22 November, 2024
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Parata di musica giochi e narrazioni, trampolieri, musicisti, giocolieri e cantastorie. Ma, soprattutto, l’intervento di Martino Negri, direttore scientifico del Festival BAB 2022. Professore all’Università degli Studi di Milano-Bicocca e uno dei massimi esperti di letteratura per l’infanzia in Italia. Così domani sera, 26 agosto 2022, si inaugura la X edizione del Festival della letteratura Bimbi a Bordo a Guspini.

Ore 21.30 Piazza XX settembre, Parata MusicAlti. Parata di musica giochi e narrazioni, con trampolieri, musicisti, giocolieri e cantastorie. A cura della compagnia Lanchilonghi, Cambas de linna e Marco Bertarini.

Ore 22.30 Piazza Santa Maria. In leggerezza con profondità. Narrare senza paura. Inaugurazione della decima edizione della Festa BaB a cura del direttore scientifico Martino Negri e dell’Associazione InCoro.

Ore 23.00 Spettacolo di clownerie, a cura di Feffo e Gabbo. Ribelliamoci, narrazione a cura di Marco Bertarini.

Stasera, ultimo appuntamento dell’anteprima del Festival, con lo scrittore Enrico Galiano“L’arte di sbagliare alla grande” (ore 21.30 piazza XX settembre).

Enrico Galiano è uno dei professori più letti e amati d’Italia. Classe 1977, nato a Pordenone, insegna in una scuola di periferia e ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti: flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti».

Di lui ha detto Massimo Gramellini: «Un professore stile attimo fuggente». 

L’Arte di sbagliare alla grande, 160 pagine, edito da Garzanti, è l’ultima fatica del professor Enrico Galiano che sarà presentato al pubblico del Festival della Letteratura Bimbi a Bordo domani, giovedì 25 agosto, alle ore 21.30, Piazza XX settembre.

«Qualcuno ha detto che nella nostra vita non commettiamo tanti errori ma sempre lo stesso, ripetuto infinite volte. Perché i nostri sbagli raccontano di noi molto più di quanto non crediamo: della nostra storia, di come eravamo, di cosa siamo diventati. Eppure, soprattutto quando si è ragazzi spiega Enrico Galianosbagliare è diventato un tabù.»

Lo scrittore, dunque, con sincerità e coraggio, decide di sfatare il mito della perfezione e svelare tutti i suoi errori e le scelte azzardate, gli sbagli perdonabili ed imperdonabili, e come tutto questo l’abbia reso l’uomo che è oggi.

«Sbagliare può causare ferite che impiegano anni a rimarginarsi e può lasciare segni indelebili nella nostra anima. Ma è necessario per capire chi siamo, per vivere una vita piena, per trovare davvero la nostra strada: se si vuole davvero crescere, allora occorre soprattutto imparare a sbagliare.»

 

 

Enrico Galiano è uno dei professori più letti e amati d’ItaliaClasse 1977, nato a Pordenone, insegna in una scuola di periferia e ha creato la webserie “Cose da prof”, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti: flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Di lui ha detto Massimo Gramellini: «Un professore stile attimo fuggente». 

“L’Arte di sbagliare alla grande”, 160 pagine, edito da Garzanti, è l’ultima fatica del professor Enrico Galiano che sarà presentato al pubblico del Festival della Letteratura Bimbi a Bordo domani, giovedì 25 agosto alle ore 21.30 Piazza XX settembre.

“Qualcuno ha detto che nella nostra vita non commettiamo tanti errori ma sempre lo stesso, ripetuto infinite volte spiega Enrico Galiano -. Perché i nostri sbagli raccontano di noi molto più di quanto non crediamo: della nostra storia, di come eravamo, di cosa siamo diventati. Eppure, soprattutto quando si è ragazzi, sbagliare è diventato un tabù.»

Lo scrittore, dunque, con sincerità e coraggio, decide di sfatare il mito della perfezione e svelare tutti i suoi errori e le scelte azzardate, gli sbagli perdonabili ed imperdonabili, e come tutto questo l’abbia reso l’uomo che è oggi.

«Sbagliare può causare ferite che impiegano anni a rimarginarsi e può lasciare segni indelebili nella nostra anima. Ma è necessario per capire chi siamo, per vivere una vita piena, per trovare davvero la nostra strada: se si vuole davvero crescere, allora occorre soprattutto imparare a sbagliare.»