiettivo di creare una vera e propria filiera produttiva». «Su questa linea c’è un largo consenso delle cooperative e dei consorzi del settore – ha detto ancora Tendas – e ciò rappresenta una ottima base di lavoro per varare in tempi brevi una legge organica di riordino che permetta al settore di sviluppare le sue potenzialità produttive, anche sfruttando l’opportunità dei fondi europei».

A nome della Giunta, l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha definito il dibattito svoltosi in Consiglio «positivo e propositivo, non punto di arrivo ma di partenza per rilanciare il comparto dopo analisi complessiva delle concessioni che l’assessorato sta completando sia per vedere quali compendi dovranno andare a bando che per valutare le migliori politiche per i prossimi anni». Domani, ha poi annunciato l’assessore, «parteciperò a Roma ad una riunione della conferenza Stato – Regioni in cui si discuteranno le nuove politiche per la pesca, passaggio essenziale per decidere come rilanciare il settore». La proroga di 5 anni, ha aggiunto, «ci permetterà di lavorare in tranquillità per programmare bene una nuova politica della pesca, nel rispetto delle norme contenute nelle attuale concessioni, superando la fase attuale in cui non abbiamo sfruttato in modo ottimale le nostre risorse». Per quanto riguarda la situazione di Olbia, ha concluso l’assessore, «confermiamo la volontà di avviare procedure ad evidenza pubblica entro 31 dicembre».

Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli della legge, che l’Aula ha approvato.

Il presidente ha dato, poi, la parola a Luigi Lotto (Pd), presidente della commissione Attività produttive, per il parere sui due emendamenti presentati. Il primo, aggiuntivo, (Meloni e più) prevede che all’articolo 1, dopo il comma 3 si aggiunga il seguente comma: “4. Le concessioni di cui al comma 3 dovranno essere assentite mediante procedura di evidenza pubblica entro il 31 dicembre 2014”, il secondo, soppressivo totale, (Meloni e più) prevede all’articolo 1 comma 3, dopo le parole “Golfo interno del comune di Olbia, le parole “la cui gestione amministrativa si svolge nel rispetto delle funzioni proprie della competente Autorità portuale”.

Lotto ha dato pare positivo su entrambi gli emendamenti e ha aggiunto, rivolgendosi all’opposizione, che «negli ultimi 30 anni, non si è mai affrontata la situazione del settore della pesca con la giusta attenzione». Il consigliere del Pd ha esortato i colleghi, di tutti gli schieramenti, a lavorare insieme «perché il settore diventi il vero volano dell’economia sarda», confermando l’impegno della commissione da lui presieduta. Parere positivo sugli emendamenti è stato poi dato anche dall’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, per conto della Giunta regionale, perché rende più chiara la legge ed evita problemi di competenze.

Il presidente Ganau ha, quindi,  dato la parola al primo firmatario di entrambi gli emendamenti, Giuseppe Meloni (Pd). Sul primo il consigliere di maggioranza ha specificato come il testo sia fondamentale per evitare condizioni di disparità nel golfo di Olbia tra i diversi operatori. «E’ una situazione che va avanti da 30 anni e che riguarda  una delle realtà produttive più importanti di Olbia, che ha vissuto fasi difficili anche nei rapporti con Regione. Ci sono grosse situazioni di irregolarità – ha detto Meloni – che non consentono neanche l’accesso ai contributi. È emersa l’esigenza di regolarizzare la situazione e questa è l’occasione giusta: entro il 31 dicembre 2014 tutte quelle aree dovranno essere poste a bando». Meloni ha poi spiegato che l’emendamento n. 2 consente di «non appesantire una norma in merito a una situazione che si definirà nei prossimi mesi».

Ha quindi preso la parola Oscar Cherchi (Forza Italia) che ha giudicato “inutile” la presentazione degli emendamenti al provvedimento. «Francamente – ha sottolineato Cherchi – non capisco questi emendamenti il cui contenuto è già previsto dal comma tre dell’art. 1».

Il presidente Ganau ha quindi posto in votazione l’emendamento soppressivo parziale n. 2 che corregge l’articolo 3, nella parte in cui ricorda la competenza dell’autorità portuale sulle concessioni demaniali nelle acque di Olbia. L’emendamento è stato approvato dal Consiglio. Via libera anche all’art. 1, con il relativo emendamento aggiuntivo n. 1, e all’articolo 2. L’esame del provvedimento si è concluso con la votazione finale al testo che è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea.

Massimo Deiana 5 copia

Il vice presidente del Consiglio regionale Eugenio Lai (Sel), il capogruppo di Sel, Daniele Secondo Cocco e i consiglieri del gruppo Luca Pizzuto e Francesco Agus, chiedono all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, di riferire in aula sulla situazione dell’Arst. In particolare, gli esponenti di Sel chiedono informazioni sull’affitto del palazzo dell’Arst, in via Posada a Cagliari, per cui la società paga un canone di locazione di 1 milione e 135mila euro per sei anni. Ma non solo. Un altro problema molto importante per Lai e Cocco è legato al ritardo nel pagamento dello stipendio ai dipendenti e sul mancato versamento dei contributi previdenziali. Il gruppo di maggioranza chiede notizie all’assessore anche sul perché, a fronte del blocco delle procedure concorsuali, si stiano assumendo lavoratori interinali che inizieranno il primo luglio.

«Per noi – ha affermato Lai – l’Arst è una società molto importante per quanto riguarda i trasporti e i collegamenti tra i vari centri urbani, per questo vorremo capire quali siano le criticità dell’azienda ed eventualmente intervenire.»

Moby 0 copiaConsiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno unitario sulla continuità marittima della Sardegna. L’approvazione è maturata al termine della discussione sulla mozione n. 26 “sulla continuità territoriale marittima” presentata dall’opposizione. Ad illustrare il documento, l’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci, primo firmatario della mozione. «L’obiettivo – ha detto Cappellacci – è ottenere un impegno forte della Giunta su una questione cruciale per la Regione». Il tema dei trasporti, ha spiegato il consigliere di Forza Italia, «è oggi il tema dei temi, la riduzione dei costi nei collegamenti marittimi è lo strumento più importante per rendere la Sardegna accessibile. L’intera comunità sarda misurerà con attenzione la nostra concretezza e la nostra indipendenza dai poteri forti sempre più influenti sul piano economico e politico». L’ex presidente della Regione ha poi ripercorso le tappe della vicenda, ricordando il forte rincaro dei biglietti delle navi, tra il 2010 e del 2011, che portò la Regione a confrontarsi duramente con gli armatori. Confronto che si trasformò da subito in scontro, con il ricorso all’antitrust da parte della Giunta e di alcune associazioni di consumatori. Un’azione che portò al riconoscimento del cartello attuato dalle compagnie di navigazione per l’aumento delle tariffe. Cappellacci ha poi parlato della privatizzazione della Tirrenia. «Spesso si fa disinformazione – ha detto l’ex presidente della Regione – noi eravamo favorevoli alla cessione ai privati di un carrozzone di Stato. Abbiamo contestato il metodo e l’esclusione della Sardegna dalla partita. Siamo vittime di coperture politiche bipartisan che hanno portato ad una decisione scellerata». Il primo firmatario della mozione ha poi sottolineato l’importanza della sentenza della Corte Costituzionale che nel 2013 ha dichiarato l’illegittimità della mancata intesa con la Regione per l’operazione Cin. «Grazie a quella sentenza oggi la Sardegna siede al tavolo con un potere di veto. La competenza sulla continuità territoriale marittima deve essere trasferita immediatamente alla Regione insieme alle risorse necessarie ad esercitarla».

Secondo Cappellacci, oggi «esistono tutti i presupposti giuridici per difender il diritto alla mobilità dei sardi. Per quanto alcune compagnie tentino di ammantarsi di sardità, i comportamenti che pongono in essere non sono a favore della Sardegna». Il consigliere di Forza Italia, infine, ha presentato alcune richieste alla Giunta: vigilare sugli aumenti delle tariffe, porre in essere tutte le azioni per scongiurare tentazioni monopolistiche da parte delle compagnie, rivendicare nuove risorse per i collegamenti marittimi. « Solo così – ha concluso Cappellacci – si potrà parlare di vera autonomia e dare alla Sardegna una prospettiva di futuro più rosea».

Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi) ha sottolineato la singolare continuità con l’argomento precedente. Nel settore dei trasporti marittimi, ha affermato Crisponi, «il sistema economico e turistico della Sardegna è stato messo in ginocchio da una sorta di servitù, quello delle compagnie di navigazione, che ha provocato una grave contrazione di arrivi e presenze ed un calo di reddito pari ad oltre 500 milioni di euro». Oggi, ha continuato Crisponi con preoccupazione, «la situazione si ripete: un imprenditore possiede il 35% del fondo Clessidra che a sua volta possiede il 35% di Cin e il 35% di Moby; oggi Moby potrebbe comprarsi tutto e dovremmo riprendere la guerra contro un nuovo monopolio». Occorre perciò vigilare con la massima attenzione, ha esortato il consigliere dei Riformatori, «anche perché la Sardegna deve fronteggiare una concorrenza molto aggressiva di altre realtà del Mediterraneo: Civitavecchia e Olbia fra Ajaccio e Nizza ma il collegamento di Olbia con la penisola costa il 30% in più ed è con questa realtà che dobbiamo fare i conti». Il consigliere Ignazio Locci (FI) ha affermato che «il tema andava riportato all’attenzione del Consiglio ma purtroppo la maggioranza ha scelto di non partecipare al dibattito: o è d’accordo con quanto fatto  nella passata legislatura o non ritiene il tema utile e interessante». La realtà però è evidente, ha detto ancora Locci: «Basta andare a vedere  i prezzi su internet, ci vogliono più di 1000 euro per venire in Sardegna, non è solo un problema per i turisti ma per tanti sardi che vivono nella penisola e all’estero». Questo problema, ha concluso il consigliere di FI, «interpella da vicino la politica che non deve lasciare spazio ai pirati del mare». Il consigliere Oscar Cherchi (FI) ha messo l’accento sull’opportunità, per il Consiglio regionale, di intervenire sul problema dei trasporti marittimi. Per venire in Sardegna nel mese di luglio, ha dichiarato, «una coppia senza figli con auto spende da 350 a 420 euro e, se ci sono ragazzi di oltre 12 anni si va oltre i 600 euro». La Sardegna resta una meta desiderata ma pochi riescono ad arrivarci, ha constatato Cherchi, «e ciò rappresenta un ostacolo allo sviluppo del nostro settore turistico, forse l’unico che nonostante tutto fa numeri positivi». Siamo convinti che la missione delle imprese sia di fare profitti, ha concluso, «ma chi non rispetta le regole della concorrenza deve andare fuori dal mercato». 

Il consigliere del Pd, Antonio Solinas, ha ricordato «le difficoltà che sono sotto gli occhi di tutti» per quanto attiene il trasporto marittimo da e per la Sardegna. «La possibilità di raggiungere il Continente – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – è sempre più onerosa per i sardi, e i turisti che raggiungono la Sardegna, a causa dell’alto costo dei biglietti, sono sempre meno». Il presidente della Quarta commissione ha sottolineato le ripercussioni negative per il comparto turistico ed ha evidenziato come anche gli emigrati sardi che ritornano nell’isola per le vacanze siano sempre meno. L’esponente della minoranza, pur dichiarando di «non voler fare polemica», ha rivolto critiche all’operato della giunta nella precedente legislatura definendola «assente» nelle decisive fasi della privatizzazione della Tirrenia («si poteva chiedere una maggiore presenza della Regione nella compagine societaria»). Antonio Solinas ha proseguito con una marcata e decisa critica per il varo della flotta della Regione nel 2012, definendola «un autentico fallimento». L’esponente del Pd ha concluso il suo intervento con l’auspicio di una posizione unitaria del Consiglio per migliorare i servizi di trasporto marittimi e garantire ai sardi e ai turisti livelli tariffari adeguati. Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, non avendo altri consiglieri iscritti a parlare, ha concesso la parola all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, per l’intervento della Giunta. L’assessore Deiana ha dichiarato di condividere i contenuti dell’ordine del giorno unitario in corso di predisposizione in Consiglio e ha detto di comprendere le preoccupazioni espresse, nel corso del dibattito in Aula, per quanto attiene le tariffe e il mercato nel settore dei trasporti marittimi da e per l’Isola. Deiana ha rassicurato il presentatore della mozione n. 26, il consigliere Ugo Cappellacci, sulle attività di monitoraggio riguardo i livelli tariffari praticati dalle compagnie di navigazione e ha dichiarato che «al momento non risultano situazioni tali da rendere evidente la formazione di un “cartello” tra le compagnie». L’assessore ha anche informato il Consiglio di aver, a suo tempo richiesto, alle principali compagnie di navigazione marittima, il mantenimento delle “tariffe promozionali” anche per i mesi di luglio e agosto. L’assessore Deiana ha concluso confermando l’impegno della giunta per contrastare eventuali “cartelli” e ha annunciato la costituzione in giudizio della Regione, nel procedimento contro la recente sentenza del Tar che, pur riconoscendo gli aumenti tariffari della stagione 2011 nei collegamenti da e per l’Isola, ha escluso che i prezzi dei biglietti derivassero da accordi tra le compagnie Moby, Snav, Gnv e Grimaldi, come stabilito, invece, dall’Autorità per la concorrenza e il mercato.

Il presidente Ganau ha dato poi la parola a Ugo Cappellacci (FI), per la replica riservata al presentatore della mozione. Cappellacci dichiarato di rilevare nelle parole del consigliere Antonio Solinas il tentativo di generare confusione: «La mia Giunta ha messo in campo ogni possibile azione per contrastare la scellerata privatizzazione della Tirrenia». Cappellacci ha ricordato anche che l’esecutivo da lui presieduto ha protestato a tutti i livelli e i risultati ottenuti a livello giudiziario hanno messo la Regione nelle condizioni di sedere ai tavoli dove si parla di continuità territoriale. L’ex presidente della giunta si è detto favorevole all’ipotesi alla predisposizione di un ordine del giorno unitario, ritenendo condivisibili  le azioni che l’esecutivo vuole portare avanti a tutela della Sardegna e dei sardi. Cappellacci ha garantito l’appoggio alla maggioranza per raggiungere l’obiettivo comune: ottenere una continuità territoriale marittima con prezzi sostenibili per i sardi e per chi vuole visitare l’Isola.

Il presidente Ganau ha sospeso la seduta per qualche minuto per consentire la predisposizione dell’ordine del giorno.

Subito dopo, il Consiglio ha approvato all’unanimità il testo concordato da maggioranza e opposizione che impegna la Giunta regionale:

a) ad avviare un costante monitoraggio delle tariffe dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna;

b) a segnalare alle autorità competenti eventuali aumenti patologici ed altre anomalie che dovessero avere dei profili di illegittimità;

c) a contrastare nelle sedi opportune ogni iniziativa ispirata a instaurare nel settore una situazione di monopolio o di cartello;

d) a proseguire la rivendicazione al fine di individuare percorsi per attribuire nuovi e ulteriori strumenti politici e di governo degli indirizzi in materia.

Al termine della votazione il presidente Ganau ha chiuso la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno martedì prossimo 17 giugno, alle 16.00, per l’esame dell’odg unitario sulle servitù militari e del disegno di legge n. 9 sull’edilizia scolastica e la semplificazione amministrativa.

Assalto al traghetto 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato stamane il disegno di legge n. 25/A su “Copertura oneri continuità territoriale isole minori”, presentato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana. Il provvedimento stanzia 16 milioni di euro per garantire i collegamenti marittimi con le isole di Carloforte e La Maddalena per tutto il 2014.

Il presidente ha dato la parola ai relatori di maggioranza e di opposizione che non sono intervenuti preferendo fare riferimento alle relazioni scritte già depositate. Il presidente ha quindi aperto la discussione generale. Il primo intervento è stato quello di Edoardo Tocco (Forza Italia), il quale ha voluto sottolineare che l’oggetto del disegno di legge è lo stesso dell’interrogazione da lui presentata  da tempo all’assessore Deiana. Tocco si è detto, quindi, assolutamente d’accordo con l’incremento del finanziamento di ulteriori 8 milioni di euro per la continuità territoriale con le isole minori, ma ha evidenziato anche la necessità impellente di risolvere il problema delle tariffe troppo elevate. Il consigliere di Forza Italia ha sollecitato l’assessore a portare avanti questa battaglia a Bruxelles.

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha garantito il sostegno al disegno di legge approvato in Terza commissione. L’esponente del Pd, come il collega Tocco, ha sostenuto la necessità di risolvere il problema delle tariffe.

Il consigliere Luca Pizzuto (Sel) ha dichiarato il proprio sostegno e quello del suo gruppo consiliare al disegno di legge e ha espresso apprezzamento per l’impegno della giunta in materia di trasporti e in particolare riguardo alla Saremar. L’esponente della maggioranza ha auspicato una soluzione per quanto riguarda le tariffe nei collegamenti con le isole minori. A giudizio di Pizzuto, sono troppo elevate quelle riferite ai sardi che non risiedono né alla Maddalena, né a Carloforte («43 euro per due persone con auto al seguito sono cifre non sostenibili per molte famiglie»).

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha espresso il favore del gruppo per il disegno di legge («è importante per i cittadini e le imprese che transitano spesso da e per Carloforte e La Maddalena»). L’esponente dell’opposizione ha evidenziato alcune criticità in riferimento alla Saremar per quanto attiene le difficoltà nel reperire gli abbonamenti mensili.

Ha quindi preso la parola l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana. «Oggi approviamo un provvedimento che sana una piccola incomprensione legislativa – ha detto l’esponente dell’esecutivo –  nella finanziaria era stata prevista una proroga della convenzione con Saremar per tutto il 2014 ma lo stanziamento copriva solo i primi sei mesi dell’anno». Deiana ha poi chiarito il perché della mancata applicazione delle tariffe agevolate per i residenti. L’assessore ha ricordato che la Regione ha previsto in bilancio risorse per un milione e mezzo di euro. «Il provvedimento è stato notificato a Bruxelles – ha affermato Deiana – aspettiamo il via libera dell’Unione Europea che su questa materia, in passato, ha recapitato diverse contestazioni alla Regione Sardegna. In attesa delle decisioni di Bruxelles, per le quali saranno necessari 90 giorni, lo sconto tariffario per i residenti non può entrare in vigore. Faremo di tutto – ha concluso Deiana – per avere risposte in tempi rapidi».

Subito dopo l’intervento dell’assessore, il presidente Ganau ha messo in votazione il disegno di legge n. 25/A che è stato approvato con 49 voti favorevoli e un solo astenuto.

Stazione Marittima di Cagliari copia

La sala congressi dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, ha ospitato oggi la conferenza internazionale sul tema “La crescita dei Trasporti marittimi merci tra l’Europa e le regioni del #Medio-Oriente: una sfida per la Sardegna, la Catalunya e il Libano”.

«Un imprenditore sardo che vuole inviare merci in Siria deve mandarle a Genova. Lì, stanno ferme fino a che il cargo non è a pieno carico. La totale incertezza dei tempi è letale». Paolo Fadda, pro rettore, responsabile scientifico per Optimed, al lavoro con il centro specialistico Cirem, braccio operativo dell’Università di Cagliari, taglia corto: «Il sistema deve garantire affidabilità, costi e tempi certi e ridotti rispetto ai trasporti via terra, relazioni stabili tra i Paesi coinvolti e un insieme di servizi efficienti. Da qui, la nostra piattaforma che prevede simulazioni e test virtuali e su mare. La sfida? Rispondere adeguatamente alle indicazioni dell’Unione Europea tese a svuotare le autostrade e incrementare i traffici marittimi». Una partita aperta. Il professor Fadda – ordinario di Progettazione di sistemi di trasporto, pioniere del comparto e a capo di una scuola che ai laboratori di Ingegneria CentraLabs della #Cittadella di Monserrato conta una quarantina di allievi superspecializzati – fa due esempi: «Per spedire merci dalla Turchia alla Spagna occorrono 31 giorni. Via mare da 3 a 5. Eppure, dati abbastanza recenti dicono che il 94 per cento dei traffici va sui Tir e il resto per nave. La ragione è semplice: i camion garantiscono il door to door, ovvero consegnano al minuto, nel giorno e nel luogo chiesto da chi vende e chi compra. Le navi no». 

«Stiamo studiando una piattaforma con due porti Hub, Porto Torres, per la direttrice “Tirreno” Valencia-Salerno, e l’area delle coste Sud mediterrane, (Beirut, Mersin in Turchia e Alessandria d’Egitto). I test valutano l’efficienza delle strutture portuali e la catena della logistica. Attualmente, oltre a certezze operative su tempi e consegne e relazioni forti tra gli operatori, spesso, i servizi portuali sono carenti: per ottimizzare gli scambi – ha detto Paolo Fadda – occorre un network che dia continuità».

Il progetto #Enpi – Optimed si è aperto il 30 dicembre scorso e si chiude il 30 dicembre 2015. Gli interventi rientrano nell’ambito del programma europeo Enpi-Cbc Med. L’obiettivo punta a creare infrastrutture materiali e immateriali per attivare e sviluppare una serie articolata di attività utili per rafforzare i traffici e le connessioni tra i porti e le aree del Mediterraneo. In pratica si parla di «ottimizzazione dei traffici e utilizzo delle strutture, identificazione delle opportunità per operatori e – spiega Gianfranco Fancello (Università di Cagliari, Cirem) – istituzioni, un piano di intervento sul lancio del network portuale, lo sviluppo di relazioni tra gli stakeholder basate sulla creazione di nuove opportunità innescate dal network» Con un budget è di circa due miliardi di euro, Optimed ha avuto il plauso dell’assessore regionale ai trasporti, Massimo Deiana: «I test e le simulazioni sono fondamentali, anche perché, nel tempo, lasciano know how e servizi potenziali sul territorio. Oltre ai partner di progetto saranno coinvolte anche le aziende locali che scambiano nelle due aree. Da qui, il lavoro di rifinitura delle problematiche logistiche con la valorizzazione dei mercati». Il progetto prevede circa sette mesi di studio prima dell’attivazione della piattaforma e dei test di simulazione nelle due aree con i rispettivi porti Hub. «L’Unione Europea – spiega Susanna Diliberto (progetti Enpi, regione Sardegna) – ci chiede progetti e processi di cooperazione virtuosa, armonica e sostenibile con la valorizzazione dei contesti locali». In sostanza, fino al 2020 sono in ballo 200 miliardi di euro con quattordici paesi coinvolti, 95 progetti e quattro aree territoriali.

Il progetto Enpi-Optimed coinvolge la direzione generale della presidenza della Giunta regionale sarda, l’ateneo di Cagliari con il Cirem, l’Autorità portuale del #Nord Sardegna, l’Ascame (associazione Camere di commercio del Mediterraneo),la scuola europea di Navigazione (Spagna), la Camera di commercio di Beirut (Libano), il ministero dei Trasporti e dei lavori pubblici (Libano). Il budget a disposizione è di un milione novecentonovantamila euro. Mentre i fondi globali, gestiti fino al 2020 dalla Regione su tematiche comunitarie, ammontano a circa 200 milioni di euro.

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Nave Tirrenia Janas

Ignazio Locci 9 copia

«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana si impegnino per calmierare i prezzi dei trasporti marittimi da e per la Sardegna. Tariffe esorbitanti capaci di infliggere un’ulteriore mazzata all’economia del turismo isolano, già profondamente provata, e di scoraggiare i sardi a trascorrere le proprie vacanze nella terra natia.» Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo di Forza Italia.

«Per verificare gli alti costi dei trasporti – aggiunge Ignazio Locci – è sufficiente, infatti, fare alcune semplici simulazioni di prenotazione sui siti internet delle compagnie Tirrenia e Moby Lines: nel periodo a cavallo tra luglio e agosto, una famiglia di 4 persone composta da genitori e due bambini con auto al seguito è costretta a sborsare tra i 1.000 e i 1.200 euro.»

«Il costo dei trasporti – sottolinea ancora il consigliere regionale di Sant’Antioco – rischia così di comportare una riduzione considerevole dei flussi di visitatori per l’imminente stagione turistica, con grave danno per l’economia della Sardegna. Per questo ho presentato un’interpellanza (vedi allegato) rivolta al presidente della Giunta e all’assessore ai Trasporti – conclude Ignazio Locci – per sapere se abbiano disposto una verifica sulla reale situazione dei prezzi praticati dalle compagnie navali e se stiano attivandosi per adottare misure volte ad ottenere effetti di riduzione dei prezzi del trasporto marittimo al fine di ridurre gli svantaggi che, a causa dell’insularità, incidono sull’economia sarda.»

Consiglio regionale 42 copia

La Giunta regionale presieduta da #Francesco Pigliaru ha approvato ieri un atto di indirizzo strategico per la programmazione unitaria 2014-2020 per la riorganizzazione degli interventi in base alle priorità del programma di governo: istruzione, creazione di opportunità di lavoro attraverso le imprese, società inclusiva, ambiente sostenibile, sviluppo urbano e delle aree interne, potenziamento delle infrastrutture e qualità istituzionale. Il percorso individua poi le modalità e i programmi operativi che permettono di realizzare gli obiettivi strategici in un percorso temporale definito. Altra proposta della Presidenza è stata l’istituzione di un #Tavolo di Coordinamento Interassessoriale per la definizione della variante al #Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del comune di Olbia a seguito dell’alluvione del novembre 2013 e per l’individuazione di misure e interventi di messa in sicurezza e di mitigazione del rischio idrogeologico. 
Le delibere portate al tavolo dei lavori dall’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda hanno riguardato il subentro della Regione nella titolarità delle concessioni di derivazione di opere del sistema idrico multisettoriale regionale e il trasferimento di gestione. Con l’approvazione della Giunta una serie di dighe, tra cui Coghinas, Flumendosa e Taloro, vengono così incluse nel sistema multisettoriale regionale. 
In relazione al Fondo nazionale per le non autosufficienze annualità 2013, la proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru ha delineato la definizione di nuove modalità operative per il finanziamento degli interventi per le non autosufficienze e il potenziamento del supporto domiciliare alle persone in situazione di disabilità grave. Viene così disposto l’incremento per l’assistenza domiciliare, potenziando il programma “Ritornare a casa”. Dall’assessore Arru anche una delibera sulle strutture e i servizi residenziali e semiresidenziali per la salute mentale, con l’avvio della ricognizione di fabbisogno, offerta e adeguamento alle necessità attuali, oltre alla contestuale sospensione della concessione di nuove o ulteriori autorizzazioni. 
L’atto di indirizzo presentato dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci stabilisce i compiti di vigilanza dei Collegi dei revisori sulla regolarità amministrativa e contabile degli enti regionali. Dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu è arrivata la presa d’atto della Sentenza del TAR Sardegna n. 294/2014 sul comune di Putifigari, che ne stabilisce la gestione provvisoria; il commissario sarà Giuseppe Deligia. Le altre delibere dell’assessorato Enti Locali hanno riguardato immobili e terreni di proprietà della Regione Sardegna. Dall’assessore Donatella Spano è stata portata all’attenzione della Giunta la delibera del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Foreste sul Bilancio di previsione 2014-2016 della Sardegna, mentre l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha portato una delibera di autorizzazione per un’integrazione di risorse destinate a #Carbosulcis s.p.a. per attività di messa in sicurezza della miniera di Nuraxi Figus relativamente all’anno 2013. Sull’argomento Trasporti, l’assessore Massimo Deiana ha presentato una proposta relativa alla razionalizzazione e il contenimento della spesa per quanto riguarda i contratti di servizio sul sistema dei trasporti pubblici locali. In tema di nomine, per l’assessorato della Pubblica istruzione, Cultura e Sport, la #Direzione Generale della Cultura è stata affidata ad Antonina Scanu. Per il Consorzio di Bonifica del Cixerri, infine, è stata decisa la proroga della gestione commissariale, e commissario è Graziella Carta. Altre delibere approvate riguardano disposizioni legali.

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L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana stamane ha partecipato ai lavori della quarta Commissione presieduta dall’on. Antonello Solinas (Pd), sulle problematiche del settore.

«Non possiamo permetterci ricostruzioni storiche – ha detto Deiana – ma dobbiamo lavorare in una situazione molto complessa principalmente a causa dei limiti del patto di stabilità e dei programmi di revisione della spesa regionale, dalla quale però possono nascere anche nuove opportunità.»

L’assessore Deiana ha dichiarato tra l’altro che, in attesa di poter sbloccare a livello istituzionale la vertenza sul patto di stabilità (sulla quale comunque si è detto fiducioso perché la situazione della Sardegna rappresenta una evidente “anomalia”), il settore potrà contare su 325 milioni “eurocompatibili” (cioè non soggetti ai vincoli del patto) a fronte dei 429 dell’anno precedente, con un taglio secco di 134 milioni, pari a circa il 25%.

«Non saranno tagli lineari – ha però assicurato – ma per quanto possibile misure frutto di un accurato lavoro di razionalizzazione che è già cominciato e che proseguiremo frugando in ogni angolo.»

Massimo Deiana ha poi spiegato che «il sistema del trasporto pubblico locale non è più sostenibile, così come lo abbiamo conosciuto, perché costa circa 180 milioni l’anno fra Arst, municipalizzate, Trenitalia ed operatori privati; ci aspetta dunque un lavoro molto duro. Ogni anno l’Arst percorre 40 milioni di chilometri e trasporta 21 milioni di passeggeri. Con questi numeri si potrebbe dire che pullmann viaggiano mezzo vuoti anche se sappiamo che non è così perché nella nostra Regione ci sono 377 Comuni ed una orografia molto particolare. E’evidente che dobbiamo trovare alternative e, soprattutto, andare a ricercare le duplicazioni inefficienti del sistema, a cominciare da quelle con le Ferrovie e con i privati (56 operatori che percorrono 8.5 milioni di chilometri l’anno, più i 600 operatori Ncc – noleggio con conducente), per eliminarle. Negli uffici dell’assessorato sarà attivata al più pesto una task force con il compito di studiare in modo approfondito il sistema, verificare tutte le diseconomie e mettere a punto nuove soluzioni.»

Per quanto riguarda il settore ferroviario, Deiana ha comunicato che il contratto di servizio con Trenitalia, in cui la Regione è subentrata allo Stato, riconosce alla società 40 milioni l’anno, attualmente compresi nel patto di stabilità.

«Su questo problema – ha aggiunto – proprio la prossima settimana incontreremo con il presidente Pigliaru il ministro delle infrastrutture Lupi, proprio per liberare queste somme dai vincoli di bilancio e prima dell’estate entrerà in servizio almeno uno dei nuovi treni ad assetto variabile, capaci di sviluppare velocità dai 150 ai 180 chilometri all’ora e di abbattere in modo significativo i empi di percorrenza. I collaudi delle 6 vetture acquistate dalla Regione sono attualmente in corso nella Repubblica Ceca e forse, per problemi tecnici e di certificazioni, non potranno entrare in servizio tutti immediatamente fornendo il massimo delle prestazioni, ma daremo un primo segnale importante.»

Dopo aver assicurato soluzioni a breve scadenza per i centri intermodali di Sassari ed Oristano dove, per diversi motivi, la realizzazione delle nuove opere non è ancora partita nonostante la disponibilità delle risorse necessarie, l’assessore dei Trasporti ha affrontato la delicata questione del trasporto marittimo con riferimento alla Tirrenia ed alla società in house della Regione Saremar.

Per la Saremar, ha detto l’assessore, «è stata individuata una soluzione che garantisce continuità del servizio ed occupazione. La società chiederà di essere ammessa al concordato preventivo e ne esistono le condizioni perché, a fronte degli oltre 10 milioni di cui la Ue chiede la restituzione perché considerati aiuti di Stato, può vantare un credito derivante dalla convenzione con la Regione di 8 milioni che potrebbero arrivare a 16, per coprire il secondo semestre di quest’anno non appena il Consiglio regionale approverà lo stanziamento, peraltro già previsto nella finanziaria precedente».

A proposito della Tirrenia, l’assessore dei Trasporti ha ripercorso le recenti vicende del suo azionariato a cominciare dal tentativo di scalata dell’armatore Onorato che riguardano – ha chiarito – normali dinamiche delle società sulle quali non ci sono concreti strumenti di intervento.

«Possiamo e dobbiamo però esprimere preoccupazione – ha ricordato Deiana – come il Consiglio regionale ha fatto recentemente, perché se questa operazione andasse a buon fine ci troveremmo di fronte non solo ad un oligopolio ancora più forte nel trasporto marittimo da e per la Sardegna ma ad un monopolio nel trasporto convenzionato.»

Sugli strumenti a disposizione della Regione per esercitare la sua “influenza” sulla Cin-ex Tirrenia, l’assessore è stato molto chiaro: «Da una parte il ricorso della Regione alla Corte Costituzionale ha stabilito il principio che il contratto di servizio fra Stato e Cin dovrà essere sottoscritto con l’intesa della Sardegna ma questo, ovviamente, vale per il futuro. Nel concreto, la compagnia si sta avvalendo di una clausola prevista dal contratto che le consente di ridurre il servizio di fronte a cali dei ricavi superiori al 3%, taglio compensato dall’incremento di sconti tariffari. Il problema non è solo dalla Sardegna ma è evidente che, a questo punto, le alternative sono tre: trovare nuove risorse, aumentare le tariffe o diminuire il servizio accettando in cambio alcuni sconti mirati. Anche di questo aspetto dei rapporti fra Regione e Cin parleremo col ministro Lupi nell’incontro della prossima settimana, già in agenda.»

Sul trasporto aereo, l’assessore Deiana ha espresso le sue riserve nei confronti di una tendenza dell’Unione europea secondo la quale «la Sardegna non avrebbe bisogno della continuità territoriale per tutto l’anno, ma solo d’estate». L’esperienza della cosiddetta continuità 1 (per Roma e Milano) «va abbastanza bene ma dobbiamo fare di più per governare l’offerta di trasporto su frequenze e tariffe. Stiamo controllando i flussi delle prenotazioni praticamente 24 ore su 24 ed è un monitoraggio che darà i suoi frutti». 

La cosiddetta continuità 2, quella con gli aeroporti “minori”, partirà nel prossimo mese di ottobre. «Qui occorrerà, ha sostenuto l’Assessore, fare un lavoro molto serio perché si prevedono collegamenti con destinazioni libere, dove magari stanno operando altri vettori. Serviranno analisi approfondite sulle diverse realtà, anche tenendo conto del fatto che ci sono risorse aggiuntive per 13 milioni circa, provenienti dai ribassi d’asta della continuità 1, ma potrebbero essere in qualche modo assorbite dai programmi di revisione della spesa.»

Novità in arrivo, infine, dal settore low cost. In passato, ha ricordato Deiana, «il settore è stato sostenuto con modalità diverse ma adesso è necessario individuare una strada nuova, percorribile sul piano giuridico e normativo. A livello europeo, è arrivata una sorta di sanatoria sui contratti in essere ma per il futuro le procedure ad evidenza pubblica diventeranno la regola. Un segnale che le cose sono davvero cambiate è arrivato, ad esempio, anche da Ryanair, che sta cominciando a partecipare alle gare. Significa che, al di fuori di questo perimetro, non ci sarà più spazio».

L’ultimo passaggio della relazione dell’Assessore Deiana è stato dedicato all’aeroporto di Alghero, «dove la società di gestione si trova in difficoltà, al punto di aver rinviato l’esame del bilancio al prossimo giugno, pur vantando crediti nel confronti sia della regione che della compagna Livingston. Dobbiamo assolutamente evitare la crisi della società (di cui la Regione è il maggior azionista) perché questa ipotesi metterebbe a rischio la concessione dello scalo».

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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

La Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta dall’on. Francesco Agus, si riunirà martedì 6 maggio alle 12.00. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore agli Affari generali, Gian Mario Demuro, sul tema delle riforme istituzionali e amministrative. I lavori proseguiranno giovedì 8 maggio.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta dall’on. Gavino Manca, si riunirà mercoledì 7 maggio alle 10.00. In programma le audizioni dell’assessore al lavoro, Virginia Mura (sulle principali problematiche di competenza e sul Fondo Sociale Europeo) e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino (sulle materie di competenza). I lavori della commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio.

La Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta dall’on. Franco Sabatini, è convocata per martedì 6 maggio alle 16,00 per l’audizione dell’assessore  regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, sullo stato di attuazione del bilancio regionale, sul patto di stabilità interno e sulla programmazione europea. Alle 18.00 è invece in prevista l’audizione dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, sulla programmazione europea. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 7 maggio alle 10.00 con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla programmazione europea.

La Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta dall’on. Antonio Solinas, si riunirà mercoledì 7 maggio, alle ore 10.00 per la programmazione dei lavori e l’audizione dell’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sulle problematiche generali del settore. I lavori della Commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio con l’audizione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda sul D.L. n. 11 (Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie).

La Quinta Commissione (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto è convocata per mercoledì 7 maggio alle ore 11.00 per l’audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulle azioni di contrasto alla  blue tongue e alla peste suina. Sullo stesso argomento la Commissione sentirà nel pomeriggio, alle 17.00, l’assessore alla Sanità Luigi Arru. Il parlamentino esaminerà, infine, il P.L n.3 (Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la blue tongue).

La Sesta Commissione, presieduta dall’on. Raimondo Perra, si riunirà mercoledì 7 maggio alle ore 10.30 per la programmazione dei lavori.

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Nell’imminente stagione estiva la Sardegna sarà collegata con 87 località, di cui 24 nazionali, 52 europee e le restanti 11 fuori dai confini UE. I tre principali aeroporti dell’Isola – Mario Mameli di Cagliari, Costa Smeralda di Olbia e Riviera del Corallo di Alghero – potranno contare, nel complesso, su 144 rotte (53 con la penisola e 91 internazionali). I dati sono stati diffusi ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, dagli assessori regionali dei Trasporti e del Turismo, Massimo Deiana e Francesco Morandi. Presenti all’incontro il direttore Enac per la Sardegna, Marco Di Giugno, e i responsabili delle tre società aeroportuali (Sogaer, Geasar e Sogeaal). Dai dati resi noti da Deiana e Morandi, è emerso innanzitutto che il numero maggiore di frequenze settimanali spetta alla compagnia Meridiana con 259 voli totali, seguita da Ryanair con 219. Mentre, per quanto riguarda le destinazioni, il numero maggiore di collegamenti lo assicura la compagnia irlandese con 50 rotte totali, seguito da Meridiana con 31.

«L’esame complessivo dell’offerta delle tratte da e per la Sardegna che abbiamo presentato oggi – ha spiegato l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana – è stata un’occasione per compiere una ricognizione generale e individuare le strategie sia per il collegamento aereo, sia per tracciare le linee guida per una maggiore riconoscibilità del prodotto turistico in Sardegna. Era necessario – ha proseguito Deiana – dare in questo momento una dimensione esatta, chiara e intellegibile per tutti del range di collegamenti da e per la Sardegna, con gli scali nazionali e internazionali. Quanto illustrato questa mattina è un elemento di conoscibilità che abbiamo potuto fare, grazie alla collaborazione con gli aeroporti, fra gli aeroporti, e l’Enac,ed è – ha concluso Deiana – un buon momento di confronto, nel corso del quale abbiamo fornito degli elementi di riflessione e di chiarezza.»

«Oggi – ha dichiarato l’assessore del Turismo, Francesco Morandi – parte un nuovo percorso: stiamo costruendo un futuro per la regione che veda insieme il settore del turismo e quello trasporti. Lo hanno chiesto con forza gli operatori e i territori. Dobbiamo impegnarci sulla programmazione del sistema – ha aggiunto Morandi – altrimenti non avremo risultati. Già da maggio contiamo di delineare la stagione del 2015 in un’ottica di medio periodo che ci porti a pianificare, almeno, i prossimi tre anni: e tutto ciò lo faremo insieme alle comunità locali e a tutti coloro che operano per costruire il più ampio sistema dell’offerta; bisogna crearla soprattutto in bassa stagione e a questo proposito è necessario lavorare per far diventare la Sardegna una destinazione vera. Occorre poi dar vita a motivazione di viaggio, spiegare al mondo il perché venire in Sardegna in bassa stagione, nonché costruire eventi per portare persone e fare immagine. E’ necessario – ha concluso l’assessore – lavorare moltissimo sui servizi e creare occasioni affinché i turisti stranieri possano venire nella nostra regione e gli italiani possano finalmente aumentare le loro presenze, anche nella stagione di spalla. 
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Nel corso della stagione estiva, la Sardegna sarà quindi collegata con 24 scali nazionali: 6 nel nord ovest (Cuneo, Torino, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa e Milano Bergamo), 4 nel nord est (Treviso, Trieste, Venezia e Verona), 9 nel centro (Parma, Bologna, Firenze, Pisa, Perugia, Ancona, Pescara, Roma Fiumicino e Roma Ciampino) e 5 al sud (Salerno, Napoli, Bari, Palermo e Trapani).