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Accoglienza e interazione multiculturale si possono fare anche con l’arte e azioni capaci di liberare emozioni positive e creatività. L’esempio arriva da “Navigare i confini”, il progetto ideato dall’associazione Carovana SMI, portato avanti in questi mesi a Cagliari insieme a organismi e mediatori culturali che si dedicano ad attività per il dialogo interculturale, la valorizzazione delle differenze e la coesione.
Primo classificato sui 21 ammessi tra 400 progetti presentati da tutta Italia al Mibact per il programma MigrArti, Navigare i confini è un momento di formazione e informazione rivolto ai giovani di diverse culture e provenienze: asiatici, africani, italiani. Obiettivo è rafforzare i legami tra immigrati (migranti in attesa di permesso di soggiorno, altri richiedenti asilo politico, sino a ma anche studenti universitari arrivati qui con progetti di scambi rivolti agli studenti) e popolazione locale, ma anche rafforzare i legami col proprio paese d’origine.
Sin da aprile il progetto ha organizzato diverse attività: danza, musica, scrittura creativa, video, pratiche di cura del corpo e della persona, nuove tecnologie per la realizzazione di collegamenti virtuali con i paesi d’origine, sport. Dopo un primo percorso propedeutico, i partecipanti sono quindi passati ai laboratori veri e propri. In quest’ultimo scorcio di luglio le attività, tenute da artisti altamente qualificati di rilevanza internazionale (l’ex giocatore del Cagliari dello Scudetto Beppe Tommasini, l’ex campione di basket Massimo Antonelli, il videoartista Marc Mercier, i mediatori cultuale Celerina de Claro e Mamadou M’Bengue, la cantante tunisina Alia Sellami e il coreografo dal Marocco Said Ait Elmoumen, solo per citarne alcuni), si aprono all’esterno con un ricco e interessante calendario di appuntamenti per il pubblico.
Dopo la presentazione, lunedì 18 nell’Hostel Marina, dei risultati del laboratorio “Cartoline video” tenuto da Marc Mercier insieme al videoartista sardo Matteo Fadda e la direttrice artistica del progetto Ornella D’Agostino, in cui i partecipanti hanno creato con la scrittura multimediale e visiva messaggi da inviare a persone care lontane o a interlocutori in generale, oggi alle 21 l’appuntamento è nel Centro sportivo Scuola basket Cep (in via Talete 1) con Music BasketBall. Si tratta di una performance di hip hop con il danzatore di break dance Nippon (Ormus Force è il nome del suo gruppo) e i rapper di Navigare i Confini. L’evento chiude il corso di basket tenuto da Massimo Antonelli, l’ex campione della squadra Virtus Bologna, fondatore del metodo Music Basket Ball, un sistema innovativo e divertente che usa la musica per insegnare i fondamentali della pallacanestro. Dopo il basket domani, giovedì 21, alle 19.00, nel Centro Calcio Sant’Elia (in via Schiavazzi), è la volta di “Calcio oltre i confini”, realizzato in collaborazione con l’Associazione ex calciatori rossoblu. L’iniziativa è una vera e propria disputa calcistica finalizzata a selezionare i calciatori migranti più dotati di talento. L’incontro sarà inframezzato da momenti di danza e musica. Calcio oltre i confini è l’ultimo atto di un progetto sul calcio ispirato da Beppe Tommasini, il campione del Cagliari dello scudetto, che in questi mesi ha incontrato i giovani migranti appassionati di calcio.
Sempre da domani, e sino a sabato 23, in alcune residenze private della città è in programma “Navigare i confini”: installazioni, flash mob, incursioni urbane, percorsi sensoriali e storie di viaggio a cura dei partecipanti al progetto e degli artisti che hanno fatto un’esperienza di residenza artistica. Per partecipare è necessario prenotarsi inviando una mail a carovana.smi@gmail.com.
Venerdì 2,2 alle 17.30, nel Centro d’arte e cultura comunale Il Lazzaretto, è il momento della riflessione con la tavola rotonda “Politiche innovative d’interazione multiculturale per la riqualificazione dei territori. Viaggio consapevole e sensibile ai luoghi dell’incontro”. Moderato da Patrizia Manduchi, docente del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Cagliari, l’incontro mira a favorire lo scambio di esperienze per uno sviluppo responsabile e sostenibile dei territori. Oltre ai rappresentanti della Regione Sardegna e del comune di Cagliari, parteciperanno personalità come Maurizio Davoli, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile, Enrico Marletto, presidente Viaggi Solidali e rappresentante del Progetto Internazionale Migrantour, Giuseppe Tommasini, Franco Contu, co-fondatore di Sardex, Massimo Mancini, direttore TRIC Sardegna, referente progetto NOIS / MigrArti.
Sabato 23 alle 18 appuntamento ancora una volta nel Lazzaretto di Sant’Elia per “Palestina in Sardegna”, festa a cura dell’associazione Sardegna-Palestina in collaborazione con Carovana SMI. Dopo la cena palestinese (prenotazioni al numero 338 378854), la serata si chiude con “Se fossi una candela nel buio”, spettacolo a cura dei SANDAL FALASTIN, ensemble di danza, musica, teatro con la direzione artistica Fabrizio Lai.
Domenica 24 cala il sipario sul ciclo di appuntamenti: alle 19 tra i Lazzaretto e il resto del quartiere Sant’Elia si ricorda il patrono Sant’Elia con “Navigare i confini”, rito in mare in onore anche dei migranti. L’evento, che vede la collaborazione dei pescatori e dell’intera comunità di Sant’Elia, proporrà la processione con le barche e i pescherecci, musica, canti e poemi dal mare a cura degli artisti e partecipanti del progetto. Si prosegue alle 20,30 con “Navigare i Confini. Tra Asia e Africa in un’isola che c’è!”, performance, installazioni video, percorsi sensoriali, con i partecipanti ai laboratori. Alle 21.30 la rassegna si chiude sulle note della serata danzante “InterNation Disco”, con il DJ DYAS Said Ait Elmoumen e interventi musicali e coreografici a cura dei partecipanti e degli artisti del progetto.
Eventi collaterali. Faranno da corollario alle iniziative alcune esposizioni allestite nel Centro d’arte e cultura comunale il Lazzaretto: dal 21 al 23 luglio la mostra, a cura dell’associazione Amici Sardegna Palestina, di artigianato palestinese, abiti e videoinstallazioni che proporranno, tra l’altro, filmati storici e di repertorio della Palestina prima del 1948.
Dal 22 al 24 luglio ci saranno “Migrazioni di corpi e d’immagini”, installazione video d’arte dall’archivio del Festival di “Instants Video” Marsiglia a cura di Marc Mercier, e “Dal Ciusa a….Ciusa (Francesco)”, mostra di disegni e dipinti dei corsisti dell’ex CTP 23, Scuola Media “Ciusa”, via Meilogu. Quest’ultimo è un progetto di Marina Pisano in collaborazione di Franca Angioi.
«Navigare i confini nasce per la creazione di mandala emozionali nel viaggio tra sé e l’altro – spiega Ornella d’Agostino – ovvero per far sì che ci sia una libera espressione dei sentimenti e per favorire l’incontro e il rinsaldamento di relazioni creative tra i giovani». Un percorso, quello proposto, che valorizza i rapporti sociali più genuini, faccia a faccia, senza tuttavia inibire l’utilizzo delle nuove tecnologie, ma ponendo al centro dell’interesse l’esplorazione della sensorialità, del contatto con la natura, con il paesaggio e con il corpo.
Nei mesi precedenti, dopo gli incontri propedeutici con i giovani che seguono i corsi di alfabetizzazione dall’italiano nelle sedi dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA) di Cagliari e Quartu Sant’Elena, hanno scandito le attività del progetto i più diversi laboratori. Oltre a quelli già citati, si è trattato di:
– Laboratori di danza e musica con i giovani della comunità Filippina
– Festa di fine anno scolastico dei CPIA
– Festa di commemorazione della liberazione delle Filippine dalla dominazione spagnola
– Happening di scultura e fotografia, in cui, nel Poetto di Quartu, sono state realizzate sculture di sabbia con l’artista Stefania Lai
• AAA! un percorso sul comico per rigenerare spirito e gusto del gioco a cura di Maria Benoni
– L’arte della narrazione, laboratorio sul gioco con Mamadou M’Bengue
– Il corpo rituale, laboratorio di danza e musica con Ornella d’Agostino e i coreografi marocchini
– Viaggio nel corpo della memoria, una scoperta di diversi siti archeologici della Sardegna in compagnia di Jo Azer, maestro di antiche arti marziali indiane.
Navigare i confini si avvale, per la parte relativa al web e a social media, del supporto della testata Mediterraneaonline, mensile di cultura mediterranea che al progetto dedicherà interamente uno dei suoi prossimi numeri.