La commissione Trasporti ha ascoltato una delegazione di amministratori locali i cui territori sono inseriti nei circa 400 km del percorso del “Trenino Verde”.
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La commissione Trasporti, presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) ha ascoltato una delegazione di amministratori locali i cui territori sono inseriti nei circa 400 km del percorso del “Trenino Verde”: Arbatax, Mandas, Belvì, Sadali, Lanusei, Seui, Isili, Nurri, Gairo, Orroli, Laconi.
Gli amministratori, in prima battuta, hanno espresso il profondo disagio della rispettive comunità per l’incertezza nei rapporti con l’Arst che, a fronte dei rilievi sulla sicurezza di alcune parti del tracciato (ponti, traversine, binari, manutenzione dei mezzi) non ha eseguito gli interventi necessari, con conseguenze negative sulla stagione turistica in corso.
I Comuni, è stato poi sottolineato, attendono segnali diversi e concreti per la prossima stagione anche dalle Istituzioni regionali alle quali chiedono, fra l’altro, una “regia” che coinvolga anche gli assessorati del Turismo e dell’Ambiente e rilanci il ruolo del Trenino Verde come elemento fondamentale dell’offerta turistica della Sardegna e bene identitario espressione della “bellezza sarda”, capace di valorizzare le peculiarità culturali, ambientali e naturali delle zone interne dell’isola.
Si tratta di un percorso che, secondo gli amministratori, dovrà riguardare anche il territorio nel suo complesso, con particolare riferimento al riutilizzo degli immobili sedi di stazioni, al collegamento con le altre componenti del sistema turistico regionale ed alla collaborazione con altri soggetti pubblici che operano sul territorio, come l’Agenzia Forestas.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Salvatore Demontis (Pd), Gianni Tatti (Udc), Edoardo Tocco (Forza Italia), Pierfranco Zanchetta (Cps), Fabrizio Anedda e Giovanni Satta (Misto).
Il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), ha ricordato che, per la prima volta, «al Trenino Verde sono state assegnate in finanziaria risorse per 5 milioni di euro per anno fino al 2018 e su queste basi si può impostare una buona programmazione, credo che il Trenino Verde possa fare molto per il turismo delle zone interne perché strumenti analoghi funzionano con successo in altre Regioni ed in Europa». «Per la prossima stagione – ha sottolineato – dobbiamo lavorare su basi diverse muovendoci per tempo, coinvolgendo gli assessorati regionali interessati e promuovendo le iniziative in modo adeguato; ai Sindaci dico però che bisogna fare squadra con progetti comuni e parlare con una voce unica, perché da soli non si va da nessuna parte».
Il vice presidente del Consiglio Eugenio Lai, di Sel, ha ribadito che «la disponibilità delle risorse della Regione dà al Trenino Verde quelle certezze che prima non c’erano, ma non basta; bisogna lavorare sul breve periodo per risolvere i problemi di sicurezza del tracciato e costruire una vera prospettiva turistica per il Trenino Verde che, a mio giudizio, può dare anche un contributo significativo alla destagionalizzazione».
Nelle conclusioni, il presidente della commissione Antonio Solinas si è detto “perplesso” per i rilievi sulla sicurezza del percorso mossi da Arst, osservando che «indubbiamente le attività di controllo e di verifica del tracciato si potevano fare prima della stagione turistica». A tale proposito Solinas si è impegnato a convocare in audizione per la prossima settimana (compatibilmente con i lavori del Consiglio e chiedendo al presidente Ganau una deroga se fosse necessario) sia l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, che i vertici Arst. Sulle prospettive del Trenino Verde, Solinas ha affermato che «bisogna lavorare da una parte per fronteggiare l’emergenza e riattivare le linee e dall’altra progettare lo sviluppo del Trenino; sotto questo profilo sono favorevole alla creazione di un nuovo soggetto gestore in cui confluiscano le attività di diversi assessorati, anche per facilitare l’accesso ai fondi europei».
«Esamineremo, infine – ha concluso il presidente della commissione Trasporti -, anche la possibilità di predisporre una risoluzione da sottoporre al Consiglio».