22 November, 2024
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Riprenderanno domani, martedì 17 gennaio, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

In mattinata, alle 11,00, si riunirà la Sesta Commissione “Sanità”, guidata da Raimondo Perra (Psi), per la programmazione dei lavori.

Alle 11,30 è invece convocata la Seconda “Lavoro, cultura e formazione professionale” presieduta da Gavino Manca (Pd). All’ordine del giorno, l’esame del Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2017/2018. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 17.00, con l’audizione dell’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino.

Alle 17.30 si riunirà la Quarta Commissione “Governo del Territorio”. All’attenzione del parlamentino presieduto da Peppino Pinna (Udc), lo statuto dell’Agenzia “Forestas” sul quale sarà sentita l’assessore all’Ambiente Donatella Spano. I lavori proseguiranno mercoledì 18 gennaio, alle 10.00, con l’audizione dell’assessore ai Trasporti, Massimo Deiana, sulle problematiche della continuità territoriale aerea.  

Mercoledì si riunirà anche la Quinta Commissione “Attività Produttive” presieduta da Luigi Lotto (Pd) che dedicherà l’intera giornata allo stato di crisi del comparto lattiero-caseario. In mattinata, a partire dalle 10,00, sono previste le audizioni delle organizzazioni professionali di categoria, delle Centrali cooperative, di Confindustria e del Consorzio di tutela del pecorino romano. Nel pomeriggio, alle 15.30, saranno invece sentiti i rappresentanti dell’organizzazione interprofessionale latte ovino sardo (Oilos) e l’assessore alla programmazione Raffaele Paci.

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Sono state approvate, su proposta dell’assessore Massimo Deiana, le linee di indirizzo strategiche per il nuovo bando sulla continuità territoriale aerea. Il provvedimento riguarda i collegamenti da Alghero, Olbia e Cagliari per Roma-Fiumicino e Milano-Linate. Il documento, nato dopo un lungo e complesso lavoro di elaborazione tecnica e di condivisione con tutti i portatori di interesse, sarà inviato in Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della IV Commissione. I dettagli saranno presentati alla stampa nei prossimi giorni.

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Il collegamento tra Cagliari, la zona industriale di Macchiareddu e il carcere di Uta, non sarà soppresso, in nessun caso. Lo fa sapere l’assessorato dei Trasporti precisando che al momento sarà anche prorogato sino a marzo il servizio pubblico attualmente gestito dal Ctm.
«E’ in corso una razionalizzazione dei collegamenti di trasposto pubblico locale tra la città e la zona industriale – dice l’assessore Massimo Deiana – tenuto conto che è stato registrato un sovradimensionamento dell’offerta rispetto alla domanda reale e quindi un conseguente spreco di risorse.»
«Tuttavia – aggiunge l’assessore dei Trasporti – la tratta con la struttura penale non sarà assolutamente soppressa, né ora né in futuro, a prescindere dall’operatore che la gestirà». La rimodulazione dei servizi, oltre a tenere conto di un corretto investimento delle risorse pubbliche, garantirà l’applicazione di tariffe omogenee e naturalmente risponderà alle esigenze dei familiari dei reclusi e dei detenuti beneficiari di permessi.

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La Giunta regionale, nell’ultima riunione prima di Natale, ha approvato il Piano di Attività per la gestione dell’ex Manifattura tabacchi di Cagliari, proposto da Sardegna Ricerche a seguito dell’incarico attribuito dalla Giunta all’Agenzia regionale lo scorso aprile. La delibera, cui il Piano è allegato, dà inoltre mandato all’Assessorato della Programmazione, tramite del Centro Regionale di Programmazione, di definire gli aspetti operativi per il recupero e la valorizzazione dei fabbricati adiacenti alla Manifattura dell’ex cinema Due Palme, individuando i soggetti che possono procedere tempestivamente ed efficacemente alla progettazione e alla realizzazione degli interventi.

Arrivano 5,9 milioni di euro dalla Giunta regionale per le Università decentrate dell’isola. Su proposta dell’assessora Claudia Firino è stata approvata dall’Esecutivo la ripartizione del fondo e l’istituzione di un tavolo partenariale, coordinato dalla Regione, insieme a tutti i soggetti interessati, che servirà a stabilire i nuovi criteri di ripartizione da applicare a partire dall’anno accademico 2017/18. I 5,9 milioni saranno così ripartiti: 2 milioni e 578mila euro a favore della sede decentrata di Nuoro; 2 milioni e 200mila euro a Oristano; 350mila euro per il corso di Architettura di Alghero e 582mila per il corso di Economia e management del turismo in ambito turistico istituito a Olbia. 150mila euro andranno a favore dell’Università di Sassari per la prosecuzione del progetto pilota di formazione a distanza della facoltà di Giurisprudenza.

La Giunta ha stanziato 150mila a favore di Enti autorizzati alle adozioni internazionali, previa presentazione e valutazione di un progetto operativo che illustri l’iter adottivo da svolgersi in Sardegna, l’entità delle agevolazioni e dei benefici da garantirsi alle famiglie adottanti. Con 600mila euro di risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali l’esecutivo ha dato copertura agli inserimenti di minori stranieri non accompagnati avvenuti dopo il 30 ottobre di quest’anno. Ancora per quanto riguarda le politiche sociali, sono state prorogate per tutto il 2017 le Linee guida 2012-2014 in vigore: alla Direzione generale delle politiche sociali, in collaborazione con la Direzione generale della comunicazione, è stato dato mandato affinché sia avviata la consultazione, sulle pagine di Sardegna ParteciPA, della proposta di Linee guida per la programmazione e gestione dei Plus nel triennio 2018-2020. Dopo i 30 giorni di consultazione, dovrà essere predisposta una proposta definitiva di Linee guida da sottoporre all’approvazione della Giunta. Le assegnazioni finanziarie agli enti gestori degli ambiti Plus per la gestione associata e per il funzionamento degli uffici di Piano saranno definite nei limiti dello stanziamento del Fondo regionale dei servizi integrati alla persona, a seguito dell’approvazione del bilancio regionale per il 2017.

La Giunta ha accolto la proposta dell’assessore Cristiano Erriu per la nomina del nuovo amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, con funzioni estese anche alla cessata Provincia dell’Ogliastra, a seguito delle dimissioni di Maria Cristina Madeddu. La scelta è caduta su Costantino Tidu, che dovrà favorire le operazioni di gestione propedeutiche al nuovo assetto territoriale e assicurare la conclusione dei procedimenti in corso. È stata anche approvata la presa d’atto delle modifiche legislative introdotte dagli articoli 1 e 2 della legge regionale 29/2016, per effetto dei quali gli amministratori straordinari delle Province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna resteranno in carica fino all’insediamento dei presidenti delle Province che saranno eletti a seguito delle elezioni di secondo grado che saranno indette dal presidente della Regione contestualmente all’indizione delle elezioni comunali del 2017, in una data compresa tra il quarantacinquesimo e il sessantesimo giorno dal primo turno.

Sono state approvate definitivamente due delibere. La prima prevede l’attribuzione di nuove funzioni all’agenzia Argea Sardegna nell’ambito della gestione dei procedimenti amministrativi relativi agli usi civici, la seconda l’annualità 2016 del contributo funzionale all’abbattimento dei costi di funzionamento attinenti l’attività istituzionale dei Consorzi di bonifica.
Approvata la proroga formale dei contratti di servizio ferroviari con l’Arst per tutto il 2017. Lo prevede la delibera proposta dall’assessore Massimo Deiana. Il provvedimento stabilisce inoltre che, visti gli esiti di una consulenza specialistica tecnico-economico-finanziaria, si delinei un quadro chiaro sull’organizzazione e sui costi attuali di gestione della linea ferroviaria di proprietà della Regione e di tutti gli altri servizi di mobilità su ferro, allo scopo di elaborare uno o più scenari di ammodernamento dell’Azienda. La finalità è giungere alla stipula di due distinti contratti, uno per regolare l’operatività dell’infrastruttura ferro-metrotranviaria dell’Amministrazione regionale e un altro per gli altri servizi di trasporto su strada ferrata, in linea con quanto deliberato dalla Giunta il 29 dicembre 2014.

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Il Consiglio regionale questo pomeriggio ha approvato il Rendiconto generale della Regione e il Rendiconto consolidato per l’esercizio finanziario 2015; ha dato il via libera all’assestamento di bilancio per l’esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018; ha approvato all’unanimità la proposta di legge per il superamento del precariato nel sistema regione,; ha approvato il disegno di legge sulla vigilanza, monitoraggio e controllo delle attività di servizio pubblico di cabotaggio marittimo con le isole minori; e, infine, la mozione n. 272 sul licenziamento di infermieri in servizio presso le carceri di Badu ‘e Carros e Mamone.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il disegno di legge n. 387 – Giunta regionale – “Approvazione del Rendiconto generale della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2015 e del Rendiconto consolidato della Regione Sardegna per l’esercizio finanziario 2015”. Per l’illustrazione del provvedimento il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini, del Pd.

Sabatini, nel suo intervento, ha annunciato di volersi rimettere alla relazione depositata agli atti del Consiglio, chiedendo però alla Giunta chiarimenti sui problemi segnalati nella mattinata fra Agea e Banca d’Italia relativi ad una serie di pratiche agricole.

Il relatore di minoranza Christian Solinas (Psd’Az) ha affermato che «sotto il profilo della forma il provvedimento è coerente con la recente delibera della Corte dei Conti e certifica che la Regione entra per prima in Italia nell’area del bilancio armonizzato con i ritardi connessi a questo adempimento, perché le obbligazioni sono registrate nel momento in cui vengono assunte ma imputate all’esercizio in cui scadono, di qui la necessità di una complessa azione di accertamento residui». Nel merito, ha proseguito Solinas, «la Corte ha messo in evidenza un aumento dei costi delle partecipate per 92 milioni all’esercizio precedente, riferito in parte a società in liquidazione che continuano ad assumere e ciò impone una profonda riflessione sul contenimento di spesa che non c’è, e che dovrebbe essere realizzato prima di avviare ogni progetto di stabilizzazione». Poi, ha aggiunto, «c’è il grande problema della sanità con un disavanzo 2015 pari a 344 milioni, costi di produzione in costante crescita e spesa farmaceutica a più 14%, a conferma delle forti criticità del settore in ordine al piano di rientro». Per questi motivi, ha concluso, «la minoranza si asterrà».

Il vice capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda ha ricordato che «parifica in ritardo della Corte dei Conti non giustifica i ritardi nell’azione di programmazione della Giunta pur comprendendo le difficoltà connesse al pareggio di bilancio». In particolare, ha sottolineato la Zedda, «anche nel rendiconto emergono alcuni fallimenti della Giunta, dall’aumento dei residui passivi al calo nel recupero delle entrate; dalle partecipate con incremento di personale come Sotacarbo ad altre società in liquidazione che hanno visto spese in crescita; dalla sanità dove nessuna azienda ha conseguito risparmi dopo due riforme di settore e la qualità del servizio resta insoddisfacente, alla gestione interna dei flussi finanziari caratterizzata da un preoccupante ritardo generale nei pagamenti». Se poi è vero che ci sono più risorse, ha sintetizzato, «bisogna spenderle in tempi molto più rapidi».

Il consigliere Paolo Truzzu (Misto-Fdi) ha parlato di «rendiconto come passaggio tecnico che consente però di fare importanti riflessioni politiche e non è vero, nel merito, che la Corte dei Conti ha certificato i successi della Giunta, anzi al netto dei ritardi per l’entrata in vigore del nuovo sistema non sono migliorate nè l’efficienza della macchina amministrativa né la capacità di assicurare buoni obiettivi di bilancio, tanto è vero che siamo molto indietro sia con assestamento che con legge di stabilità». Il risultato di amministrazione, ha poi osservato Truzzu, «è peggiorato per circa 100 milioni e poi, altro dato preoccupante, emerge una capacità di programmazione e di spesa delle risorse ferma al 26% che fra l’altro si proietta negativamente sugli esercizi futuri». La stessa legge approvata stamattina, ha lamentato Truzzu, «prevede una procedura censurata dalla Corte dei Conti in materia di razionalizzazione delle partecipate; occorre poi fare piena luce sulle risorse destinate alle fondazioni che, nel 2015, hanno ottenuto 11 milioni dalla Regione senza che nessuno sappia come e perché».

Il consigliere di Forza Italia Ignazio Locci, ricordando di aver partecipato all’udienza di parifica della Corte dei Conti, ha affermato che «il regime del bilancio armonizzato determinerà in prospettiva un maggior ordine nei conti della Regione ed una quota di programmazione di competenza del Consiglio che acquisterà una rilevanza più ampia». I richiami sulle entrate dove c’è molto da incassare attraverso specifici decreti attuativi, ha concluso Locci, «ed i problemi di tracciabilità della spesa dei fondi comunitari rappresentano indicazioni coerenti con la necessità di assegnare più spazi al Consiglio nella sessione di bilancio».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha detto che, a suo avviso, «il rendiconto è documento politico perché, fra l’altro, consentirà di vedere come si comportano alcune forze della maggioranza, che prima prendono le distanze e poi votano tutto; un punto sul quale bisogna fare una grande operazione verità». Secondo Pittalis si prosegue nell’ambiguità con cui, «da una parte si annuncia una stagione nuova di gestione oculata delle risorse e poi si continua nella logica dei peggiori sprechi». Citando un articolo comparso sul quotidiano on-line Sardiniapost, Pittalis ha rilanciato la notizia di un contratto del 7 dicembre, una settimana fa, stipulato da un addetto del gabinetto dell’assessore Falchi (dimissionaria) col Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale per 16.000 euro relative al lavoro di appena un mese». La mia, ha continuato il capogruppo di Forza Italia, «è la formale denuncia politica di un sistema che deve assolutamente finire; andremo fino in fondo chiedendo conto di tutte le consulenze del sistema Regione e dico fin da ora che, se per la finanziaria non avremo questi dati, faremo le barricate».

Replicando a nome della Giunta l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha dichiarato che dal dibattito del Consiglio sono emersi spunti interessanti su tre temi principali: cambiamenti introdotti dal principio del bilancio armonizzato, situazione delle partecipate e sanità. Per quanto riguarda i tempi, ha sostenuto l’assessore, «c’erano dei ritardi nell’approvazione dei documenti contabili in parte recuperati con un grande sforzo, riconosciuto anche dalla Corte dei Conti, sul piano organizzativo ed informatico, uno scotto che non si dovrebbe ripetere comunque non in queste dimensioni». Ora, ha spiegato Paci, «la Regione ha ottenuto il risultato di bilancio richiesto con un surplus positivo per 80 milioni, i residui passivi sono ancora parecchi ma il loro volume è stato di molto intaccato, come dimostra l’indice smaltimento passato dal 40% del 2013 al 79% del 2015, la spesa del 2015 infine ha potuto contare su 400 milioni in più per effetto del superamento vincoli del patto di stabilità». Soffermandosi sui problemi della sanità, l’assessore ha riconosciuto che si tratta di «un grande problema strutturale con tante cose ancora da fare come sistema Sardegna» mentre, in materia di spesa del personale, «siamo dentro i parametri ma resta una attenzione molto alto». Sulle partecipate, infine, secondo Paci «è un tema storico che va affrontato anche se sono state risolte molte questioni importanti e sono convinto che il lavoro comune porterà a risultati molto migliori».

Rispondendo in conclusione alla richiesta di chiarimenti del consigliere Sabatini, l’assessore ha comunicato che il presidente della Regione Pigliaru ha inviato una lettera alla Banca d’Italia per sbloccare pagamenti destinati al sistema agricolo regionale, dopo chiusura della tesoreria dell’istituto il 12 dicembre scorso. Sulle consulenze, argomento sollevato dal capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, l’assessore ha garantito che saranno forniti al Consiglio i dati completi, fermo restando che il caso segnalato era già da questa mattina all’attenzione del presidente Pigliaru.

Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli della legge e, a seguire, gli articoli e gli allegati del provvedimento.

Prima del voto finale del testo, il consigliere del Pd Luigi Ruggeri ha contestato le dichiarazioni del collega Pittalis in materia di consulenze, ricordando che «il commissario di quell’ente dice di essere vittima di falsità verificabili per tabulas e di un inquinamento mediatico che rende necessaria una immediata rettifica». Per quello che so, ha concluso, «non c’è niente di vero e si farebbe meglio a tacere».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha rimproverato a Ruggeri «di fare il Torquemada per quello che gli pare salvo poi fare appelli alla trasparenza; ho detto che riprendevo una notizia di cui ho chiesto conto all’assessore ed anzi vorrei capire come mai conosce così bene questa vicenda». Non ci faremo mettere bavagli, ha concluso, «vogliamo la verità della Giunta»

Sull’ordine dei lavori, l’assessore Paci è tornato al testo in votazione proponendo, con un emendamento orale, di inserire un articolo 9 sull’immediata entrata in vigore del provvedimento.

L’emendamento orale è stato approvato e, subito dopo, il Consiglio, ha espresso il voto finale sulla legge con 30 voti favorevoli, 4  e 12 astenuti.

Dopo il Rendiconto l’Aula ha esaminato il disegno di legge 388/A, ossia l’assestamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018 ai sensi dell’articolo 50 del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni.

Il presidente della commissione Bilancio, on. Franco Sabatini, ha preso la parola per illustrarlo, riportando il parere favorevole della commissione III, sollecitando “la rapida approvazione da parte dell’Aula”.

Nessun iscritto alla discussione generale: il Consiglio ha votato l’articolo 1 e a seguire il 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e a seguire gli allegati 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10/A, 10/B, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17.

La legge di assestamento del bilancio è stata così approvata.

L’Aula ha poi esaminato la proposta di legge 390 “Norme per il superamento del precariato nella Regione”. L’on. Gavino Manca (Pd) l’ha illustrata dicendo che “il testo è frutto del lavoro della Seconda e della Terza commissione” e ha aggiunto che “stiamo parlando di circa 200 persone da stabilizzare e di una norma che una volta per tutte deve tracciare una linea di discontinuità con il passato ponendo le condizioni perché non venga creato nuovo precariato nella Regione”. L’esponente di maggioranza ha illustrato rapidamente le modalità del piano di stabilizzazione.

Per l’on. Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia, “questo è un obiettivo di legislatura di tutto il Consiglio regionale. Abbiamo lavorato in questi anni per individuare le cause del precariato e le possibili soluzioni, evitando false illusioni e conoscendo i limiti della legislazione regionale rispetto alla legislazione statale. Si è fatto ricorso in questi anni a lavoro precario dentro i servizi regionali e per questo all’inizio della legislatura abbiamo inteso tracciare una linea, una volta per tutte”. Per il relatore “l’applicazione delle norme statali e della legge regionale in discussione darà certezza giuridica alla Regione. Oggi il Consiglio c’è un testo in grado di tracciare una strada per l’amministrazione anche se sarebbe stato meglio chiudere questa situazione qualche mese fa ma non avremmo  avuto un testo così elaborato ed efficace”.

Per l’on Mario Floris “se non consideriamo in modo prioritario tutti i temi del lavoro e dell’economia non possiamo affrontare in maniera organica il tema del personale della Regione. Per questo rinnovo l’invito perché si apra una sessione speciale sullo Statuto di autonomia e di confronto con lo Stato”.

Per l’on. Roberto Deriu (Pd) “la giornata è importante e da ricordare perché queste norme sono attese con speranza da tanti sardi. Anche da quelli che sperano in futuro di entrare a far parte dell’amministrazione regionale e degli enti locali. Questo testo è una legge, peraltro: non un provvedimento amministrativo mascherato da legge”.

Per l’on. Gianfranco Congiu (Pds) “è importante il lavoro di sintesi che è stato fatto dalle commissioni ed è importante che contenga una linea di demarcazione per il futuro”. Anche l’on. Rubiu (Udc) si è associato e ha ricordato: “Anche noi siamo firmatari della legge e oggi si rende giustizia a chi lavora in Regione con un ruolo di precario. Ma non possiamo ora dimenticare i precari delle Asl, delle società in house e delle aziende regionali”.

Per il riformatore Attilio Dedoni, firmatario del provvedimento, “il problema del precariato nella nostra Regione sembra proprio che non abbia fine. Questa è una norma di partenza, l’inizio di un percorso”.

Anche il capogruppo di Forza Italia, on. Pittalis, ha ricordato di aver firmato il testo: “Su questi temi si misura la capacità e la credibilità di una classe politica. Questo è un primo tentativo di soluzione di un problema. Finalmente andiamo verso qualche traguardo ma è soltanto l’inizio, anche se abbiamo cercato di dare la risposta adeguata nell’articolo 7 per evitare disparità di trattamento tra casi simili. Confidiamo sul fatto che sia accolto il nostro emendamento 2 e che dopo le vacanze si possa lavorare tutti assieme per affrontare il resto della materia”.

Ha quindi preso la parola l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci che ha rivolto un plauso all’iniziativa assunta dal Consiglio con la presentazione di una legge per il superamento del precariato e sulla quale – ha detto – “c’è il pieno consenso della Giunta”. «Condividiamo l’impostazione complessiva del provvedimento finalizzato a dare una risposta a un problema di grande importanza per tutte le amministrazione pubbliche – ha detto Paci – non è un provvedimento amministrativo ma una legge con caratteristiche importanti di generalità che dà risposte precise. Con le risorse messe a disposizione ci sono gli spazi per intervenire anche su altri fronti: le progressioni interne del personale e i concorsi per nuove assunzioni. Bisogna pensare anche alle migliaia di giovani laureati che aspettano un concorso pubblico. Nella legge c’è il giusto equilibrio tra esigenze diverse. Questa legge non riuscirà a dare una soluzione per tutto ma va nella giusta direzione».

Il presidente Gianfranco Ganau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato all’unanimità.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 1 “Oggetto e finalità. Integrazioni alla legge regionale n. 31 del 1998”. Il presidente della Terza Commissione Franco Sabatini (Pd) ha invitato l’Aula a riflettere sull’appello rivolto dall’ex presidente della Regione Mario Floris che nel suo intervento aveva sollecitato l’impegno del Consiglio per la riscrittura dello Statuto. «Non vorrei che questo appello cadesse nel nulla – ha detto Sabatini – con il provvedimento di oggi si interviene su un problema rilevante ma non  sull’organizzazione generale della Regione e del personale che passa attraverso la riscrittura dello Statuto. L’auspicio è che dopo le feste e la discussione della Finanziaria si affronti il tema. Ritardi e disfunzioni sono evidenti, ne subiamo le conseguenze tutti i giorni. La macchina va riorganizzata, anche la legge sul personale ha subito tante modificazioni, è necessario riscriverla. Ci sono servizi degli assessorati sovradimensionati e altri sottodimensionati, non si riesce ad attrezzarli per dare risposte ai cittadini. Occorre porre fine al precariato esistente e non crearne del nuovo. Il precariato nasce quando con le leggi ordinarie non si riesce a dare risposte alle esigenze della macchina amministrativa».

Posto in votazione l’articolo 1 è stato approvato all’unanimità (42 voti favorevoli su 42 votanti).

Si è quindi passati alla discussione dell’articolo 2 “Modifiche all’articolo 6 della legge regionale n. 31 del 1998 (Gestione delle risorse umane)” e degli emendamenti. Il presidente della Seconda Commissione Gavino Manca ha chiesto il ritiro dell’emendamento aggiuntivo e degli altri presentati su due temi specifici come la formazione professionale e il personale della Regione. «Propongo il ritiro di questi emendamenti e propongo la presentazione di due ordini del giorno che impegnino le commissioni ad affrontare entro i primi 30 giorni di gennaio i due argomenti in modo complessivo». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla Programmazione Raffaele Paci che ha invitato i presentatori a ritirare tutti gli emendamenti tranne il 3, il 6 e il 7.

L’emendamento aggiuntivo n.4, presentato dal consigliere Walter Piscedda è stato ritirato. Posto in votazione l’articolo 2 è stato approvato all’unanimità (41 voti su 41 votanti). 

All’’articolo 3 “Reclutamento speciale” sono stati presentati gli emendamenti 3, 6 e 7. Il  6 è stato ritirato.

L’articolo 3 è stato approvato all’unanimità. Anche l’emendamento 3, su cui c’era parere favorevole di giunta e commissione, è stato approvato  all’unanimità. Questo emendamento con l’aggiunta del comma 4 bis prevede lo stanziamento di 500.000 euro per il fondo di reclutamento del personale a tempo indeterminato dipendente e dirigente dell’amministrazione regionale  a decorrere dal 2017. Anche l’emendamento 7 è stato approvato all’unanimità. L’emendamento prevede al comma 8 dell’articolo 3 dopo la parola “espletamento” l’aggiunta delle parole “per una durata prevalente attestata dal responsabile della struttura”.

L’articolo 4 “Proroga dei contratti” è stato approvato all’unanimità. All’articolo 5 “Reclutamento ordinario” sono stati presentati gli emendamenti 1, 2 e 5 . il presidente Manca ha chiesto però il ritiro di tutti gli emendamenti. L’assessore regionale al lavoro Virginia  Mura  ha detto all’Aula che la legge sulla formazione professionale è quasi pronta e sarà portata all’esame della commissione entro i primi dieci giorni di gennaio. Gli emendamenti 1, 5 e 2 sono stati ritirati. La dichiarazione dell’assessore – ha detto il capogruppo di FI Pietro Pittalis – è importante . Aspettiamo il provvedimento sulla formazione professionale,  promesso dall’assessore,  entro i primi 10 giorni di gennaio. Messo in votazione l’articolo 5 è stato approvato. Stesso consenso anche per gli articoli 6 “Mobilità del personale del soppresso ESAF” e 7 “Modifiche all’articolo 37 della legge regionale n.9 del 2016 (Personale)”. Sull’articolo 8  il presidente della Commissione Lavoro Gavino Manca ha chiesto il voto negativo  perché l’argomento sarà l’oggetto di un provvedimento separato. L’articolo 8 “Ispettori fitosanitari” è stato bocciato (votanti 30, sì 2, contrari 28). Approvato senza discussione anche l’ articolo  9 “Modifiche alla legge regionale n. 32 del 2016”. Sull’articolo 10 “Monitoraggio del personale
delle società partecipate” è intervenuto il presidente della Prima commissione Francesco Agus che ha chiesto di introdurre  un emendamento orale per inserire in questo articolo anche il monitoraggio del personale delle aziende sanitarie. L’emendamento è stato accolto e l’articolo 10, così emendato,  è stato approvato. Via libera anche all’articolo 11 “Norma finanziaria” e all’articolo 12 “Entrata in vigore”.  Il presidente ha messo poi in votazione un ordine del giorno sull’organizzazione del personale delle amministrazioni del sistema Regione che è stato approvato all’unanimità.  Questo ordine del giorno impegna la Giunta, entro 30 giorni, ad effettuare un monitoraggio che individui le criticità relative agli inquadramenti  del personale delle Amministrazioni del sistema Regione e a individuare le strade percorribili che risolvano in via definitiva le criticità. Approvato anche un ordine del giorno sulla riforma del sistema della formazione professionale, con l’astensione di Mario Floris (misto). Il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’intero provvedimento che è stato approvato all’unanimità.

Il Consiglio ha quindi preso in esame del Dl n. 375 – Giunta regionale – “Vigilanza, monitoraggio e controllo sulle attività di servizio pubblico di cabotaggio marittimo con le isole minori”

Assente l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, trattenuto a Roma da impegni istituzionali, il provvedimento è stato illustrato dal consigliere Antonio Solinas (Pd), che ha sottolineato la necessità «di recuperare quelle aliquote di personale non inserite a seguito del bando di gara; per quanto riguarda le risorse, per il 2016 arriveranno dalla continuità territoriale marittima mentre per la spesa pluriennale fino al 2022 si troverà copertura dai fondi del Trasporto pubblico locale regionale». C’è l’urgenza, ha concluso Solinas, «di approvare in tempi rapidi la legge per evitare di perdere risorse preziose».

Il consigliere di Sel Luca Pizzuto in apertura ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla commissione «su un pezzo della complicata vicenda Saremar che ancora non vede la luce mentre, nella gran parte, i lavoratori ex Saremar ora dipendenti Delcomar vivono un precariato molto grave e si registra un arretramento complessivo su salvaguardia dei posti di lavoro e di recupero dell’indotto, segno che al momento la privatizzazione non ha determinato miglioramenti». Al termine dell’esame della legge, ha concluso Pizzuto, «auspico l’approvazione di un ordine del giorno che prevede premialità per alcune figure professionali provenienti dall’ex indotto Saremar; colgo l’occasione per invitare la Giunta ad un monitoraggio molto puntuale sull’attuazione del contratto».

Esprimendo il parere della Giunta, favorevole, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha confermato l’attenzione dell’Esecutivo sull’attuazione degli impegni politici assunti a suo tempo ed annunciato che una delibera dell’assessore del Lavoro sarà presto sottoposta all’attenzione della Giunta.

Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli della legge ed i 3 articoli che la compongono. Voto favorevole dell’Aula anche ad un ordine del giorno unitario che impegna il presidente della Regione e l’assessore dei Trasporti “a prevedere adeguate garanzie per assicurare, nell’ambito delle selezione pubbliche, adeguate premialità ai lavoratori precedentemente occupati nell’espletamento dei servizi accessori al cabotaggio, con particolare riferimento al servizio di biglietteria”. Subito dopo, il Consiglio ha espresso il voto finale alle legge con 35 voti favorevoli.

Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione l’ultimo punto all’ordine del giorno: la mozione n. 272 sul licenziamento degli infermieri in servizio presso il carcere di Badu ‘e Carros e Mamone.

«Un atto di barbarie appena consumato – ha detto il primo firmatario del documento Daniele Cocco (Sel) – un provvedimento che riguarda 15 infermieri professionali che prestavano servizio negli istituti penitenziari di Nuoro e Mamone da oltre 13 anni. So che l’assessore ha studiato il problema e sta cercando soluzioni. Auspico che oggi ci sia una risposta soddisfacente. Stiamo parlando di persone con famiglie a carico che vedono mettere in discussione il loro percorso esistenziale».

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis si è detto d’accordo con la mozione e ha chiesto di poter aggiungere anche la sua firma al documento. «Stiamo discutendo di problema serio, di rilevanza non inferiore rispetto alle situazioni di altri lavoratori. E’ una questione che l’assessore Arru conosce bene. Parliamo di 15 infermieri specializzati che operano in un settore sensibile come quello delle carceri. Credo che sia necessario trovare una soluzione magari favorendo una proroga dei contratti in attesa che si espletino le procedure concorsuali. Questi infermieri hanno lavorato senza soluzione di continuità per oltre 13 anni, l’amministrazione potrebbe essere esposta a contenziosi con un aggravio dei costi».

Antonio Solinas (Pd) si è detto d’accordo con il contenuto della mozione invitando però i presentatori a non limitarla ai soli istituti penitenziari del nuorese. «E’ un problema che riguarda tutte le carceri dell’Isola – ha detto Solinas – va affrontato e risolto in modo complessivo».

L’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha riconosciuto la gravità della situazione: «Ci siamo fatti carico del dramma dei lavoratori e abbiamo approfondito la situazione degli infermieri che lavorano a Badu ‘e Carros e Mamone ma, come dice Solinas, è necessario fare un ragionamento complessivo. Una norma nazionale trasferiva alle Regioni il compito di risolvere alcune situazioni del personale sanitario delle carceri. La Regione Sardegna non ha purtroppo mai predisposto un disegno di legge per bandire concorsi e selezioni per il reclutamento di infermieri e medici. Si è fatto ricorso alle proroghe che alla fine ci hanno portato a questa situazione. Ora serve una legge del Consiglio per valorizzare questo personale e il loro percorso formativo. E’ questa l’unica soluzione possibile».

Daniele Cocco, nella replica come primo firmatario della mozione, ha espresso soddisfazione per le parole dell’assessore: «Auspico in tempi rapidi una proposta della Giunta per ri-selezionare il personale, solleciterò l’assessore perché ciò avvenga altrimenti se ne farà carico il Consiglio. Questa situazione è intollerabile».

Messa ai voti la mozione è stata approvata all’unanimità (32 sì su 32 votanti).

Successivamente il presidente Ganau ha comunicato all’Aula l’inammissibilità, secondo le disposizioni del Regolamento,  dell’ordine del giorno sui tagli ai servizi di Poste Italiane presentato dal consigliere Eugenio Lai.

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Sono stati prorogati i contratti di servizio per il trasporto pubblico locale su gomma e semplificate le agevolazioni tariffarie per le categorie svantaggiate. Per garantire la continuità del servizio la Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, ha rinnovato tutti gli affidamenti alle aziende di TPL per complessivi 70 milioni di chilometri all’anno, così erogati: Arst 1,9 milioni di km/anno in ambito urbano e 35,9 milioni di km/anno in ambito extraurbano; Ctm Cagliari, Atp Sassari e Nuoro e Aspo Olbia per un totale di 19 milioni di km/anno; 53 aziende private per circa 1,4 milioni di km/anno come servizio urbano e 8,7 milioni di km/anno come servizio extraurbano. «Procediamo con le proroghe dei contratti che auspichiamo le più brevi possibile – spiega l’assessore – in attesa del completamento del processo di pianificazione e di programmazione dei servizi di TPL regionale e della definizione dei bacini ottimali e degli enti di governo, entro il termine del 2 dicembre 2019, data ultima per gli affidamenti tramite gara, secondo quanto stabilito dalla normativa».
L’Esecutivo ha inoltre modificato gli interventi di sostegno alle categorie svantaggiate che usufruiscono del trasporto pubblico. Si passa dalle attuali 30 differenti classificazioni di agevolazione a sole 3 tipologie. «In questo caso abbiamo snellito notevolmente la burocrazia a carico dell’utenza e degli uffici amministrativi, lasciando assolutamente immutati i costi per il viaggiatore e favorendo in molti casi anche un risparmio» spiega Massimo Deiana. In base a una percentuale di invalidità tra il 50 e il 79 per cento e con reddito Isee inferiore a 18mila euro, il ticket per l’utente agevolato è pari al 10 per cento della tariffa intera. Con invalidità tra l’80 e il 100 per cento e reddito Isee inferiore a 25mila euro, il ticket è del 5 per cento. Infine, per i reduci di guerra con reddito Isee inferiore a 18 mila euro, il ticket è del 10 per cento del prezzo totale del biglietto.
Le tariffe per gli accompagnatori sono invece equiparate a quelle stabilite per gli utenti over 65. Pertanto la Regione corrisponderà alle aziende di trasporto l’agevolazione massima di 16,50 euro per l’abbonamento mensile e di 135 euro per l’abbonamento annuale per Cagliari e Sassari e di 13,50 euro per l’ abbonamento mensile e 113 euro per l’abbonamento annuale per gli altri Comuni. Mentre per il servizio extraurbano l’agevolazione massima è pari a 270 euro. Resta confermato il diritto all’agevolazione per gli accompagnatori anche degli utenti disabili che superino il limite di reddito massimo previsto per la categoria di appartenenza.

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Regione, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Arst questa mattina hanno sottoscritto un Accordo preliminare per la cessione di tre aree di proprietà di RFI alla Regione Sardegna, per la realizzazione del nuovo capolinea della metropolitana di superficie nella stazione centrale ferroviaria di piazza Matteotti, a Cagliari. Gli assessori regionali dei Trasporti e degli Enti locali, Massimo Deiana e Cristiano Erriu, il responsabile della Direzione territoriale produzione RFI di Cagliari, Daniele Seglias, e l’amministratore unico dell’Arst, Giovanni Caria, hanno firmato il protocollo dopo il parere positivo espresso anche dal comune di Cagliari alla conferenza di servizi.
Tutti gli enti coinvolti hanno condiviso la necessità di sviluppare un processo sinergico tra trasporto cittadino e ferroviario, attraverso un’integrazione delle reti ferroviaria e metropolitana nel capoluogo sardo. L’integrazione trasportistica su ferro permetterà di unire la periferia di Cagliari alla centralissima stazione di piazza Matteotti, incentivando l’aumento degli utenti del trasporto ferroviario e la riduzione del trasporto privato su auto in ambito cittadino, anche alla luce del futuro collegamento con la stazione di piazza Repubblica. Il traffico interessato è quello da e per l’aeroporto di Elmas e tutto quello compreso negli insediamenti urbani nelle direttrici ferroviarie Cagliari-Oristano e Cagliari-Carbonia-Iglesias.
I tre lotti ceduti oggi hanno una superficie complessiva di circa tremila metri quadrati e saranno destinati alla posa di binari e banchine, alla sottostazione elettrica e alla posa di un cavidotto interrato. La Regione finanzierà la realizzazione dell’opera mentre l’Arst gestirà l’infrastruttura e il servizio metropolitano, oltre a progettazione, appalto e realizzazione delle opere.
«La firma dell’accordo – ha detto l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana – segna un passo avanti per la definizione dell’importante centro intermodale del capoluogo. Il collegamento della stazione con il trasporto urbano su rotaia rappresenta un servizio decisivo per l’interconnessione di tutti i sistemi di mobilità, dal ferro alla gomma, con un sistema agile, efficiente e veloce. La Regione punta con decisione su una modalità di trasporto sostenibile e sicura, su una nuova infrastruttura fondamentale per tutto l’hinterland cittadino.»
«Questo accordo – sottolinea l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – sigla un ulteriore passo avanti nel trasporto su ferro in Sardegna e simboleggia in maniera efficace la programmazione in termini di mobilità e servizi nell’ambito della Città metropolitana di Cagliari. Queste nuove infrastrutture incentiveranno l’utilizzo dei mezzi ferroviari, con un conseguente decongestionamento delle strade urbane ed extraurbane a ridosso del capoluogo isolano.»

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È stato aperto oggi a Roma il tavolo per la ridefinizione dei parametri economici della convenzione Stato-Cin Tirrenia, alla presenza dell’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. «Si tratta di un passaggio molto importante, previsto allo scadere del primo periodo regolatorio della convenzione – ha detto l’assessore Deiana -. Nella sede del ministero delle Infrastrutture «abbiamo avviato il confronto con il Governo e la compagnia di navigazione per individuare nuovi e possibili scenari e quindi valutare opportune modifiche agli accordi che regolamentano la continuità territoriale marittima da e per la Sardegna: attendiamo ora di vedere i conti economici della società».
Un secondo incontro è stato dedicato invece alla valutazione della tempistica per giungere rapidamente all’imposizione di oneri di servizio sulla tratta internazionale Santa Teresa di Gallura-Bonifacio, in accordo con il ministero dei Trasporti, autorità competente insieme all’omologa istituzione francese e alla Corsica.

Nave Tirrenia Janas

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, sui gravi disagi patiti dai viaggiatori che utilizzano i traghetti della Delcomar nei collegamenti con Carloforte.

«Evidentemente, c’è più di una persona che continua a fare orecchie da mercante – attacca Edoardo Tocco -. L’appello e la denuncia che lanciai a luglio, circa l’impiego di naviglio inidoneo a Carloforte, non è stata per niente ascoltata. Per la seconda volta, nel giro di qualche mese, sono state disattese quelle che sono le chiare indicazioni espresse nel contratto di servizio tra la Delcomar e la Regione Sardegna. E’ ora che tali andazzi finiscano una volta per tutte, perché la comunità insulare di Carloforte non può sopportare disagi di questo tenore, con proteste, lunghe code e liti quotidiane agli imbarchi, oltre alle auto costantemente bagnate da acqua di mare durante la navigazione.»

«Ho presentato l’ennesima interrogazione al presidente Pigliaru e l’assessore Deiana – aggiunge Tocco – per denunciare il comportamento scorretto adottato dalla Delcomar nella sostituzione dei traghetti GB Conte ed Anna Mur causa lavori. Così, come avvenuto a luglio, vista la sosta tecnica prolungata per oltre 15 giorni, questi traghetti non sono stati sostituiti con navi di pari o superiore grado, così come prevede il contratto di servizio firmato tra le parti, ma con i traghetti minori ed quasi sessantenni La Maddalena e Arbatax. Solo per caso, ha posto un parziale tampone l’arrivo del traghetto Ichnusa da Santa Teresa di Gallura, peraltro mentre era diretto in Sicilia. L’armatore aveva anche annunciato l’arrivo di una nave più capiente, ma alla data odierna ancora non si è vista. Tutto questo ha creato e sta creando enormi disagi ai passeggeri sulla linea Carloforte-Portovesme, accentuati dalle giornate di maltempo che si stanno susseguendo.»

Secondo Tocco, la Regione, per via dell’assessorato dei Trasporti, oltre ad applicare le penali previste dal contratto, trattandosi di comportamento reiterato nel breve periodo, potrebbe intimare alla società la risoluzione del contratto in essere se tale situazione dovesse ripetersi.

«C‘è un contratto di servizio da rispettare – conclude Edoardo Tocco – in quanto la società non può fare ciò che vuole, a fronte di fior di milioni che riceve dalla Regione Sardegna per svolgere il servizio oggetto di appalto pubblico. E gli amministratori locali e regionali devono vigilare e pretendere garanzie sull’affidabilità della navi utilizzate, in quanto appare incredibile che, a distanza di tre mesi, un grande traghetto come Anna Mur sia stato fermato ben due volte da un palamito, a detta della società abbandonato lungo la sua rotta. L’utilizzo di naviglio maggiormente idoneo lungo il canale di San Pietro, appare oggi una questione da risolvere in tempi brevi e senza indugi.»  

Traghetto Delcomar copia